Grazie, per cui a 66 anni e spicci posso andare in pensione ma per la rita devo aspettare comunque i 59 anni e spicci...
Per cui posso fare solo 7 anni di rita max, non ha senso ma vabbe'.
Quindi calcolo circa 56k (7anni x 8k) e il resto che ho sul fondo pensione me lo faro' dare come rendita al raggiungimento della pensione.
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Occorre premettere che la RITA non è il Santo Graal dell'aspirante rentier ma è solo una delle armi presenti nel suo arsenale, la quale può essere sfoderata come ponte integrativo per sopperire ad un patrimonio non congruo ad una liberazione anticipata.
Questo implica, per rispondere a bigmad, che la RITA serve a poco se non si è costruito nel tempo e con lungimiranza un tesoretto di risparmi, se non si è comprato "tempo-vita" accantonando risorse finalizzate alla liberazione personale anticipata dalla schiavitù del lavoro.
Detto questo, gli importi erogati dalla RITA sono soldi nostri, la RITA non è altro che un'interessante forma di decumulo del montante maturato sul nostro fondo pensione integrativo, non è un sussidio statale come per esempio la NASPI o l'RdC.
L'aspirante rentier può usare la RITA come ponte integrativo oppure può scegliere di usarla per ottenere un'extra ottimizzazione fiscale, pur avendo un patrimonio congruo per il ritiro anticipato.
In merito a quest'ultimo punto, lo stato dell'arte dell'ottimizzazione fiscale permessa dalla RITA consiste nel calibrare la RITA annuale in modo tale che la quota imponibile della RITA sia di poco superiore a 8174 Euro, scegliendo la tassazione ordinaria in alternativa alla tassazione agevolata sostitutiva (forchetta 9-15%).
La quota imponibile della RITA è rappresentata dalla quota soggetta a tassazione ovvero le quote volontarie + le quote datoriali + TFR presenti nel nostro FP.
Supponiamo per esempio di aver accumulato un montante di 120k di cui 82k di conferimenti (TFR + quote aderente + quote datoriali).
Se noi richiediamo la RITA su 10 annualità (12k annui) e optiamo per la tassazione ordinaria, saremo soggetti a tassazione solo su 8200 Euro (quota imponibile) perchè sul resto della RITA ci abbiamo già pagato le tasse (rivalutazioni e quote non dedotte).
Ma siccome 8200 Euro superano il limite di 8174 Euro, avremo diritto di incassare per intero i 1200 Euro di bonus ex Renzi (sotto forma di credito d'imposta), bonus che non incasseremmo se la quota imponibile della RITA fosse inferiore a 8174 Euro.
Nel tuo caso quindi dovresti calibrare la RITA in modo tale che, spalmata su un periodo di 7 anni, la quota imponibile annua risulti superiore a 8174 Euro.
In questo modo ti entrerebbero 1200 Euro netti annui di bonus ex Renzi ottenendo una perfetta ottimizzazione fiscale.
E non è finita.
Siccome la RITA ci permette di aggirare il vincolo dell'incasso del montante 100% cash, considerati i generalmente scarsi coefficienti di trasformazione degli FPN/FPA, puoi pensare di allocare complessivamente sulla RITA una quota del montante che ti permetta di scendere sotto la soglia di 90-100k di montante residuo, in modo tale da poter incassare il resto del montante 100% cash alla decorrenza della pensione di vecchiaia.
Come vedi questo strumento è abbastanza flessibile da permettere di adattarsi a diverse esigenze individuali, spalmando il decumulo in un intervallo temporale a piacere da 1 anno a 10 anni (avendone i requisiti) e con un ammontare calibrato per ottenere il massimo beneficio fiscale possibile.
La RITA è come un coltellino svizzero per costruire un piano di decumulo del capitale, alla faccia dello strumento inutile per l'aspirante rentier...