Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol X)

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Chiusa ad ulteriori risposte.
buongiorno, torno sul discorso “quale obbligazionario” inserire in ptf con due riflessioni.

la prima: questione hedge o non hedge. Da un confronto su just etf tra i due obbligazionari piu blasonati tra i governativi (xgsh e xg7s) emerge che, prendendo un periodo abbastanza lungo (31 dicembre 2014 - 1 maggio 2021) in cui il cambio ha fluttuato per tornare al punto di partenza (1,21-1,22 circa), il primo etf ha reso praticamente la metà del secondo (16% contro 8%).
Stante la parità del cambio, è corretto imputare il differenziale di rendimento alla copertura del cambio?
se così fosse, il costo della copertura andrebbe ben oltre quanto pensassi.
anche un raffronto tra un xgsh e un qualsiasi governativo europeo all duration ha restituito nello stesso periodo risultati analoghi, seppur con un differenziale appena inferiore.
se cosi fosse, mi pare che la soluzione preferibile per l’investitore europeo sia quella di non hedgiare (specie se si va in pac, mediando anche sulla valuta) oppure di andare solo du obbligazionario europeo.

la seconda: mi pare sopravvalutata la questione global aggregate o solo governativo, in quanto a ben vedere la componente governativa nell’aggregate è comunque quella preponderante, tanto che, sempre con un raffronto su just etf tra aggh e xgsh, mi sembra che i risultati siano stati pressoché sovrapponibili.

che ne pensate?

Sicuramente il costo dell'hedging, nel periodo esaminato, avrà influito negativamente. Però ci sono altre cose da considerare:
  • L'ETF replica l'indice FTSE World Government Bond - Developed Markets, dove il dollaro è la valuta principale ma non l'unica: dal sito DWS vedo che il 44,65% è USD, il 30,90% è EUR, ma poi ci sono anche 15,44% JPY, 4,38% GBP, 1,81% CAD e un altro 2% circa di valute varie. Nelle quotazioni, potrebbe aver influito negativamente qualcuna di queste valute (non lo so, non ho verificato, potrebbe anche essere l'opposto).
  • L'ETF hedgiato ha un TER dello 0,25% contro lo 0,20% di quello non hedgiato. Piccola differenza, ma c'è.
  • Come spesso accade, si valutano soltanto le differenze di rendimento e non quelle della volatilità. La volatilità dell'ETF non hedgiato è stata più alta in quel periodo. Nemmeno troppo, è vero (ma comunque c'è una discreta differenza), ma hai scelto un periodo ad hoc (tasso di cambio iniziale = tasso di cambio finale) dove il tasso è oscillato più o meno tra 1,06 e 1,25. Se tu avessi preso i 7 anni precedenti la volatilità sarebbe stata molto più alta. Il futuro non si conosce e quindi è sempre meglio allargare l'orizzonte e non concentrarsi su un periodo ad hoc.
  • La maggiore volatilità di un obbligazionario non hedgiato andrebbe considerata in fase di creazione del tuo portafoglio. Quello non hedgiato ti porterà più volatilità e, in base alla tua propensione al rischio, se aumenti volatilità sull'obbligazionario dovresti diminuirla sull'azionario, abbassandone il peso in portafoglio. Altrimenti rischi di creare un portafoglio più rischioso di quello che credi che sia, con conseguenze che potrebbero essere spiacevoli. Facendo così, però, diminuisci anche il rendimento atteso del portafoglio e potrebbe non valerne la pena.
    Se, invece, decidi che per te è ok aumentare la volatilità con un obbligazionario non hedgiato perché hai un'alta propensione al rischio, allora la mia domanda è: perché non aumentare, allora, direttamente la parte azionaria del portafoglio rispetto a quella obbligazionaria? (in euro o hedgiata)
 
Qualche considerazione a ruota libera.

Concordo con te che non può/non deve essere la manciata di euro a condizionare, ma occorre tenere conto della diversificazione; mutuando proprio da @dedalo (https://www.dedaloinvest.com/education/investimenti-finanziari/diversificazione), è controproducente in alcuni casi:
"Presenza nello stesso portafoglio di due o più titoli dai rendimenti troppo correlati.
Presenza nello stesso portafoglio di così tanti titoli che alcuni di essi non offrono più alcun beneficio nella diversificazione del rischio; costituiscono soltanto un costo in più."
...
"
Ed allora, quanti tenerne in PF?
Uno studio di morningstar (https://www.morningstar.com/articles/988703/diversify-but-not-too-much) contiene un grafico Volatilità - nr assets che evidenzia come con pochi assets il rischio si riduce drasticamente, dopodichè aumentare il nr di assets rende poco rilevante la riduzione del rischio.
Vedi l'allegato 2842619
Problema risolto, quindi?
Non proprio ...
Il grafico è realizzato prevedendo assets con coefficiente di correlazione pari a zero e, come dice l'autrice, è difficile trovare rispettata questa condizione nel mondo reale:D .

PS
Penso che non sia solo una questione di perdere 20' al mese: in genere, più assets hai, più aumenta il tempo da dedicare al tuo processo di controllo e di ribilanciamento; comunque sia, sarebbe tempo ben speso.

Grazie mille, me li leggo!
Sì certo, con un numero maggiore di etf non intendo assolutamente 15, 20 o più etf, già 7/8 mi sembrano più che sufficienti; inoltre a mio avviso bisogna sempre considerare l'aspetto psicologico: cioè se avere quei 2 o 3 etf in più mi dà serenità, io li terrei.
Grazie per avermi corretto: quei 20 minuti in più al mese non sono persi ma dedicati ai nostri risparmi che sono almeno per me frutto di lavoro e di tempo, perciò 20 min al mese sono il minimo.
 
ahiahiahiahiahi ma qui ci perdiamo le lezioni pigre :D vabbè sei ancora in tempo per gli esami di riparazione a settembre ;)

https://manzianafinanza.com/il-portafoglio-dei-portafogli-la-girandola-doro/

ottimo contributo, me lo ero perso. una domanda: da quanto ho capito utilizzi xg7s per la parte bond governativa ig. Da just etf non mi sembra granché liquido, mentre sembra esserlo un po’ di piu ggov di amundi, che però non sento mai menzionare. C’è qualcosa che mi sfugge oppure ggov può essere considerato un equivalente di xg7s?
 
Sicuramente il costo dell'hedging, nel periodo esaminato, avrà influito negativamente. Però ci sono altre cose da considerare:
  • L'ETF replica l'indice FTSE World Government Bond - Developed Markets, dove il dollaro è la valuta principale ma non l'unica: dal sito DWS vedo che il 44,65% è USD, il 30,90% è EUR, ma poi ci sono anche 15,44% JPY, 4,38% GBP, 1,81% CAD e un altro 2% circa di valute varie. Nelle quotazioni, potrebbe aver influito negativamente qualcuna di queste valute (non lo so, non ho verificato, potrebbe anche essere l'opposto).
  • L'ETF hedgiato ha un TER dello 0,25% contro lo 0,20% di quello non hedgiato. Piccola differenza, ma c'è.
  • Come spesso accade, si valutano soltanto le differenze di rendimento e non quelle della volatilità. La volatilità dell'ETF non hedgiato è stata più alta in quel periodo. Nemmeno troppo, è vero (ma comunque c'è una discreta differenza), ma hai scelto un periodo ad hoc (tasso di cambio iniziale = tasso di cambio finale) dove il tasso è oscillato più o meno tra 1,06 e 1,25. Se tu avessi preso i 7 anni precedenti la volatilità sarebbe stata molto più alta. Il futuro non si conosce e quindi è sempre meglio allargare l'orizzonte e non concentrarsi su un periodo ad hoc.
  • La maggiore volatilità di un obbligazionario non hedgiato andrebbe considerata in fase di creazione del tuo portafoglio. Quello non hedgiato ti porterà più volatilità e, in base alla tua propensione al rischio, se aumenti volatilità sull'obbligazionario dovresti diminuirla sull'azionario, abbassandone il peso in portafoglio. Altrimenti rischi di creare un portafoglio più rischioso di quello che credi che sia, con conseguenze che potrebbero essere spiacevoli. Facendo così, però, diminuisci anche il rendimento atteso del portafoglio e potrebbe non valerne la pena.
    Se, invece, decidi che per te è ok aumentare la volatilità con un obbligazionario non hedgiato perché hai un'alta propensione al rischio, allora la mia domanda è: perché non aumentare, allora, direttamente la parte azionaria del portafoglio rispetto a quella obbligazionaria? (in euro o hedgiata)

il mio già allo stato sarebbe un 80-20; il timore è che l’hedge possa mangiarsi quasi tutto il rendimento; l’obbligazionario non hedge è sicuramente più volatile, ma comunque meno di un’azionario globale...o sbaglio? se tra le valute vi sono una buona parte di dollaro e yen, in teoria dovrebbe in situazioni di crisi svolgere anche una funzione cuscinetto proprio grazie alle valute, come accaduto in questa fase.
 
il mio già allo stato sarebbe un 80-20; il timore è che l’hedge possa mangiarsi quasi tutto il rendimento; l’obbligazionario non hedge è sicuramente più volatile, ma comunque meno di un’azionario globale...o sbaglio? se tra le valute vi sono una buona parte di dollaro e yen, in teoria dovrebbe in situazioni di crisi svolgere anche una funzione cuscinetto proprio grazie alle valute, come accaduto in questa fase.

Non sbagli sull'obbligazionario non hedge. E' meno volatile di un'azionario globale (ma più volatile di un obbligazionario non hedgiato, e non sempre come abbiamo visto in questi ultimi mesi la correlazione tra gli asset è 0). Attenzione a parlare di cuscinetto grazie alle valute: stavolta è andata bene (almeno col dollaro), la prossima volta potrebbe non andare altrettanto bene.

Ma, davvero, non capisco la prima frase: hai timore che il costo dell'hedging possa mangiarsi quasi tutto il rendimento. Ma hai anche detto prima che in 7 anni, quel costo, è stato dell'8% (ammesso e non concesso che sia tutto imputabile all'hedging). Quanto è salito l'azionario globale in quei 7 anni? Lo SWDA quasi il 100%. Un ETF simile hedgiato circa il 75%. Insomma quell'8% sul 20% del portafoglio avrebbe mangiato molto poco.

L'hedging ha lo scopo di mitigare/annullare il rischio di cambio: e se il cambio nei prossimi 7 anni ti andasse pesantemente contro? Questo è ciò che devi considerare per capire se vuoi hedgiare o no, non tanto quanto ti possa costare (o meno) l'hedging nei prossimi X anni.

La scelta di non hedgiare l'azionario o l'obbligazionario (per me l'obbligazionario andrebbe sempre hedgiato, ma si può benissimo non essere d'accordo) può starci, ci mancherebbe: l'importante è basarla su presupposti corretti.
 
Non sbagli sull'obbligazionario non hedge. E' meno volatile di un'azionario globale (ma più volatile di un obbligazionario non hedgiato, e non sempre come abbiamo visto in questi ultimi mesi la correlazione tra gli asset è 0). Attenzione a parlare di cuscinetto grazie alle valute: stavolta è andata bene (almeno col dollaro), la prossima volta potrebbe non andare altrettanto bene.

Ma, davvero, non capisco la prima frase: hai timore che il costo dell'hedging possa mangiarsi quasi tutto il rendimento. Ma hai anche detto prima che in 7 anni, quel costo, è stato dell'8% (ammesso e non concesso che sia tutto imputabile all'hedging). Quanto è salito l'azionario globale in quei 7 anni? Lo SWDA quasi il 100%. Un ETF simile hedgiato circa il 75%. Insomma quell'8% sul 20% del portafoglio avrebbe mangiato molto poco.

L'hedging ha lo scopo di mitigare/annullare il rischio di cambio: e se il cambio nei prossimi 7 anni ti andasse pesantemente contro? Questo è ciò che devi considerare per capire se vuoi hedgiare o no, non tanto quanto ti possa costare (o meno) l'hedging nei prossimi X anni.

La scelta di non hedgiare l'azionario o l'obbligazionario (per me l'obbligazionario andrebbe sempre hedgiato, ma si può benissimo non essere d'accordo) può starci, ci mancherebbe: l'importante è basarla su presupposti corretti.

il riferimento era al rendimento della quota obbligazionaria ovviamente. capisco che sul totale rileverebbe poco, ma a quel punto che senso avrebbe conservare quella quota di obbligazionario se il rendimento già basso finisce per dimezzarsi?
 
Non sbagli sull'obbligazionario non hedge. E' meno volatile di un'azionario globale (ma più volatile di un obbligazionario non hedgiato, e non sempre come abbiamo visto in questi ultimi mesi la correlazione tra gli asset è 0). Attenzione a parlare di cuscinetto grazie alle valute: stavolta è andata bene (almeno col dollaro), la prossima volta potrebbe non andare altrettanto bene.

Ma, davvero, non capisco la prima frase: hai timore che il costo dell'hedging possa mangiarsi quasi tutto il rendimento. Ma hai anche detto prima che in 7 anni, quel costo, è stato dell'8% (ammesso e non concesso che sia tutto imputabile all'hedging). Quanto è salito l'azionario globale in quei 7 anni? Lo SWDA quasi il 100%. Un ETF simile hedgiato circa il 75%. Insomma quell'8% sul 20% del portafoglio avrebbe mangiato molto poco.

L'hedging ha lo scopo di mitigare/annullare il rischio di cambio: e se il cambio nei prossimi 7 anni ti andasse pesantemente contro? Questo è ciò che devi considerare per capire se vuoi hedgiare o no, non tanto quanto ti possa costare (o meno) l'hedging nei prossimi X anni.

La scelta di non hedgiare l'azionario o l'obbligazionario (per me l'obbligazionario andrebbe sempre hedgiato, ma si può benissimo non essere d'accordo) può starci, ci mancherebbe: l'importante è basarla su presupposti corretti.

probabilmente, i miei dubbi dipendono anche dal fatto che sto procedendo con un pac dove la somma attualmente da versare a breve non è poi cosi consistente rispetto a quello che verserò negli anni. la paura allora è di trovarmi un obbligazionario zavorrato e di continuare a investire quote su quello mentre l’azionario sale.

questo è un tema che ho sempre trovato poco approfondito: quanto abbia senso oggi (e se lo abbia) costruire un pac con una quota obbligazionaria. Dove per pac non intendo chi ha un grosso capitale e decide di investirlo dividendo in 10/20/30 tranches, ma chi il capitale lo costruisce su base 20/30 anni investendo mese per mese reddito risparmiato.
 
Non sbagli sull'obbligazionario non hedge. E' meno volatile di un'azionario globale (ma più volatile di un obbligazionario non hedgiato, e non sempre come abbiamo visto in questi ultimi mesi la correlazione tra gli asset è 0). Attenzione a parlare di cuscinetto grazie alle valute: stavolta è andata bene (almeno col dollaro), la prossima volta potrebbe non andare altrettanto bene.

Ma, davvero, non capisco la prima frase: hai timore che il costo dell'hedging possa mangiarsi quasi tutto il rendimento. Ma hai anche detto prima che in 7 anni, quel costo, è stato dell'8% (ammesso e non concesso che sia tutto imputabile all'hedging). Quanto è salito l'azionario globale in quei 7 anni? Lo SWDA quasi il 100%. Un ETF simile hedgiato circa il 75%. Insomma quell'8% sul 20% del portafoglio avrebbe mangiato molto poco.

L'hedging ha lo scopo di mitigare/annullare il rischio di cambio: e se il cambio nei prossimi 7 anni ti andasse pesantemente contro? Questo è ciò che devi considerare per capire se vuoi hedgiare o no, non tanto quanto ti possa costare (o meno) l'hedging nei prossimi X anni.

La scelta di non hedgiare l'azionario o l'obbligazionario (per me l'obbligazionario andrebbe sempre hedgiato, ma si può benissimo non essere d'accordo) può starci, ci mancherebbe: l'importante è basarla su presupposti corretti.

Qualora per un ETF non esista la versione hedged come andrebbe fatto l'hedge? Intendo con quali strumenti?
 
Sai che è proprio questo il mio problema... conoscendomi potrei passare ancora mesi a teorizzare alla ricerca dell'optimum senza stringere nulla, semplicemente mi conosco...


Grazie infinity ma non mi trovo daccordo.
Se deve essere un portafoglio pigro per il futuro (che nessuno conosce) che senso ha costruirsi un portafoglio ad hoc quando ne esistono già decine realizzati da persone molto competenti e di cui esistono backtest ed analisi approfondite?
Ok che i rendimenti passati non sono certezza del futuro ma alla fine i backtest sono l'unica cosa su cui tutti basiamo i nostri ragionamenti e cosa ti fa pensare che io ragionerò meglio degli altri nella costruzione del mio portafoglio ideale per il futuro? (tanto più che non mi reputo affatto esperto)
Condivido che bisogna conoscere le proprie esigenze (orizzonte temporale, propensione al rischio e rendimenti passati) ma non capisco perché dovrei costuirmelo ad hoc e fare il ruttolofolio quando già decine di modelli ultrabacktestati per tutti i gusti.

Ma di portafogli pigri ne esistono potenzialmente migliaia. E devi cmq scegliere in base alle tue esigenze...
E cmq i back test li puoi fare anche su portafogli creati da te.
Alla fine ciò che conta è seguire alcune regole fondamentali piuttosto che scegliere il portafoglio suggerito dal guru del momento.
 
il riferimento era al rendimento della quota obbligazionaria ovviamente. capisco che sul totale rileverebbe poco, ma a quel punto che senso avrebbe conservare quella quota di obbligazionario se il rendimento già basso finisce per dimezzarsi?

Il fatto è che la parte obbligazionaria deve mitigare la volatilità, prima ancora che portare rendimento (che se c'è, è meglio). Altrimenti andremmo tutti 100% azionario e fine del discorso.

Per questo bisogna stare attenti al cambio sui bond. Ognuno, poi, deve trovare il giusto equilibrio per sé stesso, se è ben informato su quanta volatilità dovrebbe portare ogni strumento finanziario.
 
Volatilità

Per avere una stima della volatilità di un etf, usate qualche tool specifico?

La volatilità indicata da justetf è attendibile?
 
il mio già allo stato sarebbe un 80-20; il timore è che l’hedge possa mangiarsi quasi tutto il rendimento; l’obbligazionario non hedge è sicuramente più volatile, ma comunque meno di un’azionario globale...o sbaglio? se tra le valute vi sono una buona parte di dollaro e yen, in teoria dovrebbe in situazioni di crisi svolgere anche una funzione cuscinetto proprio grazie alle valute, come accaduto in questa fase.

Sono andato a vedere com'era il cambio euro dollaro tra il 2007 e il 2008, e ho visto che il dollaro si è svalutato parecchio in quella fase (a settembre 2006 quotava 1 dollaro= 0.78 euro; ad aprile 2008 1 dollaro= 0,63 euro) ciò significa noi investitori europei avremmo subito un drawdown più pesante? E' corretto?
 
Per avere una stima della volatilità di un etf, usate qualche tool specifico?

La volatilità indicata da justetf è attendibile?
Sono un dilettante: utilizzo solo ciò che di gratuito trovo in rete.

Per gli indici di volatilità utilizzo Quantalys.

Per altri valori, indici e classificazioni non presenti in Quantalys utilizzo Morningstar, Yahoo, BorsaItaliana e Citywire.

Non ho fatto ricerche specifiche sull'attendibilità dei dati, ma, essendo tutti siti seri (compreso ovviamente JustEtf), non mi aspetterei svarioni sui dati che presentano.
 
Il fatto è che la parte obbligazionaria deve mitigare la volatilità, prima ancora che portare rendimento (che se c'è, è meglio). Altrimenti andremmo tutti 100% azionario e fine del discorso.

Per questo bisogna stare attenti al cambio sui bond. Ognuno, poi, deve trovare il giusto equilibrio per sé stesso, se è ben informato su quanta volatilità dovrebbe portare ogni strumento finanziario.

Ho capito il tuo punto di vista. Che poi è in linea con quanto scrive vanguard sul suo sito.

Probabilmente mi sto complicando la vita con mille verifiche, quando sarebbe sufficiente un bel Ls80 e passa la paura.

Nella prospettiva del cambio coperto, il miglior globale continua a sembrarmi aggh, che per essere un prodotto hedgiato ha un ter bassissimo.
 
Per investire su obbligazionario gov eurozona: ho già vgea, ma sono dubbioso sulla liquidità, continuereste il pac su questo o virereste su xgle o emg di lyxor?
 
Per investire su obbligazionario gov eurozona: ho già vgea, ma sono dubbioso sulla liquidità, continuereste il pac su questo o virereste su xgle o emg di lyxor?
Ad un'occhiata rapida, i termini confrontabili potrebbero essere questi:

  • Volatilità e rendimento mi sembrano in copia carbone (differenze nell'ordine dello 0,0x)
  • EMG è a replica totale, gli altri due a campionamento
  • VGEA è il più recente ed ha un TER di 0,07€
  • Gli altri due hanno un TER di 0,14€ e di 0,15€
  • Esaminando i titoli, tutti hanno la Francia al primo posto
  • Vgea ha la Germania al secondo posto e l'Italia al terzo, gli altri, viceversa, hanno la Germania al terzo posto e l'Italia al secondo.

Per impostazione personale, io tendo a dare un buon peso al TER, soprattutto a parità (o quasi) del resto; tu potresti dare più importanza alla distribuzione per nazioni o al tipo di replica: fai tu :)
 
Ultima modifica:
Ad un'occhiata rapida, i termini confrontabili potrebbero essere questi:

  • Volatilità e rendimento mi sembrano in copia carbone (differenze nell'ordine dello 0,0x)
  • EMG è a replica totale, gli altri due a campionamento
  • VGEA è il più recente ed ha un TER di 0,07€
  • Gli altri due hanno un TER di 0,14€ e di 0,15€
  • Esaminando i titoli, tutti hanno la Francia al primo posto
  • Vgea ha la Germania al secondo posto e l'Italia al terzo, gli altri, viceversa, hanno la Germania al terzo posto e l'Italia al secondo.

Per impostazione personale, io tendo a dare un buon peso al TER, soprattutto a parità (o quasi) del resto; tu potresti dare più importanza alla distribuzione per nazioni o al tipo di replica: fai tu :)

Grazie per l’approfondita analisi, purtroppo sulla parte obbligazionaria non riesco proprio a decidermi (pur avendo iniziato ad inserirla vista l’occasione offerta dal crollo).

Sono pervenuto alla conclusione che effettivamente preferisco non avere il rischio cambio sull’obbligazionario, per le ragioni espresse dall’utente Dedalo.

Al contempo, temo l’inserimento di un prodotto con obbligazionario hedgiato, di cui non conosco i costi di copertura, che potrebbero essere molto elevati. Anche se di fatto tutti i lifestrategy di vanguard, che mi pare abbiano nel Fol riscosso molto successo, sono costruiti basandosi su un prodotto con hedge.

Di qui il dilemma: affianco al governativo euro un aggregato globale, magari 50/50, oppure gestisco il rischio cambio semplicemente investendo solo sull’area euro.

A ben vedere, negli ultimi anni un semplice governativo europeo ha fatto meglio di un aggregato globale, nonostante i tassi non certo alti dell’eurozona: evidentemente la copertura ha eroso parecchio.

Peraltro, notavo che vanguard nel suo ultimo outlook stima un rendimento atteso analogo sia dall’obbligazionario euro, che da quello globale aggregato non hedgiato.

è ben accetto il parere di chiunque, grazie a voi sto imparando molto.

Saluti a tutti.
 
Nella prospettiva del cambio coperto, il miglior globale continua a sembrarmi aggh, che per essere un prodotto hedgiato ha un ter bassissimo.

Se non sbaglio è anche quello a capitalizzazione maggiore e più liquido, anche su Milano, senza andare su borse esotiche.
Inoltre iShares lo considera CORE per cui sarà estremamente difficile che venga delistato.
 
Il fatto è che la parte obbligazionaria deve mitigare la volatilità, prima ancora che portare rendimento (che se c'è, è meglio). Altrimenti andremmo tutti 100% azionario e fine del discorso.

Per questo bisogna stare attenti al cambio sui bond. Ognuno, poi, deve trovare il giusto equilibrio per sé stesso, se è ben informato su quanta volatilità dovrebbe portare ogni strumento finanziario.

Un paio d'anni fa, in questo thread sembravo Don Chisciotte, sponsorizzando l'hedge sull'obbligazionario, poi il dollaro ha avuto un minimo di indebolimento verso 1,20 e niente a qualcuno è venuto in mente che con i tassi a 0 periodico, fare market timing e prendersi tutto il rischio cambio (ed un -10%) non fosse questa grandissima ideona...

In un PTF pigro, l'obbligazionario serve per mitigare la volatilità ed investire sulla variazione dei tassi, non del cambio.
Se volete fare una scommessa valutaria, meglio prendere uno strumento sul cambio: è più pulito.
 
Sono un dilettante: utilizzo solo ciò che di gratuito trovo in rete.

Per gli indici di volatilità utilizzo Quantalys.

Per altri valori, indici e classificazioni non presenti in Quantalys utilizzo Morningstar, Yahoo, BorsaItaliana e Citywire.

Non ho fatto ricerche specifiche sull'attendibilità dei dati, ma, essendo tutti siti seri (compreso ovviamente JustEtf), non mi aspetterei svarioni sui dati che presentano.

Grazie, ad una prima occhiata mi danno dei dati simili!

Mi piace sempre fare una verifica!!OK!
 
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Chiusa ad ulteriori risposte.
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