No, non è così e Barisoni andrebbe immediatamente cacciato dalla trasmissione per come pone la cosa. Non c'è nessun incentivo, se non quelli soliti al fotovoltaico (50% e 110%) che in questo caso sono ininfluenti, anzi, abbassano il prezzo per tutte le fonti. Il meccanismo è perfettamente di mercato e non c'è alcuna deformazione "governativa" che invece è quella che vorrebbe Barisoni. La corrente viene messa sul mercato e chi offre di più se la prende, a prescindere da come viene prodotta. Non c'è nessuna legge che dice che la corrente "rinnovabile" debba essere venduta a prezzo uguale a quella prodotta col gas. Invece Barisoni vorrebbe che la corrente "rinnovabile" privata fosse venduta a prezzo inferiore a quello di mercato. Solito socialismo imperante che come conseguenza avrebbe solo l'installazione di pannelli solari e pale eoliche all'estero anziché in Italia.
Non è che Barisoni vorrebbe. E' che il meccanismo è costituito per pagare tutta la corrente come la quota marginale più elevata, ossia pari al gas. La corrente rinnovabile è a mercato sì, ma con l'asterisco perché date le sue caratteristiche ha la priorità, giustamente. Ciò significa che in caso di prezzi fossili elevati gode di profitti maggiori per cui è legittimo chiedersi se in situazione come questa quei profitti siano sostenibili e quanto.
Non vedo perché parlare di socialismo imperante quando letteralmente le rinnovabili sono guidate da decenni dallo stato sulle spalle di tutti i contribuenti.