Vivere di rendita, posso (Vol. XLIX)?

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Interessanti queste considerazioni, ce ne vorrebbero di più rispetto alle digressioni politiche....E' questo un tema che mi sta a cuore perchè lo sto vivendo: puoi fare tutti i calcoli che vuoi ma non sarai mai sicuro al 100% che il piano di ritiro andrÃ* liscio come l'olio, perchè ci sono troppe variabili da tenere conto. Nel mio caso aiuta l'etÃ* non più da giovincello (55) e un buon capitale da parte ed anche una pensione su cui contare, però anche moglie e figlio in etÃ* adolescenziale. Vero anche che chi ambisce a ritirasi dal lavoro in genere è perchè il suo lavoro gli sta sulle pelotas, altrimenti non avrebbe senso farlo. Vorrei aggiungere un'altra considerazione a cui sto pensando molto perchè vorrei ritirarmi entro fine anno: ok, mollo il lavoro e tutto lo stress connesso (che è tanto, a volte insopportabile), ma poi non sarÃ* che mi cade addosso altro stress per i pensieri di non farcela??? Il mio timore è passare da uno stato di disagio per entrare in un altro tipo di disagio...tipo dalla padella alla brace. Spero proprio di no, perchè questo vanificherebbe tutto. Io almeno lo faccio per vivere serenamente quei gg che mi separano dal cut off della legge Fornero. Aggiungici poi che dopo una vita di lavoro, intessuto relazioni, ecc, ti toccherÃ* spiegare ad amici e parenti del perchè di tale gesto. 55 anni aiutano un po' nel sostenere che ti sei prepensionato ma non crediamo che basti: la gente è curiosa e ti farÃ* domande, come mai 'sta decisione, sei sicuro, stai attento coi tempi che corrono, ecc. e poi inevitabilmente si chiederanno quanti soldi hai in banca, e tu puoi così minimizzare, ma i conti in tasca te li fanno...Sono corollari fastidiosi che mi toccherÃ* affrontare perchè infine penso che i vantaggi superino i disagi ed ormai mi sono instradato, mia moglie sembra aver compreso. Col bimbo sarÃ* più dura far passare il concetto perchè c'è un serio rischio di fare da esempio disincentivante. Però non è nemmeno detto che non farò più nulla, magari qualche lavoro a tempo parziale, con meno stress, giusto al fine di arrotondare...vedremo cosa offre il mercato a uno di 55 anni, mi aspetta una bella avventura!

passi per i dubbi e le considerazioni sull'opinione che avrà tuo figlio adolescente, quelli solo legittimi e comprensibili, ma al di fuori di moglie e figli, a tutti gli altri fagli una pernacchia...e te lo dice uno che ha un po' meno anni di te e già vive quello che vorrai vivere ;)
 
Ultima modifica:
Circa 1 - 1,05 mln con l'aggiunta di ca 100k di fondo pensione tra me e mia moglie, + quasi 30 anni di contributi inps x me e oltre 20 per mia moglie (che lavorera' almeno fio al raggiungimento dei 25 anni, cosi' da star tranquilli su eventuali inasprimenti normativi). Riflessioni fatte tante, anche troppe, a volta mi hanno pure imballato...ad un certo punto penso ci si debba pure un po' "buttare" (e in qs mi ha aiutato l'eccessivo stress dell'attuale lavoro), ad ogni modo le considerazioni sono sfociate un un portafoglio di etf a distribuzione e btp 35/65 ca che, ormai quasi completato, dovrebbe sopperire al 90% delle esigenze finanziarie (monitorate nell'ultimo lustro), coperte abbondantemente al 100% con lo stipendio di mia moglie, e poi fino alla pensione dalla RITA (sto anche valutando se trovare un accordo col datore di lavoro per avere la Naspi, perchè buonuscita...ciccia, manco l'ombra).
Sarà pure un po' infantile (non irresponsabile) ma ho lasciato che in ultimo questa decisione avesse un po' il sapore di come quando finiti gli esami di maturità, ti aspettava una piacevole lunga estate.

Non hai detto quale e' il tuo stile di vita quale e'la spesa media mensile ed annuale della famiglia da lì parte il calcolo con inflazione media al 2% x vedere col capitale da decumulare fino a che eta' si arriva (longevity risk) per consumarlo tutto
 
passi per i dubbi e le considerazioni sull'opinione che avrà tuo figlio adolescente, quelli solo legittimi e comprensibili, ma al di fuori di moglie e figli, a tutti gli altri fagli una pernacchia...e te lo dice uno che ha un po' meno anni di te e già vive quello che vorrai vivere ;)

Buongiorno Signori. :bow:

Confermo @puccio67, l’opinione degli altri non dovrebbe preoccuparti.
Goditi la vita.
 
io non capirò mai ma a uno che casso gliena frega di quello che dicono i parenti e amici. :boh:
Anziché guardare alla propria felicità e interesse ci si pone il problema di cosa dirà Tizio e Caio. Mah.
Poi a 16 anni che si è ragazzini ci sta che uno si ponga sti problemi, ma a 55 anni suonati, con famiglia boh.
Se ti serve a tutti i costi una scusa dì che hai visto un tuo caro amico crepare di cancro il giorno che doveva andare in pensione così chiudi la bocca a chiunque.

In ogni caso quando si vive di rendita si diventa per forza un po' schiavi dell'Euro, perché si sa che ogni volta che si spende si sta consumando un po' la riserva.
Mentre quando si ha uno stipendio o un vitalizio/pensione, si spende più serenamente fregandosene.

Non e' vero che si è schiavi dell'euro speso, il decumulo deve essere felice d'altronde si vive una volta sola;)
 
Concordo cosa pensano gli altri e' l'ultimo dei problemi se non vuoi dire che ti sei ritirato dal lavoro puoi inventarti che hai lasciato il lavoro per fare il consulente e lavori da casa OK!
 
Ti ringrazio per la condivisione, da quello che dici secondo me vai tranquillissimo.
Vero è che hai un figlio adolescente da seguire ma i cuscinetti che ti sei creato mi sembrano più che sufficienti.
L'unica cosa che non si abbina al mio modo di pensare sono gli ETF a distribuzione cui stai affidando il 35% del tuo portafoglio.
Qui dipende dalla propria visione del mercato e delle opportunità ma io non ho molto feeling con questi ETF.
Personalmente credo che una volta diventati rentier si deve far leva sulle sicurezze più che sulle bizze dei mercati e vivere il più possibile "tranquilli e spensierati".
Ridurre quindi i rischi al massimo e puntare su titoli di stato (più stati differenti) sia a tasso fisso che indicizzato all'inflazione e cd.
Comunque sono scelte personali come dicevo fatte probabilmente in ottica diversificazione (anche se il 35% del portafoglio non è poco).

Mi sono espresso male: in realtà 35/65 era la composizione del portafoglio, ossia 35 azionario e 65 obbligazionario (anche se qui ci stanno dentro parzialmente i paesi emergenti) + un cuscinetto di liquidità. Per la componente investita gli etf cubano circa il 55%, quindi più del 35%, sono troppi?? Io non credo che avere un etf tipo WVRL sia tanto più rischioso di un btp italico con scadenza lunga... (che peraltro ho in portafoglio anch'esso).
 
passi per i dubbi e le considerazioni sull'opinione che avrà tuo figlio adolescente, quelli solo legittimi e comprensibili, ma al di fuori di moglie e figli, a tutti gli altri fagli una pernacchia...e te lo dice uno che ha un po' meno anni di te e già vive quello che vorrai vivere ;)

Mi sembra di leggere un eccesso di semplificazione (cito te per non fare troppi quote in quanto sono state date risposte analoghe); prendiamo p.e. mi cognato, operaio, manca un annetto o due all'agognata pensione. Stile di vita della sua famiglia sì parco ma non distantissimo dal mio che è un po' più agiato. Ci si vede frequentemente il sabato sera a cena da lui o da me coi suoi figli: non penso proprio che sospetti minimamente visto il mio stile di vita che io possa avere risparmi tali da permettermi di smettere di lavorare. Non so voi ma io non mi sento proprio di spiattellargli in faccia tutto quanto. Certe verità dette a muso duro possono mutare i rapporti ed io non voglio, nè sono pronto.
 
per qualcuno c'è la "decrescita felice" per noi IL DECUMULO FELICE :D:D:D

Ma non è un ossimoro ? Non può esistere un decumulo che sia anche felice :)

Solo l'accumulo mi da gioia, dopotutto per quelli come me affetti dalla sindrome di Zio Paperone è una dura prova ;)
 
Mi sono espresso male: in realtà 35/65 era la composizione del portafoglio, ossia 35 azionario e 65 obbligazionario (anche se qui ci stanno dentro parzialmente i paesi emergenti) + un cuscinetto di liquidità. Per la componente investita gli etf cubano circa il 55%, quindi più del 35%, sono troppi?? Io non credo che avere un etf tipo WVRL sia tanto più rischioso di un btp italico con scadenza lunga... (che peraltro ho in portafoglio anch'esso).

Per me è anche e soprattutto una questione psicologica.
Da rentier voglio la massima tranquillità quindi il mio ideale sarebbe il cd.
Non mi piacciono gli ETF, sono sensibili al mercato come ogni strumento quotato in borsa quindi non si sposano con la mia filosofia.
Già gli ultimi due anni sono stati difficili per il mercato, adesso l'inflazione è alta e se dovesse arrivare anche la recessione...
Se ho un bel gruzzolo da parte e ho fatto bene i miei conti mi preoccuperò di preservarlo con il più alto livello di tranquillità piuttosto che incrementarlo rischiando le bizze dei mercati.
Un bel pò di cd, un bel pò di btp fissi e indicizzati, un bel pò di titoli di stato vari e un pò meno (max 10% del patrimonio) di etf a basso rischio (ammesso che esistano) ma giusto per diversificare.
Ci metterei dentro anche qualche bfp che adesso stanno offrendo qualcosina dopo anni di magra.
Concludo, dipende dalla propensione personale e da come ognuno ha intenzione di vivere la propria condizione di rentier, ad esempio per me sono rischiosi e mi creerebbero ansie anche gli investimenti immobiliari e pertanto li evito come la morte, figurati come la penso.
 
Mi sembra di leggere un eccesso di semplificazione (cito te per non fare troppi quote in quanto sono state date risposte analoghe); prendiamo p.e. mi cognato, operaio, manca un annetto o due all'agognata pensione. Stile di vita della sua famiglia sì parco ma non distantissimo dal mio che è un po' più agiato. Ci si vede frequentemente il sabato sera a cena da lui o da me coi suoi figli: non penso proprio che sospetti minimamente visto il mio stile di vita che io possa avere risparmi tali da permettermi di smettere di lavorare. Non so voi ma io non mi sento proprio di spiattellargli in faccia tutto quanto. Certe verità dette a muso duro possono mutare i rapporti ed io non voglio, nè sono pronto.

Allora continua a lavorare. Mica è un reato. Siamo noi che diamo valore alle cose, mica hanno un'etichetta con su scritto il prezzo. Quando ho deciso di cambiare vita, non ho pensato a quello che potevano pensare parenti e conoscenti, ho pensato a ciò che era giusto per me, mettendo sulla mia bilancia le cose da pesare... e l'opinione altrui a me non ha pesato un bel niente.
 
Ma non è un ossimoro ? Non può esistere un decumulo che sia anche felice :)

Solo l'accumulo mi da gioia, dopotutto per quelli come me affetti dalla sindrome di Zio Paperone è una dura prova ;)

beh lo scorso ottobre ho decumulato 10K per la moto nuova e dopo sono stato molto felice, nelle scorse 3 settimane ho decumulato quasi 3K per il viaggio a Nordkapp e sono stato molto felice...ovvio dipende per cosa decumuli :D;)
 
beh lo scorso ottobre ho decumulato 10K per la moto nuova e dopo sono stato molto felice, nelle scorse 3 settimane ho decumulato quasi 3K per il viaggio a Nordkapp e sono stato molto felice...ovvio dipende per cosa decumuli :D;)

Parole sante :)

La prospettiva di decumulare per una badante non è particolarmente esaltante.

Edit: Sante, badante, esaltante... rileggendo mi devo scusare per le rime baciate del tutto involontarie :D
 
Mi sembra di leggere un eccesso di semplificazione (cito te per non fare troppi quote in quanto sono state date risposte analoghe); prendiamo p.e. mi cognato, operaio, manca un annetto o due all'agognata pensione. Stile di vita della sua famiglia sì parco ma non distantissimo dal mio che è un po' più agiato. Ci si vede frequentemente il sabato sera a cena da lui o da me coi suoi figli: non penso proprio che sospetti minimamente visto il mio stile di vita che io possa avere risparmi tali da permettermi di smettere di lavorare. Non so voi ma io non mi sento proprio di spiattellargli in faccia tutto quanto. Certe verità dette a muso duro possono mutare i rapporti ed io non voglio, nè sono pronto.

e allora continua a lavorare e sentiti in pace con te stesso, sapendo che ti stai "spaccando la schiena" solo per far star buoni gli altri...alla peggio rimarranno più soldi a tuo figlio, così, visti i valori in ballo, farà lui il rentier.

nessun eccesso di semplificazione, io l'ho sempre scritto chiaramente, fare il rentier è difficile principalmente per le relazioni sociali, e purtroppo molti non lo possono sostenere (tu sei uno di questi), però lo giustifico se parliamo di uno sui 30-40 anni che sta gestendo interazioni sociali, ma a quasi 60 anni ma chi se ne fotte...tuo cognato se ne farà una ragione, mica devi andargli a dire il tuo e/c, se cambia atteggiamento o comincia a farti i conti in tasca, non è una compagnia che merita di essere mantenuta.
Diventare rentier (ma ripeto tu hai un età che mi stupisce porsi questi dubbi) comporta cambiamenti nel rapporto interpersonale con gli altri, qualcuno è probabile che lo perdi, ma quelli che rimangono saranno i più meritevoli ;)

ma comunque, senza offesa, ma questi problemi me li facevo quando avevo 30 anni e non era facile gestirli/affrontarli, adesso che ne ho 42 frega sega, chi mi frequenta ne è consapevole, anzi in piccola parte la vedono anche come modello il poter vivere in maniera molto più tranquilla, aggiungo sono anche la gioia della mia compagna, anche perchè la mia libertà e disponibilità le da la possibilità di avere ampi margini di manovra per dedicarsi alla crescita lavorativa e di carriera, sapendo che abbiamo ampi margini di libertà per conciliare vita di coppia e suo lavoro (penso solo alle ferie).
In tutta onestà, e te lo dico per esperienza, il vero discriminante è il sostegno e l'approvazione reale di tua moglie, se c'è quello (e tu usi il maggiore tempo libero, per aiutare lei e dedicarti al figlio), tutte le altri relazioni sociali andranno da se, perchè sarà lei stessa a essere orgogliosa e felice della tua scelta, e nessuno si permetterebbe di mettere becco in una relazione dove la moglie è felice, anzi molte amiche la invidieranno...se lei non è convinta, o a mezza bocca la critica, la relazione andrà peggiorando.
 
passi per i dubbi e le considerazioni sull'opinione che avrà tuo figlio adolescente, quelli solo legittimi e comprensibili, ma al di fuori di moglie e figli, a tutti gli altri fagli una pernacchia...e te lo dice uno che ha un po' meno anni di te e già vive quello che vorrai vivere ;)

Ci vuole grandissima tempra mentale per fare ragionamenti simili e ci si deve arrivare gradualmente.

L'autore del post lo capisco perché ormai avrò detto mille volte che già adesso -col benestare di mia madre, che un domani potrebbe cambiare idea ovviamente- potrei vivere di rendita, ma vivrei un senso misto di vergogna/imbarazzo.

Non basta essere parte attiva e ormai unica direi nel gestire il patrimonio, mi sentirei comunque un parassita sebbene non abbia chiesto io di nascere e di farlo in una famiglia che, numeri alla mano, sta molto bene.

E mi domando quanti si facciano di questi problemi: vivo in una cittadina del nord Italia dove il lavoro è mantra imprescindibile e ci sono ragazzi della mia età con patrimoni milionari che lavorano a prescindere. e molti di noi già con il sangue amaro in corpo.


il lavoro nobilita l'uomo ma i nobili non lavorano; è talmente subdola questa cultura della produttività che ti fa sognare di smettere da oggi al domani di lavorare perché odio il mondo lavorativo ma chi ne ha le effettive possibilità, invece, si fa qualche scrupolo.


Non che mi stia ammazzando con un classico lavoro di 8 ore, per carità. Il mio compromesso al momento è proprio questo part time da 14 ore e la libera professione dove, ultimamente, sono molto libero e poco professionista (cit.). Ma è una mezza scelta la mia.


Dall'altro lato quando vedi che arrivano introiti importanti mensilmente dai tuoi investimenti con cui paghi bollette, benzina e aperitivi e metti da parte metà stipendio inizi a diventare avido e vuoi far fare sempre di più ai tuoi soldi.


Ricordo ancora con tantissimo entusiasmo quando con i miei primi 5 euro di dividendi mi pagai la colazione al bar pensando "questi soldi non sono frutto del mio lavoro ad ore ma degli investimenti". Rimasi come uno stoccafisso mezz'ora al tavolo ragionando su questo aspetto:D
 
Parole sante :)

La prospettiva di decumulare per una badante non è particolarmente esaltante.

Edit: Sante, badante, esaltante... rileggendo mi devo scusare per le rime baciate del tutto involontarie :D

beh anche lì dipende per che badante decumuli :p:sbav:

ps mai scusarsi se si ha la vena poetica ;)
 
Ci vuole grandissima tempra mentale per fare ragionamenti simili e ci si deve arrivare gradualmente.

L'autore del post lo capisco perché ormai avrò detto mille volte che già adesso -col benestare di mia madre, che un domani potrebbe cambiare idea ovviamente- potrei vivere di rendita, ma vivrei un senso misto di vergogna/imbarazzo.

come ho scritto dopo tu hai 30 anni, il patrimonio non è ancora del tutto tuo, e sei nel pieno della costruzione delle interazioni sociali, quindi è comprensibilissimo...l'altro utente ha 55 anni, un patrimonio personale a 6 zeri più anni di contribuzione e varie, una struttura di relazioni familiari ormai consolidata, le 2 situazioni sono imparagonabili.

E mi domando quanti si facciano di questi problemi: vivo in una cittadina del nord Italia dove il lavoro è mantra imprescindibile e ci sono ragazzi della mia età con patrimoni milionari che lavorano a prescindere. e molti di noi già con il sangue amaro in corpo.

Su questo giova il fatto, che pure essendo al nord, vivo in una regione dove nessuno ha voglia di fare una mazza :D avessi vissuto in Veneto o in FVG mi avrebbero messo al rogo in pubblica piazza :rolleyes:

il lavoro nobilita l'uomo ma i nobili non lavorano; è talmente subdola questa cultura della produttività che ti fa sognare di smettere da oggi al domani di lavorare perché odio il mondo lavorativo ma chi ne ha le effettive possibilità, invece, si fa qualche scrupolo.

ah errore, il concetto che il lavoro nobilita, è un concetto dei borghesi e della rivoluzione borghese/industriale dell'800-900 che appunto cercavano tramite l'arricchimento da lavoro di diventare come i nobili, non dei nobili che appunto hanno sempre guardato in modo sdegnato il lavoro, quante volte devo ancora linkarvelo https://it.wikipedia.org/wiki/Ozio
 
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Ma non è un ossimoro ? Non può esistere un decumulo che sia anche felice :)

Solo l'accumulo mi da gioia, dopotutto per quelli come me affetti dalla sindrome di Zio Paperone è una dura prova ;)

Il decumolo e' sempre soddisfacente se esercitato verso il corretto numero di anni residuali di vita attesa... (se non si hanno eredi).
Passare da 500k a 400k a 40 anni puo' essere stressante.
Lo stesso passaggio dai 60 ai 70 invece ti dice che sei sulla giusta strada e ti stai godendo la vita...
Fatto tra i 70 e gli 80 denota che sei un inguaribile ottimista... :D :D :D
 
Mi sembra di leggere un eccesso di semplificazione (cito te per non fare troppi quote in quanto sono state date risposte analoghe); prendiamo p.e. mi cognato, operaio, manca un annetto o due all'agognata pensione. Stile di vita della sua famiglia sì parco ma non distantissimo dal mio che è un po' più agiato. Ci si vede frequentemente il sabato sera a cena da lui o da me coi suoi figli: non penso proprio che sospetti minimamente visto il mio stile di vita che io possa avere risparmi tali da permettermi di smettere di lavorare. Non so voi ma io non mi sento proprio di spiattellargli in faccia tutto quanto. Certe verità dette a muso duro possono mutare i rapporti ed io non voglio, nè sono pronto.

La prossima volta che ceni con tuo cognato chiedigli, tra il serio e il faceto, che farebbe lui se avesse 1M di patrimonio. Sospetto che la risposta potrà non piacerti; dato che ti fai tanti problemi per gli altri a volte sarebbe bene pensare a cosa farebbero costoro al posto tuo.
 
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