In Turchia sono felicissimi della svalutazione della liretta

altro taglio


Turchia, Banca centrale taglia tassi nonostante inflazione all'80%
Pubblicato il 22/09/2022

Il Comitato di politica monetaria (MPC) della Banca centrale turca (CBRT) ha deciso di ridurre il tasso ufficiale dal 13% al 12%, nonostante l'inflazione sia salita al +80,2% ad agosto, registrando il quindicesimo aumento mensile consecutivo e il nuovo record degli ultimi 24 anni.

Il Comitato "prevede che il processo di disinflazione inizi sulla scia delle misure adottate e attuate in modo decisivo per rafforzare la stabilità finanziaria e dei prezzi sostenibile insieme alla risoluzione del conflitto regionale in corso", si legge nello statement rilasciato al termine del meeting.

Il ciclo di allentamento monetaria, che secondo gli osservatori è dovuto alle pressioni del presidente Recep Tayyip Erdogan, è giudicato senza senso dal punto di vista economico-finanziario dagli economisti.

"È importante che le condizioni finanziarie rimangano favorevoli per preservare lo slancio della crescita della produzione industriale e l'andamento positivo dell'occupazione in un periodo di crescenti incertezze sulla crescita globale e di crescente rischio geopolitico - viene sottolineato - Di conseguenza, il Comitato ha deciso di ridurre il tasso di policy di 100 punti base e ha valutato che il livello aggiornato del tasso di policy è adeguato alle attuali prospettive.

La CBRT continuerà "a utilizzare con decisione tutti gli strumenti disponibili nell'ambito della strategia di liraization fino a quando indicatori forti non indicheranno un calo permanente dell'inflazione e l'obiettivo a medio termine del 5% non sarà raggiunto nel perseguimento dell'obiettivo primario della stabilità dei prezzi", è la conclusione
 
è evidente che han perso il controllo della propria valuta
 
è evidente che han perso il controllo della propria valuta

Spero si eurizzino
Per me l'UE dovrebbe fare in modo che gli stipendi delle aziende turche controllate da paesi UE siano pagati in euro
 
Altro giro, altra corsa


https://www.milanofinanza.it/news/t...aglia-i-tassi-dal-14-al-13-202208181438054832


Turchia, l'inflazione è pari all'80% ma la banca centrale taglia i tassi dal 14 al 13%

Si tratta di una mossa opposta rispetto a quelle delle altre banche centrali. Il presidente Erdogan è un fermo sostenitore che tassi più bassi possano frenare la corsa dei prezzi

Ma non cambia nulla.
Dovrebbe portarli all'80 percento come minimo per un buon periodo causando un disastro sociale.
Non è poi neanche il tasso a avvitare la spirale inflazionistica, ma la sorta di scala mobile che applica aumentando.sensibilmente i salari e pensioni almeno una volta all'anno.
La causa è il conflitto contro gli angloamericani e l'imperialismo della loro finanza. E questi non gli permettono di ancorare i prezzi per cui la spirale continua a avvitarsi.
Davide contro Golia con il rischio di mettere fuori gioco la moneta nazionale.
Lui Erdogan spera di aumentare la produzione e aggiustare almeno la bilancia commerciale ma è una scommessa. Probabilmente qualche paese arabo lo aiuta un poco per la bilancia dei pagamenti.
 
questo erdogan l'hanno messo a mediare nella guerra in ucraina...

ottima scelta
 
Spero si eurizzino
Per me l'UE dovrebbe fare in modo che gli stipendi delle aziende turche controllate da paesi UE siano pagati in euro

difficile entrare nell'euro con i loro conti, con un presidente simile e con quella mentalità

dici?
2 anni di inflazione all'80% e risolveremmo il problema del debito pubblico italiano :yes:

per niente. aumenterebbe a dismisura il debito in valuta estera, basta vedere venezuela, argentina e turchia appunto
 
Mediare è bravo a mediare e ha pure portato in alto l'immagine della Turchia, ormai perfino i telefilm da noi sono turchi.
Purtroppo per i turchi dal punto di vista economico della lira turca è un disastro.
Urge farsi prestare dalla Russia la Nabiullina...

perché è un disastro?
Soltanto nel corso degli ultimi due mesi, la banca centrale della Turchia ha tagliato i tassi di 200 punti base al 12%, scioccando i mercati. La lira turca viaggia al momento al record minimo di 18,56 nei confronti del dollaro Usa, e ha perso il 28% circa del suo valore dall’inizio dell’anno.
se gli stipendi seguono l'inflazione non è affatto un disastro, il debito pubblico si azzera e gli stipendi in dollari salgono
 
difficile entrare nell'euro con i loro conti, con un presidente simile e con quella mentalità



per niente. aumenterebbe a dismisura il debito in valuta estera, basta vedere venezuela, argentina e turchia appunto

il nostro debito non è in valuta estera, è in euro, se l'inflazione andasse all'80% e gli stipendi seguissero l'inflazione il pil nominale (in euro) salirebbe dell'80% e il debito pubblico (al 4% di interessi) resterebbe quasi uguale
 
il nostro debito non è in valuta estera, è in euro, se l'inflazione andasse all'80% e gli stipendi seguissero l'inflazione il pil nominale (in euro) salirebbe dell'80% e il debito pubblico (al 4% di interessi) resterebbe quasi uguale

ne abbiamo anche un po in valuta estera, e sarebbe sempre più grande con svalutazioni simili. non dimentichiamo poi che bruceremmo i risparmi degli italiani
 
difficile entrare nell'euro con i loro conti, con un presidente simile e con quella mentalità



per niente. aumenterebbe a dismisura il debito in valuta estera, basta vedere venezuela, argentina e turchia appunto
Eurizzino come il Montenegro che non è paese membro della BCE ma ha l'euro come valuta

Lo Zimbabwe è dollarizzato e non ha certo un seggio alla Federal Reserve :D
 
perché è un disastro?

se gli stipendi seguono l'inflazione non è affatto un disastro, il debito pubblico si azzera e gli stipendi in dollari salgono

e le marmotte incartano la cioccolata. con un'inflazione del genere si creano sommovimenti sociali che generano rivoluzioni
 
e le marmotte incartano la cioccolata. con un'inflazione del genere si creano sommovimenti sociali che generano rivoluzioni

non fanno la rivoluzione in venezuela o argentina figuriamoci gli italiani... che si sono fatti chiudere in casa per 2 mesi, unici al mondo (in cina erano cose localizzate e comunque parliamo di un paese non propriamente democratico)

Eurizzino come il Montenegro che non è paese membro della BCE ma ha l'euro come valuta

Lo Zimbabwe è dollarizzato e non ha certo un seggio alla Federal Reserve :D

si ma il montenegro e zimbabwe mica possono stampare moneta, che è il fine ultimo di chi vuole uscire dall'euro :D
 
Altro giro, altro taglio.



Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan lo fa ancora: costringe la banca centrale del paese a tagliare i tassi nonostante l’inflazione galoppante che sta stremando il paese.

Oggi la banca centrale della Turchia, vittima da tempo dei diktat (e anche delle varie purghe) di Erdogan, ha annunciato di aver tagliato i tassi di riferimento di 150 punti base, provvedendo al terzo taglio consecutivo, dal 12% al 10,5%, più della sforbiciata di 100 punti base attesa dal consensus.

Confermata la cosiddetta follia monetaria della Turchia di Erdogan, che si basa sul taglio (e non rialzo) dei tassi per porre un freno alla fiammata dell’inflazione.

La politica economica del presidente punta più a rafforzare la competitività del paese (svalutando la lira turca) che a calmare l’inflazione. Importante ricordare come Erdogan in persona consideri i tassi di interesse “la madre di tutti i mali”.

All’inizio di ottobre, è stato diffuso in Turchia il dato relativo all’indice dei prezzi al consumo, tra i principali termometri che misurano il trend dell’inflazione, schizzato a settembre al tasso annuale dell’83%.

Reso noto anche l’altro dato sull’inflazione, quello dell’indice dei prezzi alla produzione, scattato – sempre a settembre – del 151,5% su base annua.

“La mia battaglia più grande è contro gli interessi. Gli interessi sono il mio nemico più grande. Abbiamo abbassato i tassi al 12%? E’ sufficiente? No, non lo è. I tassi devono essere abbassati ancora”, aveva detto Erdogan nel corso di un evento che si era tenuto alla fine di settembre.

In Turchia, il tasso di inflazione ha iniziato a surriscaldarsi ben prima della guerra in Ucraina:

nel mese di gennaio, quando la Russia di Putin non aveva ancora invaso il paese (l’invasione è avvenuta il 24 febbraio), l’inflazione turca volava già al record degli ultimi 20 anni, con un boom di quasi il 50%. Ma gli economisti indipendenti sottolineavano di credere che il boom vero fosse pari a +110%.

La politica monetaria firmata Erdogan continua ovviamente a penalizzare la lira turca, in perdita del 28% dall’inizio dell’anno nei confronti del dollaro
 
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