TFR o fondo pensione?

Otto decenni di pace e prosperità hanno inciso profondamente sulla cultura degli europei, in particolare quelli nati negli anni 50 e 60, i cosiddetti baby boomers. Qualcuno li ha definiti «generazione egoista», principalmente interessata al proprio tornaconto. Un giudizio forse impietoso: la prosperità non è caduta dal cielo, è stata costruita attraverso il lavoro e l’impegno di quei giovani. Resta però un fatto che l’espansione del welfare (compresi i sostanziosi trasferimenti ai baby boomers, ora pensionati) è stata in buona parte finanziata a debito, soprattutto in Italia, scaricando i costi sulle generazioni future e riducendo i margini fiscali per altre priorità di bilancio.

Sulla base di queste premesse occorre quindi porsi la domanda :

. la pensione integrativa serve o non serve
. le pensioni prossime future sono sostenibili


La risposta non può e non deve venire dal singolo sempliciotto di turno , che :

. preferisce tenere tutto su CC/CD accontentandosi dello zero virgola di interessi)... l'integrazione alla pensione futura, sicuramente necessaria, preferisco costruirla A MODO MIO col capitale da destinarvi e non secondo regole decise da altri.

:D non mi sento chiamato in causa da quanto dici ma solo per portare la mia esperienza io fatto 100 il TFR accumulato e lasciato in azienda finora ho circa nXX volte tanto accantonato negli anni (+ di 25) e mai toccato su prima fondi/ora etf 100% azionari che continuo ad alimentare con PAC periodici in parallelo al TFR ergo la previdenza complementare si può fare con soddisfazione anche senza FP anzi con molta più flessibilità ed efficienza perchè alla bisogna tutto è smobilizzabile al 100% subito e con la massima trasparenza.....

Poi per persone che non seguono la finanza e non hanno possibilità di risparmio continuo e costanza nell'applicazione del metodo l'utilizzo dell' FP è un ottima soluzione ma per favore non diciamo che per fare gestione oculata del proprio futuro finanziario sia imprescindibile il FP che mi viene da ridere---:D

Poi se qua vige il pensiero unico amen avete ragione voi tutti su FP e io passo e chiudo_OK!
 
...con PAC periodici in parallelo al TFR ergo la previdenza complementare si può fare con soddisfazione anche senza FP anzi con molta più flessibilità ed efficienza perchè alla bisogna tutto è smobilizzabile al 100% subito e con la massima trasparenza.....

Troppo difficile da capire, a quanto pare :rolleyes:

singolo sempliciotto di turno

Grazie, molto onorato :bow: w la semplicità :asd:
 
:D non mi sento chiamato in causa da quanto dici ma solo per portare la mia esperienza io fatto 100 il TFR accumulato finora ho circa nXX volte tanto accantonato negli anni (+ di 25) e mai toccato su prima fondi/ora etf 100% azionari che continuo ad alimentare con PAC periodici in parallelo al TFR ergo la previdenza complementare si può fare con soddisfazione anche senza FP anzi con molta più flessibilità ed efficienza perchè alla bisogna tutto è smobilizzabile al 100% subito e con la massima trasparenza.....

Poi per persone che non seguono la finanza e non hanno possibilità di risparmio continuo e costanza nell'applicazione del metodo l'utilizzo dell' FP è un ottima soluzione ma per favore non diciamo che per fare gestione oculata del proprio futuro finanziario sia imprescindibile il FP che mi viene da ridere---:D

Chi segue la finanza non preferisce:

tenere tutto su CC/CD accontentandosi dello zero virgola di interessi)... l'integrazione alla pensione futura, sicuramente necessaria, preferisco costruirla A MODO MIO col capitale da destinarvi e non secondo regole decise da altri.

...perchè lo zero virgola annacqua i risparmi e non risolve il problema della sostenibilità delle pensioni.
 
Chi segue la finanza non preferisce:

tenere tutto su CC/CD accontentandosi dello zero virgola di interessi)... l'integrazione alla pensione futura, sicuramente necessaria, preferisco costruirla A MODO MIO col capitale da destinarvi e non secondo regole decise da altri.

...perchè lo zero virgola annacqua i risparmi e non risolve il problema della sostenibilità delle pensioni.

E per precisare, quello era solo un esempio (NON un consiglio di "investimento"), per dire che non sempre si può guardare solo al lato oggettivo del profitto/convenienza di qualcosa, ma bisogna fare i conti anche con l'inevitabile soggettività di ognuno, con gusti, preferenze, limiti o debolezze personali... mixando le due cose, qualcuno può scegliere soluzioni apparentemente insensate finanziariamente, ma che rappresentano per quel caso specifico l'unico compromesso possibile.
 
Credo che le due scuole di pensiero di possano anche coniugare.

Basta lasciare il Tfr in azienda che ha una rivalutazione nominale certa e garantita e considerarla come "gamba garantita".

Poi avere un FPN o un FPA per sfruttare il contributo datoriale e dove versare i 5164 euro da portare in deduzione.
 
Credo che le due scuole di pensiero di possano anche coniugare.

Basta lasciare il Tfr in azienda che ha una rivalutazione nominale certa e garantita e considerarla come "gamba garantita".

Poi avere un FPN o un FPA per sfruttare il contributo datoriale e dove versare i 5164 euro da portare in deduzione.

mi sa che per avere il contributo datoriale, devi versare anche il tfr
 
In assenza di una spiegazione più dettagliata, attendo che si pronunci qualcuno dei più esperti.
 
Semplicemente il quadro legislativo prevede che si possa lasciare il Tfr in azienda e contestualmente iscriversi al proprio FPN ed avere comunque il contributo datoriale.
 
Ho un quesito da domandarvi, sopratutto ai più informati in tema fondi pensione.

Fino a maggio 2021 versavo al fondo pensione prevedi il 3% della mia busta paga ma senza tfr (non versavo il tfr) e ora sono fermi li, più o meno 8k
A maggio 2021 sono entrato nel "pubblico" fino a dicembre 2021, ora sono in disoccupazione, sto facendo un concorso e mi manca solo l'orale (polizia municipale)

La polizia locale ha il fondo perseo sirio come la maggior parte dei dip pubblici e l'amministrazione versa ogni anno una quota parte ex art. 208 cds per il fondo pensione.

A fine anno c'è stato un accordo, silenzio assenso, per l'iscrizione al fondo pensione, se non dici no se automaticamente iscritto al perseo.
Ora mi chiedo, qualora dovessi entrare, mi conviene iscrivermi? Sapendo che già l'amministrazione versa un quota parte (dai 1200 ai 1800 se non sbaglio)
e versarci il tfr? Poi non tornerei più indietro. In più dovrei farmi accreditare l'importo del vecchio fondo pensione prevedi al perseo.

Ho 33 anni

1. Resta in Prevedi comparto bilanciato
2. Apri Perseo e versi il tfr virtuale ed il minimo.
3. Stabilizzata la posizione aumenti la tua quota mensile o fai versamenti aggiuntivi annuali.
 
:D non mi sento chiamato in causa da quanto dici ma solo per portare la mia esperienza io fatto 100 il TFR accumulato e lasciato in azienda finora ho circa nXX volte tanto accantonato negli anni (+ di 25) e mai toccato su prima fondi/ora etf 100% azionari che continuo ad alimentare con PAC periodici in parallelo al TFR ergo la previdenza complementare si può fare con soddisfazione anche senza FP anzi con molta più flessibilità ed efficienza perchè alla bisogna tutto è smobilizzabile al 100% subito e con la massima trasparenza.....

E' facile dimostrare che, confrontando le strategie (TFR+fai da te) e FP,
SE c'è un prelievo rilevante tra l' ottavo e il trentesimo anno di applicazione della strategia
ALLORA FP batte TFR+fai da te

La strategia TFR+fai da te quindi batte il FP se e solo se:
1) il fai da te ha un rendimento costantemente e sensibilmente superiore a quello del FP
2) si smobilizza il tutto dopo almeno 30 anni
 
E' facile dimostrare che, confrontando le strategie (TFR+fai da te) e FP,
SE c'è un prelievo rilevante tra l' ottavo e il trentesimo anno di applicazione della strategia
ALLORA FP batte TFR+fai da te

La strategia TFR+fai da te quindi batte il FP se e solo se:
1) il fai da te ha un rendimento costantemente e sensibilmente superiore a quello del FP
2) si smobilizza il tutto dopo almeno 30 anni

1) tipo? Chiaramente è variabile come lo è il rendimento del FP, sempre nell'ipotesi che la tassazione agevolata resti in vigore.
2) dove sarebbe il vantaggio a smobilizzare il TFR dopo 30 anni? Ti si rivaluta al 17% e te lo tassano tra il 23% e il 43% mentre su FP pagheresti quasi il 9 dopo 30 anni con rendimenti tassati tra il 12 e il 20% nel caso peggiore.

A mio avviso il TFR conviene più che altro i due casistiche:
1) lavoratori a basso reddito che sfruttano poco il vantaggio fiscale, e con contributo DL minimo
2) lavoratori con percorso arrivato oltre alla metà dell'anzianità lavorativa che ancora non sono passati al TFR

Ormai a quel punto al posto loro lascerei tutto invariato o al più si potrebbe ipotizzare di aderire prossimi alla scadenza optando per comparti a forte componente obbligazionaria, in modo da pagare 15% anziché tra 23 e 43.
 
Ultima modifica:
1) tipo? Chiaramente è variabile come lo è il rendimento del FP, sempre nell'ipotesi che la tassazione agevolata resti in vigore.
2) dove sarebbe il vantaggio a smobilizzare il TFR dopo 30 anni? Ti si rivaluta al 17% e te lo tassano tra il 23% e il 43% mentre su FP pagheresti quasi il 9 dopo 30 anni con rendimenti tassati tra il 12 e il 20% nel caso peggiore.

A mio avviso il TFR conviene più che altro i due casistiche:
1) lavoratori a basso reddito che sfruttano poco il vantaggio fiscale, e con contributo DL minimo
2) lavoratori con percorso arrivato oltre alla metà dell'anzianità lavorativa che ancora non sono passati al TFR

Ormai a quel punto al posto loro lascerei tutto invariato o al più si potrebbe ipotizzare di aderire prossimi alla scadenza optando per comparti a forte componente obbligazionaria, in modo da pagare 15% anziché tra 23 e 43.

Forse intendevi dire che la rivalutazione annua del TFR è tassata con un'aliquota pari al 17%.
 
E per precisare, quello era solo un esempio (NON un consiglio di "investimento"), per dire che non sempre si può guardare solo al lato oggettivo del profitto/convenienza di qualcosa, ma bisogna fare i conti anche con l'inevitabile soggettività di ognuno, con gusti, preferenze, limiti o debolezze personali... mixando le due cose, qualcuno può scegliere soluzioni apparentemente insensate finanziariamente, ma che rappresentano per quel caso specifico l'unico compromesso possibile.

In ambito di previdenza integrativa , i fatti dimostrano che il lavoratore risparmiatore non sa gestire le proprie risorse .



La contrapposizione tfr - fondo pensione è una invenzione . Il tfr è uno strumento fascista superato dal tempo e dalla storia . O si versa obbligatoriamente nella PC o si elimina.

Il tfr c'era prima della pc e c'è ancora ma la PC stenta ad avere un proprio ruolo in ambito previdenziale.

La pc non può essere una via per pagare meno tasse e la previdenza non può costare il 17 del pil.

La PC o è di massa o va riconsiderata per evitare una spesa fiscale alla collettività finalizzata al vantaggio di pochi

Su una base di 25 milioni di lavoratori solo il 30 % ha un fondo pensione e solo 1/3 di questi riversa il tfr nella pc .

Tutto sommato nel mare magnum della previdenza il tfr ha un ruolo marginale . Aggiungiamo che 1/ 4 della pc pari a 210 mld giace in comparti conservativi inefficienti e costosi .

Concludo se la PC doveva servire per integrare le pensioni degli italiani con il tfr il progetto è fallito.
 
1. Resta in Prevedi comparto bilanciato
2. Apri Perseo e versi il tfr virtuale ed il minimo.
3. Stabilizzata la posizione aumenti la tua quota mensile o fai versamenti aggiuntivi annuali.

Perché dovrei rimanere iscritto a prevedi? Non mi conviene versare tutto in perseo?
Avrei due fondi

Mi conviene quindi versare il tfr a perseo?
 
Perché dovrei rimanere iscritto a prevedi? Non mi conviene versare tutto in perseo?
Avrei due fondi

Mi conviene quindi versare il tfr a perseo?

In Perseo il versamento del tfr è virtuale , non segue l'andamento del comparto come rivalutazione segue l'andamento di un paniere di fondi .
 
1) tipo? Chiaramente è variabile come lo è il rendimento del FP, sempre nell'ipotesi che la tassazione agevolata resti in vigore.

Tipo il 2%-3% annuo in più. Ogni anno.
Ovviamente il modello è complicato, e vanno scritte le ipotesi.
Lavoratore di prima occupazione posto davanti alla alternativa: TFR più investimento fai da te, FP con contributo minimo del lavoratore che scatena il massimo del datore. Inflazione sotto il 2%. Parità di reddito spendibile post tassazione e post investimento previdenziale ogni anno. Nessun prelievo dall'investimento previdenziale. Rendimento del FP del 3%-4% annuo... E forse dimentico qualche altra ipotesi.
Il punto di pareggio tra i due casi (prima vince il FP) si raggiunge attorno al 33mo anno. Il risultato è robusto rispetto a variazioni in molte delle ipotesi.

Le variazioni di tassazione sui FP sinora sono andate in parallelo con analoghe variazioni di tassazione sul TFR. Quindi tendono a non spostare la convenienza.
Occorrerebbe fare una duplice ipotesi: 1) variazione rilevante della tassazione e -contemporaneamente 2) variazione fortemente asimmetrica tra FP e TFR

2) dove sarebbe il vantaggio a smobilizzare il TFR dopo 30 anni?

A parlare spesso di teoria, si perdono di vista i punti basilari.
Se si tiene il TFR, ALLORA NON SI PUO' SCEGLIERE QUANDO SMOBILIZZARLO (a meno di chiedere anticipazioni). A fine vita lavorativa SI E' OBBLIGATI AD INCASSARLO.
Non c'è nessuna opzione "lo lascio in azienda anche da pensionato"!!!
Quindi lo smobilizzo dopo 30 anni corrisponde a un'intera vita lavorativa; nella realtà poco meno.
Quindi si può concludere che il fai da te più TFR vince solo se non si toccano mai i soldi (non si chiede mai anticipazione prima casa, che è l'anticipazione "normale"), e se si aspetta di finire di lavorare.
Guarda caso, questa è invece un'opzione praticabile con il FP, che dà un minimo di flessibilità in uscita.
Ad esempio liquido il FP (mio comparto) a marzo 2020 (pieno pandemia) 18,576 a quota; a marzo 2021 22,542 a quota (+21%).
Su un montante ipotetico a fine carriera lavorativa di 200.000 Euro, stiamo parlando di 40.000 Euro...
Se si è in grado economicamente e finanziariamente di sopportare un anno di vita senza liquidare il montante (capitale e/o rendita), allora forse potrebbe essere una scelta corretta quella di aspettare qualche tempo in più, se si sta uscendo dal lavoro in corrispondenza di un down del mercato. Tra l'atro, potendo eventualmente continuare a contribuire deducendo...
 
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