sempre nel mio quartiere semicentrale residenziale Genovese, in declino come tutta l'italia da 30 anni, buono spaccato di una realtà "media" che non è il centro di milano ne il rudere in campagna, ma appartamenti standard in condomini degli anni 70' in zona con tutti i servizi ma non ricercata da chi ha i soldi.
Stamattina incontro un caro amico, agente immobiliare bravo, uno dei più conosciuti del quartiere, con 20 anni di esperienza e recensioni eccellenti su google (è riuscito 1 anno fa a vendere l'appartamente di 90mq, ristrutturato in modo economico, dove vivevo, a 90mila € (valore al 2006 era 180mila, precisamente il doppio) ed ero soddisfatto perchè chiedevo 100 ma pensavo lo avrei venduto a 80).
Andiamo a prenderci un caffè al bar. Fino a 6 mesi fa la sua classica frase era "se c'è il prezzo, il mercato c'è, si lavora". Stamattina mi dice "si sta fermando tutto, un crollo così veloce delle richieste non l'avevo mai visto". La mia domanda "aumentano le richieste di affitto?", risposta "quelle sono più o meno sempre uguali".
se ha ragione la visione "restano a casa con mamma e papà" direi che è vincente, oppure appartamenti condivisi, oppure si va nell'appartamentino ereditato da nonna, bruttino, che si voleva vendere o affittare, ecc ecc.
Ha anche aggiunto che a Nervi invece la richiesta c'è, non è cambiata (quartiere figo vicino al mare dove la case vanno a 3-4mila/mq)