cripto scatta obbligo di registrazione clienti per operatori italiani

Non ho capito, la cosa vale solo per exchange italiani oppure anche per quelli stranieri (es. Binance) ?
 
Se ho ben interpretato l'articolo, è tutto a carico degli exchange che dovranno trasmettere i dati dei clienti registrati sul loro portale, i movimenti, soldi depositati, ritirarti, etc etc etc

Beh potrebbe essere che finalmente ci si stia muovendo verso una vera regolamentazione del mercato crypto?
 
Si dai ci spostiamo pure noi verso il 30% di tassazione
 
Si dai ci spostiamo pure noi verso il 30% di tassazione

Se non ricordo bene, oltre una certa cifra comunque l'aliquota sulle plusvalenze è del 26 per cento, quindi non è che stiamo tanto lontani dal 30 per cento o no?:confused:
 
Si dai ci spostiamo pure noi verso il 30% di tassazione
Beh le tasse da pagare (sulle plusvalenze sopra i 51k) sono del 26%, quindi non è che ora siamo poi così lontani dal 30%.
 
resta da capire se lasciare qualcosa negli exchange a stakerare è cosa ancora buona o meno
 
resta da capire se lasciare qualcosa negli exchange a stakerare è cosa ancora buona o meno

Lasciare o non lasciare sembra indifferente.

Una volta che passi dall'xchange per qualche operazione di trading quella rimane e viene trasmessa.

La soluzione per evitarsi possibili future lettere di compliance sono gli xchange senza kyc per trading solo cripto (tipo bitfinex) o i dex.

Da capire pero' se con questa nuova normativa gli xchange anonimi non verranno ritenuti abusivi a prescindere.
 
Lasciare o non lasciare sembra indifferente.

Una volta che passi dall'xchange per qualche operazione di trading quella rimane e viene trasmessa.

La soluzione per evitarsi possibili future lettere di compliance sono gli xchange senza kyc per trading solo cripto (tipo bitfinex) o i dex.

Da capire pero' se con questa nuova normativa gli xchange anonimi non verranno ritenuti abusivi a prescindere.

io ho fatto rw quindi dovrei stare sereno. chiaro mi piacerebbe avere meno rotture di xxxx possibili.

Per gli exchange senza kyc alla fine spesso depositi e prelievi stable o crypto senza euro quindi per me nn cambia nulla
 
Almeno non verranno vietate come successe in qualche altro paese :D
 
Criptovalute in Italia, al via l’anagrafe che censira le operazioni anche degli exchange stranieri - 03.02.2022, Sputnik Italia


Criptovalute in Italia, al via l’anagrafe che censirà le operazioni anche degli exchange stranieri
21:33 03.02.2022
criptovalute - Sputnik Italia, 1920, 03.02.2022
© Sputnik . Evgeny Biyatov / Vai alla galleria fotografica
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L’Italia non “banna” le criptovalute, ma avvia l’anagrafe delle transazioni effettuate in criptovaluta. Si tratta di un vero e proprio censimento delle piattaforme di scambio, e relativi clienti italiani che su di esse operano.
L’anagrafe delle criptovalute registrerà le operazioni in criptovaluta e i gestori. Il decreto attuativo entrerà in vigore fra 90 giorni, e richiederà agli exchange italiani e a quelli stranieri (il 90% del mercato, riporta Italia Oggi) di registrare presso l’Organismo agenti e mediatori (Oam) la loro attività in Italia.
Qualora una piattaforma non si registri in Italia all’Oam, rischierebbe l’oscuramento.
E non è tutto, perché l’anagrafe delle criptovalute trasferirà le informazioni raccolte al Ministero dell’Economia e della Finanza ogni 3 mesi. Le forze dell’ordine, come la Guardia di Finanza e tutti gli altri enti preposti al controllo delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, avranno l’accesso all’anagrafe per i controlli del caso.
Anagrafe delle criptovalute: cosa registra?
Come annunciato, l’anagrafe delle criptovalute vale sia per gli operatori italiani che stranieri, e per le operazioni.

L’anagrafe delle criptovalute dovrà raccogliere, in particolare, i dati identificativi dei clienti, i dati sintetici relativi all’operatività complessiva di ciascun prestatore di servizi relativi all'utilizzo di valute virtuali e prestatore di servizi di portafoglio digitale per singolo cliente, spiega Italia Oggi.
Dei clienti le piattaforme dovranno fornire il cognome e nome, il codice fiscale, il luogo e la data di nascita, la cittadinanza e gli estremi del documento di identità, nonché la residenza anagrafica e il domicilio.
Si va quindi verso la schedatura di tutti gli italiani che operano con le criptovalute e i dati trasmessi all’Oam saranno custoditi per un periodo di 10 anni. Va fatto notare che anche i fornitori di portafogli digitali dovranno riportare tali informazioni all’autorità italiana.
 
Lasciare o non lasciare sembra indifferente.

Una volta che passi dall'xchange per qualche operazione di trading quella rimane e viene trasmessa.

La soluzione per evitarsi possibili future lettere di compliance sono gli xchange senza kyc per trading solo cripto (tipo bitfinex) o i dex.

Da capire pero' se con questa nuova normativa gli xchange anonimi non verranno ritenuti abusivi a prescindere.

C'è un dettaglio che molti non considerano per acquisire crypto senza passare per CEX/DEX: mining.
 

L'oscuramento sarebbe solo una foglia di fico inutile, dato che basta cambiare i DNS per accedere a tutti i siti oscurati da autorità italiane. Il problema sarebbe solo degli echange esteri che invierebbero questi dati alle autorità italiane, problema aggirabile abbandonando gli exchange centralizzati
 
Non ho capito, la cosa vale solo per exchange italiani oppure anche per quelli stranieri (es. Binance) ?


Fermo restando sempre la compilazione del quadro RW, la legge italiana vale solo all’interno del territorio della Repubblica, quindi quando Binance aprirà una filiale in Italia dovrà attenersi alle regole italiane. Fin quando ciò non avverrà, nessuno in Italia può costringere un soggetto estero a comunicare dei dati (a meno che questo exchange non abbia sede in un paese con cui l’Italia ha stipulato dei trattati in materia di collaborazione fiscale, in questo caso potrebbe avvenire lo scambio di informazioni tra paesi).

io comunque presterei particolare attenzione a quegli exchange che hanno sede legale in un paese della UE (es. Crypto.com). In quel caso l’agenzia fiscale lituana, in forza di una legge simile a quella italiana, potrebbe obbligare l’exchange a comunicare i dati della clientela e girarli poi alle altre agenzie fiscali europee. Questo può accadere eccome. Quindi occhio ragazzi.
 
Fermo restando sempre la compilazione del quadro RW, la legge italiana vale solo all’interno del territorio della Repubblica, quindi quando Binance aprirà una filiale in Italia dovrà attenersi alle regole italiane. Fin quando ciò non avverrà, nessuno in Italia può costringere un soggetto estero a comunicare dei dati (a meno che questo exchange non abbia sede in un paese con cui l’Italia ha stipulato dei trattati in materia di collaborazione fiscale, in questo caso potrebbe avvenire lo scambio di informazioni tra paesi).

io comunque presterei particolare attenzione a quegli exchange che hanno sede legale in un paese della UE (es. Crypto.com). In quel caso l’agenzia fiscale lituana, in forza di una legge simile a quella italiana, potrebbe obbligare l’exchange a comunicare i dati della clientela e girarli poi alle altre agenzie fiscali europee. Questo può accadere eccome. Quindi occhio ragazzi.

Evidentemente continui a non capire.
 
L'oscuramento sarebbe solo una foglia di fico inutile, dato che basta cambiare i DNS per accedere a tutti i siti oscurati da autorità italiane. Il problema sarebbe solo degli echange esteri che invierebbero questi dati alle autorità italiane, problema aggirabile abbandonando gli exchange centralizzati

La cosa bisogna guardarla dalla prospettiva del ceo della piattaforma non da quello dell'utente smanettone che aggira i blocchi.

Diciamo che oggi al ceo di Nexo l'Italia gli dice: "o mi dai la lista o ti oscuro in Italia".

Magari per il ceo di Nexo il mercato italiano vale, in prospettiva, un paio di miliardi di euro di raccolta.

Io dico che il CEO di Nexo la lista all'Italia gliela da il giorno dopo.

Senza nessun problema.

E questo e' il motivo per cui tutte le piattaforme estere che hanno a cuore la capacita' di penterare il mercato italiano daranno la lista.

E' il senso della legge e dell'obbligo che esprime. La giurisdizione non c'entra.

Binance, Bitstamp, Crypto, YouHodler etc etc. si metteranno tutte in fila a dare la lista del quazzo.

Certamente noi poi si puo' rimanere sottotraccia coi dex.

Ma quando si spende con carta o si vende per euro, prima o poi, da uno degli intermediari censiti ho idea che si dovra' passare.
 
Ultima modifica:
Magari per il ceo di Nexo il mercato italiano vale, in prospettiva, un paio di miliardi di euro di raccolta.

Io dico che il CEO di Nexo la lista all'Italia gliela da il giorno dopo.

Senza nessun problema.

E questo e' il motivo per cui tutte le piattaforme estere che hanno a cuore la capacita' di penterare il mercato italiano daranno la lista.

Questo è certo, io però non scarterei l'idea che qualcuno possa invece aprire un exchange in un paese crypto-friendly (ie El Salvador) e fare leva sulla riservatezza dei dati dei suoi utenti per innescare qualcosa di nuovo e oggi imprevedibile.

Nell'universo crypto c'è ancora molto da esplorare, e le leggi nazionali rischiano di essere facilmente aggirate con danni maggiori dei benefici.

Una cosa è certa, saranno anni interessanti.
 
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