Aumento tassi d'interesse e prezzo immobili

L'aumento dei tassi impatta maggiormente ( non parlo di lusso-extra lusso che hanno un loro mercato particolare ) proprio sulle case che costano di piu'.. Paesini sperduti ecc.. hanno il loro destino gia' segnato da altre dinamiche che a nulla hanno a che vedere con i tassi, se non in minima parte.
 
L'aumento dei tassi impatta maggiormente ( non parlo di lusso-extra lusso che hanno un loro mercato particolare ) proprio sulle case che costano di piu'.. Paesini sperduti ecc.. hanno il loro destino gia' segnato da altre dinamiche che a nulla hanno a che vedere con i tassi, se non in minima parte.

A questi prezzi i paesi della sconfinata provincia italica* sono l'acquisto a minor rischio esistente. Compri al valore intrinseco e spesso anche sotto, quindi...

* l'importante è, anche nei suddetti paesi, scegliere cum granu salis ed evitare i posti proprio del tutto sperduti (ovvero pur nei paesini rimanere vicino ad un capoluogo di provincia)
 
Il mercato immobiliare è strano e dipende in modo evidente dalla zona in cui si trova l'immobile (in quale città ed in quale zona della città). E' chiaro che l'aumento dei mutui renderà alcune operazioni più complicate ma è anche vero che nei mutui lunghi (20/30 anni) per importi tra 100/150k (che sono il target più richiesto) l'aumento di qualche punto percentuale corrisponde ad aumenti bassi nella rata mensile. Se prima si pagava 500 euro/mese e poi si andrà a pagare 570 euro/mese secondo me non saranno tantissimi quelli che rinunceranno a comprare casa visto che anche gli affitti aumenteranno e anche nelle case ereditate a volte dovrebbero chiedere mutui per ristrutturare o adeguare.
Sicuramente ci sarà un periodo di crisi ma se si analizza bene non è detto che il mercato immobiliare crolli... forse (ma magari è una previsione sbagliatissima) l'effetto principale è che ci saranno più mutui che da 15/20 anni diventeranno di 20/30 anni per spalmare l'aumento della rata.
 
ci saranno più mutui che da 15/20 anni diventeranno di 20/30 anni per spalmare l'aumento della rata.

Grossa parte dei mutui attuali già sono sui 20 anni ed oltre, con rate non basse essendo già spalmate.si un periodo lungo. Questi che fine faranno ? Evidentemente alcune categorie di immobili saranno penalizzate, sicuramente non quelle che già prima avevano prezzi bassi o in zone scarsamente appetibili, come ho scritto prima, se non in minima parte.
 
L’avevo scritto anche io: i mutui più chiesti sono per importi tra 100/150k e per durate di 20/30 anni. Per questi non credo che per un aumento della rata da 500 a 570 ci possano essere tantissimi che decideranno di perdere l’occasione di acquistare.
 
Il mercato immobiliare è strano e dipende in modo evidente dalla zona in cui si trova l'immobile (in quale città ed in quale zona della città). E' chiaro che l'aumento dei mutui renderà alcune operazioni più complicate ma è anche vero che nei mutui lunghi (20/30 anni) per importi tra 100/150k (che sono il target più richiesto) l'aumento di qualche punto percentuale corrisponde ad aumenti bassi nella rata mensile. Se prima si pagava 500 euro/mese e poi si andrà a pagare 570 euro/mese secondo me non saranno tantissimi quelli che rinunceranno a comprare casa visto che anche gli affitti aumenteranno e anche nelle case ereditate a volte dovrebbero chiedere mutui per ristrutturare o adeguare.
Sicuramente ci sarà un periodo di crisi ma se si analizza bene non è detto che il mercato immobiliare crolli... forse (ma magari è una previsione sbagliatissima) l'effetto principale è che ci saranno più mutui che da 15/20 anni diventeranno di 20/30 anni per spalmare l'aumento della rata.

Hai scritto di quella che io ho definito "la sconfina provincia italica", ribadisco che l'impatto sarà sulle grandi città (laddove si fanno i grandi volumi, però) o su quelle zone circoscritte che ancora mantengono prezzi cari...
 
intanto aumentano ancora (e tanto) le bollette di luce e gas, e questi esborsi rientrano nella capacità di spesa dei mutuatari presenti e futuri, per chiarire: più aumentano le spese meno resta per pagare la rata del mutuo da sottoscrivere, mutuo che è già oggi più caro.
Ci sono centinaia di migliaia di persone e/o coppie che hanno bisogno di quei 200 euro al mese che l'aumento dei tassi e delle bollette e del carburante stanno togliendo dai portafogli
 
intanto aumentano ancora (e tanto) le bollette di luce e gas, e questi esborsi rientrano nella capacità di spesa dei mutuatari presenti e futuri, per chiarire: più aumentano le spese meno resta per pagare la rata del mutuo da sottoscrivere, mutuo che è già oggi più caro.
Ci sono centinaia di migliaia di persone e/o coppie che hanno bisogno di quei 200 euro al mese che l'aumento dei tassi e delle bollette e del carburante stanno togliendo dai portafogli

Certo, dipende da caso a caso però facciamo due ritratti tipici semplificando molto:

CASO 1 Milano due stipendi per 4000 euro complessivi, mutuo per 250.000 euro rata pre aumenti-->942 rata post aumenti-->1250 +308 euro
CASO 2 Cremona due stipendi per 3000 euro complesivi mutuo per 100.000 euro rata pre aumenti-->375 rata post aumenti-->500 +125euro

Entrambe le situazioni di cui sopra subiscono un aumento di 150 euro mensili dovuti a caro energia, quale dei due mutui se dovesse partire oggi diventa più a rischio? Non c'è nemmeno da discutere, il primo incide per più del 30% dei redditi complessivi, mentre il secondo per il 17%. La seconda famiglia ha molto più margine di manovra perchè la vita a Cremona costa meno che a Milano. Al netto del mutuo "aumentato" la prima famiglia si ritrova risorse libere per 2600 euro al netto del caro energia, la seconda 2350, ma con un costo della vita di ben altro tenore...

Poi se vogliamo "desemplificare" allora vediamo da qui:

http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=32104

che in realtà nella fascia tra i 30 e i 49 anni (ovvero chi compra casa) la famiglia media di Milano ha SOLO il 7% del reddito lordo in più rispetto a quella di Cremona. Se inserissi questi dati nell'analisi direi che non avrebbe più nemmeno senso fare l'analisi...
 
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Certo, dipende da caso a caso però facciamo due ritratti tipici semplificando molto:

CASO 1 Milano due stipendi per 4000 euro complessivi, mutuo per 250.000 euro rata pre aumenti-->942 rata post aumenti-->1250 +308 euro
CASO 2 Cremona due stipendi per 3000 euro complesivi mutuo per 100.000 euro rata pre aumenti-->375 rata post aumenti-->500 +125euro

Entrambe le situazioni di cui sopra subiscono un aumento di 150 euro mensili dovuti a caro energia, quale dei due mutui se dovesse partire oggi diventa più a rischio? Non c'è nemmeno da discutere, il primo incide per più del 30% dei redditi complessivi, mentre il secondo per il 17%. La seconda famiglia ha molto più margine di manovra perchè la vita a Cremona costa meno che a Milano. Al netto del mutuo "aumentato" la prima famiglia si ritrova risorse libere per 2600 euro al netto del caro energia, la seconda 2350, ma con un costo della vita di ben altro tenore...

Poi se vogliamo "desemplificare" allora vediamo da qui:

http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=32104

che in realtà nella fascia tra i 30 e i 49 anni (ovvero chi compra casa) la famiglia media di Milano ha SOLO il 7% del reddito lordo in più rispetto a quella di Cremona. Se inserissi questi dati nell'analisi direi che non avrebbe più nemmeno senso fare l'analisi...

il costo delle case e della vita a Milano è alto e se non hai un reddito elevato sei a rischio impoverimento infatti ;)
 
L’avevo scritto anche io: i mutui più chiesti sono per importi tra 100/150k e per durate di 20/30 anni. Per questi non credo che per un aumento della rata da 500 a 570 ci possano essere tantissimi che decideranno di perdere l’occasione di acquistare.

70€ su 30 anni sono 25200€ non proprio spiccioli molti potrebbero rinunciare oppure trattare maggiormente sul prezzo ( ipotesi che ritengo più probabile )
 
il costo delle case e della vita a Milano è alto e se non hai un reddito elevato sei a rischio impoverimento infatti ;)

Molti che oggi si vedono accolte le richieste di mutuo si vedranno un diniego, di conseguenza i prezzi si sgonfieranno.
 
70€ su 30 anni sono 25200€ non proprio spiccioli molti potrebbero rinunciare oppure trattare maggiormente sul prezzo ( ipotesi che ritengo più probabile )

In realtà in provincia non funziona così, quasi nessuno moltiplica la rata per gli anni per vedere la spesa complessiva. Il check viene fatto solo sulla sostenibilità della stessa, se a 570 si sta dentro per l'equilibrio della famiglia allora ok. I prezzi non sono correlati alle rate, in quest'ultima decade i prezzi sono crollati contestualmente alla riduzione delle rate e questo piccolo uptick mensile non impatterà sui prezzi ora che sono già adeguati.
 
Certo, dipende da caso a caso però facciamo due ritratti tipici semplificando molto:

CASO 1 Milano due stipendi per 4000 euro complessivi, mutuo per 250.000 euro rata pre aumenti-->942 rata post aumenti-->1250 +308 euro
CASO 2 Cremona due stipendi per 3000 euro complesivi mutuo per 100.000 euro rata pre aumenti-->375 rata post aumenti-->500 +125euro


Entrambe le situazioni di cui sopra subiscono un aumento di 150 euro mensili dovuti a caro energia, quale dei due mutui se dovesse partire oggi diventa più a rischio? Non c'è nemmeno da discutere, il primo incide per più del 30% dei redditi complessivi, mentre il secondo per il 17%. La seconda famiglia ha molto più margine di manovra perchè la vita a Cremona costa meno che a Milano. Al netto del mutuo "aumentato" la prima famiglia si ritrova risorse libere per 2600 euro al netto del caro energia, la seconda 2350, ma con un costo della vita di ben altro tenore...

Poi se vogliamo "desemplificare" allora vediamo da qui:

http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=32104

che in realtà nella fascia tra i 30 e i 49 anni (ovvero chi compra casa) la famiglia media di Milano ha SOLO il 7% del reddito lordo in più rispetto a quella di Cremona. Se inserissi questi dati nell'analisi direi che non avrebbe più nemmeno senso fare l'analisi...

Intendi per mutui a tassi fissi giusto? oppure anche per il variabile? Mi risultano cifre più basse per ora per il variabile
 
Molti che oggi si vedono accolte le richieste di mutuo si vedranno un diniego, di conseguenza i prezzi si sgonfieranno.

Si sgonfieranno prima i prezzi delle case più grandi e poi a ruota quelle più piccole.
Il bilocale o trilo tiene meglio il prezzo del quadrilocale..
 
Intendi per mutui a tassi fissi giusto? oppure anche per il variabile? Mi risultano cifre più basse per ora per il variabile

Sì, ho stimato mutui all'1 e al 3,5% (i tassi sulla parte lunga della curva sono cresciuti di 250 bps) su una durata (mi pare) di 25 anni.
Se oggi si "attacca" con un mutuo a tasso variabile (a lunga gittata, ovvero sopra la scadenza di 10 anni) significa che si ha parecchia voglia di farsi male, però hai ragione tu, oggi il mercato delle grandi città sta ancora tenendo nelle compravendite perché i compratori negli ultimi mesi si stanno buttando sui tassi variabili.
Ma se questo rialzo non si rivelerà in fuoco di paglia anche i variabili sì adegueranno, ci vorranno ALMENO 12-24 e pure l'Euribor andrà a circa il 2%, quindi indebitarsi oggi a tasso variabile (con un quoziente rata/reddito prossimo al 30%) perché il fisso non è più abbordabile significa fare il passo più lungo della gamba.
 
Troppe incognite.
Difficile fare previsioni.
 
Si sgonfieranno prima i prezzi delle case più grandi e poi a ruota quelle più piccole.
Il bilocale o trilo tiene meglio il prezzo del quadrilocale..

I tagli più grandi potrebbero essere anche favoriti dai frazionamenti (specialmente in caso di 110% nel palazzo) però questo si scontra con maggiori costi di ristrutturazione che sono già nei numeri...
Di riffa o di raffa OGGI* il mutato scenario sia inflazionistico sia finanziario sono driver negativi per l'immobiliare.


*di solito lo scenario inflazionistico è positivo, ma non in questo frangente perchè si tratta di inflazione esogena legata all'offerta.
 
CHe belli questi thread dove ci sono quelli che non posseggono manco mezzo immobile e sperano nei crolli...Il crollo se ci sara sara finanziario, poi poco importa sul valore immobiliare...quando i valori sono bassi e i tassi alti, schizzano gli affitti, soprattutto in periodi da superinflazione (chissa se la avremop :cool:)
 
Molti acquirenti staranno più bassi nelle offerte per cercare di spartire col venditore gli aumenti... vediamo di qui a tre mesi.
 
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