La nuova cessione del credito

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Vorrei fare un riassunto sulla situazione attuale della cessione.
Credo si possa convenire senza tema di essere smentiti che la cessione dei crediti rende i bonus una cosa completamente diversa da cio che sarebbero con la sola possibilita di utilizzare le detrazioni in compensazione.

Nel corso degli ultimi due anni la situazione e' cambiata molto ma e' cambiata principalmente la narrazione: da una grande opportunità per ammodernare gli edifici energivori e poco sicuri, a un metodo per truffare lo stato. Questo e' stato un cambiamento radicale che da solo ha contribuito moltissimo 1. nello spingere un irrigidimento del sistema delle cessioni ben oltre i limiti normativi; 2. nel far desistere moltissimi cittadini da intraprendere lavori prima di tutto per la percezione che sia una cosa "sporca", un traffico poco dignitoso, una cosa da gente senza scrupoli mossa da biechi istinti predatori.

Ecco questo piu di tutto e' quello che sta limitando la possibilita di chi invece si muove nel contesto dei principi che hanno ispirato la norma: innescare un processo trasformativo del patrimonio edilizio nella direzione di una maggior efficienza energetica e sicurezza sismica che possa nel frattempo generare gettito smobilitando risorse altrimenti lasciate dormienti.

Questo spirito e' stato completamente tradito senza nessuna apparente ragione, se non quella specifica che e' sotto gli occhi di tutti: fermare la crescita del paese, fermare il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, fermare l'obbiettivo abbellimento delle citta italiane.

Fatta questa lunga premessa quale e' la situazione attuale e quali opportunita presenta ancora?
 
Vorrei fare un riassunto sulla situazione attuale della cessione.
Credo si possa convenire senza tema di essere smentiti che la cessione dei crediti rende i bonus una cosa completamente diversa da cio che sarebbero con la sola possibilita di utilizzare le detrazioni in compensazione.

Nel corso degli ultimi due anni la situazione e' cambiata molto ma e' cambiata principalmente la narrazione: da una grande opportunità per ammodernare gli edifici energivori e poco sicuri, a un metodo per truffare lo stato. Questo e' stato un cambiamento radicale che da solo ha contribuito moltissimo 1. nello spingere un irrigidimento del sistema delle cessioni ben oltre i limiti normativi; 2. nel far desistere moltissimi cittadini da intraprendere lavori prima di tutto per la percezione che sia una cosa "sporca", un traffico poco dignitoso, una cosa da gente senza scrupoli mossa da biechi istinti predatori.

Ecco questo piu di tutto e' quello che sta limitando la possibilita di chi invece si muove nel contesto dei principi che hanno ispirato la norma: innescare un processo trasformativo del patrimonio edilizio nella direzione di una maggior efficienza energetica e sicurezza sismica che possa nel frattempo generare gettito smobilitando risorse altrimenti lasciate dormienti.

Questo spirito e' stato completamente tradito senza nessuna apparente ragione, se non quella specifica che e' sotto gli occhi di tutti: fermare la crescita del paese, fermare il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, fermare l'obbiettivo abbellimento delle citta italiane.

Fatta questa lunga premessa quale e' la situazione attuale e quali opportunita presenta ancora?

L'intento di Conte, che ne è stato l'artefice, come per molte cose teorizzate (e purtroppo, anche realizzate) da quella parte politica era sicuramente alto e nobile. Purtroppo, non teneva minimamente conto dei più elementari aspetti economici, sociali e psicologici della realtà in cui veniva calata questa operazione.

La situazione attuale è molto semplice: ci si è resi conto che la ristrutturazione regalata dallo stato non è una strada percorribile; si cercherà di uscire da questa logica e tornare alle logiche precedenti. Se la ristrutturazione te la puoi permettere, la fai; altrimenti prendi il secchio e lo metti dove gocciola dal tetto.
 
Vorrei fare un riassunto sulla situazione attuale della cessione.
Credo si possa convenire senza tema di essere smentiti che la cessione dei crediti rende i bonus una cosa completamente diversa da cio che sarebbero con la sola possibilita di utilizzare le detrazioni in compensazione.

Nel corso degli ultimi due anni la situazione e' cambiata molto ma e' cambiata principalmente la narrazione: da una grande opportunità per ammodernare gli edifici energivori e poco sicuri, a un metodo per truffare lo stato. Questo e' stato un cambiamento radicale che da solo ha contribuito moltissimo 1. nello spingere un irrigidimento del sistema delle cessioni ben oltre i limiti normativi; 2. nel far desistere moltissimi cittadini da intraprendere lavori prima di tutto per la percezione che sia una cosa "sporca", un traffico poco dignitoso, una cosa da gente senza scrupoli mossa da biechi istinti predatori.

Ecco questo piu di tutto e' quello che sta limitando la possibilita di chi invece si muove nel contesto dei principi che hanno ispirato la norma: innescare un processo trasformativo del patrimonio edilizio nella direzione di una maggior efficienza energetica e sicurezza sismica che possa nel frattempo generare gettito smobilitando risorse altrimenti lasciate dormienti.

Questo spirito e' stato completamente tradito senza nessuna apparente ragione, se non quella specifica che e' sotto gli occhi di tutti: fermare la crescita del paese, fermare il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, fermare l'obbiettivo abbellimento delle citta italiane.

Fatta questa lunga premessa quale e' la situazione attuale e quali opportunita presenta ancora?

non concordo lo spirito era quello di comprarsi dei voti, si sapeva fin dall'inizio che la cifra stanziata era troppo bassa, ridicola, per poter avere un effetto tangibile sul miglioramento dal patrimonio edilizio.
 
La situazione attuale è molto semplice: ci si è resi conto che la ristrutturazione regalata dallo stato non è una strada percorribile; si cercherà di uscire da questa logica e tornare alle logiche precedenti. Se la ristrutturazione te la puoi permettere, la fai; altrimenti prendi il secchio e lo metti dove gocciola dal tetto.

Vorrei evitare discussioni sui massimi sistemi, e concentrarmi sulle opportunita che a mio avviso ci sono ancora e vengono seppellite da discussione e presunzione in molti case semplicemente finte.

Ci tengo pero a sottolineare che il "prima" era la desertificazione totale dell'iniziativa immobiliare, il prima era lo zero assoluto degli investimenti, il nulla dell'iniziativa privata, l'assolutamente niente del volume di affari. Non e' che fosse una meraviglia. I bonus sono stati una sovvenzione? Certo e' quello che serviva e maggior ragione serve ora. Il conto costi/benefici andrebbe fatto bene e finora non e' stato fatto bene. Detto questo che credo sia un fatto incontestabile (e cioe che il prima non fosse proprio il massimo anzi... che fosse molto peggio dei bonus), direi che vale la pena considerare quali siano ancora le opportunita per imprenditori e investitori perche una volta passato sto treno saranno anni e anni di vacche magre, anche piu magre di prima. Credo anche di poter dire che chiunque paragoni los cenario attuale a quello pre novembre 2021 non abbia dubbi su quale fosse migliore.

Ad oggi, quali sono le opportunità ancora perseguibili nell'attuale quadro normativo?

A mio avviso molte imprese stanno avendo un atteggiamento molto passivo, dopo la mazzata del decreto antifrodi non hanno ancora riacquisito lucidità e girano sul ring come un pugile suonato.
per molte di loro trovare oggi uan soluzione e' questione di vita o di morte.
 
Vorrei evitare discussioni sui massimi sistemi, e concentrarmi sulle opportunita che a mio avviso ci sono ancora e vengono seppellite da discussione e presunzione in molti case semplicemente finte.

Sì, però il tuo post era per 9 decimi incentrato sui massimi sistemi ;)

Ad oggi, quali sono le opportunità ancora perseguibili nell'attuale quadro normativo?

A mio avviso molte imprese stanno avendo un atteggiamento molto passivo, dopo la mazzata del decreto antifrodi non hanno ancora riacquisito lucidità e girano sul ring come un pugile suonato.
per molte di loro trovare oggi uan soluzione e' questione di vita o di morte.

Le imprese dovranno tornare a fare quello che facevano prima: tornare all'economia di mercato, dopo la parentesi/illusione dei lavori fatti con i sussidi statali a prezzo imposto. Non siamo mica in Unione Sovietica.

Devono essere efficienti, fare i preventivi e trovarsi i lavori perché lavorano meglio ed a prezzi più bassi della concorrenza.
 
Vorrei evitare discussioni sui massimi sistemi, e concentrarmi sulle opportunita che a mio avviso ci sono ancora e vengono seppellite da discussione e presunzione in molti case semplicemente finte.

Ci tengo pero a sottolineare che il "prima" era la desertificazione totale dell'iniziativa immobiliare, il prima era lo zero assoluto degli investimenti, il nulla dell'iniziativa privata, l'assolutamente niente del volume di affari. Non e' che fosse una meraviglia. I bonus sono stati una sovvenzione? Certo e' quello che serviva e maggior ragione serve ora. Il conto costi/benefici andrebbe fatto bene e finora non e' stato fatto bene. Detto questo che credo sia un fatto incontestabile (e cioe che il prima non fosse proprio il massimo anzi... che fosse molto peggio dei bonus), direi che vale la pena considerare quali siano ancora le opportunita per imprenditori e investitori perche una volta passato sto treno saranno anni e anni di vacche magre, anche piu magre di prima. Credo anche di poter dire che chiunque paragoni los cenario attuale a quello pre novembre 2021 non abbia dubbi su quale fosse migliore.

Ad oggi, quali sono le opportunità ancora perseguibili nell'attuale quadro normativo?

A mio avviso molte imprese stanno avendo un atteggiamento molto passivo, dopo la mazzata del decreto antifrodi non hanno ancora riacquisito lucidità e girano sul ring come un pugile suonato.
per molte di loro trovare oggi uan soluzione e' questione di vita o di morte.

Dal punto di vista del committente, io continuo a credere nel Superbonus, continuando a mettere soldi veri nei lavori e partendo con nuovi interventi nelle prossime settimane e mesi. Ora la via maestra e' chiaramente quella di focalizzarsi negli edifici con piu' di un'unita'.
Vedremo come andra' a finire.

Dal punto di vista delle imprese e' un momento non facile.
Lo sconto in fattura e' morto da parecchi mesi e i clienti che non hanno soldi per pagarsi i lavori farebbero meglio a evitare di perdere tempo a cercare aziende con sconti in fattura ma, se se la sentono, dovrebbero farsi fare dei mutui (slegati dal Superbonus) e poi cedersi da soli il credito.
Per me le imprese che ne usciranno vincenti sono quelle che non hanno fatto il passo troppo lungo e hanno saputo aumentare i fatturati e i margini mantenendo l'equilibrio finanziario necessario a sostenere tali volumi. Purtroppo, sono finiti i tempi in cui si monetizzavano gli sconti in fattura in 5 giorni.

Fossi un'impresa, d'ora in avanti parlerei solo con clienti che hanno i soldi in mano e sono pronti a farti il bonifico dall'oggi al domani, perche' il tempo passa e bisogna concentrarsi sugli ultimi lavori che si possono fare realmente, non su lavori che non partiranno mai.

A livello di investimento, il quadro normativo non lo vedo molto cambiato negli ultimi due anni, ma e' cambiata troppo la parte relativa alla monetizzazione dei crediti.
A meno di avere la certezza al 100% di avere un acquirente dei crediti (es. azienda "amica" con capacita' fiscale adeguata ad assorbirli) non credo che mi imbarcherei in questo tipo di interventi considerando che i margini dell'investimento sono sempre piu' limitati a causa di 1) condizioni di cessione meno favorevoli a causa dei tassi elevati, 2) recessione alle porte con conseguente impatto sulla domanda di immobili, 3) scarsa disponibilita' di imprese intelligenti, che non hanno ancora capito che il contesto e' mutato da mesi, e 4) elevati costi delle materie prime.

Tu cosa ne pensi?
 
Dal punto di vista del committente, io continuo a credere nel Superbonus, continuando a mettere soldi veri nei lavori e partendo con nuovi interventi nelle prossime settimane e mesi. Ora la via maestra e' chiaramente quella di focalizzarsi negli edifici con piu' di un'unita'.
Vedremo come andra' a finire.

È il mio caso per unifamiliare. Pratiche avviate a maggio 2021, cantiere in allestimento ora per parte edile e ordini materiali già fatti per centrale termica e fotovoltaico/accumulo/wall box (aziende diverse).

Fossi un'impresa, d'ora in avanti parlerei solo con clienti che hanno i soldi in mano e sono pronti a farti il bonifico dall'oggi al domani, perche' il tempo passa e bisogna concentrarsi sugli ultimi lavori che si possono fare realmente, non su lavori che non partiranno mai.

E stanno già facendo così: l'impresa edile che inizialmente doveva farmi i lavori (amici di famiglia e che in passato ci aveva già fatto altro nella stessa casa) ad aprile ha rinunciato per non dover promettere di rispettare i tempi (30 giugno per il 30% quella volta). L'impresa attuale invece si è ritrovata con parecchi cantieri fermi (sconti in fattura non monetizzati e SAL che non vengono pagati dalle banche) quindi fino al 15 luglio hanno un buco da riempire con cantieri dove il committente ha il capitale pronto e non dipende da banche/cessioni.

Io ho tutto il capitale necessario per i vari interventi e a quanto pare non dovrebbe essere un problema a raggiungere il 30% al primo SAL per poi, se necessario, guadagnare tempo per chiudere i lavori entro il 31/12/2022. Addirittura la parte edile mi porterà oltre il 30% e verrà ultimata ben prima del 30/9. Del resto pare invece che la centrale termica verrà ultimata più in là di tutto essendo un componente fondamentale è previsto in consegna a ottobre.

Per recuperare liquidità proverò a cedere quanto più possibile (devo anche fare i conti per capire i vantaggi dato che ho parte a 110% e parte a 50%), nel caso peggiore invece porto in detrazione avendo capienza sufficiente per far rientrare tutto.
 
Dal punto di vista delle imprese e' un momento non facile.
...
Fossi un'impresa, d'ora in avanti parlerei solo con clienti che hanno i soldi in mano e sono pronti a farti il bonifico dall'oggi al domani, perche' il tempo passa e bisogna concentrarsi sugli ultimi lavori che si possono fare realmente, non su lavori che non partiranno mai.

Le imprese che hanno accumulato crediti attraverso lo sconto in fattura e non li hanno monetizzati immediatamente si trovano ora in una situazione difficile creata ad arte: non possono cedere che alle banche e le banche non comprano. Sinceramente non so quale potrebbe essere una via di uscita soprattutto per le aziende che non hanno capienza sufficiente per compensare i crediti.


A livello di investimento, il quadro normativo non lo vedo molto cambiato negli ultimi due anni, ma e' cambiata troppo la parte relativa alla monetizzazione dei crediti.
A meno di avere la certezza al 100% di avere un acquirente dei crediti (es. azienda "amica" con capacita' fiscale adeguata ad assorbirli) non credo che mi imbarcherei in questo tipo di interventi considerando che i margini dell'investimento sono sempre piu' limitati a causa di 1) condizioni di cessione meno favorevoli a causa dei tassi elevati, 2) recessione alle porte con conseguente impatto sulla domanda di immobili, 3) scarsa disponibilita' di imprese intelligenti, che non hanno ancora capito che il contesto e' mutato da mesi, e 4) elevati costi delle materie prime.

Tu cosa ne pensi?

Penso che molti la pensino come te e per questo credo sia il caso di capire se questi elementi "negativi" che porterebbero a desistere da iniziative di investimento siano fondati o meno.

1. La cessione sicuramente e' meno favorevole rispetto al pre DL/truffa, soprattutto nei tempi di attualizzazione e nella burocrazia. Ma la narrativa su questo tema omette di dire molte cose: come ad esempio il fatto che e' ancora possibile cedere a chiunque la prima volta (le banche sono obbligatorie dalla seconda cessione); e' ancora possibile cedere gli acconti; il criterio di sostenimento della spesa per quanto riguarda le persone fisiche e' comunque determinato dal principio di cassa; i SAL riguardano le spese (di nuovo vale la cassa); i lavori non devono essere necessariamente finiti entro il termine di validità dell'agevolazione.
Molti siti informativi fanno copia incolla di veline passate dall@Agenzia delle Entrate o dai Ministeri in cui queste informazioni NON sono mai riportate. Altri addirittura, piu realisti del re, aggiungono vere e proprie falsità.

2. Recessione alle porte... su questo concordo, non concordo sulle conseguenze che questa possa avere sugli immobili. Bisogna partire dal presupposto che esiste un chiaro intento di ridurre la percentuale di proprietà della casa in Italia. Questo disegno viene perseguito con maggiori costi fissi (utenze, adempimenti), e maggior tassazione (che aumenterà sensibilmente). Il risultato sara l'abbandono di molti immobile difficilmente recuperabili o gestibili dai loro attuali proprietari. L'aumento dei tassi dei mutui rendera' il finanziamento dell'acquisto molto piu difficile e costoso al punto che moltissimi saranno tagliati fuori. Quindi... aumenterà la domanda di abitazioni in affitto, specialmente quelle piu efficienti in termini di costi e abitabilita... quindi grandi opportunita per chi abbia investito per tempo nel multi-family da affitto.

3. Le imprese intelligenti sono poche per definizione, quello che succedera a breve e' che le condizioni di mercato verranno ribaltate e molte imprese pur di lavorare dovranno ridurre i margini all'osso. Di nuovo, una situazione ideale per interventi grandi e in grado did are continuità di lavoro e fatturato ad aziende che non chiedono altro, anche a costo di ridurre i margini. Quindi le imprese piccole spariranno, quelle le altre si contenderanno i pochi lavori grandi a suon di sconti;

4. Questo sara' in realtà il primo a manifestarsi secondo me. I materiali cominceranno a scendere drasticamente per un effetto combinato di crollo della domanda e aumento della produzione determinato dalla scarsità di qualche mese fa: la grande richiesta insieme alle difficoltà logistiche hanno spinto la produzione, ora che c'e' la produzione e' sparita la domanda. I magazzini si sono riempiti e il materiale non si muove piu.

C'e' molta volatilità ma bisogna individuare le tendenze di lungo periodo e secondo me queste vanno in aumento di domanda di abitazioni in affitto.

Quindi...

Queste sono quelle che vanno prodotte, e secondo me il modo e' con il sismacquisti + ecobonus con private equity a cui si cede il credito.


MA ATTENZIONE CHE LO STATO ATTUALMENTE E' IN MODALITA "SENZA VERGOGNA", e che cosa voglia farne dei bonus lo ha fatto capire molto bene, per quanto cerchi con continue menzogne di dissimulare le sue intenzioni.
 
Ultima modifica:
un paese di sòla e truffatori: 3 anni fa ho acquistato una caldaia a 850 euro...oggi costerebbe 850 col bonus :)
 
un paese di sòla e truffatori: 3 anni fa ho acquistato una caldaia a 850 euro...oggi costerebbe 850 col bonus :)

Il primo truffatore in questa faccenda dei bonus e' lo stato. Anzi, proprio Draghi.
 
Le imprese che hanno accumulato crediti attraverso lo sconto in fattura e non li hanno monetizzati immediatamente si trovano ora in una situazione difficile creata ad arte: non possono cedere che alle banche e le banche non comprano. Sinceramente non so quale potrebbe essere una via di uscita soprattutto per le aziende che non hanno capienza sufficiente per compensare i crediti.




Penso che molti la pensino come te e per questo credo sia il caso di capire se questi elementi "negativi" che porterebbero a desistere da iniziative di investimento siano fondati o meno.

1. La cessione sicuramente e' meno favorevole rispetto al pre DL/truffa, soprattutto nei tempi di attualizzazione e nella burocrazia. Ma la narrativa su questo tema omette di dire molte cose: come ad esempio il fatto che e' ancora possibile cedere a chiunque la prima volta (le banche sono obbligatorie dalla seconda cessione); e' ancora possibile cedere gli acconti; il criterio di sostenimento della spesa per quanto riguarda le persone fisiche e' comunque determinato dal principio di cassa; i SAL riguardano le spese (di nuovo vale la cassa); i lavori non devono essere necessariamente finiti entro il termine di validità dell'agevolazione.
Molti siti informativi fanno copia incolla di veline passate dall@Agenzia delle Entrate o dai Ministeri in cui queste informazioni NON sono mai riportate. Altri addirittura, piu realisti del re, aggiungono vere e proprie falsità.

2. Recessione alle porte... su questo concordo, non concordo sulle conseguenze che questa possa avere sugli immobili. Bisogna partire dal presupposto che esiste un chiaro intento di ridurre la percentuale di proprietà della casa in Italia. Questo disegno viene perseguito con maggiori costi fissi (utenze, adempimenti), e maggior tassazione (che aumenterà sensibilmente). Il risultato sara l'abbandono di molti immobile difficilmente recuperabili o gestibili dai loro attuali proprietari. L'aumento dei tassi dei mutui rendera' il finanziamento dell'acquisto molto piu difficile e costoso al punto che moltissimi saranno tagliati fuori. Quindi... aumenterà la domanda di abitazioni in affitto, specialmente quelle piu efficienti in termini di costi e abitabilita... quindi grandi opportunita per chi abbia investito per tempo nel multi-family da affitto.

3. Le imprese intelligenti sono poche per definizione, quello che succedera a breve e' che le condizioni di mercato verranno ribaltate e molte imprese pur di lavorare dovranno ridurre i margini all'osso. Di nuovo, una situazione ideale per interventi grandi e in grado did are continuità di lavoro e fatturato ad aziende che non chiedono altro, anche a costo di ridurre i margini. Quindi le imprese piccole spariranno, quelle le altre si contenderanno i pochi lavori grandi a suon di sconti;

4. Questo sara' in realtà il primo a manifestarsi secondo me. I materiali cominceranno a scendere drasticamente per un effetto combinato di crollo della domanda e aumento della produzione determinato dalla scarsità di qualche mese fa: la grande richiesta insieme alle difficoltà logistiche hanno spinto la produzione, ora che c'e' la produzione e' sparita la domanda. I magazzini si sono riempiti e il materiale non si muove piu.

C'e' molta volatilità ma bisogna individuare le tendenze di lungo periodo e secondo me queste vanno in aumento di domanda di abitazioni in affitto.

Quindi...

Queste sono quelle che vanno prodotte, e secondo me il modo e' con il sismacquisti + ecobonus con private equity a cui si cede il credito.


MA ATTENZIONE CHE LO STATO ATTUALMENTE E' IN MODALITA "SENZA VERGOGNA", e che cosa voglia farne dei bonus lo ha fatto capire molto bene, per quanto cerchi con continue menzogne di dissimulare le sue intenzioni.

e andiamo sempre nella stessa direzione, una coacervo normativo per distruggere le piccole e medie imprese, e agevolare le grandi.....
 
2. Recessione alle porte... su questo concordo, non concordo sulle conseguenze che questa possa avere sugli immobili. Bisogna partire dal presupposto che esiste un chiaro intento di ridurre la percentuale di proprietà della casa in Italia. Questo disegno viene perseguito con maggiori costi fissi (utenze, adempimenti), e maggior tassazione (che aumenterà sensibilmente). Il risultato sara l'abbandono di molti immobile difficilmente recuperabili o gestibili dai loro attuali proprietari. L'aumento dei tassi dei mutui rendera' il finanziamento dell'acquisto molto piu difficile e costoso al punto che moltissimi saranno tagliati fuori. Quindi... aumenterà la domanda di abitazioni in affitto, specialmente quelle piu efficienti in termini di costi e abitabilita... quindi grandi opportunita per chi abbia investito per tempo nel multi-family da affitto.

Condivido il fatto che esistono alcune tendenze, come la riduzione della proprietà, in favore del "bene d'uso": in generale, non solo per la casa, ma anche per l'automobile, ad esempio. E' una tendenza storica nei paesi ad economia liberale - capitalistica ed in cui l'Italia si inserisce tra le ultime.

3. Le imprese intelligenti sono poche per definizione, quello che succedera a breve e' che le condizioni di mercato verranno ribaltate e molte imprese pur di lavorare dovranno ridurre i margini all'osso. Di nuovo, una situazione ideale per interventi grandi e in grado did are continuità di lavoro e fatturato ad aziende che non chiedono altro, anche a costo di ridurre i margini. Quindi le imprese piccole spariranno, quelle le altre si contenderanno i pochi lavori grandi a suon di sconti;

Anche il gigantismo delle imprese è una tendenza storica. L'edilizia fatta di microimprese è destinata, se non a scomparire, a contrarsi; così come in passato è stato per i piccoli negozi quando arrivarono le catene di supermercati.


MA ATTENZIONE CHE LO STATO ATTUALMENTE E' IN MODALITA "SENZA VERGOGNA", e che cosa voglia farne dei bonus lo ha fatto capire molto bene, per quanto cerchi con continue menzogne di dissimulare le sue intenzioni.

Ma non dovevamo evitare di parlare di grandi sistemi? ;)

Condivido alcune delle tendenze che hai delineato, ma non è colpa di una manica di complottisti e da uno stato fattosi persona demoniaca. Sono tratti evolutivi dell'economia liberale - capitalistica; che può piacere o non piacere.
 
Ma non dovevamo evitare di parlare di grandi sistemi?

Hai ragione, pero ecco... abbiamo contestualizzato...

"C'e' molta volatilità ma bisogna individuare le tendenze di lungo periodo e secondo me queste vanno in aumento di domanda di abitazioni in affitto.

Quindi...

Queste sono quelle che vanno prodotte, e secondo me il modo e' con il sismacquisti + ecobonus con private equity a cui si cede il credito."

Di qualche giorno fa la solita carognata, che da 6 mesi di respiro, proprio sul sisma acquisti. Manco fatto in tempo a scriverlo.
 
Ultima modifica:
Hai ragione, epro ecco... abbiamo contestualizzato...

"C'e' molta volatilità ma bisogna individuare le tendenze di lungo periodo e secondo me queste vanno in aumento di domanda di abitazioni in affitto.

Quindi...

Queste sono quelle che vanno prodotte, e secondo me il modo e' con il sismacquisti + ecobonus con private equity a cui si cede il credito."

Di qualche giorno fa la solita carognata, che da 6 mesi di respiro, proprio sul sisma acqusiti. Manco fatto in tempo a scriverlo.

Perdonami, ma almeno per me non è facile capire quello che hai scritto. Sicuramente è colpa mia. :) Se lo rispieghi con un disegno è meglio :)
 
Buongiorno, secondo voi è possibile cedere il credito (maturato con sismabonus ordinario e ecobonus 65) gratuitamente ad altro soggetto privato? esempio: ristrutturo casa e accumulo 150.000 € di crediti, non avendo abbastanza irpef per portare tutto in detrazione nel 730, visto che le banche ad oggi non accettano più il credito, cederei il credito gratuitamente a persone della famiglia che non hanno sostenuto le spese e non hanno diritto sull'immobile ristrutturato, poi ogni anno mi restituiscono quello recuperato nel proprio 730. E' un reato'? è possibile? ho scritto una cavolata? (le persone a cui mi riferisco sono miei figli, mio compagno, amici.....)

Mi ricollego a questa domanda rimasta inevasa per chiedere (credo) tre chiarimenti (nel mio caso per il bonus facciata, ma credo che lo stgesso valga per gli altri bonus per cui vige la cessione):
1) la cessione del credito comporta, in maniera irreversibile, il "cambiamento di natura" del beneficio fiscale, che si trasforma da "porta in detrazione quello che hai speso e ottieni una diminuizione delle tasse di x euro per 10 (o 5) anni" a "colui che riceve il credito ha 10 (o 5) "carta virtuali", di importo pari alla quota di detrazione annua, ciascuna delle quali scade a fine anno, da utilizzare su qualunque cosa sia pagabile tramite F24", anche nel caso in cui la cessione sia fatta verso un privato (che, quindi, non può portare in detrazione la spesa semplicemente "sostituendosi" a quello che gliel'ha data, come se le spese le avesse pagate lui); giusto?
2) è possibile cedere il credito fiscale a se stessi (al fine di trasformare la detrazione in credito)? La cosa avrebbe senso se ricorrono, contemporaneamente, alcune condizioni: 1) si è incapienti; 2) ma si paga l'IMU (tramite F24) per un importo analogo a quello delle detrazioni che non si possono fruire; 3) l'importo del credito è piccolo (tale per cui è difficile trovare una banca che - indipendentemente da quanto ti rapina - sia anche solo disposta a prendere in considerazione di aprire la pratica), ma 4) non è così irrilevante da decidere a cuor leggero di perderlo. Temo però che la risposta sia negativa; in questo caso
3) è possibile cedere il credito a un congiunto - lavoratore dipendente che non paga IMU ne' utilizza F24 - che possa utilizzare (surrettiziamente) il credito (per esempio pagando a novembre, utilizzando il credito fiscale, un anticipo sulle tasse in vista della dichiarazione dell'anno successivo, in modo da ritrovarsi, nella successiva dichiarazione dei redditi, a poter chiedere un rimborso (di fatto pari a una parte delle detrazioni operate dal datore di lavoro, per un importo uguale a quello "pagato" in anticipo)?
 
Mi ricollego a questa domanda rimasta inevasa per chiedere (credo) tre chiarimenti (nel mio caso per il bonus facciata, ma credo che lo stgesso valga per gli altri bonus per cui vige la cessione):
1) la cessione del credito comporta, in maniera irreversibile, il "cambiamento di natura" del beneficio fiscale, che si trasforma da "porta in detrazione quello che hai speso e ottieni una diminuizione delle tasse di x euro per 10 (o 5) anni" a "colui che riceve il credito ha 10 (o 5) "carta virtuali", di importo pari alla quota di detrazione annua, ciascuna delle quali scade a fine anno, da utilizzare su qualunque cosa sia pagabile tramite F24", anche nel caso in cui la cessione sia fatta verso un privato (che, quindi, non può portare in detrazione la spesa semplicemente "sostituendosi" a quello che gliel'ha data, come se le spese le avesse pagate lui); giusto?

Si, la detrazione si trasforma in credito di imposta non compensabile piu solo su irpef ma su tutto quanto si paghi con F24 (imu, contributi etc etc). La prima cessione puo essere effettuata verso chiunque.

2) è possibile cedere il credito fiscale a se stessi (al fine di trasformare la detrazione in credito)? La cosa avrebbe senso se ricorrono, contemporaneamente, alcune condizioni: 1) si è incapienti; 2) ma si paga l'IMU (tramite F24) per un importo analogo a quello delle detrazioni che non si possono fruire; 3) l'importo del credito è piccolo (tale per cui è difficile trovare una banca che - indipendentemente da quanto ti rapina - sia anche solo disposta a prendere in considerazione di aprire la pratica), ma 4) non è così irrilevante da decidere a cuor leggero di perderlo. Temo però che la risposta sia negativa; in questo caso

Non e' possibile per persone fisiche e le ditte individuali. Si puo cedere alla propria SRL.

3) è possibile cedere il credito a un congiunto - lavoratore dipendente che non paga IMU ne' utilizza F24 - che possa utilizzare (surrettiziamente) il credito (per esempio pagando a novembre, utilizzando il credito fiscale, un anticipo sulle tasse in vista della dichiarazione dell'anno successivo, in modo da ritrovarsi, nella successiva dichiarazione dei redditi, a poter chiedere un rimborso (di fatto pari a una parte delle detrazioni operate dal datore di lavoro, per un importo uguale a quello "pagato" in anticipo)?

Assolutamente si. La prima cessione si puo fare verso chiunque. Sotto i 10k di lavori e/o per lavori in edilizia libera non servono asseverazione congruita spese e visto di conformita.
 
Ciao a tutti, che voi sappiate ci sono ancora istituti che acquistano crediti derivanti da bonus ristrutturazione?
Sono "poca roba" rispetto ai vari 110, a fine anno avrò circa 35.000€ di credito e vorrei cederne una parte.
 
Si, la detrazione si trasforma in credito di imposta non compensabile piu solo su irpef ma su tutto quanto si paghi con F24 (imu, contributi etc etc). La prima cessione puo essere effettuata verso chiunque.

Buongiorno, da quello che si legge in giro (anche qua sul fol in altre discussioni), il credito di imposta ceduto non è possibile scaricarlo con l'irpef nel 730 bensi solo per compensare quello che paghi con F24, questo è molto preoccupante....
 
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