Enel - thread operativo n.14

Ma che tacciano o parlino è indifferente.
Se gli operatori hanno voglia di soffiare al ribasso, direbbero che hanno parlato perché in difficoltà, oppure che comunque quello che dicono oggi possono rimangiarselo domani etc.
Le uniche comunicazioni importanti sono le trimestrali.. il resto è gossip.

Un'economia in mano a operatori prezzolati, così come una politica in mano agli stessi padroni = autodistruzione.
 
anche oggi candele profumate....il rastrellino per tirare la sabbia nella cassettina.....musica con il rumore del mare.....campana tibetana......va tutto bene....non ci sono problemi.....abbiamo tanto tempo.....intanto ricerchiamo la pace interiore.....non perdete la calma che avete sempre dimostrato.....
 
anche oggi candele profumate....il rastrellino per tirare la sabbia nella cassettina.....musica con il rumore del mare.....campana tibetana......va tutto bene....non ci sono problemi.....abbiamo tanto tempo.....intanto ricerchiamo la pace interiore.....non perdete la calma che avete sempre dimostrato.....

ehhhhhh?
 
Enel: prima azienda in Cile a non utilizzare più carbone
ROMA (MF-DJ)--La società cilena del Gruppo Enel, Enel Chile, ha effettuato oggi la disconnessione e la cessazione delle attività del gruppo II della centrale a carbone di Bocamina, nella municipalità di Coronel, dopo aver ricevuto l'autorizzazione dalla Commissione nazionale cilena per l'energia.

Con questo traguardo, che segue la chiusura di Tarapacà nel 2019 e del gruppo I di Bocamina nel 2021, informa una nota, Enel diventa la prima azienda elettrica in Cile a non utilizzare più il carbone per le sue attività di generazione, con 18 anni di anticipo rispetto all'obiettivo originario del 2040 fissato dal Piano Nazionale di Decarbonizzazione cileno del 2019.

"La chiusura del nostro ultimo impianto di generazione a carbone in funzione in Cile evidenzia l'impegno del Gruppo Enel per la decarbonizzazione dei suoi sistemi energetici", ha commentato Salvatore Bernabei, Ceo di Enel Green Power, "il percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione si accompagna al continuo rafforzamento del nostro portafoglio di energie rinnovabili, che comprende eolico, geotermico, solare, idroelettrico e sistemi di accumulo a batterie".

Per la completa decarbonizzazione del suo mix di generazione, Enel Chile ha implementato la strategia Just Energy Transition, che include soluzioni tecnologiche, sociali e ambientali volte a garantire che la dismissione della flotta a carbone dell'azienda venisse effettuata massimizzando il valore per il personale degli impianti, gli appaltatori e le comunità locali.

In linea con questa strategia, la chiusura del gruppo II di Bocamina include opzioni di ricollocazione per i dipendenti dell'impianto, l'attuazione di un'ampia serie di iniziative per lo sviluppo sociale, economico e imprenditoriale della comunità di Coronel, nonché un ambizioso progetto di riforestazione per trasformare l'area di 10 ettari della discarica di ceneri dell'impianto, che non sarà più utilizzata, in una foresta autoctona. Inoltre, in linea con i principi dell'economia circolare, l'azienda sta studiando diverse alternative per riutilizzare gli asset dell'impianto al fine di dare nuova vita al sito e creare opportunità di sviluppo per l'area.

Enel Chile continua a rafforzare il proprio portafoglio nel campo delle rinnovabili. Tra agosto e settembre, la società ha avviato due nuovi impianti solari, Azabache e Sol de Lila, per un totale di 221 MW e prevede di collegare alla rete ulteriori 500 MW circa di capacità rinnovabile nei prossimi mesi.

Questo risultato è pienamente in linea con il Piano Strategico 2022-2024 e la Vision 2030 del Gruppo Enel, che pongono al centro la decarbonizzazione e l'accelerazione della transizione energetica. Enel prevede di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027 e da quella a gas entro il 2040, sostituendo la propria flotta termica con nuova capacità rinnovabile e facendo leva sull'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Di conseguenza, il Gruppo prevede che i suoi investimenti nell'ambito dei modelli di business "Ownership" e "Stewardship" porteranno a una capacità rinnovabile complessiva di circa 77 GW entro il 2024, con l'obiettivo di raggiungere circa 154 GW entro il 2030.

Enel in Cile è la più grande azienda elettrica per capacità installata, che, a seguito della chiusura del gruppo II di Bocamina, ammonta a circa 7,8 GW, di cui oltre 5,8 GW da fonti rinnovabili, ovvero circa 3,5 GW da idroelettrico, oltre 1,5 GW da solare, 642 MW da eolico e 69 MW da geotermico. Il Gruppo opera inoltre nel settore della distribuzione tramite Enel Distribución Chile, con oltre 2 milioni di utenti finali, nonché in quello delle soluzioni energetiche avanzate con Enel X Chile.

gug

(END) Dow Jones Newswires

September 30, 2022 10:36 ET (14:36 GMT)
 
Gas: i numeri di oggi, importati in Italia 2.006 GWh
MILANO (MF-DJ)--L'Italia ha importato l'equivalente di 2.006.266 MWh di gas naturale, di cui 299,319 GWh sono stati stoccati.

Lo si legge nei dati previsionali pubblicati da Snam per la giornata odierna.

Tra i canali di importazione, il gas importato dall'area caucasica (Azerbaijan) attraverso il Tap (Melendugno, in Puglia) è stato pari a 328,337 GWh, quello transitato attraverso Tarvisio (proveniente dalla Russia attraverso l'Austria) a 197,761 GWh. Dal Passo Gries sono transitati 18,688 GWh. Dal Nordafrica attraverso Mazara del Vallo e Gela sono stati importati rispettivamente 852,106 e 65,940 GWh.

Infine, attraverso i rigassificatori di Cavarzere, Panigaglia e Livorno sono transitati rispettivamente 269,071 GWh, 28,412 GWh e 155 GWh.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

September 30, 2022 11:18 ET (15:18 GMT)
 
Ovviamente un rarissimo +1.5 dell'indice, per noi diventa -0.6 come se finora avessimo straguadagnato.
 
Se qualcuno a Roma facesse il pensierino di nazionalizzarla partendo da questi valori, con un premietto magari del 30%, sarebbe comunque un affare pensando a quanto quotava fino ad un anno e mezzo fa e alle prospettive future che comunque ci sono nel settore, una volta passata la buriana attuale :cool:
 
Se qualcuno a Roma facesse il pensierino di nazionalizzarla partendo da questi valori, con un premietto magari del 30%, sarebbe comunque un affare pensando a quanto quotava fino ad un anno e mezzo fa e alle prospettive future che comunque ci sono nel settore, una volta passata la buriana attuale :cool:

Infatti, uno dei motivi per cui è scesa è anche questo, molto difficile ma la speculazione ci va a nozze. Molto difficile poichè, mentre in Francia l'energia elettrica era in mano a EDF, da noi nazionalizzare l'ENEL non sarebbe sufficiente, bisognerebbe nazionalizzare anche tutte le altre società in cui è stata frammentata la produzione elettrica dopo la privatizzazione ... Già sarebbe finanziariamente difficile per il bilancio statale nazionalizzare ENEL, figurati tutto il settore della produzione elettrica
 
"Le compagnie dell'oil&gas dovrebbero poi versare una tassa sulla base dei profitti straordinari realizzati nel 2022, calcolati sulla base degli ultimi 4 anni a partire dal 2018."

Ma c'era proprio bisogno di una nota dell'Europa per indicare un parametro più congruo? Non ci arrivavano da soli i ciarlatani che si spacciavano come i "migliori"?

in Italia i "migliori" ci sono solo perchè autoreferenziati :D
 
Infatti, uno dei motivi per cui è scesa è anche questo, molto difficile ma la speculazione ci va a nozze. Molto difficile poichè, mentre in Francia l'energia elettrica era in mano a EDF, da noi nazionalizzare l'ENEL non sarebbe sufficiente, bisognerebbe nazionalizzare anche tutte le altre società in cui è stata frammentata la produzione elettrica dopo la privatizzazione ... Già sarebbe finanziariamente difficile per il bilancio statale nazionalizzare ENEL, figurati tutto il settore della produzione elettrica

EDF poi era già dello stato francese per l'85-90%. In Italia lo Stato controlla al massimo il 30% di ENEL. E ricomprarla dopo 8 (?) privatizzazioni sarebbe idiozia
 
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