Dedalo Invest
Consulenza a tariffa oraria
- Registrato
- 29/5/19
- Messaggi
- 2.496
- Punti reazioni
- 1.736
buongiorno, torno sul discorso “quale obbligazionario” inserire in ptf con due riflessioni.
la prima: questione hedge o non hedge. Da un confronto su just etf tra i due obbligazionari piu blasonati tra i governativi (xgsh e xg7s) emerge che, prendendo un periodo abbastanza lungo (31 dicembre 2014 - 1 maggio 2021) in cui il cambio ha fluttuato per tornare al punto di partenza (1,21-1,22 circa), il primo etf ha reso praticamente la metà del secondo (16% contro 8%).
Stante la parità del cambio, è corretto imputare il differenziale di rendimento alla copertura del cambio?
se così fosse, il costo della copertura andrebbe ben oltre quanto pensassi.
anche un raffronto tra un xgsh e un qualsiasi governativo europeo all duration ha restituito nello stesso periodo risultati analoghi, seppur con un differenziale appena inferiore.
se cosi fosse, mi pare che la soluzione preferibile per l’investitore europeo sia quella di non hedgiare (specie se si va in pac, mediando anche sulla valuta) oppure di andare solo du obbligazionario europeo.
la seconda: mi pare sopravvalutata la questione global aggregate o solo governativo, in quanto a ben vedere la componente governativa nell’aggregate è comunque quella preponderante, tanto che, sempre con un raffronto su just etf tra aggh e xgsh, mi sembra che i risultati siano stati pressoché sovrapponibili.
che ne pensate?
Sicuramente il costo dell'hedging, nel periodo esaminato, avrà influito negativamente. Però ci sono altre cose da considerare:
- L'ETF replica l'indice FTSE World Government Bond - Developed Markets, dove il dollaro è la valuta principale ma non l'unica: dal sito DWS vedo che il 44,65% è USD, il 30,90% è EUR, ma poi ci sono anche 15,44% JPY, 4,38% GBP, 1,81% CAD e un altro 2% circa di valute varie. Nelle quotazioni, potrebbe aver influito negativamente qualcuna di queste valute (non lo so, non ho verificato, potrebbe anche essere l'opposto).
- L'ETF hedgiato ha un TER dello 0,25% contro lo 0,20% di quello non hedgiato. Piccola differenza, ma c'è.
- Come spesso accade, si valutano soltanto le differenze di rendimento e non quelle della volatilità. La volatilità dell'ETF non hedgiato è stata più alta in quel periodo. Nemmeno troppo, è vero (ma comunque c'è una discreta differenza), ma hai scelto un periodo ad hoc (tasso di cambio iniziale = tasso di cambio finale) dove il tasso è oscillato più o meno tra 1,06 e 1,25. Se tu avessi preso i 7 anni precedenti la volatilità sarebbe stata molto più alta. Il futuro non si conosce e quindi è sempre meglio allargare l'orizzonte e non concentrarsi su un periodo ad hoc.
- La maggiore volatilità di un obbligazionario non hedgiato andrebbe considerata in fase di creazione del tuo portafoglio. Quello non hedgiato ti porterà più volatilità e, in base alla tua propensione al rischio, se aumenti volatilità sull'obbligazionario dovresti diminuirla sull'azionario, abbassandone il peso in portafoglio. Altrimenti rischi di creare un portafoglio più rischioso di quello che credi che sia, con conseguenze che potrebbero essere spiacevoli. Facendo così, però, diminuisci anche il rendimento atteso del portafoglio e potrebbe non valerne la pena.
Se, invece, decidi che per te è ok aumentare la volatilità con un obbligazionario non hedgiato perché hai un'alta propensione al rischio, allora la mia domanda è: perché non aumentare, allora, direttamente la parte azionaria del portafoglio rispetto a quella obbligazionaria? (in euro o hedgiata)