Cripto e dichiarazione dei redditi (vol. IV)

Come compilerò il campo 7 del quadro RW?

  • Riporterò il valore solo del primo bonifico del 2021

    Voti: 10 12,5%
  • Riporterò il valore della somma dei bonifici eseguiti nel corso del 2021

    Voti: 46 57,5%
  • Non so, devo ancora decidere

    Voti: 24 30,0%

  • Votanti
    80
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Gli Euro nel calcolo della soglia non c'entrano assolutamente nulla.

Bisogna capire bene cosa intende Micheli, che non dimentichiamolo rimane uno specialista della materia...

perche' gli exchange che hanno sede estera e moniti di iban si possono considerare conti correnti o depositi.

Comunque riguardo a questa sentenza della cassazione del 2020 le crypto sono strumenti finanziari e quindi la famosa giacenza dei 51.000€ che l'Ade ha sempre esposto con il Tuir perche' equiparate a valute estere? che facciamo le tassiamo sempre come le azioni,obbligazioni etc. maa... Senza una legge chiara.
https://www.assinews.it/10/2020/criptovalute-vendite-controllate/660078858/

Cosa ne pensi.
 
Buongiorno

è da un pò che sono assente dal FOL quindi, alla luce di quello che leggo negli ultimi post, avrei bisogno di un chiarimento:

facciamo finta che io tenga le mie cripto ferme nel wallet per una decida di anni,
senza fare nessun prelievo
e ipotizziamo anche che in questo lasso di tempo io superi la soglia (molti presumono che in questi anni BTC possa raggiungere valori molto alti a frinte di un investimento odierno irrisorio, o quasi!!!)...

in questi 10 anni devo pagare qualcosa o ci rivediamo quando faccio cashout e quando, si spera, la tassazione delle cripto sarà una volta per tutte chiara o cmq meno "oscura" di quanto sia ora?

domanda mia e di una decina di miei amici :D:D:D

finchè non vendi i btc non devi pagare mai nulla. per vendere si intende anche, putroppo, scambiarli con altre cripto.
 
Esatto, il valore in euro da considerare e' quello del momento in cui lo ricevi; la somma di tutti questi "micro-interessi" costituisce l'imponibile a fine anno (step 1).

Poi, quei singoli microinteressi dal momento della corresponsione li devi assimilare a valuta estera (step 2).

Il vero problema rimane l'aspetto contabile, che speriamo regolamentino semplificandolo, quanto prima.

Diversamente il piccolo investitore oggettivamente sara' impossibilitato negli adempimenti fiscali!

è un procedimento molto poco ragionevole e pieno punti deboli. pagare alla conversione in euro sarebbe molto meglio. magari anche sconveniente fiscalmente, ma fattibile.
 
Diversamente il piccolo investitore oggettivamente sara' impossibilitato negli adempimenti fiscali!
E' proprio quello che sostenevo nella mia opinione sullo Staking: non che non si debba pagare... ma che - al momento - calcolarlo è altamente impraticabile per il "pesce piccolo".
Per cui io mi astengo perché non è realistico per me riuscire a farlo.

Presumo che l'AdE stessa arriverà a tale conclusione e, col tempo, si inventerà qualche soluzione praticabile.
Ovviamente ciò non toglie che, in teoria, chi si astiene si espone a rischi. Per cui ciascuno faccia le sue scelte :rolleyes:
 
Io fedelissimo di Micheli......mah! alcune cose, come ho già detto, non le condivido e nè sono iscritto a Criptotax; Per me sta sbagliando sul suo concetto di cash out applicato alle cripto!

L'unico che condivido al 99% è Giorgio D'Amico, sai quello che sostiene che la valuta estera detenuta in contanti in Italia sotto il materasso vada dichiarata in RW (ha ragione!)

Comunque, tu avvisa TinaC che è uscito un interpello che ha elevato a livello di prassi ciò che lei considera "baggianate". Potrebbe aver bisogno di modificare il suo atteggiamento fiscale per evitare sanzioni......

....approfondendo un pò il tema sto guardando un pò di interventi di D'Amico e lui sul discorso staking-lending diceva che erano redditi di capitale ma non si potevano tassare ad aliquota sostitutiva del 26% e quindi erano soggetti ad aliquota marginale in quadro RL .... direi che alla fine sto 99% possiamo ridurlo anche al 50 .....:D
 
Siccome cercavo interventi di D'Amico anche relativamente agli NFT, riporto qui, ad utilità del forum, quella che D'Amico ritiene sia la corretta modalità di gestione dichiarativa e fiscale degli NFT.

Secondo D'Amico gli NFT non si possono considerare, al pari delle criptovalute, assimilate a "valute estere", ma piuttosto come "beni mobili" detenuti all'estero, e in quanto tali da indicare nella dichiarazione in quadro RW; il codice da indicare però non è il 14, bensì altro codice "residuale" (nell'intervento visto non lo ricordava), immagino possa essere il codice 18 "altri beni patrimoniali", il 17 "opere d'arte e gioielli".

Il valore da indicare nel quadro RW è il costo d'acquisto (immagino, come nel mio caso, che gli NFT vinti o regalati vadano inseriti a valore zero, anche se non so se si può), e la relativa plusvalenza da portare a tassazione, ad aliquota ordinaria, sarà data dalla differenza tra il valore della vendita e il costo di acquisto
 
....approfondendo un pò il tema sto guardando un pò di interventi di D'Amico e lui sul discorso staking-lending diceva che erano redditi di capitale ma non si potevano tassare ad aliquota sostitutiva del 26% e quindi erano soggetti ad aliquota marginale in quadro RL .... direi che alla fine sto 99% possiamo ridurlo anche al 50 .....:D

Continua ad aver ragione D'Amico.

L'interpello di cryptosmart non rende applicabile l'articolo 18 del tuir.

Dunque in dichiarativo i contribuenti su redditi da capitale cripto (persino sulla fattispecie indicata nell'interpello cryptosmart) sono ancora vincolati all'RL sezione 1.

Almeno fino a quando non esistera' davvero un'intermediario che su quello specifico reddito applichera' l'aliquota unica.

La cattiva notizia credo e' che cio' non succedera' molto presto: nemmeno cryptosmart penso potra' diventare sostituto sull'art 44, in quanto non credo sia un'intermediario previsto dalla legge 239.

Vedremo.
 
Salve,
certe farneticazioni si possono trovare solo andandosele a cercare nella cloaca di internet, al suo posto consiglio la lettura di questo testo:

tuir libro testo tascabile.jpg

Magari sotto l'ombrellone in edizione tascabile.
Sembra di essere su scherzi a parte, i redditi si conseguono in denaro, in euro!

In quel testo di Legge troverete anche l'articolo 44 che dice per filo e per segno cosa sono e cosa no i redditi di capitale e alla lettera H sancisce che sono esclusi dai redditi da capitale tutti, i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi (tipo gettoni che aumentano di valore) e negativi (tipo gettoni che diminuiscono di valore) in dipendenza di un evento incerto (tipo volatilità dei gettoni, tipo gettoni che falliscono, tipo emittenti che falliscono, tipo la data in cui sé, e quando, e forse ricaverò degli euro certi con cui pagare le imposte ecc ecc).

Per quanto riguarda la tassazione della vendita ed il conseguente ricavo in euro dei gettoni virtuali (per i quali la definizione di Legge è unica e ricomprende anche gli NFT),
per una persona fisica possono entrare in gioco solo i redditi diversi di natura finanziaria, nel quadro RT (senza entrare nelle questioni di reddito di impresa e per chi lo fa professionalmente).
Saluti.
 
Ultima modifica:
Continua ad aver ragione D'Amico.

L'interpello di cryptosmart non rende applicabile l'articolo 18 del tuir.

Dunque in dichiarativo i contribuenti su redditi da capitale cripto (persino sulla fattispecie indicata nell'interpello cryptosmart) sono ancora vincolati all'RL sezione 1.

Almeno fino a quando non esistera' davvero un'intermediario che su quello specifico reddito applichera' l'aliquota unica.

La cattiva notizia credo e' che cio' non succedera' molto presto: nemmeno cryptosmart penso potra' diventare sostituto sull'art 44, in quanto non credo sia un'intermediario previsto dalla legge 239.

Vedremo.

Conte, conosci per caso un modo, un software, che dandogli da mangiare il csv di binance è in grado di ricavare i tassi di cambio in euro delle cripto all'ora esatta di conseguimento della microcedolina?
ho provato koinly free non ce la fa.
 
Salve,
certe farneticazioni si possono trovare solo andandosele a cercare nella cloaca di internet, al suo posto consiglio la lettura di questo testo:

Vedi l'allegato 2840762

Magari sotto l'ombrellone in edizione tascabile.
Sembra di essere su scherzi a parte, i redditi si conseguono in denaro, in euro!

In quel testo di Legge troverete anche l'articolo 44 che dice per filo e per segno cosa sono e cosa no i redditi di capitale e alla lettera H sancisce che sono esclusi dai redditi da capitale tutti, i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi (tipo gettoni che aumentano di valore) e negativi (tipo gettoni che diminuiscono di valore) in dipendenza di un evento incerto (tipo volatilità dei gettoni, tipo gettoni che falliscono, tipo emittenti che falliscono, tipo la data in cui sé, e quando, e forse ricaverò degli euro certi con cui pagare le imposte ecc ecc).

Per quanto riguarda la tassazione della vendita ed il conseguente ricavo in euro dei gettoni virtuali (per i quali la definizione di Legge è unica e ricomprende anche gli NFT),
per una persona fisica possono entrare in gioco solo i redditi diversi di natura finanziaria, nel quadro RT (senza entrare nelle questioni di reddito di impresa e per chi lo fa professionalmente).
Saluti.

Tina sei una boccata d'aria fresca su questo thread abitato per lo più da farneticanti ignoranti in materia.
Le imposte si pagano sulla base delle normative. L'agenzia delle entrate non ha potere legislativo, può emettere tutte le circolari che vuole e pubblicare le risposte agli interpelli, restano pareri (sbagliati).
Rimango veramente basito dal comportamento di alcuni utenti che idolatrano tale ente millantando che la prassi dell'agenzia delle entrate equivale alla legge. Mai cosa può essere più sbagliata e fuorviante di questa.

Le imposte si pagano su redditi attuali certi ed effettivi. E tale definizione equivale solamente all'aumento di capacità contributiva in EURO.

C'è gente convinta che scambiando token tra di loro si debbano pagare le tasse perché lo ha detto l'Ade. Mi verrebbe voglia di spaccare la testa contro il muro leggendo certe aberrazioni. Come se non esistesse più il diritto tributario, l'agenzia delle entrate fosse onnisciente e onnipotente secondo questa visione e la si possa solo seguire pedissequamente.

Adesso siamo anche arrivati al punto che i reward per lo staking ricevuti su un indirizzo in blockchain siano equiparati ad un reddito da capitale, qui o si scherza o si è in un manicomio.

P.s. non posso darti più Rep
 
Ultima modifica:
Ragazzi buongiorno, avrei bisogno di una dritta per la compilazione online del quadro RW.
Se vado sul sito dell'ADE per la dichiarazione precompilata ho queste 3 scelte:
- Modello 730 precompilato
- Modello PF Web precompilato
- Modello PF Online precompilato

Visto che l'anno scorso ho cambiato lavoro quindi ho un doppio CU (sono dipendente) non capisco se, scegliendo 730 precompilato, io abbia poi modo di editare il quadro RW o se invece questo posso farlo solo con una delle altre due voci.

Da quanto ho capito potrei andre di 730 precompilato e successivamente compilare il solo quadro RW del PF Web, corretto?

Grazie a chi mi darà una mano.
 
Ultima modifica:
Fai pure il 730 precompilato poi nella pagina dell'invio ti da la possibilità di compilare gli altri quadri ed inviarli, separatamente dal 730.
Non sei obbligato ad inviare tutto nello stesso momento, io il 730 l'ho già inviato e ho già ricevuto il rimborso questo mese, il quadro RW invece lo compilerò a settembre con calma.
 
L'agenzia delle entrate non ha potere legislativo, può emettere tutte le circolari che vuole e pubblicare le risposte agli interpelli, restano pareri (sbagliati).
Rimango veramente basito dal comportamento di alcuni utenti che idolatrano tale ente millantando che la prassi dell'agenzia delle entrate equivale alla legge. Mai cosa può essere più sbagliata e fuorviante di questa.

Premesso che qui nessuno si sogna di idolatrare l'Ade, anzi! La strategia e' completamente differente da cio' che pensi.

Guarda, te la riassumo in poche parole, il concetto e' il seguente:

"Che atteggiamento fiscale mi conviene assumere, considerato che l'Ade e la G. di F. (non dimentichiamolo!) sono gli organi deputati al sanzionamento fiscale amministrativo e penale?".

Poi ognuno fa come vuole ovviamente.

Per quanto attiene le competenze giuridiche in materia, certamente non e' questa la sede dove confrontarsi, peraltro schermati dall'anonimato...tuttavia penso che qualcuno (pochi) più che dai manuali fiscali dovrebbero partire da Thomas Hobbes, perche' costoro non accettano il concetto di Stato verso il quale nutrono un'avversita' preconcetta.

E' piu' una questione ideologica che di merito, credimi!
 
Guarda, te la riassumo in poche parole, il concetto e' il seguente:

"Che atteggiamento fiscale mi conviene assumere, considerato che l'Ade e la G. di F. (non dimentichiamolo!) sono gli organi deputati al sanzionamento fiscale amministrativo e penale?".

Il legislatore non vuole fare il proprio mestiere e preferisce ignorare l'avvento di questa nuova asset class, e il MeF delega senza ritegno il proprio potere legislativo ed esecutivo All'agenzia delle entrate, la quale dovrebbe occuparsi esclusivamente di riscuotere le imposte sulla base delle normative. Non di certo provare a legiferare attraverso le circolari.

In questa situazione fantozziana, l'atteggiamento corretto è quello del contribuente che opera in buona fede. È giusto che a seguito dell'aumento della propria capacità contributiva si sia soggetti ad un prelievo maggiore.
Non condivido neanche le posizioni dei massimalisti anarchici che ritengono lo stato essere un concetto superato e pertanto si rifiutano a prescindere di partecipare e di adottare un comportamento corretto.

La verità però sta nel mezzo. L'agenzia delle entrate opera al di sopra della legge, forte di un meccanismo perverso basato sull'inversione dell'onere della prova e della reticenza del cittadino ad affrontare il processo tributario anche quando è nella ragione, per via dei costi e dei giudici che applicano il meccanismo della compensazione delle spese legali, ovvero mi pago le spese legali da solo anche quando vinco.
È un'autorità fiscale che mira a spremere come limoni quanto più possibile i soliti noti che pagano sempre, operando sostanzialmente con dei target di riscossione da raggiungere in un modo o nell'altro.
È un ente che ha interessi diametralmente opposti a quelli del cittadino, e non ha altra ragione di esistere se non quella di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Alla luce di questa doverosa premessa non bisogna comunque cedere alla tentazione di rassegnarsi e sottostare alle invenzioni surreali che ci propongono. Nella fattispecie delle crittovalute mi riferisco all'assimilazione alle valute estere, che non ha alcun senso ed è assolutamente illegale. Va contro l'articolo 53 della costituzione, va contro le sentenze della corte di giustizia europea, contro le normative europee recepite dallo stesso legislatore italiano ai fini della legge penale, e infine contro alla Corte Costituzionale che ha specificato che condizione imprescindibile per riscuotere imposte è che vi siano categorie specifiche nel TUIR.


Motivo per il quale io mi adeguo al monitoraggio fiscale e pago le imposte nel momento in cui aumenta la mia capacità contributiva, da bravo cittadino. Ovvero quando ricevo un ammontare in Euro. Sto "anticipando" il legislatore pur nonostante non sia assolutamente un atto dovuto, anzi. E sono tranquillo e protetto dallo statuto del contribuente che esplicita chiaramente che in uno stato di totale incertezza normativa io non sia assolutamente sanzionabile.

L'agenzia delle entrate ha buttato la tonnara in mare sperando che abb.occhino quanti più pesci possibili. Non hanno dati a disposizione sulle transazioni, non hanno conoscenze e competenze, non sono pronti a gestire flussi in blockchain, non hanno nulla. Eppure fan così tanto paura che centinaia di professionisti spuntano su youtube come funghi facendo terrorismo psicologico per aumentare le proprie consulenze.
E tutti ad abboccare come polli.

Eppure basterebbe un pochino di spirito critico, leggersi le normative e le sentenze. È tutto pubblico e disponibile con due click. Però no, meglio seguire come dei cerebrolesi l'agenzia delle entrate che opera al di fuori delle normative, che rispetto al legislatore vale come un due di coppe con briscola di spade.
 
Il legislatore non vuole fare il proprio mestiere e preferisce ignorare l'avvento di questa nuova asset class, e il MeF delega senza ritegno il proprio potere legislativo ed esecutivo All'agenzia delle entrate, la quale dovrebbe occuparsi esclusivamente di riscuotere le imposte sulla base delle normative. Non di certo provare a legiferare attraverso le circolari.

In questa situazione fantozziana, l'atteggiamento corretto è quello del contribuente che opera in buona fede. È giusto che a seguito dell'aumento della propria capacità contributiva si sia soggetti ad un prelievo maggiore.
Non condivido neanche le posizioni dei massimalisti anarchici che ritengono lo stato essere un concetto superato e pertanto si rifiutano a prescindere di partecipare e di adottare un comportamento corretto.

La verità però sta nel mezzo. L'agenzia delle entrate opera al di sopra della legge, forte di un meccanismo perverso basato sull'inversione dell'onere della prova e della reticenza del cittadino ad affrontare il processo tributario anche quando è nella ragione, per via dei costi e dei giudici che applicano il meccanismo della compensazione delle spese legali, ovvero mi pago le spese legali da solo anche quando vinco.
È un'autorità fiscale che mira a spremere come limoni quanto più possibile i soliti noti che pagano sempre, operando sostanzialmente con dei target di riscossione da raggiungere in un modo o nell'altro.
È un ente che ha interessi diametralmente opposti a quelli del cittadino, e non ha altra ragione di esistere se non quella di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Alla luce di questa doverosa premessa non bisogna comunque cedere alla tentazione di rassegnarsi e sottostare alle invenzioni surreali che ci propongono. Nella fattispecie delle crittovalute mi riferisco all'assimilazione alle valute estere, che non ha alcun senso ed è assolutamente illegale. Va contro l'articolo 53 della costituzione, va contro le sentenze della corte di giustizia europea, contro le normative europee recepite dallo stesso legislatore italiano ai fini della legge penale, e infine contro alla Corte Costituzionale che ha specificato che condizione imprescindibile per riscuotere imposte è che vi siano categorie specifiche nel TUIR.


Motivo per il quale io mi adeguo al monitoraggio fiscale e pago le imposte nel momento in cui aumenta la mia capacità contributiva, da bravo cittadino. Ovvero quando ricevo un ammontare in Euro. Sto "anticipando" il legislatore pur nonostante non sia assolutamente un atto dovuto, anzi. E sono tranquillo e protetto dallo statuto del contribuente che esplicita chiaramente che in uno stato di totale incertezza normativa io non sia assolutamente sanzionabile.

L'agenzia delle entrate ha buttato la tonnara in mare sperando che abb.occhino quanti più pesci possibili. Non hanno dati a disposizione sulle transazioni, non hanno conoscenze e competenze, non sono pronti a gestire flussi in blockchain, non hanno nulla. Eppure fan così tanto paura che centinaia di professionisti spuntano su youtube come funghi facendo terrorismo psicologico per aumentare le proprie consulenze.
E tutti ad abboccare come polli.

Eppure basterebbe un pochino di spirito critico, leggersi le normative e le sentenze. È tutto pubblico e disponibile con due click. Però no, meglio seguire come dei cerebrolesi l'agenzia delle entrate che opera al di fuori delle normative, che rispetto al legislatore vale come un due di coppe con briscola di spade.

Ben detto!
Belle parole, per alcuni versi anche condivisibili devo dire, che dimostrano uno spirito impavido...ma, ahime', parole destinate ad essere ingoiate una ad una davanti al funzionario Ade o all' Isp. Sup. Sc. Della G di F.
Poi per la disobbedienza fiscale ci organizziamo, dai!
 
Ciao,
domanda.
Nel 2021 non mi sono segnato quante crypto avevo ad inizio anno (erano pochi euro, una quarantina forse a dir tanto) e quanto avevo a fine 2021 (all'incirca 700 euro), perchè pensavo che binance mantenesse lo storico. Purtroppo ho visto oggi che binance mantiene lo storico solo per 6 mesi.
C'è modo per ottenere lo storico da binance per l'intero 2021 ?
Consigli ? Il commercialista mi ha suggerito di non dichiarare niente essendo cifre "irrisorie"
 
Ben detto!
Belle parole, per alcuni versi anche condivisibili devo dire, che dimostrano uno spirito impavido...ma, ahime', parole destinate ad essere ingoiate una ad una davanti al funzionario Ade o all' Isp. Sup. Sc. Della G di F.
Poi per la disobbedienza fiscale ci organizziamo, dai!

Non c’è nulla da temere perché io le tasse le pago. In assenza di una normativa lo faccio con il buon senso.
La cosa che mi fa ridere è che tutti siano terrorizzati nonostante L’ade non abbia uno straccio di tracciabilità sulle transazioni negli exchange e nella Defi. (E con l’OAM non cambia niente, è un registro finalizzato soprattutto all’anti riciclaggio e a cui L’ade non ha accesso, quindi si preoccupi solo chi non fa il monitoraggio fiscale).
La buona agenzia delle entrate con i loro sistemi risalenti al paleolitico può solo verificare i movimenti dei conti correnti, quando ci riescono.
Motivo per il quale se ti fai un bel bonifico da coinbase di 100.000€ paghi il tuo 26% e dormi sonni tranquilli.
Non c’è nulla da temere, non c’è nulla di verificabile, non ci sono dati a disposizione per mandare accertamenti fiscali (se non appunto per omesso RW).
Stendono i tappeti rossi a chi paga proattivamente e anzi baciano per terra.

Eppure continua la campagna del terrore e di disinformazione secondo cui se non si applicano le indicazioni dei famigerati interpelli, si viene convocati negli inferi dove si subirà la propria evirazione.

Doppiamente colpevole chi a tempo perso pubblicizza gratuitamente (e L’ade ringrazia) questa visione dantesca della questione.

Davvero stucchevole.
 
Ciao,
domanda.
Nel 2021 non mi sono segnato quante crypto avevo ad inizio anno (erano pochi euro, una quarantina forse a dir tanto) e quanto avevo a fine 2021 (all'incirca 700 euro), perchè pensavo che binance mantenesse lo storico. Purtroppo ho visto oggi che binance mantiene lo storico solo per 6 mesi.
C'è modo per ottenere lo storico da binance per l'intero 2021 ?
Consigli ? Il commercialista mi ha suggerito di non dichiarare niente essendo cifre "irrisorie"

Niente ho contattato l'assistenza e non c'è modo.
Cmq domanda nel 2020 avevo 40 euro e non feci dichiarazione, per il 2021 mi conviene dire che ad inizio 2021 avevo 40 o zero ? Non vorrei finire nei casini per cifre così stupide...
 
Niente ho contattato l'assistenza e non c'è modo.
Cmq domanda nel 2020 avevo 40 euro e non feci dichiarazione, per il 2021 mi conviene dire che ad inizio 2021 avevo 40 o zero ? Non vorrei finire nei casini per cifre così stupide...

errato
binance permette lo storico fino a 6 mesi, basta inserire prima dal 01/01 al 30/06 e poi dal 01/07 al 31/12, incolli in un foglio excel e lo consegni al commercialista che ti ha detto una cosa errata riguardo alla non dichiarazione per cifre irrisorie
 
errato
binance permette lo storico fino a 6 mesi, basta inserire prima dal 01/01 al 30/06 e poi dal 01/07 al 31/12, incolli in un foglio excel e lo consegni al commercialista che ti ha detto una cosa errata riguardo alla non dichiarazione per cifre irrisorie

Il problema è che a me mancano i valori del 2021 da dichiarare nel 730.. e quei valori sono di un anno fa :/

E altra cosa, non avendo dichiarato i 40 euro del 2020 come faccio a dichiarare 40€ al primo gennaio 2021 ? Mi posso beccare una multa per 40€ :rolleyes: ?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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