Qualcuno crede ancora nel trading?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

La modellabilità di un sistema aleatorio è purtroppo inversamente proporzionale alla sua complessità. E nulla c'è di più complesso di un sistema come quello delle quotazioni finanziarie, dove entrano in gioco psicologia, eventi esogeni, manipolazioni, etc. Motivo per cui, ad oggi, il trading non può e non dovrebbe a mio avviso essere spacciato come un'attività in cui si può diventare profittevoli semplicemente studiandola: al contrario, le pubblicazioni mondiali più accreditate in questi campi sostengono che quanto più attiva risulta l'operatività di investimento tanto minori saranno i guadagni attesi, sia per la maggiore imprevedibilità dei mercati nel breve, sia per i costi di commissioni etc...Quindi figuriamoci il trading, che rappresenta l'operatività attiva per eccellenza. Da qui nascono tutti i miei dubbi etici riguardo l'opportunità di VENDERE corsi di trading, facendo passare il messaggio che il trading possa diventare una sorta di secondo lavoro, un modo per arrotondare lo stipendio, o addirittura per lasciare il lavoro principale. Il tutto, guarda caso, sempre accompagnato da un marketing aggressivo come pochi (e Unger in questo non fa certo eccezione, anzi..).

(Perché faccio trading? Hai presente chi fuma pur sapendo che fa male? Ecco...direi che il paragone calza)

Vero,è una cosa che ho sempre sostenuto e non è solo un discorso di imprevidibilità e costi,ma soprattutto una conseguenza del fatto che più sali nei timeframe minori saranno le inversioni di trend,oltre al fatto che sarà più arduo per il mercato dare falsi segnali e quei pochi saranno rilevanti.Mi viene ad esempio da pensare a quando le quotazioni degli indici azionari scendono sotto la media sul timeframe mensile o quando salgono sopra l'area di ipervenduto;avviene poche volte ma quando avviene è un segnale che può essere usato operativamente.Molti dei sistemi che uso utilizzano un approccio di quel tipo,anche questo è trading e in genere è l'unico metodo che operativamente porta a guadagnare sul lungo periodo.Il problema però che si pone operando così è che le oscillazioni sono molto alte,specie se si opera a leva,bisogna quindi essere ben capitalizzati per operare in questo modo.

Quanto alla possibilità di fare del trading un lavoro non sarei così drastico,è possibile,ma a condizione di non usare analisi tecnica e le varie baggiantate che vengono pubblicizzate a destra e a manca,mi chiedo come sia possibile che ci sia gente che promuova quel metodo e scriva addirittura dei libri...non capisco...malgrado questo anche guadagnando rimane comunque un'attività con pessimo rapporto rischio/rendimento oltre al fatto che bisogna farsi un mazzo tanto per arrivare a un livello sufficiente.Per questo motivo concordo con te del diffidare di quelli che voglion vendere corsi,sono invece più favorevole verso coloro che vendono direttamente i sistemi di trading,per chi si affaccia a questo mondo evitarsi tutti gli anni di studio,sperimentazione e sopratutto le perdite non è una cosa da poco;ovviamente per seguire tale metodo è necessario un approccio sistematico.Unger è uno dei pochi che se non altro non vende illusioni ma dai suoi discorsi almeno traspare una certa serietà di approccio,ovviamente pure lui avendo una società e promuovendo il suo metodo fa marketing,a volte come dicevi te entra in contraddizione ad esempio dice che con il trading non si posson far facili guadagni,poi fa vedere un tizio che in 2 mesi ha realizzato 25 mila euro :rolleyes: ovviamente è marketing perchè non è tanto il guadagno assoluto che conta ma la performance percentuale.

Quindi te da quanto ho capito hai un po' una dipendenza da queste cose,suppongo tu operi in modo discrezionale o no? Io il discrezionale ho provato per anni ma non funziona,ogni guadagno sul lungo periodo viene riassorbito e alla lunga si perdon solo soldi e sfido chiunque operi in quel modo a dimostrarmi il contrario.

Comunque si quello della dipendenza è una cosa che avevo notato pure io,non sembra ma le continue oscillazioni e l'alternanza di guadagni,anche grandi,seguiti ovviamente da perdite altrettanto cospicue genera una sorta di speranza di rivincita,unita a eccitazione nell'operare che crea dei meccanismi che non sono tanto diversi da quelli del gioco d'azzardo;anche in questo spezzo una lancia a favore del metodo sistematico che per definizione evita che si attivino certi meccanismi,fa tutto il pc,te devi solo sperimentare e talvolta aggiustare gli algoritmi senza però partecipare attivamente nell'operatività che è appunto automatizzata.
 
che ci siano solo 4 trader che guadagnano in italia è statisticamente improbabile...:D
unger vende corsi come si vede ogni volta che si apre un video trader su youtube :D
ci sono esempi come massimo vita che mostra dei metodi gratis che funzionano-replicabili ( certo non sempre come tutte le tecniche) e guadagna postando in real
e poi c'è twitter dove tutti guadagnano :D ma ci sono anche buone idee ;)

Torno a chiedere ma perchè un trader profittevole deve censirsi ? Per quale ragione?


E soprattutto perchè Unger ma anche i tanti altri non vendon direttamente i sistemi?
In fin dei conti penso che la quasi totalità delle persone vorrebbero evitarsi tutti gli anni di studio,sperimentazione,senza contare il rischio più che concreto di perdere soldi nel mentre; alla fine lo scopo è avere solo il guadagno; non capisco perchè questa mania dei corsi...i sistemi volendo possono rimanere nascosti pur vendendoli a terzi,senza contare che poi con le revision dei codici lo sviluppatore potrebbe comunque guadagnare.Un abbonamento periodico secondo me sarebbe la cosa migliore ma vedo che nessuno lo fa,o meglio,ci sono alcuni sviluppatori non italiani che lo fanno,ma in Italia nessuno;come mai? io i miei sistemi che funzionano sono propenso per metterli in abbonamento mensile.Qualcuno è interessato? :) Ovviamente dovete avere prorealtime.
 
E soprattutto perchè Unger ma anche i tanti altri non vendon direttamente i sistemi?
In fin dei conti penso che la quasi totalità delle persone vorrebbero evitarsi tutti gli anni di studio,sperimentazione,senza contare il rischio più che concreto di perdere soldi nel mentre; alla fine lo scopo è avere solo il guadagno; non capisco perchè questa mania dei corsi...i sistemi volendo possono rimanere nascosti pur vendendoli a terzi,senza contare che poi con le revision dei codici lo sviluppatore potrebbe comunque guadagnare.Un abbonamento periodico secondo me sarebbe la cosa migliore ma vedo che nessuno lo fa,o meglio,ci sono alcuni sviluppatori non italiani che lo fanno,ma in Italia nessuno;come mai? io i miei sistemi che funzionano sono propenso per metterli in abbonamento mensile.Qualcuno è interessato? :) Ovviamente dovete avere prorealtime.

Penso che vendere sistemi automatici a dei perfetti neofiti, che pensano di mettere in macchina un robot e lasciargli fare tutto senza nemmeno conoscere le basi della finanza e della programmazione, sia quanto di più azzardato si possa fare :-/
Quanto a me, non parlerei di dipendenza...anzi, sono mesi ormai che non faccio operazioni. Ho stanziato nel trading una cifra microscopica rispetto ad altri miei investimenti (immobili), per cui me la vivo veramente come un hobby che a fine anno può regalare qualche soddisfazione (un viaggetto, una bici nuova...), ben sapendo che "il fumo fa male" e quindi è meglio non esagerare ;) Anni fa ero partito con ben altre aspettative, ma alla luce di quanto ho imparato in seguito, sono giunto alle conclusioni che ho esposto dall'inizio del topic.
 
Penso che vendere sistemi automatici a dei perfetti neofiti, che pensano di mettere in macchina un robot e lasciargli fare tutto senza nemmeno conoscere le basi della finanza e della programmazione, sia quanto di più azzardato si possa fare :-/
Quanto a me, non parlerei di dipendenza...anzi, sono mesi ormai che non faccio operazioni. Ho stanziato nel trading una cifra microscopica rispetto ad altri miei investimenti (immobili), per cui me la vivo veramente come un hobby che a fine anno può regalare qualche soddisfazione (un viaggetto, una bici nuova...), ben sapendo che "il fumo fa male" e quindi è meglio non esagerare ;) Anni fa ero partito con ben altre aspettative, ma alla luce di quanto ho imparato in seguito, sono giunto alle conclusioni che ho esposto dall'inizio del topic.

Perchè azzardato?:confused:
vedo solo vantaggi nell'impedire a persone non esperte di far danni sui mercati.
Beh la mia non era un critica in merito alla dipendenza è solo una risposta all'affermazione che avevi fatto siccome dici che continui pur sapendo che fa male.Se fa male sarebbe più logico smettere.

Con quali aspettative eri partito anni fa? Personalmente io pensavo fosse una cosa più alla portata,invece è un gran gran casino far ste cose,praticamente gli andamenti son casuali/imprevedibili,specie nel breve ho constatato;poi ci si meraviglia se si perde soldi...quindi fammi capire,di solito chiudi l'anno in guadagno facendo discrezionale,sebbene con poche operazioni.
 
Io i miei sistemi che funzionano sono propenso per metterli in abbonamento mensile.Qualcuno è interessato? :) Ovviamente dovete avere prorealtime.

Posso chiederti solo a quale broker abbini ProRealTime? Interactive Brokers?
 
Perchè azzardato?:confused:
vedo solo vantaggi nell'impedire a persone non esperte di far danni sui mercati.
Beh la mia non era un critica in merito alla dipendenza è solo una risposta all'affermazione che avevi fatto siccome dici che continui pur sapendo che fa male.Se fa male sarebbe più logico smettere.

Con quali aspettative eri partito anni fa? Personalmente io pensavo fosse una cosa più alla portata,invece è un gran gran casino far ste cose,praticamente gli andamenti son casuali/imprevedibili,specie nel breve ho constatato;poi ci si meraviglia se si perde soldi...quindi fammi capire,di solito chiudi l'anno in guadagno facendo discrezionale,sebbene con poche operazioni.

Se vissuto come un hobby "controllato", il trading può rappresentare un'attività sostenibile per la maggior parte delle persone sufficientemente capitalizzate e istruite (da cui la mia perplessità sull'affidare un robot precostruito a persone che a malapena conoscono le basi di questo mondo). Il mio esempio del fumatore era un modo forse infelice per far capire che continuo a interessarmi del trading nonostante non lo veda più come una reale e AFFIDABILE possibilità di arrotondare le mie entrate a fine anno...e siccome può potenzialmente anche portare a perdite, allora si potrebbe anche assimilare a un "vizio" come il fumo. Comunque sono dettagli semantici... Quanto ai miei guadagni, ho promesso solennemente che non ne parlerò mai più: parlare di quanto si guadagna o si perde nel trading è il miglior modo per aprire le porte a sentimenti come orgoglio/frustrazione nei confronti di terzi, almeno per me era così...quindi d'ora in poi bocca cucita ;) Il mio stile di trading è basato essenzialmente su fusione di analisi macro+analisi fondamentale+screener da me impostati (faccio praticamente solo azionario), solo timeframe lunghi
 
Se vissuto come un hobby "controllato", il trading può rappresentare un'attività sostenibile per la maggior parte delle persone sufficientemente capitalizzate e istruite (da cui la mia perplessità sull'affidare un robot precostruito a persone che a malapena conoscono le basi di questo mondo). Il mio esempio del fumatore era un modo forse infelice per far capire che continuo a interessarmi del trading nonostante non lo veda più come una reale e AFFIDABILE possibilità di arrotondare le mie entrate a fine anno...e siccome può potenzialmente anche portare a perdite, allora si potrebbe anche assimilare a un "vizio" come il fumo. Comunque sono dettagli semantici... Quanto ai miei guadagni, ho promesso solennemente che non ne parlerò mai più: parlare di quanto si guadagna o si perde nel trading è il miglior modo per aprire le porte a sentimenti come orgoglio/frustrazione nei confronti di terzi, almeno per me era così...quindi d'ora in poi bocca cucita ;) Il mio stile di trading è basato essenzialmente su fusione di analisi macro+analisi fondamentale+screener da me impostati (faccio praticamente solo azionario), solo timeframe lunghi

Eh dai con sta storia dell'hobby...per me se è un'attività che non porta a reddito non ha senso è solo uno spreco di tempo che può essere impiegato proficuamente in altro.
Comunque era per capire se era un'attività che aveva un senso oppure no il chiedere se guadagni o meno,se guadagni ho piacere per te,certo è che se dici di impiegare una fetta così piccola di capitale,così a naso mi vien da pensare che non abbia molto senso l'attività.

Da parte mia posso dire che se avessi archiviato prima la storia dell'analisi tecnica e mi fossi dedicato solo al sistematico ora sarei in gain di parecchio porca vacca e avrei un'integrazione al reddito,invece mi trovo a dover recuperar le perdite mostruose di quel periodo nefasto,sperando che nel mentre i sistemi reggano e non vadano a quel paese pure loro altrimenti è la volta buona che chiudo tutto e vado solo di obbligazioni e buoni postali.
 
Eh dai con sta storia dell'hobby...per me se è un'attività che non porta a reddito non ha senso è solo uno spreco di tempo che può essere impiegato proficuamente in altro.
Comunque era per capire se era un'attività che aveva un senso oppure no il chiedere se guadagni o meno,se guadagni ho piacere per te,certo è che se dici di impiegare una fetta così piccola di capitale,così a naso mi vien da pensare che non abbia molto senso l'attività.

Da parte mia posso dire che se avessi archiviato prima la storia dell'analisi tecnica e mi fossi dedicato solo al sistematico ora sarei in gain di parecchio porca vacca e avrei un'integrazione al reddito,invece mi trovo a dover recuperar le perdite mostruose di quel periodo nefasto,sperando che nel mentre i sistemi reggano e non vadano a quel paese pure loro altrimenti è la volta buona che chiudo tutto e vado solo di obbligazioni e buoni postali.

Infatti ti auguro proprio di non dover tornare qui tra qualche anno a dire "porca vacca, se avessi archiviato prima il TRADING o se almeno mi fossi reso subito conto che NON è un attività, e che le parole REDDITO e TRADING sono tremendamente ossimoriche...be' avrei potuto spendere il tempo in maniera un po' più proficua o almeno relegare il 3Ding a semplice hobby" :)

Che dire...buona "fortuna" ;)
 
Infatti ti auguro proprio di non dover tornare qui tra qualche anno a dire "porca vacca, se avessi archiviato prima il TRADING o se almeno mi fossi reso subito conto che NON è un attività, e che le parole REDDITO e TRADING sono tremendamente ossimoriche...be' avrei potuto spendere il tempo in maniera un po' più proficua o almeno relegare il 3Ding a semplice hobby" :)

Che dire...buona "fortuna" ;)

Grazie! Ti/vi terrò informato/ti...
Sullo spendere il tempo in maniera più proficua già ora ho messo in guardia chi si affaccia a questo mondo che non ne vale la pena anche avendo risultati positivi; la differenza tra investimento passivo e trading non è così sostanziale da giustificare un simile impegno.
Quanto a me avendo già speso molto tempo su ste cose e avendo avuto come unico risultato l'aver ideato sistemi profittevoli,vale la pena continuare a usarli e vedere se possono reggere la prova del tempo,il trading discrezionale basato su analisi tecnica è già da ora archiviato visto che non funziona.Staremo a vedere...
 
Grazie! Ti/vi terrò informato/ti...
Sullo spendere il tempo in maniera più proficua già ora ho messo in guardia chi si affaccia a questo mondo che non ne vale la pena anche avendo risultati positivi; la differenza tra investimento passivo e trading non è così sostanziale da giustificare un simile impegno.
Quanto a me avendo già speso molto tempo su ste cose e avendo avuto come unico risultato l'aver ideato sistemi profittevoli,vale la pena continuare a usarli e vedere se possono reggere la prova del tempo,il trading discrezionale basato su analisi tecnica è già da ora archiviato visto che non funziona.Staremo a vedere...

Sul fatto che l'analisi tecnica (parlo dei pattern grafici nello specifico) sia pura fuffa, hai la mia totale approvazione...l'unico indicatore che io considero è la media a 200 periodi, il resto è nulla
 
Sul fatto che l'analisi tecnica (parlo dei pattern grafici nello specifico) sia pura fuffa, hai la mia totale approvazione...l'unico indicatore che io considero è la media a 200 periodi, il resto è nulla

Beh se avessero una qualche rilevanza sarai in leggero gain cosa che così non è, da statistiche del gestionale prorealtime la percentuale di trade vincenti applicando quel metodo si è sempre attestata attorno al 50% e non è mai migliorata negli anni,applicando sempre lo stesso metodo allo stesso mercato e questo la dice lunga su quanto non funzioni proprio quel metodo e l'affidabilità sia pari al lancio di una moneta.Ho provato anche sistemi che usino solo l'attraversamento della media veloce/lenta,le cose vanno un pochino meglio,produce performance il lieve gain ma drawdown troppo alti quindi è un approccio anche quello rapporto profitto/rischio non tanto buono.

Per ora l'unico approccio che ha alte percentuali di trade vincenti con drawdown bassi è il comprare sugli ipervenduti,meglio se di lungo periodo se si parla di azioni,il che ha anche una ragione fondamentale dietro oltre che tecnica,cercare di prevedre il trend nel breve è pura follia,i margini di incertezza son troppo alti sul lungo periodo ti rimangia tutti i gain.
 
A mio parere il problema dei modelli matematici è abbastanza chiaro. Applicano l'unica matematica per definizione non precisa "probabilità e statistica" che cerca di prevedere fenomeni futuri sulla base dell'andamento passato.
Sul breve non può funzionare perché le oscillazioni sono troppo imprevedibili essendo basate su pochissimi dati (e la matematica che si basa su probabilità e statistica necessita di tantissimi dati per essere precisa).
Sul lungo periodo manca un elemento fondamentale che è la valutazione dell'azienda sottostante da un punto di vista umano (che non significa quanto mi sta simpatico tizio e caio che la guida ma piuttosto la valutazione degli investimenti fatti, in che settore opera, qual è il trend del settore, cos'ha di innovativo/punti di forza dell'azienda in cui si sta investendo, ecc...).
I modelli matematici in generale non tengono in conto queste correzioni ed è questo il principale problema del fare trading seguendo dei modelli.
La conoscenza è potere e non basta seguire un modello per avere successo (se no basterebbe inserire tutto in un programma per andare sempre in gain).
Non penso sia un caso se la maggior parte degli ETF contiene aziende del calibro di Apple, Microsoft e simili... la loro solidità, i loro investimenti per il futuro, rendono abbastanza chiaro un futuro brillante sul lungo periodo a prescindere dalle fluttuazioni di breve termine. Chi ha scelto di mettere tali titoli negli ETF non li ha scelti, probabilmente, solo sulla base di modelli matematici.
Faccio un altro esempio sempre nell'IT (settore che conosco), esempio che penso di aver già proposto. Sulla base di modelli matematici investire in Intel non avrebbe particolare senso ad oggi e lo aveva ancora meno un annetto fa... il trend è negativo, sul breve potrebbe scendere ancora, se uno non conoscesse l'azienda potrebbe persino azzardare l'ipotesi che sia destinata a non risalire. I fondi però hanno tenuto quote Intel e io ho acquistato azioni Intel, i perché principali sono:
1. Gli investimenti fatti. Non sono da poco, puntano sul continente europeo che sarà politicamente meno esposto e daranno i loro frutti.
2. Strategicamente parlando è un'azienda con un know-how inestimabile, qualche anno fa era praticamente monopolista e anche nel 2022 è tra i principali produttori di chip di cui è praticamente impossibile far a meno.
Se ci si aggiunge il fatto che ad oggi è molto sottovalutata e paga un buon dividendo i motivi per non investirci long sono pochi se non nulli.
Questa è una valutazione che posso far io che conosco bene il settore, è una valutazione che tiene conto di molte cose oltre al semplice grafico degli andamenti.

Non è un caso che io non possa far previsioni per settori che non conosco tipo quello automobilistico (non ho la più pallida idea di come andrà Stellantis nel lungo periodo, a parte il fatto che è nata nel 2021 quindi il grafico degli ultimi anni lascia molto a desiderare perché si riferisce ad un soggetto diverso, il grafico dell'ultimo anno parla di un calo che potrebbe significare sia che il titolo è in sconto sia che il titolo era sovrapprezzato prima... non sapendo come evolverà il settore auto nei prossimi anni e quali investimenti ha fatto in tal senso Stellantis non posso prevedere quale evoluzione avrà il titolo).
Di fatto non ritengo personalmente validi gli approcci puramente matematici perché un approccio matematico affidabile può solo riferirsi a presente e passato, mai al futuro.
 
Per ora l'unico approccio che ha alte percentuali di trade vincenti con drawdown bassi è il comprare sugli ipervenduti,meglio se di lungo periodo se si parla di azioni, il che ha anche una ragione fondamentale dietro oltre che tecnica,cercare di prevedre il trend nel breve è pura follia,i margini di incertezza son troppo alti sul lungo periodo ti rimangia tutti i gain.

Però un ipervenduto di lungo periodo potrebbe anchei indicare una crisi pressochè irreversibile della società, se questa non ha fondamentali davvero importanti. Quella che hai indicato è una strategia che funziona solo coi titoli più solidi e con prospettive future che non sono state intaccate. Ci sono invece tante società che quando cominciano a perdere valore poi non si riprendono più, se non per brevi ed illusori periodi. A mio parere gli ipervenduti di breve periodo sono meno rischiosi, ma chiaramente bisogna sempre analizzare quale ragione ha portato all'ipervenduto, perchè ci sono ragioni serie ed altre decisamente meno serie. Tutta una serie di varianti che a livello matematico non sono considerabili e quindi settabili, perchè lo devi capire da solo se l'isteria del mercato è motivata oppure no.

Il trading discrezionale ha certamente tanti difetti e limiti, ed è sicuramente più rischioso, però ha almeno una grande qualità: possiede una flessibilità molto maggiore rispetto al trading sistematico, che permette ovviamente periodiche modifiche dei suoi parametri a seconda dei risultati ottenuti o dei backtesting eseguiti, ma proprio perchè cerca di ingabbiare la realtà all'interno di un modello da te precostituito è per forza di cose più rigido, meno malleabile. E quindi tutta una serie di fattori "non quantitativi", che hanno più a che vedere con l'imprevedibilità degli eventi e delle scelte umane piuttosto che con i numeri, rimangono tagliati fuori. E questo non è un problema da poco.

Posso comunque capire lo stesso il tuo punto di vista, perchè tu mettendo sulla bilancia i pro ed i contro dei due sistemi sei arrivato alla conclusione che limitare il fattore umano ed emotivo porta a tuo parere molti più vantaggi che svantaggi. Ci può sicuramente stare come considerazione se ti ha portato dei benefici e fai bene ad insistere se hai visto dei risultati.
Personalmente preferisco il maggiore interscambio con gli aspetti non matematici ed in continuo divenire della realtà, nonchè la maggiore libertà e flessibilità che solo il trading manuale ti può dare.

Si tratta secondo me soltanto di due filosofie diverse e a seconda della persona bisogna scegliere quella che per lei è la più adatta.
 
Un approccio valido a mio avviso può essere infatti il trading "semiautomatico", che unisce tutte le qualità di buona analisi fondamentale + macro (quest'ultima a mio avviso imprescindibile per comprendere in quale quadrante economico siamo e dunque quali settori possono performare meglio, ad esempio ora stanno ovviamente andando meglio Staples e Utilities rispetto alle hi-tech/growth), a cui aggiungere una buona analisi della price action (media a 200 periodi+RSI per filtrare gli ipervenduti/ipercomprati), il tutto tramite l'indispensabile aiuto di screener impostati all'uopo (gli screener costituiscono la parte "automatica" appunto, e mi consentono di volta in volta di scremare risultati fino ad avere sempre non più di una ventina di titoli da valutare discrezionalmente in base ad ulteriori parametri, tipo earnings, news, etc). Un giochino divertente.
Ma stiamo andando OT ora :D
 
Però un ipervenduto di lungo periodo potrebbe anchei indicare una crisi pressochè irreversibile della società, se questa non ha fondamentali davvero importanti. Quella che hai indicato è una strategia che funziona solo coi titoli più solidi e con prospettive future che non sono state intaccate. Ci sono invece tante società che quando cominciano a perdere valore poi non si riprendono più, se non per brevi ed illusori periodi. A mio parere gli ipervenduti di breve periodo sono meno rischiosi, ma chiaramente bisogna sempre analizzare quale ragione ha portato all'ipervenduto, perchè ci sono ragioni serie ed altre decisamente meno serie. Tutta una serie di varianti che a livello matematico non sono considerabili e quindi settabili, perchè lo devi capire da solo se l'isteria del mercato è motivata oppure no.

Il trading discrezionale ha certamente tanti difetti e limiti, ed è sicuramente più rischioso, però ha almeno una grande qualità: possiede una flessibilità molto maggiore rispetto al trading sistematico, che permette ovviamente periodiche modifiche dei suoi parametri a seconda dei risultati ottenuti o dei backtesting eseguiti, ma proprio perchè cerca di ingabbiare la realtà all'interno di un modello da te precostituito è per forza di cose più rigido, meno malleabile. E quindi tutta una serie di fattori "non quantitativi", che hanno più a che vedere con l'imprevedibilità degli eventi e delle scelte umane piuttosto che con i numeri, rimangono tagliati fuori. E questo non è un problema da poco.

Posso comunque capire lo stesso il tuo punto di vista, perchè tu mettendo sulla bilancia i pro ed i contro dei due sistemi sei arrivato alla conclusione che limitare il fattore umano ed emotivo porta a tuo parere molti più vantaggi che svantaggi. Ci può sicuramente stare come considerazione se ti ha portato dei benefici e fai bene ad insistere se hai visto dei risultati.
Personalmente preferisco il maggiore interscambio con gli aspetti non matematici ed in continuo divenire della realtà, nonchè la maggiore libertà e flessibilità che solo il trading manuale ti può dare.

Si tratta secondo me soltanto di due filosofie diverse e a seconda della persona bisogna scegliere quella che per lei è la più adatta.

Beh i miei ragionamenti sugli ipervenduti di lungo periodo eran riferiti solo agli indici,quindi DOW,Nasdaq,S&P etc.e ha una logica visto che nel lungo periodo questi mercati tendono a crescere perchè rispecchia l'economia che non può per definizione azzerarsi o scendere su valori troppo bassi; azioni singole è un ragionamento pericoloso perchè un'azienda può continuare a scendere e in alcuni casi azzerare anche il suo valore.

Ti dico,sul discrezionale ho totalizzato solo perdite,ogni guadagno anche grosso poi veniva riassorbito,sul sistematico i gain son stati minori ma più costanti e il mercato non te li riprendeva,qualcosa vorrà pur dire...
 
Buongiorno....discussione davvero interessante
Io ho esperienza di trading su valute ....su tf che vi farebbero inorridire ma pochissima di azionario...questo lo tengo e la lavoro poco
L AT a mio parere e' molto valida se abbinata a una buona conoscenza di price action ...abbinati alzano in maniera enorme i profit
L rsi la conosco bene ma usarla come leggo che fate e' da jurassiko ...
A seconda del tf l rsi ha bisogno di una impostazione differente
Addirittura con mercato in trend short si compra gli ipervenduti
Su laterale si diminuiscono i periodi di default x usare le divergenze
A mio parere usare le medie ha un vantaggio quasi nullo dando incroci in ritardo sul prezzo
Oggi ci sino tanti nuovi indi che leggono meglio il mercato ....indi che al loro interno inglobano funzioni tipo candele renko o ha
Per chi ha iniziato anni fa a tradare e ha fatto un po di soldi viene difficile cambiare tante cose
Per chi gia perdeva anni fa ....trovera ancora piu difficile mettersi in profit

Grazie dell ospitata e del bel argomento
 
Buongiorno....discussione davvero interessante
Io ho esperienza di trading su valute ....su tf che vi farebbero inorridire ma pochissima di azionario...questo lo tengo e la lavoro poco
L AT a mio parere e' molto valida se abbinata a una buona conoscenza di price action ...abbinati alzano in maniera enorme i profit
L rsi la conosco bene ma usarla come leggo che fate e' da jurassiko ...
A seconda del tf l rsi ha bisogno di una impostazione differente
Addirittura con mercato in trend short si compra gli ipervenduti
Su laterale si diminuiscono i periodi di default x usare le divergenze
A mio parere usare le medie ha un vantaggio quasi nullo dando incroci in ritardo sul prezzo
Oggi ci sino tanti nuovi indi che leggono meglio il mercato ....indi che al loro interno inglobano funzioni tipo candele renko o ha
Per chi ha iniziato anni fa a tradare e ha fatto un po di soldi viene difficile cambiare tante cose
Per chi gia perdeva anni fa ....trovera ancora piu difficile mettersi in profit

Grazie dell ospitata e del bel argomento

Per me l'unico metodo che ha sempre funzionato è usare i trading system ovvero testare per quel dato mercato qual'è quella strategia che storicamente ha dato maggiori profitti con una minor perdita potenziale storica.Non vi è ovviamente garanzia sul futuro ma è poco probabile che dall'oggi al domani quella strategia che funzionava bene nel passato poi non funzioni più nel futuro,almeno,a me è successo ben poche volte.

Tutti gli altri metodi specie quelli basati su analisi grafica/tecnica fan perder soldi e da esperienza non danno vantaggi.
 
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