Eh, ma loro sono dei veri duri, mica molli e decadenti come l'occidente.
Poi vanno a rubare la Coca Cola dalle case
Soldati russi autorizzati al saccheggio
Ufficiali russi caduti in ucraina
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Eh, ma loro sono dei veri duri, mica molli e decadenti come l'occidente.
Poi vanno a rubare la Coca Cola dalle case
Soldati russi autorizzati al saccheggio
Ma dai 50.000 morti non esistono, forse siamo nell intorno di 5.000 caduti. Tra L altro il numero delle loro perdite si è ridotto verticalmente nelle ultime settimane.
franz.old
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Sono partiti da 1000 x arrivare a 9000...dichiarati in intercettazioni ..
Di sicuro a vedere lo sbrago fatto dovunque saranno almeno 50 Mila da ogni parte..
Hai presente quei poveretti che scavavano trincee a cernobil?
Quanti erano e quanti di loro di salveranno?
Tanto vivi e morti vengono portati in bielo russia quindi ciao che sai tutto
ToriToriTori
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Piú passa il tempo, piú sembra profilarsi sconfitta epocale per la Russia putiniana
<<
Il generale italiano Giulio Douhet nel 1921 ha rivoluzionato l'idea di guerra, inventando i "bombardamenti strategici", ma la Regia Aeronautica non ha mai avuto mezzi e strutture per concretizzare le sue idee: le applicarono poi le "fortezze volanti" americane sulle nostre città. Il comandante russo Valery Gerasimov invece passerà alla storia come il generale che ha concepito la guerra ibrida del futuro ma ha condotto la sua armata a una disfatta con metodi del passato. Il raid degli elicotteri a Belgorod non è che l'ultima di una lunga serie di deficienze della macchina bellica di Mosca, così profonde da apparire incredibili: peccati capitali nell'organizzazione, nelle tattiche e negli strumenti.
In cinque settimane i russi hanno cambiato tre diversi piani di battaglia, senza incassare una vittoria. Il primo, quello dell'invasione, resta un enigma. Gli assalti dei paracadutisti su due aeroporti di Kiev si sono trasformati in un massacro, mentre le colonne di tank lanciate verso Sumy, Karkhiv e Chernihiv erano troppo deboli per espugnare le città: meno della metà dei reparti disponibili è entrata in azione. Gli unici risultati ci sono stati a sud, dove l'intera regione tra Donbass e Crimea è stata occupata con l'eccezione di Mariupol. Perché? Probabilmente l'offensiva sulle città non aveva obiettivi militari ma politici: doveva servire per un cambio di regime, un golpe o qualcosa del genere, che riportasse al governo gli amici di Mosca. Putin è sempre stato un giocatore di scacchi, invece si è seduto a una partita di poker puntando su una scala a incastro: fallito il blitz della prima notte nella capitale, ha perso molte delle sue fiches. Forse voleva ripetere lo schema di Praga e Kabul: parà, presa del palazzo del potere e insediamento del governo collaborazionista. La quinta colonna promessa dai suoi servizi segreti però non s'è vista mentre gli ucraini hanno reagito in maniera straordinaria.
A quel punto i generali hanno buttato contro Kiev e le altre città il resto delle forze: 100mila soldati e seimila blindati si sono mossi però come un esercito del secolo scorso, finendo in trappola. La débacle più grave è sintetizzata in una sigla: C3 ossia Comando, Controllo e Comunicazione, l'ossatura di ogni conflitto. Il comando non controllava i reparti, che non riuscivano a comunicare, né tra loro, né con i vertici. Una bolgia infernale, in cui i singoli battaglioni avanzavano alla cieca fino all'esaurimento del carburante; i convogli dei rifornimenti si perdevano tra le imboscate; aerei e cannoni agivano per fatti loro senza coordinamento. Tanto più che la direzione delle operazioni - come ha scritto il New York Times - è rimasta nei bunker di Mosca, lontanissimo dall'Ucraina, e i generali per capire cosa stesse accadendo ai loro uomini sono corsi in prima linea, finendo spesso nel mirino dei cecchini.
Gli eserciti della Nato hanno l'ossessione del C3, che viene affidato ad apparati satellitari, per "combattere in rete" condividendo tutte le informazioni in tempo reale persino sui tablet delle pattuglie. I russi invece sono all'anno zero: gli uomini a terra non hanno modo di contattare gli aerei e guidarne gli interventi ma faticano pure a dialogare con l'artiglieria. L'aviazione non ha preso il dominio del cielo, nonostante sia venti volte superiore a quella di Kiev. La scarsità di armi di precisione, poi, le impedisce di dare sostegno ai reparti in crisi. Ma non riesce neppure a scoprire i velivoli avversari, perché ha pochi radar volanti, tanto che gli elicotteri sono arrivati indisturbati fino a Belgorod. Tutta l'attività di ricognizione è carente: non scoprono dov'è il nemico, non hanno droni che accompagnano i reparti. Insomma, un corpaccione con grandi muscoli ma senza una testa, che mena mazzate a casaccio.
L'ultima pianificazione, la terza, prende atto di queste drammatiche debolezze e riporta l'orologio al 1943: una lenta guerra sovietica, con ambiguità difficili da decifrare. Sparano senza sosta sulle città, ma non staccano luce e internet. Vogliono soffocare i rifornimenti, ma non distruggono ponti e ferrovie. L'attacco nel Donbass e a Mariupol viene lasciato nelle mani dei miliziani ceceni, caucasici o separatisti. Perché il soldato russo non è più quello di Stalingrado: per un mese ha obbedito e si è sacrificato; adesso fatica a capire per cosa sta combattendo. >>
Insomma, finora Russia degradata a nazione militarmente sottosviluppata
<<
Il generale italiano Giulio Douhet nel 1921 ha rivoluzionato l'idea di guerra, inventando i "bombardamenti strategici", ma la Regia Aeronautica non ha mai avuto mezzi e strutture per concretizzare le sue idee: le applicarono poi le "fortezze volanti" americane sulle nostre città. Il comandante russo Valery Gerasimov invece passerà alla storia come il generale che ha concepito la guerra ibrida del futuro ma ha condotto la sua armata a una disfatta con metodi del passato. Il raid degli elicotteri a Belgorod non è che l'ultima di una lunga serie di deficienze della macchina bellica di Mosca, così profonde da apparire incredibili: peccati capitali nell'organizzazione, nelle tattiche e negli strumenti.
In cinque settimane i russi hanno cambiato tre diversi piani di battaglia, senza incassare una vittoria. Il primo, quello dell'invasione, resta un enigma. Gli assalti dei paracadutisti su due aeroporti di Kiev si sono trasformati in un massacro, mentre le colonne di tank lanciate verso Sumy, Karkhiv e Chernihiv erano troppo deboli per espugnare le città: meno della metà dei reparti disponibili è entrata in azione. Gli unici risultati ci sono stati a sud, dove l'intera regione tra Donbass e Crimea è stata occupata con l'eccezione di Mariupol. Perché? Probabilmente l'offensiva sulle città non aveva obiettivi militari ma politici: doveva servire per un cambio di regime, un golpe o qualcosa del genere, che riportasse al governo gli amici di Mosca. Putin è sempre stato un giocatore di scacchi, invece si è seduto a una partita di poker puntando su una scala a incastro: fallito il blitz della prima notte nella capitale, ha perso molte delle sue fiches. Forse voleva ripetere lo schema di Praga e Kabul: parà, presa del palazzo del potere e insediamento del governo collaborazionista. La quinta colonna promessa dai suoi servizi segreti però non s'è vista mentre gli ucraini hanno reagito in maniera straordinaria.
A quel punto i generali hanno buttato contro Kiev e le altre città il resto delle forze: 100mila soldati e seimila blindati si sono mossi però come un esercito del secolo scorso, finendo in trappola. La débacle più grave è sintetizzata in una sigla: C3 ossia Comando, Controllo e Comunicazione, l'ossatura di ogni conflitto. Il comando non controllava i reparti, che non riuscivano a comunicare, né tra loro, né con i vertici. Una bolgia infernale, in cui i singoli battaglioni avanzavano alla cieca fino all'esaurimento del carburante; i convogli dei rifornimenti si perdevano tra le imboscate; aerei e cannoni agivano per fatti loro senza coordinamento. Tanto più che la direzione delle operazioni - come ha scritto il New York Times - è rimasta nei bunker di Mosca, lontanissimo dall'Ucraina, e i generali per capire cosa stesse accadendo ai loro uomini sono corsi in prima linea, finendo spesso nel mirino dei cecchini.
Gli eserciti della Nato hanno l'ossessione del C3, che viene affidato ad apparati satellitari, per "combattere in rete" condividendo tutte le informazioni in tempo reale persino sui tablet delle pattuglie. I russi invece sono all'anno zero: gli uomini a terra non hanno modo di contattare gli aerei e guidarne gli interventi ma faticano pure a dialogare con l'artiglieria. L'aviazione non ha preso il dominio del cielo, nonostante sia venti volte superiore a quella di Kiev. La scarsità di armi di precisione, poi, le impedisce di dare sostegno ai reparti in crisi. Ma non riesce neppure a scoprire i velivoli avversari, perché ha pochi radar volanti, tanto che gli elicotteri sono arrivati indisturbati fino a Belgorod. Tutta l'attività di ricognizione è carente: non scoprono dov'è il nemico, non hanno droni che accompagnano i reparti. Insomma, un corpaccione con grandi muscoli ma senza una testa, che mena mazzate a casaccio.
L'ultima pianificazione, la terza, prende atto di queste drammatiche debolezze e riporta l'orologio al 1943: una lenta guerra sovietica, con ambiguità difficili da decifrare. Sparano senza sosta sulle città, ma non staccano luce e internet. Vogliono soffocare i rifornimenti, ma non distruggono ponti e ferrovie. L'attacco nel Donbass e a Mariupol viene lasciato nelle mani dei miliziani ceceni, caucasici o separatisti. Perché il soldato russo non è più quello di Stalingrado: per un mese ha obbedito e si è sacrificato; adesso fatica a capire per cosa sta combattendo. >>
Insomma, finora Russia degradata a nazione militarmente sottosviluppata
pulviscolo
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il costo occulto delle dittature governate da despoti: nepotismo, corruzione, inettitudine, lec.cc.aculismo come carrierismo senza limitismo,...
che il milite russo oggi utilizzi il kalashnikov recuperato dalle armerie dai tempi dell'afganistan, perchè i figli dei burocrati russi di potessero vestire prada, studiare e vivere a londra non mi stupirebbe per niente.
che il milite russo oggi utilizzi il kalashnikov recuperato dalle armerie dai tempi dell'afganistan, perchè i figli dei burocrati russi di potessero vestire prada, studiare e vivere a londra non mi stupirebbe per niente.
Per sapere i veri numeri ci vorranno decenni. E' verosimile un numero di caduti russi tra i 5.000 ed i 10.000, mentre per le forze militari ucraine si arriva tra 20.000-50.000
wizardgsz
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La Russia ahinoi ha ormai vinto militarmente in Ucraina è tutto distrutto e le città cadono giorno dopo giorno senza aiuti occidentali
wizardgsz
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Cosi continuando si profila sconfitta epocale della Russia putiniana
Strano concetto che hai tu della vittoria militare. Per te radere al suolo e contemporaneamente avere perdite abnormi, è vittoria militare. Per me ti sbagli... li hanno mandati a fare una invasione facendo subire a ragazzi russi di leva un tiro al piccione.
Complimentoni
Guarda nel video fresco fresco che perdite delle forze russe...
PS: distruggere le città non è prendere le città. Tra l'altro stiamo vedendo che i russi non sono capaci a mantenerle.
Lo scudo di cartone per difendersi dai droni - la Repubblica
Strano concetto che hai tu della vittoria militare. Per te radere al suolo e contemporaneamente avere perdite abnormi, è vittoria militare. Per me ti sbagli... li hanno mandati a fare una invasione facendo subire a ragazzi russi di leva un tiro al piccione.
Complimentoni
Guarda nel video fresco fresco che perdite delle forze russe...
PS: distruggere le città non è prendere le città. Tra l'altro stiamo vedendo che i russi non sono capaci a mantenerle.
Lo scudo di cartone per difendersi dai droni - la Repubblica
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Credo che Putin in principio avesse ben altri piani e prospettive ma ormai, dopo settimane di operazione di pace, ha messo in conto la perdita di migliaia di giovani (non a caso ne sta arruolando 130k mentre invia in Ucraina gli "esperti" da altri fronti caldi).
Ora Vladimir Putin arruola altri 134mila russi per l'esercito: leva obbligatoria di nuove reclute – Il Tempo
Anche l'altro ieri da Bruno Vespa paventavano la caduta dell'Ucraina, i tempi sono maturi per la vittoria di Putin e stanno per cedere senza il nostro aiuto. Non è quello che auspico ma è la triste situazione che mi porta a pensarlo (e lo dicono anche gli "esperti" in TV). Ieri sera stesse prospettive nere pure su Rete 4 da altri "esperti" sino ad ora invece "ottimisti" sulle sorti del conflitto ma si stanno ricredendo.
Purtroppo
I giovani russi in guerra sono anche questo:
gianni marco
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addirittura, quando alcune truppe russe, rientrano in bielorussia, per avvicendamento, vanno da uno spedizioniere bielorusso che organizza pacchi con la merce saccheggiata in Ucraina da spedire poi in russia...
Maupassant
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il che dà anche l'idea di come stanno messi in Russia
zitto-ma-dritto
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Intanto gli elicotteri russi continuano ad essere abbattuti.
https://www.youtube.com/watch?v=rXnjQmoV2D8&ab_channel=TheSun
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wizardgsz
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Onorabilità dei soldati di putin...
... eccola qua!
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zitto-ma-dritto
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Piccolo OT
Un altro articolo sull'onore che dovremmo tributare ai soldati russi occupanti e a quelli che a migliaia di km di distanza, in nazioni libere dalla propaganda di stato, ancora ne difendono le ragioni.
Guerra Russia-Ucraina, l'orrore di Bucha: le immagini dei corpi dei civili uccisi lungo la strada con le mani legate - Il Fatto Quotidiano
Un altro articolo sull'onore che dovremmo tributare ai soldati russi occupanti e a quelli che a migliaia di km di distanza, in nazioni libere dalla propaganda di stato, ancora ne difendono le ragioni.
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Qualcuno dice "i russi hanno vinto" perché hanno conquistato qualche città... hanno perso Irpin, quindi "i russi hanno perso"!?
Vincere facendo esecuzioni sommarie di strada contro civili inermi mentre sono sulla via della ritirata... altro che vittoria!
Vincere facendo esecuzioni sommarie di strada contro civili inermi mentre sono sulla via della ritirata... altro che vittoria!
franz.old
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Per me hanno perso la faccia...
Pensavano fosse una passeggiata come in crimea,invece è stato un bagno di sangue..
Sono convinto che se potessero anche quelli del don bass li manderebbero a cacare,vista la strenua resistenza di Mariapol dove la maggioranza è russa
Pensavano fosse una passeggiata come in crimea,invece è stato un bagno di sangue..
Sono convinto che se potessero anche quelli del don bass li manderebbero a cacare,vista la strenua resistenza di Mariapol dove la maggioranza è russa
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l'Ucraina ormai ha ben poco da perdere... fin quando campa l'ultimo ucraino combattente potranno solo vincere.
Dall'altro lato quelli che hanno tanto da perdere sono almeno due
- la Russia, perdere una enormità di ricchezza e tantissimi giovani
- putin, perdere tutto
Comandante dei paracadutisti russi caduto in Ucraina
Dall'altro lato quelli che hanno tanto da perdere sono almeno due
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