Leggetevi questo articolo dell'Ubaldo, fa un'ottima disamina non solo delle potenzialità di Sinner ma anche del mondo dei coach e del motivo per cui oggi siano sempre più rari (spoiler: gli ex top player sono troppo ricchi).
Jannik Sinner il dado e tratto. Tornare indietro ora sarebbe una sconfitta. Scelga bene il coach, non per marketing. Non si aspetti troppi exploit prima del 2024
Molto sensati questi ragionamenti, questi pensieri scritti di Ubaldo.
Condivido tutto , dove dice - ma l’avevo detto qui anche io -
-che Sinner non è pronto
-che non sta scritto da nessuna parte che se uno è tra i primi 15 a 20 anni , automaticamente a 25 vincerà gli slam .
Sinner dovrà faticare per fare quei progressi necessari ad arrivare tra i top 5.
Condivido dove dice che top 10 è una cosa , top 5 è una cosa molto diversa e top 3 molto ma molto diversa.
E condivido il discorso dei coach .
Quando si diceva mc enroe per sinner, mi sono messo a ridere . Ho ironizzato sul fatto che mc enroe non si allenava sul campo a 20 anni , figurati a 60.
Invece Norman eh si , è vero, Norman è proprio bravo .
Con Wawrinka ha fatto un gran lavoro e lui effettivamente con Norman fece progressi.
Aggiungo - perché Scanna non lo dice - che Norman , prima di Wawrinka - era il coach di Robin Soderling , uno svedese piuttosto ruvido e brutto da vedere
che giocava un dritto praticamente solo di braccio , frontale , eppure capace di infliggere a Nadal una sconfitta sorprendente al Roland garros 2009. Norman era là a dirigere l’orchestra.
Quindi, in sintesi, se il litigio con piatti è per assumere Mc Enroe o Becker, NO; se è per assumere Norman , OK, è una buona mossa.