torre1
Un passo alla volta
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ovviamente tuo pieno diritto.
io resto dell'0dea che se un giovane si arruola (in genere come mercenario o quasi) è una persona con grossi enormi problemi.
Che abbia un disagio che lo porti a trovare una causa che dia un senso alla sua vita te lo sottoscrivo. Valentina Petrini ha realizzato un interessantissimo documentario sulla situazione in donbass credo prima dell'invasione, parlando con i civili e con alcuni nostri giovani connazionali che si erano arruolati con i separatisti russi.
La7 ne ha mostrato molte parti, più volte, sicuramente a piazza pulita e credo anche da giletti, presente la Petrini che commentava. E le dichiarazioni dei ragazzi andavano in quella direzione, cose del tipo "in italia tutto fa schifo (ma potrebbe essere così anche per ragazzi in altri paesi), non vedo un futuro, non vedo uno scopo, qui mi sento in una collettività, in una famiglia, qui mi sento parte di qualcosa, qui trovo un senso"
In alcuni casi può essere una reazione estrema ad un disagio, in altri casi idealismo, in altri scelta consapevole, la voglia di stare da quella che si pensa essere la parte giusta (l'ho visto per esempio per chi si è arruolato con i Curdi contro l'isis), a quell'età capita.
Non sarei quindi così critico a priori verso certe scelte. Poi chiaramente è un mio personalissimo punto di vista
Non discuto quindi le scelte dei singoli. Discuto al contrario, e pesantemente, l'ipocrisia del nostro governo e del nostro ordinamento giudiziario nei confronti di chi si arruola volontario proprio per quei popoli (ucraini, curdi, ecc) che in modo più o meno palese (con i curdi ci si va piano per non urtarsi con Erdogan, una doppia morale di pessimo gusto) appoggiamo, anche militarmente
Se cerchi su google valentina petrini donbass trovi diversi spezzoni dei video a cui faccio riferimento