Lasciano il lavoro per diventare insegnanti. Cosa sta succedendo?

Stipendio in secondaria 1530 euro circa.
Nelle discipline scientifiche c'è carenza, mettetevi in graduatoria. :o

Occhio che però non è tutto oro che luccica.

Confermo sulla carenza nelle discipline scientifiche, aggiungo che nell'ultimo concorso di Fisica almeno a Milano e dintorni, hanno fatto una mezza strage, rendendo la vita difficile anche ad aspiranti preparati.
Idem per gli stipendi, ci sono molti neoimmessi in ruolo, partono dallo stipendio base, e abbassano la media, mentre per contro se ne stanno andando in pensione i vecchi con gli stipendi più alti
Aggiungo poi che il livello di burocrazia, richiesta di moduli, carta, griglie di valutazioni, programmazione, ecc sale sempre di più
Un mio ex collega mi raccontava giorni fa che a momenti ti fanno compilare i moduli per andare in bagno ..... :D
 
Stessa realtà qui in Toscana.
Devi pensare che l'utente medio del forum è di classe benestante, residente in una grande città o comunque in aree ricche del nord e vede ciò che fanno i suoi simili.

No, l'utente medio del forum è del NORD. Basta passare l'appennino, signori. Altro mondo (disgraziatamente, non altro passaporto).
 
Discussione interessante.

Credo che ogni situazione sia a se però vedo un filo conduttore nelle vite di tante persone che conosco più o meno direttamente. Dopo 10/15 anni che lavori guadagni i tuoi 3mila euro al mese + eventuali benefit. A quali condizioni però? Arrivare a 40 anni esauriti passando il tempo a dire quanto fa schifo la tua vita e quanto il tuo lavoro ti stia sulle balle?

Non stiamo parlando di cifre tali per cui tiri per 2 anni in apnea e alla fine hai messo da parte i milioni. Sei sempre un dipendente che dovrà tirare la carretta per 42 anni di lavoro.

Ma esattamente cosa te ne fai dei soldi se poi la tua vita ti fa schifo? Tu puoi comprarti il rolex e il tuo amico che fa l'insegnante no? E stica**i?

Una cosa che troppi dimenticano è che una persona ha bisogno di dare SENSO ha quello che fa. Non si tratta solo, come va di moda dire oggi, di aver un bilanciamento tra vita privata e lavoro ma di essere felici di quello che si fa.

Se spendi 12 ore al giorno per un lavoro che ti soddisfa e per cui vale la pena spendere metà della tua vita benissimo. Ma se lo fai solo per la cifra che trovi sul cedolino a lungo andare ti logora.
 
Stessa realtà qui in Toscana.
Devi pensare che l'utente medio del forum è di classe benestante, residente in una grande città o comunque in aree ricche del nord e vede ciò che fanno i suoi simili.

Sicuramente a milano ci saranno realtà diverse, ma dubito salari stellari come leggevo nel primo post, al limite per pochi affermati ing avv medici...
Ma poi affitti che si mangiano quel poco in più che guadagnano e devono vivere in 50 mq...

Ma se sei una persona normale in italia fai la fame anche da laureato
 
c'è una certa crisi nelle professioni, in quelle legali soprattutto. un sacco di avvocati si sono messi a fare concorsi o per insegnare o per entrare come cancelliere o assistente giudiziario ora che hanno rifatto i concorsi.

non recenti, ma già da anni, ne conosco un paio: ingegnere mio amico, ha mollato anni fa posto fisso in azienda privata per insegnare + esercitare la libera professione nel tempo libero (che teoricamente dovrebbe essere zero visto che insegna a tempo pieno).
quindi alla fine ha i suoi 1500-1600 fissi + extra derivanti da committenti privati

altro esempio, conoscente avvocato, insegna e poi a tempo perso fa l'avvocato, a tempo molto perso, lo vedo su strava che esce a correre nei giorni feriali anche alle 16-17 di sera, orario i ncui un qualunque avvocato è ancora a 3-4 ore dal rientro a casa.
 
su indeed vedo ingegnere milano 1400 al mese...
 
c'è una certa crisi nelle professioni, in quelle legali soprattutto. un sacco di avvocati si sono messi a fare concorsi o per insegnare o per entrare come cancelliere o assistente giudiziario ora che hanno rifatto i concorsi.

non recenti, ma già da anni, ne conosco un paio: ingegnere mio amico, ha mollato anni fa posto fisso in azienda privata per insegnare + esercitare la libera professione nel tempo libero (che teoricamente dovrebbe essere zero visto che insegna a tempo pieno).
quindi alla fine ha i suoi 1500-1600 fissi + extra derivanti da committenti privati

altro esempio, conoscente avvocato, insegna e poi a tempo perso fa l'avvocato, a tempo molto perso, lo vedo su strava che esce a correre nei giorni feriali anche alle 16-17 di sera, orario i ncui un qualunque avvocato è ancora a 3-4 ore dal rientro a casa.

Si tenga presente comunque che la seconda attività è possibile solo con autorizzazione del dirigente scolastico, che potrebbe tranquillamente negarla, avendo un minimo di palle, se dovesse convincersi che andasse a scapito della didattica.

Con il crescente numero di riunioni, potrebbe bastare anche solo una serie di assenze pomeridiane sospette.

L'autorizzazione al secondo lavoro viene data senza problemi nei casi in cui viene comunque garantito la qualità del lavoro in classe e fuori, e allora è un do ut des, oppure quando il dirigente non vuole grane, polemiche, ecc (ma questo è un caso di cui non ho conoscenza diretta)

Gli stessi permessi sono a discrezione della presidenza
 
Tu sei ingegnere, vero Sir? L'ingegnere dello studio della mia compagna secondo me tra poco dà fuoco all'ufficio :D
Non è dipendente, ma appunto per questo, tra casini legislativi, gente che spacca le palle dalla mattina alla sera con centinaia di telefonate inutili (e devi pure essere gentile...), tasse, deliri totali...secondo me è peggio che qualsiasi altro mestiere da professionista. Almeno da quello che sento!

Ma son vent'anni che dico che il gioco non vale la candela in italia.
Ne conosco a pacchi che si son rotti le palle .... alcuni, che mi davano contro prima, ora mi danno ragione.
Se e' una questione di portare il grano a casa, c'e' altro.
La passione? Ma gran parte non fa neanche un lavoro gratificante ... quindi non regge.

Penso che, almeno per N anni, ci sia il grosso freno della rete dei propri
conoscenti. Accetti il tutto perche' se cambi strada nessuno capisce e tutti credono
che sei fuori di testa.

Comunque il numero uno e' quello che e' andato a fare il pornoattore. :D
 
Confermo: quest'anno anche due mie colleghe (una ingegnere e l'altra informatica) di 50 anni hanno detto addio al posto in azienda (indeterminato) per l'insegnamento alle superiori. Da quello che mi dicono c'è una carenza pazzesca di prof in materie tecniche tipo elettronica e informatica.
 
Confermo: quest'anno anche due mie colleghe (una ingegnere e l'altra informatica) di 50 anni hanno detto addio al posto in azienda (indeterminato) per l'insegnamento alle superiori. Da quello che mi dicono c'è una carenza pazzesca di prof in materie tecniche tipo elettronica e informatica.

Elettronica più di informatica, dove peraltro nel giro di pochi anni andranno in pensione parecchi insegnanti .

Ma sono entrambe classi di concorso rognose, si lavora molto più rispetto ad altre classi di concorso, in elettronica, ancora più che in informatica, si richiede lo scibile universale. Nell'ultima tornata di concorsi chi ha potuto ha partecipato al concorso per matematica e fisica, non certo per elettronica, pur avendo i titoli per partecipare al relativo concorso
 
Elettronica più di informatica, dove peraltro nel giro di pochi anni andranno in pensione parecchi insegnanti .

Ma sono entrambe classi di concorso rognose, si lavora molto più rispetto ad altre classi di concorso, in elettronica, ancora più che in informatica, si richiede lo scibile universale. Nell'ultima tornata di concorsi chi ha potuto ha partecipato al concorso per matematica e fisica, non certo per elettronica, pur avendo i titoli per partecipare al relativo concorso

Comunque sta cosa e' la tipica follia italiana: hai carenza, c'e' gente laureata e esame di stato superato, cosa ti metti a rompere le palle coi concorsi?
 
Elettronica più di informatica, dove peraltro nel giro di pochi anni andranno in pensione parecchi insegnanti .

Ma sono entrambe classi di concorso rognose, si lavora molto più rispetto ad altre classi di concorso, in elettronica, ancora più che in informatica, si richiede lo scibile universale. Nell'ultima tornata di concorsi chi ha potuto ha partecipato al concorso per matematica e fisica, non certo per elettronica, pur avendo i titoli per partecipare al relativo concorso

Ma non hanno vinto il concorso (credo). Sono supplenze annuali.
Che poi quella che quest'anno insegna elettronica è come me: ha visto l'ultima volta un transistor sul Millman vent'anni fa :D
Infatti salutando le ho detto: "ma cosa diavolo vai a insegnargli che non mi ti ricordi una sega?!" :D
 
comunque se un professionista cambia strada a 50 anni evidentemente qualche problema lavorativo ce l'ha

anche perché se inizi ad insegnare a quell'età generalmente lo fai comunque da precario, da "ultimo", da chi magari si divide in due istituti non sotto casa e a fine mese oltre i 1300/1400€ non vai e per 8 anni quello prendi
e non fai il ca.zzo che ti pare, il lavoro è aumentato negli ultimi anni
certo, non sei schiavizzato, questo no
non è neanche il massimo lato scuola, per i ragazzi, ritrovarsi un 50enne che prova ad insegnare, che si "improvvisa"...farlo come si deve non è da tutti.

ps: non lavoro nella scuola
 
Comunque sta cosa e' la tipica follia italiana: hai carenza, c'e' gente laureata e esame di stato superato, cosa ti metti a rompere le palle coi concorsi?

Gli esami di stato ad ingegneria (molto meno ad architettura) non mi risulta certifichino chissà cosa, il livello delle università è calato negli anni parallelamente al crollo del profitto alle superiori. Fanno benissimo a fare concorsi, una volta che si entra in ruolo il posto non lo si perde più.
Il discorso è un altro: conosco personalmente uno dei pochi che hanno vinto il recente concorso di fisica, persona brillante, uno che aveva iniziato nel privato ma ha mollato molto rapidamente, a 29-30 anni, perchè voleva insegnare e voleva farlo nel suo ex istituto.
Mi ha garantito che diversi aspiranti che conosceva molto bene erano preparati tanto se non più di lui ma non sono passati.
Per esempio, sembra che per la prova scritta abbiano messo a disposizione dei candidati un editor, non un wordprocessor, e la prova richiedeva la scrittura di formule
Lui per sua passione conosceva bene l'ascii esteso ed era abituato a lavorare anche con gli edito, a ed è riuscito a scrivere rapidamente le formule richieste, altri abituati a lavorare con il wordprocessor sono stati messi nelle peggiori condizioni per sostenere la prova, e questo è uno schifo
Inoltre, una parte non banale dell'esame era dedicata alla normativa, soprattutto quella sui disabili. Una persona particolarmente preparata sia sul piano tecnico sia su quello didattico (le due cose non sono sempre abbinate, e solo se presenti entrambe definiscono un potenziale buon insegnante) poteva tranquillamente cadere sugli aspetti normativi
Lo schifo piuttosto è questo
 
lavorare da dipendenti significa essere schiavi liberi, stressati, vincolati, la vita del criceto
se uno ha due soldi da parte ci sta che a 50 anni si mette a puntare su qualità della vita e magari si trasferisce dove c'è qualità della vita (centro-sud o provincia del nord, quindi cittadine). Pure se tiri tantissimo da dipendente non superi 4k-5k, di cui a Milano 2k vanno per affitto o mutuo a meno che tu sia nel 5-10% che compra cash. Gli altri 3k togli tutte spese essenziali, te ne restano sì e no 1-2k da spendere e/o risparmiare.
Poi ti viene un coccolone, un tumore o quello che è e ti sei bruciato.

Il carrierismo è stile di vita alienante. Per avere quei 200 maledetti in più ti rovini salute. ma andassero tutti al diavolo. Non si vive per il lavoro. Altra faccenda per chi è autonomo che lavora anche di più, ma almeno il resto è suo, anche se se lo contendo con lo stato KO!
 
poi la solita vergogna italica
allo stagista, entry level chiedono duemila competenze (lingue, software di ogni genere, programmazione Python, SQL come se piovesse), esperienza nel ruolo di anni
poi executive della stessa azienda sanno a malapena salvare un foglio excel
 
comunque se un professionista cambia strada a 50 anni evidentemente qualche problema lavorativo ce l'ha

anche perché se inizi ad insegnare a quell'età generalmente lo fai comunque da precario, da "ultimo", da chi magari si divide in due istituti non sotto casa e a fine mese oltre i 1300/1400€ non vai e per 8 anni quello prendi
e non fai il ca.zzo che ti pare, il lavoro è aumentato negli ultimi anni
certo, non sei schiavizzato, questo no
non è neanche il massimo lato scuola, per i ragazzi, ritrovarsi un 50enne che prova ad insegnare, che si "improvvisa"...farlo come si deve non è da tutti.

ps: non lavoro nella scuola

c'e' anche da dire che uno arriva a 50 anni e ben che vada ne deve lavorare altri 17 ,a parte lo sbattimento ,nel privato a un certo punto puo' capitare che ti diano il benservito e chi si e' visto s'e' visto e magari ti mancano 5 anni ,vai a far parte del carrozzone statale e sei in una botte di ferro.
 
poi la solita vergogna italica
allo stagista, entry level chiedono duemila competenze (lingue, software di ogni genere, programmazione Python, SQL come se piovesse), esperienza nel ruolo di anni
poi executive della stessa azienda sanno a malapena salvare un foglio excel
luoghi comuni... noi stiamo cercando neolaureati senza esperienza gli diamo 1600+macchina e non li troviamo.. cioè ne troviamo la metà di quelli che ci servono, si fa fatica.

l'unica certezza inconfutabile è che in Italia tra guadagnare 30k lordi e guadagnarne il doppio alla fine cambia poco in termini netti

per molti non vale la candela ed è questa sperequazione alla base di questo livellamento verso il basso
 
luoghi comuni... noi stiamo cercando neolaureati senza esperienza gli diamo 1600+macchina e non li troviamo.. cioè ne troviamo la metà di quelli che ci servono, si fa fatica.

l'unica certezza inconfutabile è che in Italia tra guadagnare 30k lordi e guadagnarne il doppio cambia poco... per molti non vale la candela

quello sì, ma non sono molto luoghi comuni. Poi 1600 saranno a partita IVA e già si riduce molto. Comunque passami l'annuncio in pvt che sono interessato figurati. Tanto non avendo problemi economici non lavoro per soldi ma per passione.
 
Ma non hanno vinto il concorso (credo). Sono supplenze annuali.
Che poi quella che quest'anno insegna elettronica è come me: ha visto l'ultima volta un transistor sul Millman vent'anni fa :D
Infatti salutando le ho detto: "ma cosa diavolo vai a insegnargli che non mi ti ricordi una sega?!" :D

Hai perfettamente ragione, è una bella rogna. E' possibile per esempio che il collegio approvi una sperimentazione o l'apertura di un indirizzo a taglio robotico contro il parere di chi dovrebbe insegnarci. Ho dato un'occhiata ad un software di simulazione robotica che non ricordo quale società che si appoggiava al politecnico spingeva per far adottare.

Sono uno che mastica abbastanza bene informatica ed applicativi relativi, mi sono studiato e ho utilizzato da autodidatta varie piattaforme di simulazione: dopo pochi minuti di studi mi sono detto: ma questi sono pazzi !!! Era un software di una ricchezza ma anche di un complessità inimmaginabile, da avere problemi anche nelle applicazioni più elementari. Una roba del genere solo per usarla a livello medio avrebbe richiesto tre anni di lavoro con tutte le ore di insegnamento dedicate solo a quello. E dubito che la maggior parte dei ragazzi avrebbe anche solo tentato di usarlo

Ma per i non addetti ai lavori sembra normale che "l'ingegnere" con poche ore di corso di aggiornamento (che di solito è tenuto da un tecnico che di fatto legge il manuale a velocità supersonica, dopo cinque minuti non lo segui più) possa inventarsi un corso.

Ma è cosa che può pensare solo un non addetto ai lavori, ancora convinto che "il buon insegnante" riesca a far passare i concetti più complessi a ragazzi demotivati e privi degli strumenti di base trasformandoli tutti in tanti piccoli einstein.

Io passavo per essere un buon insegnante, e ricordo perfettamente quanto anno dopo anno, gli ultimi in particolare sia risultato sempre più impossibile non solo presentare concetti di una certa complessità ma soprattutto consolidarli.

L'ingegnere elettronico oggi, se insegna sistemi automatici o TPSI (la vecchia tecnologia disegno e progettazione) deve saper programmare in C arduino like e portare i ragazzi a costruirci delle tesine. E' vero che su youtube e in rete si può scopiazzare di tutto, ma quando un prototipo non funziona, per le ragioni più varie, o la materia la conosci o resti bloccato con i tuoi studenti davanti ad prototipo non funzionate.

Se insegna elettronica le va ancora bene, si salva dalla parte informatica e può tentare di non farsi coinvolgere più di tanto nelle tesine, dove invece sono molto più esposti i docenti di sistemi automatici e TPSI.

Comunque sia in quelle classi di concorso, pagati come gli altri colleghi che insegnano in altre classi di concorso, si deve lavorare e ci si deve stressare molto ma molto di più. Altro che 18 ore e vacanze. Io che ho insegnato tutte le discipline di indirizzo ma che contemporaneamente investivo su piattaforme di simulazione e linguaggi di programmazione le vacanze le passavo a studiare, unico momento in cui potevo lavorare con continuità (dopo una certa età senza continuità sei finito)
 
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