Guarda, te la riassumo in poche parole, il concetto e' il seguente:
"Che atteggiamento fiscale mi conviene assumere, considerato che l'Ade e la G. di F. (non dimentichiamolo!) sono gli organi deputati al sanzionamento fiscale amministrativo e penale?".
Il legislatore non vuole fare il proprio mestiere e preferisce ignorare l'avvento di questa nuova asset class, e il MeF delega senza ritegno il proprio potere legislativo ed esecutivo All'agenzia delle entrate, la quale dovrebbe occuparsi esclusivamente di riscuotere le imposte sulla base delle normative. Non di certo provare a legiferare attraverso le circolari.
In questa situazione fantozziana, l'atteggiamento corretto è quello del contribuente che opera in buona fede. È giusto che a seguito dell'aumento della propria capacità contributiva si sia soggetti ad un prelievo maggiore.
Non condivido neanche le posizioni dei massimalisti anarchici che ritengono lo stato essere un concetto superato e pertanto si rifiutano a prescindere di partecipare e di adottare un comportamento corretto.
La verità però sta nel mezzo. L'agenzia delle entrate opera al di sopra della legge, forte di un meccanismo perverso basato sull'inversione dell'onere della prova e della reticenza del cittadino ad affrontare il processo tributario anche quando è nella ragione, per via dei costi e dei giudici che applicano il meccanismo della compensazione delle spese legali, ovvero mi pago le spese legali da solo anche quando vinco.
È un'autorità fiscale che mira a spremere come limoni quanto più possibile i soliti noti che pagano sempre, operando sostanzialmente con dei target di riscossione da raggiungere in un modo o nell'altro.
È un ente che ha interessi diametralmente opposti a quelli del cittadino, e non ha altra ragione di esistere se non quella di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Alla luce di questa doverosa premessa non bisogna comunque cedere alla tentazione di rassegnarsi e sottostare alle invenzioni surreali che ci propongono. Nella fattispecie delle crittovalute mi riferisco all'assimilazione alle valute estere, che non ha alcun senso ed è assolutamente illegale. Va contro l'articolo 53 della costituzione, va contro le sentenze della corte di giustizia europea, contro le normative europee recepite dallo stesso legislatore italiano ai fini della legge penale, e infine contro alla Corte Costituzionale che ha specificato che condizione imprescindibile per riscuotere imposte è che vi siano categorie specifiche nel TUIR.
Motivo per il quale io mi adeguo al monitoraggio fiscale e pago le imposte nel momento in cui aumenta la mia capacità contributiva, da bravo cittadino. Ovvero quando ricevo un ammontare in Euro. Sto "anticipando" il legislatore pur nonostante non sia assolutamente un atto dovuto, anzi. E sono tranquillo e protetto dallo statuto del contribuente che esplicita chiaramente che in uno stato di totale incertezza normativa io non sia assolutamente sanzionabile.
L'agenzia delle entrate ha buttato la tonnara in mare sperando che abb.occhino quanti più pesci possibili. Non hanno dati a disposizione sulle transazioni, non hanno conoscenze e competenze, non sono pronti a gestire flussi in blockchain, non hanno nulla. Eppure fan così tanto paura che centinaia di professionisti spuntano su youtube come funghi facendo terrorismo psicologico per aumentare le proprie consulenze.
E tutti ad abboccare come polli.
Eppure basterebbe un pochino di spirito critico, leggersi le normative e le sentenze. È tutto pubblico e disponibile con due click. Però no, meglio seguire come dei cerebrolesi l'agenzia delle entrate che opera al di fuori delle normative, che rispetto al legislatore vale come un due di coppe con briscola di spade.