Idea pizzeria d'asporto

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

arciere91

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Salve ragazzi, sono un ragazzo di 31 anni e faccio il pizzaiolo da diversi anni. Ho studiato molto la materia e conosco per filo e per segno il prodotto, e sinceramente mi sono stufato di andare a lavorare in pizzerie dove propongono prodotti non buoni, o comunque non come dovrebbero essere fatti o che sono molto disorganizzati nell'ambito lavorativo. Ho lavorato per diverso tempo anche all'interno della ristorazione organizzata, quindi so benissimo come ottimizzare tempi e personale.

La mia idea era di voler cominciare con una pizzeria d'asporto, quindi un laboratorio che lavori solo con le consegne, in modo da cercare di limitare i costi, sia del personale che di altro, visto che è oggettivo che servano meno persone, già solo il fatto di non avere i camerieri per esempio. Oppure andare verso una pizzeria a taglio, visto che il prodotto al kg di solito viene venduto ad un prezzo più elevato di una tonda, in modo da poter alzare lo scontrino medio ed avere più guadagni, ma a fronte probabilmente di un investimento più alto iniziale.

Ora, a parte i beni materiali di attrezzature, cibo e tutte le cose che più o meno sono facilmente calcolabili, vorrei avere una panoramica su tutti i costi che ci sono dietro, da quello che può essere un commercialista, da quello del personale sotto contratto ecc. in modo da avere una panoramica più chiara su cosa uno va incontro, ed anche capire quanta mole di lavoro serve per riuscire ad andare a guadagno, perchè vuoi o non vuoi ogni spesa deve essere ben distribuita per cercare di dare il miglior prezzo possibile, andandoci ovviamente a guadagnare, diventando imprenditore a tutti gli effetti.

Quindi le mie domande per adesso sono:
Quali sono le spese iniziali?
1 - Quindi che tipo di società costituire? Ci sono dei prezzi che variano in base a ciò che si sceglie?
2 - Che costo ha un commercialista? Ha un costo annuo, mensile? Da cosa varia?
3 - Che costo ha la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
4 - HACCP, ci sono dei costi iniziali? Nel senso viene un tecnico che certifica che il locale è ok? Ci sono delle spese per farlo prendere anche al personale? Ogni quanto si rinnova?

Spese durante l'anno?
1 - Come già detto il commercialista, a quanto ammonta?
2 - Poi immagino le bollette, come elettricità, immondizia, dove la prima sarà sicuramente alta calcolando che l'idea è di installare un forno elettrico
3 - Affitto del locale. Però stavo pensando: se uno da uno sguardo alle aste giudiziarie, potrebbe essere possibile prendere le mura di un locale ed evitare una spesa che ritengo una delle più inutili?

Spese dei dipendenti
1- L'idea è di prendere ragazzi giovani, sotto i 30 anni, sia per dare loro delle opportunità lavorative, ma soprattutto per riuscire ad usufruire della possibilità di fare degli apprendistati, dove penso che i costi siano minori di un contratto normale, giusto? Ci sono dei requisiti per poterne usufruire?
2- In linea di massima, un dipendente che costo ha oltre all'erogazione dello stipendio? Contribuiti, poi? E a quanto ammontano?
La mia idea era comunque di fare part time da 24h settimanali, per una turnazione migliore del personale e per coprire qualsiasi tipo di imprevisti


Lato finanziamenti o incentivi
1 - C'è la possibilità di riuscire ad averne qualcuno? So che per gli under 35 che vogliono diventare imprenditori ci sono sicuramente più possibilità, ma da dove si inizia? Bandi nazionali? Regionali?

Per ora penso sia tutto per una panoramica preliminare

Grazie mille anticipatamente a tutti
 
Ciao,
per quanto riguarda l'HACCP devi farti fare un manuale e seguire quello che c'è scritto nello stesso compreso corso di formazione del personale e periodicamente qualche analisi di controllo ... non so i costi precisi ma per un piccolo locale credo che con 1000 euro all'anno ci stai dentro.

per i costi del personale ho sentito il proprietario di un bar che per un apprendista si spendono 1.4 volte lo stipendio netto per un contratto normale circa 2 volte

per i finanziamenti ho visto che al Sud c'è Garanzia Giovani fino a 34 anni mentre al centro nord vale solo fino a 29
 
Ciao,
per quanto riguarda l'HACCP devi farti fare un manuale e seguire quello che c'è scritto nello stesso compreso corso di formazione del personale e periodicamente qualche analisi di controllo ... non so i costi precisi ma per un piccolo locale credo che con 1000 euro all'anno ci stai dentro.

per i costi del personale ho sentito il proprietario di un bar che per un apprendista si spendono 1.4 volte lo stipendio netto per un contratto normale circa 2 volte

per i finanziamenti ho visto che al Sud c'è Garanzia Giovani fino a 34 anni mentre al centro nord vale solo fino a 29

Perfetto, grazie mille per le info, attendo anche altri pareri per conferma di ciò.
Io l'HACCP dovrei ancora averlo valido, devo chiederlo alla mia ex azienda e vedere, ma la cosa è abbastanza ininfluente.

Garanzia giovani potrebbe essere buono per limitare inizialmente i costi, ma non vorrei che poi abbassasse di troppo la qualità dei candidati, essendo un contratto meno remunerativo.

Hai notizie invece per quanto riguarda il commercialista e le sue varie spese?
 
Ritieni la spesa del locale una delle più inutili...

Mi sanguinano le orecchie!!

Per un'attività come questa l'unico consiglio che mi sento di dare è posizionamento posizionamento e ancora posizionamento...


Secondo te perché i grandi brand fanno a gara per accaparrarsi le zone commerciali più prestigiose al mondo...

Mcdonald per esempio non apre ristoranti in comuni al di sotto dei 25mila abitanti ecc ecc...

Ci sarebbe tanto da dire, e difficilmente un commercialista o la concorrenza ti dirà l'indicazione giusta e men che meno gratuita...

Una buona partenza potrebbe essere l'affiliazione ad una catena già avviata e per l'appunto oltre al brand paghi l'esperienza ed i contatti che ti metto k a disposizione...

Dipende cosa vuoi fare tu, se vuoi lavorare all'interno della tua attività, ritagliati uno stipendio, e prossimo alla pensione vendere il locale, ed in questo caso il mio consiglio è continua a fare il dipendente con malattia ferie tredicesima e contributi pagati, un buon pizzaiolo troverà sempre lavoro...

Oppure fare l'imprenditore/manager e aprire una serie di punti vendita...
E qua cambia l'antifona...

Quello che vuoi puoi saperlo solo tu, ma non devi essere solamente spinto dal fatto che "non vuoi più fare il dipendente o ti sei stufato" deve esserci qualcosa di più...


Occhio perché in queste cose ballano cifre energie e responsabilità non indifferenti...

La domanda da porsi è questa, sei pronto a rimanere in causa anni con un cliente perché si inventa che il tuo cibo era avariato, oppure hai messo del veleno nelle brocche d'acqua?

Se non hai esperienza imprenditoriale piccola o grande che sia il percorso è tortuoso ed articolato come in qualsiasi cosa dove si parte da zero.

Ciao.
 
Ritieni la spesa del locale una delle più inutili...

Mi sanguinano le orecchie!!

Per un'attività come questa l'unico consiglio che mi sento di dare è posizionamento posizionamento e ancora posizionamento...


Secondo te perché i grandi brand fanno a gara per accaparrarsi le zone commerciali più prestigiose al mondo...

Mcdonald per esempio non apre ristoranti in comuni al di sotto dei 25mila abitanti ecc ecc...

Ci sarebbe tanto da dire, e difficilmente un commercialista o la concorrenza ti dirà l'indicazione giusta e men che meno gratuita...

Una buona partenza potrebbe essere l'affiliazione ad una catena già avviata e per l'appunto oltre al brand paghi l'esperienza ed i contatti che ti metto k a disposizione...

Dipende cosa vuoi fare tu, se vuoi lavorare all'interno della tua attività, ritagliati uno stipendio, e prossimo alla pensione vendere il locale, ed in questo caso il mio consiglio è continua a fare il dipendente con malattia ferie tredicesima e contributi pagati, un buon pizzaiolo troverà sempre lavoro...

Oppure fare l'imprenditore/manager e aprire una serie di punti vendita...
E qua cambia l'antifona...

Quello che vuoi puoi saperlo solo tu, ma non devi essere solamente spinto dal fatto che "non vuoi più fare il dipendente o ti sei stufato" deve esserci qualcosa di più...


Occhio perché in queste cose ballano cifre energie e responsabilità non indifferenti...

La domanda da porsi è questa, sei pronto a rimanere in causa anni con un cliente perché si inventa che il tuo cibo era avariato, oppure hai messo del veleno nelle brocche d'acqua?

Se non hai esperienza imprenditoriale piccola o grande che sia il percorso è tortuoso ed articolato come in qualsiasi cosa dove si parte da zero.

Ciao.

Il mio messaggio penso sia stato mal recepito. Intendevo che la spesa di un affitto, a parità di un locale con le mura proprie, sia la più evitabile. Ma ovviamente è anche difficile da fare
 
Perfetto, grazie mille per le info, attendo anche altri pareri per conferma di ciò.
Io l'HACCP dovrei ancora averlo valido, devo chiederlo alla mia ex azienda e vedere, ma la cosa è abbastanza ininfluente.

Garanzia giovani potrebbe essere buono per limitare inizialmente i costi, ma non vorrei che poi abbassasse di troppo la qualità dei candidati, essendo un contratto meno remunerativo.

Hai notizie invece per quanto riguarda il commercialista e le sue varie spese?

per il commercialista non saprei dirti ho avuto una piccola azienda molti anni fa e pagavo un fisso annuale per la tenuta della contabilità più qualcosa per la dichiarazione dei redditi (della società) il fisso annuale dipendeva principalmente dal numero delle fatture contabilizzate però i costi di adesso non sono paragonabili.
 
consegna a domicilio ?

Si, pensavo ad un laboratorio specializzato esclusivamente per le consegne a domicilio. Il motivo per come dicevo all'inizio il dover limitare inizialmente i costi.
Oppure altrimenti una pizzeria a taglio, quindi che tratti pizza in teglia, dove ovviamente cambiano target ed orari di lavoro, visto che è una tipologia di pizza che al cliente costa di più al kg rispetto ad una tonda

per il commercialista non saprei dirti ho avuto una piccola azienda molti anni fa e pagavo un fisso annuale per la tenuta della contabilità più qualcosa per la dichiarazione dei redditi (della società) il fisso annuale dipendeva principalmente dal numero delle fatture contabilizzate però i costi di adesso non sono paragonabili.

Grazie mille lo stesso, gentilissimo
 
Mah.

A poca distanza da me,un tizio,presumo pizzaiolo,ma non ne sarei certo,ha aperto lÂ’ennesima pizzeria da asporto.

Vabbe',fin qui nulla di male.Credo voglia tentare di fare l'imprenditore.

La cosa strana è che sostiene dì usare basi della pizza surgelate e che con 90 centesimi,questo è il costo della base,con aggiunta di pomodoro e,poca,mozzarella.

Il trucco,secondo lui, è quello di correggere la pizza con ingredienti migliori e così,con poca fatica e pochi denari,riesce a produrre una super pizza.

Ma secondo voi è possibile?



Mi sembra di capire che facendo così,riesce ad evitare gli impasti e l’acquisto di parecchie attrezzature.

Vedremo un poÂ’.


Tanti auguri anche a lui.

Si è possibile. Per caso fa la pinsa? Di solito i prodotti ad alta idratazione, quindi con tanta acqua all'interno, possono essere rigenerati in questo modo. Il fatto di avere tanta acqua all'interno fa si che con una seconda cottura questo asciughi in modo migliore, rendendo il prodotto se fatto bene fragrante al punto giusto. Calcolate che tantissime pizzerie e ristoranti che usano la pinsa vi stanno dando un prodotto già precotto, soprattutto se fanno più tipi di pizza.
Però il costo è sicuramente più elevato di farsi l'impasto da soli. In base ad un rapidissmo calcolo che ho fatto, solo di ingredienti, gli costa più del doppio comprarla così
 
Mah.

A parecchi km da me,un tizio,presumo pizzaiolo,ma viste e sentite le sue proposte,non ne sarei tanto sicuro,ha aperto l’ennesima pizzeria da asporto.

Vabbe',fin qui nulla di male.Credo che,dopo anni di gavetta,voglia tentare di fare l'imprenditore.

La cosa strana,ciò che mi ha colpito,è che sostiene di usare basi della pizza surgelate e che con 90 centesimi,questo il costo della base,siano vendute alle varie pizzerie con aggiunta di pomodoro e(poca)mozzarella.

Il trucco,secondo lui,sarebbe quello di correggere la pizza con ingredienti migliori e così,con poca fatica e pochi denari,riesce a produrre una super pizza.

Ma secondo voi è possibile?Nessuno che si accorga del trucchetto?

Credo che non sia obbligatorio evidenziare,sul menù,la provenienza delle materie prime.O mi sbaglio?

Pensandoci bene,una volta aggiunte le nuove farciture e qualche minuto di cottura,tutto sembrerebbe ricordare la classica pizza.



Mi è sembrato di capire che facendo così,riesca ad evitare gli impasti,che significano tanto lavoro in più e l’acquisto di parecchie attrezzature piuttosto costose.Impastatrici e celle p.e.

Vedremo un pò.


Tanti auguri anche a lui.

Se dovessi riuscire andrò da lui per una pizza.:D

Scusate.
Super-pizza!:D
 
Ultima modifica:
Purtroppo a volte si pensa che il saper fare bene il proprio lavoro in questo caso il pizzaiolo, sia una conseguenza del fare bene anche l'imprenditore "PERCHÉ TANTO HO ESPERIENZA"...


Ahimé sono due cose completamente diverse dove serve gavetta in entrambi gli ambiti...

I presupposti della nuova pizzeria d'asporto che ha descritto Arte3000 lasciano molto a desiderare...

Va bene provare a partire con delle spese contenute, ma per iniziare con uno straccio in mezzo alla strada e della merce sopra è meglio e più dignitoso fare il dipendente...

Come ho detto nel primo intervento, il presupposto del "sono stufo di fare il dipendente" NON BASTA.

Spero di aver passato il concetto.
 
Mi ricollego a quanto detto da Oscaritos.

Sicuramente sarai bravo e preparato nella tua professione, ma un'impresa è un'entità molto complessa. Le variabili che possono decretarne il successo o il fallimento sono numerose e non tutte balzano subito agli occhi.

Dal tuo discorso ad esempio non mi è chiaro quale sia la tua strategia. In pratica a quale target ti rivolgi, che tipo di prodotto vuoi fare (standard o con variazioni gourmet) e in che direzione vuoi muoverti per il futuro.

Il rischio, ad esempio, può essere che la tua pizzeria funzioni bene in una determinata zona, ti dia il necessario per vivere, ma alla fine possibilità di evoluzione (per posizione e tipologia di clienti serviti) non ce ne siano.

In questo caso avresti barattato una posizione tranquilla e tutto sommato abbastanza sicura con una in cui il rischio di impresa (dovuto ai mille imprevisti della vita) è sempre presente, per poi portare a casa più o meno la stessa cifra.

Il consiglio che ti darei, del tutto personale, sia chiaro, è che se devi metterti in proprio, almeno cerca di fare qualcosa di nuovo e diverso.

Nella pizza è ancora abbastanza scoperto il discorso salutistico (qualità delle farine, e non solo degli altri ingredienti) e anche sulle tecniche molti lasciano a desiderare (non sono un esperto, ma sospetto che molti molti lavorino con tempi di maturazione dell'impasto variabili, servendo veri e propri mattoni quando le palline non sono maturate sufficientemente).

Anche sulle ricette si può innovare tantissimo, ovviamente se si punta a una qualità elevata.
 
Purtroppo a volte si pensa che il saper fare bene il proprio lavoro in questo caso il pizzaiolo, sia una conseguenza del fare bene anche l'imprenditore "PERCHÉ TANTO HO ESPERIENZA"...


Ahimé sono due cose completamente diverse dove serve gavetta in entrambi gli ambiti...

I presupposti della nuova pizzeria d'asporto che ha descritto Arte3000 lasciano molto a desiderare...

Va bene provare a partire con delle spese contenute, ma per iniziare con uno straccio in mezzo alla strada e della merce sopra è meglio e più dignitoso fare il dipendente...

Come ho detto nel primo intervento, il presupposto del "sono stufo di fare il dipendente" NON BASTA.

Spero di aver passato il concetto.




Vorrei ricollegarmi al discorso delle materie prime.

In questo caso le basi della pizza e del vastissimo business che circonda il mondo della ristorazione.

Sono assolutamente certo che,in molti casi,in tantissimi ristoranti,pasticcerie,panifici e appunto pizzerie,parecchio lavoro venga scavalcato con l'aiuto di semilavorati.

Per esempio,in diverse pasticcerie,ovviamente non tutte,le creme utilizzate per le farciture dei vari croissant o delle crostate,provengono da ottime Aziende che riforniscono un numero importante di locali.

Altro esempio sono i condimenti per i primi piatti.Per chi lo desidera,ci sono parecchie proposte del genere e anche in questo settore la qualità dei prodotti è decisamente buona!

Non da ultimi abbiamo i panifici.Grandi Aziende che propongono pani e prodotti da forno che necessitano solo della doratura finale.

Seguono poi basi per pizze e focacce,cialde di cannoncini,bignè e,sempre per chi lo desidera,un altissimo numero di croissant lievitati o farciti con gusti diversi.

E' palese che tutti questi aiuti riescano ad evitare assunzioni di personale specializzato che incidono parecchio sui bilanci delle attività.Evitano molti scarti di produzione(si utilizza solo ciò che serve) e hai la certezza che ciò che ti serve sia pronto all'istante,senza tempi morti o ritardi di consegna incolmabili.


Aggiungo che la decisione di usare i semilavorati rimane a discrezione dei titolari di queste Aziende.Niente e nessuno proibisce loro di continuare nella produzione tradizionale.

Non la ritengo una brutta cosa.
 
Mi ricollego con quanto detto da SanSiro...

Oltre all'idea alla pianificazione fiscale scelta della location ecc

Serve anche una strategia d'impresa, e al giorno d'oggi lavorare in proprio con tutte le problematiche e l'impiego di tempo del caso, per ritagliarsi uno stipendio al pari di un dipendente NON HA ALCUN SENSO...

La strategia di un'imprenditore deve essere CRESCITA CRESCITA CRESCITA, in questo caso ad esempio mi viene in mente che si potrebbe creare un modello per aprire una serie di punti vendita una parte prori, una parte in franchising...

L'altra problematica è il targhet, quale tipologia di clienti consumeranno questo prodotto?
Vuoi piazzarti vicino a scuole uffici aziende, oppure nei principali centri città con un giro di clientela più o meno fisso?

Vuoi proporre un prodotto nelle stazioni, aeroporti, centri commerciali, dove il cliente sarà quasi sempre di passaggio?

Le possibilità ci sono, ovviamente per arrivare a certi livelli come in qualsiasi cosa servono almeno 10 anni di tempo, guardate il caso dell'antico vinaio di firenze, dove con un'ottimo posizionamento ed ottimo prodotto nel corso degli anni ha aperto 12 punti vendita uno dei quali sulla cinquantaduesima a newyork...

Questi devono essere gli obbiettivi, per aprire un bugigattolo in periferia, e ritagliarsi uno stipendio al pari di un dipendente non ha senso, e probabilmente tra 20anni quando ci sarà da rinnovare il negozio non ci saranno neanche i soldi in questo caso.
 
Spesso la crescita professionale porta al grande passo.

Miglioro costantemente nel mio lavoro e vorrei dare vita alle mie idee,ai miei sogni,i sogni di tanti:yes:.Quindi impormi sul mercato

E' una costante.Non ci trovo nulla di male.


Però,sappiamo benissimo che l'idea,anche se buona,corrisponde al 3% del nostro business.
 
Ritieni la spesa del locale una delle più inutili...

Mi sanguinano le orecchie!!

Per un'attività come questa l'unico consiglio che mi sento di dare è posizionamento posizionamento e ancora posizionamento...


Secondo te perché i grandi brand fanno a gara per accaparrarsi le zone commerciali più prestigiose al mondo...

Mcdonald per esempio non apre ristoranti in comuni al di sotto dei 25mila abitanti ecc ecc...

Ci sarebbe tanto da dire, e difficilmente un commercialista o la concorrenza ti dirà l'indicazione giusta e men che meno gratuita...

Una buona partenza potrebbe essere l'affiliazione ad una catena già avviata e per l'appunto oltre al brand paghi l'esperienza ed i contatti che ti metto k a disposizione...

Dipende cosa vuoi fare tu, se vuoi lavorare all'interno della tua attività, ritagliati uno stipendio, e prossimo alla pensione vendere il locale, ed in questo caso il mio consiglio è continua a fare il dipendente con malattia ferie tredicesima e contributi pagati, un buon pizzaiolo troverà sempre lavoro...

Oppure fare l'imprenditore/manager e aprire una serie di punti vendita...
E qua cambia l'antifona...

Quello che vuoi puoi saperlo solo tu, ma non devi essere solamente spinto dal fatto che "non vuoi più fare il dipendente o ti sei stufato" deve esserci qualcosa di più...


Occhio perché in queste cose ballano cifre energie e responsabilità non indifferenti...

La domanda da porsi è questa, sei pronto a rimanere in causa anni con un cliente perché si inventa che il tuo cibo era avariato, oppure hai messo del veleno nelle brocche d'acqua?

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Dove l'hai letta che McDonald non apre in comuni sotto i 25mila abitanti? Sei sicuro di ciò che dici?
Ne prendo 4 a caso..

Mcdonald Gerenzano (VA) 10.800 abitanti
Mc Tradate (VA) 18.000 abitanti
Mcdonald Appiano Gentile (CO) 7600 abitanti..

Mc Solbiate Arno (VA) 4000 abitanti..
 
Non da ultimi abbiamo i panifici.Grandi Aziende che propongono pani e prodotti da forno che necessitano solo della doratura finale.

Non sono aggiornatissimo ma quello che indichi non puo` essere fatto da panifici che vendono "Pane artigianale prodotto giornalmente" che dovrebbero essere la totalita` di quelli piccoli.

Lo fanno i vari supermercati MD, Penny, Lidl che non possono indicare quella scritta ma si limitano a cose tipo "Pane sfornato giornalmente" o simili.
E comunque dovrebbero scrivere a qualche parte da dove proviene il pane surgelato che cuociono sul momento.

Per le pasticcerie pure qui non sono aggiornatissimo ma mi dicono che i semilavorati si usavano molto di piu` in anni dove si lavorava tanto, servivano per velocizzare il lavoro in caso periodi di forte domanda piu` che altro.
Per chi punta sulla qualita` (tutti i piccoli ovviamente, mica possono competere con i prezzi dell'industria) e produce basse quantita` ha poco senso in genere tranne casi particolari.

IMHO va bene tutto basta indicare correttamente negli ingredienti se si usano semilavorati o no, cosa comunque necessaria anche per il discorso della tracciabilita` della filiera alimentare e degli allergeni.
 
Dove l'hai letta che McDonald non apre in comuni sotto i 25mila abitanti? Sei sicuro di ciò che dici?
Ne prendo 4 a caso..

Mcdonald Gerenzano (VA) 10.800 abitanti
Mc Tradate (VA) 18.000 abitanti
Mcdonald Appiano Gentile (CO) 7600 abitanti..

Mc Solbiate Arno (VA) 4000 abitanti..




Hai ragione.


La scelta principale di Mc ricade piuttosto nei centri nevralgici di fortissimo passaggio veicolare.

Oppure con le aperture di nuovi Supermercati,i Mc,si ritagliano uno spazio nelle immediate vicinanze.


Credo che il numero degli abitanti della zona non sia determinante.
 
Non sono aggiornatissimo ma quello che indichi non puo` essere fatto da panifici che vendono "Pane artigianale prodotto giornalmente" che dovrebbero essere la totalita` di quelli piccoli.

Lo fanno i vari supermercati MD, Penny, Lidl che non possono indicare quella scritta ma si limitano a cose tipo "Pane sfornato giornalmente" o simili.
E comunque dovrebbero scrivere a qualche parte da dove proviene il pane surgelato che cuociono sul momento.

Per le pasticcerie pure qui non sono aggiornatissimo ma mi dicono che i semilavorati si usavano molto di piu` in anni dove si lavorava tanto, servivano per velocizzare il lavoro in caso periodi di forte domanda piu` che altro.
Per chi punta sulla qualita` (tutti i piccoli ovviamente, mica possono competere con i prezzi dell'industria) e produce basse quantita` ha poco senso in genere tranne casi particolari.

IMHO va bene tutto basta indicare correttamente negli ingredienti se si usano semilavorati o no, cosa comunque necessaria anche per il discorso della tracciabilita` della filiera alimentare e degli allergeni.



Hai ragione.


Il punto vendita di prodotti da forno con doratura finale e quindi surgelati,deve(doveva?) essere evidenziato con un cartello messo in bella vista.

Leggendolo,il cliente ha la facoltà di decidere se passare al fresco,oppure di consumare i precotti.


Da tempo,nelle vicinanze dei nuovi “fornai” appaiono corposi elenchi di ingredienti.
La legge lo prevede,credo che tra queste pagine si possano trovare tutte le informazioni che ci interessano.

Il mio rammarico è legato al fatto che una delle arti più antiche ed affascinanti,sia finita nelle mani della GDO.

Un vero peccato.
 
Ultima modifica:
Hai ragione.


La scelta principale di Mc ricade piuttosto nei centri nevralgici di fortissimo passaggio veicolare.

Oppure con le aperture di nuovi Supermercati,i Mc,si ritagliano uno spazio nelle immediate vicinanze.


Credo che il numero degli abitanti della zona non sia determinante.

Comunque il problema non è il n. degli abitanti, è che ce ne sono troppi.... :asd:
 
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