Avrebbero avuto senso, quelle trattative, se putin, prima di aprirle avesse messo sul "piatto della bilancia" l'abbandono della Crimea, chessò invocando una gestione super partes, magari assegnandone la gestione ad una potenza terza (o ad un gruppo di stati terzi).
Viceversa, le cose, fatte "per come sembra siano state fatte", è stato come giocare al gioco delle parti, è stato il voler cercare il muro contro muro, e personalmente credo, che sia proprio quest'aspetto che porta alcuni a parlare di nuovo riassetto geopolitico globale.
Insomma, più che aprire un tavolo di trattative, putin ha cercato (in parte riuscendoci), di creare quella scissura tra paesi mediamente benestanti, ed il resto del mondo che a sua volta ambisce a raggiungere quegli stessi livelli; ambizione che ritengo "umana", visto che le altre "soluzioni" fin qui provate hanno dimostrato di funzionare peggio di quella che superficialmente si definisce capitalistica, ma che in sostanza prova ad "incoraggiare" la libera iniziativa; e per dirla tutta, non è che ritengo questo sistema (il nostro) perfetto, direi tutt'altro; che ci siano delle storture mi è chiaro ed è evidente, ma rimane pur sempre quello meno sbagliato proprio per il motivo che ho appena accennato : l'uomo deve essere libero di tentare la via che meglio trova adatta alle sue capacità, ambizioni, ecc; che poi questo richieda delle regole, altrimenti si finisce nel far west, è cosa altrettanto ovvia.
Il sistema russo (specialmente quello di putin), come anche quello cinese,(*) non vanno affatto in questa direzione.
(*) anche se, quello cinese - a differenza di quello putiniano in Russia - pur anteponendo la volontà "del partito" su tutto, credo si stia dimostrando meno disattento ai bisogni della sua gente.