Enel - only news n. 2

Enel: inclusa per 3* anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index

MILANO (MF-DJ)--Enel e' stata confermata per il terzo anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) come una delle aziende leader di 11 settori, con sede in 45 Paesi, su quasi 11.700 societa' quotate in borsa valutate sulla base dell'ampiezza dell'informativa e dei risultati raggiunti dalle loro iniziative di inclusione di genere. Anche Endesa, societa' spagnola controllata di Enel, e' stata confermata nell'indice, mentre Enel Chile e' stata inclusa per la prima volta. "La conferma di Enel nel Gender-Equality Index di Bloomberg per il terzo anno consecutivo e' un altro importante riconoscimento del nostro impegno continuo nei confronti dei principi della diversita' di genere e dell'inclusione," ha dichiarato Guido Stratta, Direttore di People and Organization di Enel. "In Enel, abbracciamo la diversita' come un'opportunita' per creare una cultura che supporti tutte le persone nell'esprimere il loro potenziale a tutti i livelli e in tutta la catena del valore, cercando sempre di contribuire a una solida base per un mondo prospero e sostenibile". Il framework per la rendicontazione in materia di genere di Bloomberg e' un metodo di reporting e divulgazione standardizzato a livello internazionale dei dati di genere in ambito aziendale. Fornisce alle societa' un modello per misurare il modo in cui promuovono l'uguaglianza di genere attraverso cinque pilastri: leadership femminile e pipeline di talenti, parita' salariale e parita' di retribuzione di genere, cultura inclusiva, politica sulle molestie sessuali e branding a favore delle donne. Enel e' stata confermata nell'indice grazie a un punteggio superiore alla soglia globale stabilita da Bloomberg, che testimonia un elevato livello di trasparenza e di risultati complessivi realizzati sui cinque pilastri del framework. Enel si distingue nel GEI di Bloomberg per le sue politiche di promozione della presenza delle donne nel Consiglio di Amministrazione, nelle posizioni manageriali e nelle nuove assunzioni, al contributo dato alla parita' di retribuzione, e alla definizione di benefici sociali e di soluzioni di equilibrio tra vita privata e vita professionale per tutti i suoi dipendenti. Inoltre, nell'edizione di quest'anno, in linea con la precedente valutazione, e' stato espressamente riconosciuto l'impegno di Enel nella prevenzione delle molestie sessuali sul luogo di lavoro. Le migliori prassi innovative realizzate sulla diversita' di genere hanno consentito a Enel di raggiungere un livello di performance complessivo del 13% superiore al punteggio medio delle altre imprese incluse nell'indice. La leadership di Enel nella sostenibilita' e' riconosciuta a livello mondiale anche dalla presenza del Gruppo in diversi altri importanti ranking e indici di sostenibilita', come ad esempio MSCI ESG Leaders Indices, CDP Climate "A" List, gli indici Euronext Vigeo-Eiris 120, l'indice MIB ESG, la serie FTSE4Good Index, l'indice STOXX Global ESG Leaders, il rating ISS "Prime", Refinitiv TOP 100 Diversity and Inclusion Index, l'Equileap Top 100 Gender Equality Global Ranking e gli indici ECPI. Il Gruppo sta attirando sempre maggiore attenzione da parte degli investitori socialmente responsabili (SRI), la cui quota nella societa' e' in costante crescita, e rappresenta oggi circa il 14,6% del capitale di Enel, un valore piu' che raddoppiato rispetto al 2014. Questo incremento riflette la crescente importanza che i mercati finanziari danno agli elementi non finanziari nella creazione di valore sostenibile di lungo periodo. Accanto all'uguaglianza di genere, Enel lavora costantemente in tutti i paesi di presenza su varie iniziative volte a garantire la non discriminazione e le pari opportunita' legate alla disabilita', all'eta' e alla nazionalita' e promuove una cultura dell'inclusione. Per questo Enel ha aderito al "Valuable 500", una comunita' globale di 500 aziende private impegnate a sbloccare i valori aziendali e sociali delle persone con disabilita' in tutto il mondo, lanciando un programma globale chiamato "Value for Disability" volto a promuovere l'inclusione e l'empowerment delle persone con disabilita'. A questo proposito, l'iniziativa di Enel presta particolare attenzione alle donne con disabilita' che possono affrontare una doppia discriminazione sfruttando la loro posizione sociale. Il suo obiettivo e' quello di promuovere l'inclusione e l'empowerment facendo leva sull'accessibilita' e sfruttando il potenziale dei mercati con prodotti e servizi per tutti, e generando innovazione, come sottolineato durante l'evento "Inclusive Business as a shared value opportunity - Creating profitable solutions by meeting social needs". com/fch (fine) MF-DJ NEWS

26/01/2022 14:04
 
Enel: presentato progetto elettrificazione verde della Sardegna

ROMA (MF-DJ)--Enel e l'Universita' Roma Tre-Centro Rossi-Doria hanno presentano il progetto "elettrificazione verde della Sardegna" che prevede l'abbandono delle fonti fossili per la produzione di energia in Sardegna, col passaggio a un mix di generazione basato esclusivamente su fonti rinnovabili, abbinato alla diffusione dell'elettrificazione degli usi finali; un percorso che consentira' al territorio Sardo di fare un balzo verso la completa decarbonizzazione in un'ottica di sostenibilita' ambientale, risparmio ed efficienza energetica. Il progetto e' stato inserito tra i Multi-Stakeholders Energy Compact delle Nazioni Unite e considerato come modello per la diffusione dell'elettrificazione e la transizione energetica a livello globale. Il processo di elettrificazione della Sardegna sara' monitorato per le Nazioni Unite dall'Universita' degli Studi di Roma Tre-Centro Rossi-Doria. Il progetto prevede di raggiungere una serie di obiettivi entro il 2030, in particolare il superamento della produzione di energia da fonti fossili attraverso la sostituzione con impianti rinnovabili, principalmente fotovoltaico ed eolico, e allo stesso tempo la diffusione di tecnologie per l'elettrificazione degli usi finali come mobilita' elettrica, sistemi per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, l'efficientamento energetico e le piastre ad induzione. Le caratteristiche demografiche e la bassa densita' abitativa dell'isola (circa 68 abitanti per km2) consentiranno inoltre un ampio ricorso alla generazione distribuita. "L'elettrificazione dei consumi e la sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili - commenta Nicola Lanzetta, Direttore Enel Italia - sono due leve strategiche della transizione energetica in atto". pev (fine) MF-DJ NEWS

27/01/2022 15:07
 
Enel: si aggiudica 130 MW nella 7* gara Gse per rinnovabii

ROMA (MF-DJ)--Enel Green Power Italia ed Enel Produzione si sono aggiudicate nel settimo round di gare Fer indette dal Gestore Servizi Energetici (Gse) - nei contingenti "aste" e "registri" - 129,6* MW tra nuova capacita' rinnovabile e rifacimenti di impianti idroelettrici gia' in servizio. Della potenza complessiva aggiudicata, 89,2 MW sono relativi a due progetti di nuova capacita' solare, che saranno realizzati in Piemonte e Sicilia, con lavori di costruzione che verranno avviati nel 2022; 37,3 MW sono relativi a tre rifacimenti di impianti idroelettrici gia' operativi in Basilicata, Campania e Lazio. Gli ulteriori 3,1 MW hanno partecipato al contingente "registri", per otto progetti complessivi, di cui sei progetti per nuova capacita' solare su tetti di edifici Enel e su terreni Enel - in Toscana, Lombardia e Campania -, un impianto idroelettrico in Sicilia e un progetto di rifacimento di un impianto idroelettrico esistente nelle Marche. La settima asta per le Fonti energetiche rinnovabili del Gse, a fronte di 3.313 MW di capacita' disponibile per il contingente "asta - nuova capacita' rinnovabile >1 MW" (Gruppo A), ha registrato una offerta complessiva di soli 1.232 MW con progetti aggiudicati per 975 MW, pari a poco meno del 30% del contingente messo a disposizione. "Il risultato della settima asta del Gse conferma i trend che si sono gia' registrati nelle precedenti aste in corso da Ottobre 2019 - commenta Salvatore Bernabei, responsabile Enel Green Power e Thermal Generation di Enel. "In coerenza con i positivi segnali derivanti dal Decreto Semplificazioni bis pubblicato lo scorso anno, si conferma l'urgenza di attuazione di concrete misure che possano garantire certezza e riduzione dei tempi dei procedimenti autorizzativi, con piena convergenza della normativa locale e centrale sugli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. Aspettiamo nei prossimi mesi l'emanazione dei decreti attuativi previsti dal Decreto Lgs n.199/2021 di recepimento della RED II ed ulteriori miglioramenti della normativa al fine di dare maggiori certezze agli operatori di un comparto fondamentale per la ripresa economica". La realizzazione di nuova capacita' rinnovabile ed il rifacimento di impianti esistenti in Italia rientrano nel piu' ampio impegno del Gruppo Enel per la crescita delle rinnovabili e la decarbonizzazione che nel nostro Paese prevede, nel periodo 2022-2024, un obiettivo di sviluppo di nuova capacita' rinnovabile per 1 GW. Il Piano strategico 2022-24 di Enel prevede un incremento globale della capacita' addizionale da fonti rinnovabili di 21,2 GW per raggiungere un totale di 75 GW di capacita'. pev (fine) MF-DJ NEWS

01/02/2022 12:20
 
Enel x: con PayDo per trasferire denaro in Italia ed Europa

ROMA (MF-DJ)--Una soluzione digitale per trasferire fondi in modo facile su qualsiasi conto o carta dotata di Iban utilizzando unicamente il numero di cellulare del destinatario senza dover inserire l'Iban dello stesso. Si tratta di RicaricaQui, il sistema digitale per l'invio di denaro nato grazie alla sinergia tra CityPoste Payment, societa' controllata al 100% da Enel X, e PayDo, start-up italiana emergente nel mondo del fintech e dei pagamenti digitali. "Con RicaricaQui offriamo alle persone una soluzione innovativa per inviare contante a un conto bancario, o semplicemente ricaricare una carta prepagata con Iban, avvicinando quindi sempre piu' i nostri clienti ai pagamenti digitali," ha dichiarato Matteo Concas, Responsabile Global Digital Banking Solutions di Enel X. "Con il supporto di PayDo proponiamo un servizio che semplifica la vita alle persone e risponde agli stimoli del mercato del fintech in continua evoluzione. Il nostro obiettivo e' quello di affermarci come uno dei piu' importanti player del settore dei pagamenti digitali mettendo a disposizione dei clienti un ventaglio di opportunita'". "La partnership con un player tecnologico di primo piano come Enel X evidenzia concretamente il nostro concetto di piattaforma: perfettamente personalizzabile e integrabile a seconda delle esigenze," dichiara Donato Vadruccio, Founder e Ceo di PayDo. "L'evoluzione dei servizi di pagamento sta aprendo le porte a concrete collaborazioni tra istituti di pagamento e aziende fintech che contribuiscono allo sviluppo di soluzioni innovative volte a semplificare le operazioni quotidiane. Rappresenta anche la testimonianza di un approccio virtuoso basato sulla capacita' di collaborare ed erogare servizi innovativi e ad alto valore aggiunto, con tempi rapidi di integrazione, rispondendo cosi' - come nel caso di Enel X - al progetto di realizzare un nuovo servizio a valore aggiunto per la clientela e dare la possibilita' di utilizzarlo nel piu' breve tempo possibile". Il servizio RicaricaQui, grazie alla piattaforma messa a disposizione da PayDo, permette a chiunque di recarsi presso la rete di punti vendita Enel X Pay presenti sul territorio per effettuare le operazioni di trasferimento di denaro a qualsiasi beneficiario in Italia e in Europa in modo veloce e sicuro senza dover scaricare ulteriori app. Per accettare la RicaricaQui il destinatario dovra' dare l'ok all'sms che ricevera' sul proprio smartphone e seguire la breve procedura. pev (fine) MF-DJ NEWS

02/02/2022 10:32
 
I dati preliminari:


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Il report di MF:


Enel, ricavi ed ebitda in crescita nel 2021

I numeri del preconsuntivo rispecchiano la maggiore vendita di energia elettrica, ma beneficiano anche della vendita di Open Fiber. Bene Enel Green Power ed Enel X. Aumenta il debito a 52 miliardi di euro​

di Angela Zoppo 03/02/2022 19:12

Ricavi ed ebitda in crescita per Enel nel 2021, in base a quanto emerge dai risultati consolidati preliminari diffusi stasera dal gruppo. I ricavi ammontano a 88,3 miliardi di euro, in aumento di 22,3 miliardi di euro (+33,8%) rispetto ai 66 realizzati nel 2020. L'incremento ha compensato l'effetto cambi in America latina. Come spiega Enel, la variazione è prevalentemente riconducibile all’aumento dei ricavi da Infrastrutture e reti, essenzialmente per effetto delle maggiori quantità trasportate, a seguito dell’incremento della domanda di energia elettrica, ma anche ad altri fattori. Più nel dettaglio, hanno contribuito i ricavi di Enel Green Power, grazie alla maggiore produzione da fonti rinnovabili. Altro elemento positivo è la maggiore vendita di energia elettrica nei mercati finali, in Italia e in America Latina.

Nel 2021 Enel ha prodotto complessivamente 222,6 TWh di elettricità (dai 207,1 TWh nel 2020), ha distribuito sulle proprie reti 510,3 TWh (dai 485,2 TWh) e ha venduto 309,4 TWh (dai 298,2 TWh). All’estero, il gruppo ha prodotto 174,6 TWh di elettricità (164,6 TWh nel 2020), ha distribuito 283,5 TWh (270,8 TWh nel 2020) e ha venduto 216,7 TWh (208,0 TWh nel 2020). Bene anche Enel X, per effetto dell’incremento dei servizi associati alle nuove iniziative commerciali e alle attività di demand response, e Generazione Termoelettrica e Trading, sia per effetto dell’incremento delle quantità di energia elettrica e gas vendute, che per le maggiori attività di trading su commodity relativamente ai contratti con consegna fisica. Nel computo dei ricavi rientrano anche i proventi dalla cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber, acquisita da Macquarie e Cdp per 2,7 miliardi di euro. L'operazione ha avuto benefici anche sull’ebitda ordinario, salito a 19,2 miliardi di euro (+6,7%), che include la plusvalenza di circa 1,76 miliardi di euro realizzata dalla cessione.

A incrementare l'ebitda hanno contribuito anche Enel Green Power ed Enel X. La prima, prevalentemente a seguito delle migliori performance operative in Nord America e Brasile, a seguito dell’entrata in funzione di nuovi impianti, e del miglioramento del margine in Spagna, sia per le migliori performance degli impianti eolici e solari, sia per gli effetti positivi legati all’esito favorevole di un contenzioso. La seconda, è prevalentemente cresciuta in Italia e Nord America, per effetto dell’incremento dei margini dei servizi associati alle nuove iniziative commerciali e alle attività di demand response.

A fronte delle variazioni positive, Enel segnala però gli effetti negativi derivanti dall’andamento dei tassi di cambio, prevalentemente in America Latina, dalla normalizzazione delle attività di trading rispetto all’esercizio precedente e da una contrazione dei margini nei mercati finali, anche per effetto dei maggiori costi di approvvigionamento.

L’Ebitda risulta ugualmente in crescita a 17,6 miliardi di euro (+4,1%). Include gli effetti delle componenti non ordinarie relative agli oneri derivanti dai piani di ristrutturazione aziendali avviati dal gruppo nell’ambito del processo di transizione energetica e digitalizzazione, all’adeguamento di valore di magazzini e parti di ricambio relativi ad alcuni impianti a carbone in Italia, Spagna e Cile, nonché ai costi sostenuti per effetto della pandemia da Covid-19.

In salita anche l'indebitamento finanziario netto, che a fine 2021 ammonta a 52 miliardi di euro (+14,5%). La variazione rispetto ai 45,4 miliardi di euro rilevati nel 2020, viene riferita al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, al pagamento dei dividendi e all’acquisto di un’ulteriore quota di partecipazione nel capitale di Enel Américas. I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo e la cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber hanno comunque almeno parzialmente compensato il fabbisogno finanziario connesso alle fattispecie sopra evidenziate.
 
Barclays, Goldman Sachs ed Equita puntano su Enel, Citi no a causa del maxi debito

Il titolo non brilla all'indomani dei risultati preliminari 2021 che hanno evidenziato un ebitda e un debito migliori delle attese. Sia Equita sia Barclays ritengono che Enel possa esprimere a pieno il suo potenziale a partire dal secondo semestre. Il target price più elevato è quello di Goldman Sachs a 10,85 euro. Il doppio di quello di Citi a 5,40 euro che ribadisce sell: l'aumento dell'indebitamento netto sottostante è stato di 11 mld, è tempo di spiegare​

di Francesca Gerosa 04/02/2022 10:30

Il titolo Enel non brilla a Piazza Affari all'indomani della pubblicazione dei risultati preliminari del 2021 che hanno evidenziato un ebitda e un debito migliori delle attese degli analisti. In sintesi, ricavi a 88,3 miliardi di euro (+33,8% anno su anno), ebitda ordinario pari a 19,2 miliardi (+6,7%) e indebitamento finanziario netto a 52 miliardi (45,4 miliardi di euro a fine 2020, +14,5%). L'ebitda ordinario è perfettamente allineato alla guidance della società (range 18,7-19,3 miliardi), mentre il debito netto a 52 è migliore della guidance (53-54 miliardi). L'azione al momento cede lo 0,55% a 6,742 euro. Lo scorso 24 gennaio ha staccato un dividendo di 0,19 euro per azione (yield del 2,70%).

"Risultati preliminary 2021 sopra le attese sia a livello di ebitda sia a livello di debito", ha confermato stamani Equita Sim, osservando che sull'ebitda hanno impattato positivamente alcuni recuperi regolatori nell'ultimo trimestre dello scorso anno (da verificare se di natura ricorrente), mentre sul debito ha impattato positivamente sia il rinvio di alcune partite fiscali, circa 500 milioni che verranno recuperate nel primo trimestre di quest'anno, sia il beneficio delle operazioni di liability management.

"Ci attendiamo alcuni effetti negativi del capitale circolante durante i primi mesi dell'anno per le decisioni regolatorie sugli oneri di sistema, ma lo starting point di fine 2021 è incoraggiante", ha aggiunto Equita che, in attesa della pubblicazione dei risultati 2021 completi il prossimo 17 marzo, ha confermato la sua visione positiva su Enel: buy e target price a 8,4 euro "che riteniamo potrà esprimere a pieno il suo potenziale a partire dal secondo semestre dell'anno, post normalizzazione dei prezzi energetici, e che tratta su valutazioni interessanti: a 11,6x il multiplo prezzo/utile con uno yield del 6% al 2023. Abbiamo anche alzato leggermente il peso di Enel nel nostro portafoglio principale di 50bps.".

Anche Barclays continua a consigliare di sovrappresare (overweight) in portafoglio il titolo su cui ha un prezzo obiettivo a 9,70 euro, ritenendo che quest'anno ci sarà più visibilità su uno dei punti chiave relativi alla nuova strategia di Enel presentata al Capital market Day di novembre, ovvero la riallocazione del capitale. "Pagare 11x il p/e 2022-2024 per un tasso medio annuo di crescita dell'eps 2022-2024 stimato a +7,4% con una crescita simile a livello di dividendo ci sembra un buon valore per noi", si legge nella nota di Barclays. "Pensiamo che Enel girerà una nuova pagina strategica nel 2022 mentre cerca di di realizzare i piani annunciati a novembre. Ci aspettiamo, in particolare, che l'esecuzione della nuova strategia aiuti a contrastare lo scetticismo degli investitori sulla politica di riallocazione del capitale dell'azienda. A nostro avviso, infatti, gli investitori hanno bisogno di vedere che il piano di cessione da 10 miliardi di euro sta iniziando".

Enel deve dimostrare di essere pronta a semplificare la sua struttura aziendale, concentrandosi sulla riallocazione del capitale in meno mercati. "Non vediamo il piano di cessione come una fonte di finanziamento per il suo piano di investimenti da 43 miliardi di euro perché stimiamo che la società sia "comodamente seduta" su un rapporto debito netto/ebitda pari o inferiore a 2,9x nel periodo 2022-2024", ha aggiunto Barclays. Dato, poi, che i prezzi elevati del gas e dell'energia non sono un driver rilevante per gli utili di Enel, "vediamo un primo semestre 2022 meno movimentato del secondo", ha previsto Barclays, ricordando che il prossimo Capital Markets Day non è previsto fino a novembre e che Enel non partecipa attivamente alle aste eoliche offshore nel primo semestre di quest'anno.

" Enel rimane la nostra utility verticalmente integrata preferita nel Sud Europa. Al prezzo attuale dell'azione, la sua pipeline di energie rinnovabili, la più grande tra le utilities europee, è prezzata a zero. Nonostante Enel negozi a sconto rispetto ai peer a causa della sua esposizione in America Latina, prevediamo che il processo di semplificazione della sua struttura aziendale porterà a una riduzione dell'esposizione alla regione e a un re-rating del titolo", ha concluso Barclays.

Il target price più elevato è quello di Goldman Sachs, confermato a 10,85 euro post conti. "Dopo Orsted, anche Enel ha riportato una serie di risultati preliminari rassicuranti. Anche se mancano i dati completi per stabilire con precisione cosa sta dietro a questi risultati, l'ebitda 2021 è arrivato a 19,2 miliardi, il 3% sopra la stima del consenso. Anche se non possiamo trarre conclusioni finali fino alla comunicazione dei conti completi a marzo, questo sembra un evento positivo per la società. Il debito netto è risultato in linea con la stima del consenso e un po' meglio della nostra previsione. Il nostro rating buy su Ebel poggia su tre pilastri: il raggiungimento quest'anno di una crescita del 20% degli utili sottostanti che crediamo sarebbe una sorpresa positiva per la maggior parte degli investitori; la possibile, parziale rotazione dall'America Latina verso le economie sviluppate, che dovrebbe essere presa positivamente; il raggiungimento di una crescita annua dell'utile per azione a elevata singola cifra al 2026, con circa l'85% dell'ebitda derivante dalle attività di Green Energy e un rapporto capex/ebitda di circa il 70%", ha indicato Goldman Sachs.

Fuori dal coro Citi che, post conti, ha confermato il rating sell su Enel e il target price a 5,40 euro, preoccupata per il maxi debito. "52 miliardi implica che, al netto delle cessioni di attività, +2,6 miliardi con Open Fiber, delle acquisizioni, -1,4 miliardi in America Latina, e delle riclassificazioni, 3,1 miliardi di Hybrids, nel 2021, il debito netto sottostante del gruppo è aumentato di 11 miliardi di euro dai 45,4 miliardi del dicembre 2020. Il numero è in linea con le indicazioni del management ma, data l'ampiezza dell'espansione del debito netto, questo è irrilevante senza una chiara analisi di ciò che è successo e spiegazioni sulla capacità del gruppo di ritrovare la sua stabilità finanziaria. Questo numero è anche di circa 1,5 miliardi al di sopra delle nostre aspettative che includevano l'acquisizione di Erg Hydro per 1 miliardo che dovrebbe essere contabilizzata nel 2022", ha spiegato Citi, notando anche che l'ebitda reported, pari a 17,6 miliardi a fine 2021, è stato leggermente inferiore alle sue stime di 17,9 miliardi di euro.
 
DAL 2030 SARÀ UN’ALTERNATIVA VALIDA PER LA DECARBONIZZAZIONE

È ora dell’idrogeno verde

Pronti i grandi gruppi: Fincantieri, Sanlorenzo, Msc Crociere, Enel, Snam e il porto di Spezia sono in prima linea con nuovi progetti in rampa di lancio​

di Nicola Capuzzo 04/02/2022 10:34

L’idrogeno dal 2030 sarà l’alternativa più conveniente per affrontare in concreto la decarbonizzazione. E’ quanto emerso nel corso del convegno organizzato a Spezia da Dltm (Distretto ligure delle tecnologie marine) e Ticass (Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile) insieme alla locale Autorità di sistema portuale. Che l’opzione idrogeno sarà praticabile in meno di dieci anni lo confermano anche i molti progetti in rampa di lancio in Italia. Come quello per la realizzazione di un impianto di produzione e distribuzione nel porto di La Spezia. Più in dettaglio, secondo quanto spiegato da Federica Montaresi, responsabile progetti speciali per la port authority, l’intervento inserito nel Pnrr «prevede l’installazione di una centrale di produzione di idrogeno verde, sfruttando l’energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico installato nell’area portuale». La centrale sarà costituita «da un sistema containerizzato di elettrolisi e un sistema di compressione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno per mobilità».

Destinatari dell’energia pulita ottenuta potranno essere sia veicoli alimentati a idrogeno operanti sulle banchine che mezzi per la nautica da diporto. Lorenzo Ducci ( Enel Green Power) ha ricordato che già oggi l’idrogeno è realtà poiché «ne vengono prodotti 75 milioni di tonnellate l’anno ma da gas naturale e carbone, responsabili quindi di oltre 800 milioni di tonnellate di Co2 all’anno». Per il futuro solo l’idrogeno verde (ottenuto tramite elettrolisi da fonti rinnovabili) o l’idrogeno blu (derivante dal reforming del gas naturale con la cattura e lo stoccaggio della CO2) rappresentano dunque la strada ecosostenibile da seguire.

Proprio a Spezia Enel Green Power e Fincantieri stanno collaborando per definire una soluzione integrata per la produzione, fornitura, gestione e l’utilizzo di idrogeno verde per aree portuali e trasporto marittimo a lungo raggio. In particolare le due aziende stanno valutando la possibilità di collaborare sia per la fornitura di idrogeno verde a unità navali, sottomarine e di superficie, e per utenze industriali ricomprese nell’ambito portuale, inclusa la progettazione e la costruzione delle necessarie infrastrutture, anche di accumulo, ove necessarie. La locale centrale Eugenio Montale potrà essere utilizzata come primo test applicativo, avviando così un percorso di transizione energetica del sito in ottica sostenibile. La stessa Fincantieri questa settimana a Castellammare di Stabia ha varato Zeus, una barca laboratorio alimentata a idrogeno tramite fuel cell per la navigazione in mare e prima nel suo genere al mondo secondo Massimo De Benedetti. Sarà un laboratorio galleggiante finalizzato ad acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica. La nave sarà dotata di un apparato ibrido (due diesel generatori e due motori elettrici) da utilizzare come sistema di propulsione convenzionale. A questo si aggiungono un impianto di fuel cell di 130 kW, alimentato da circa 50 kg di idrogeno contenuti in otto bombole a idruri metallici, secondo tecnologie già in uso sui sommergibili, e un sistema di batterie, che insieme consentiranno un’autonomia di otto ore di navigazione a zero emissioni alla una velocità di 7,5 nodi. La ricerca che ha spinto Fincantieri alla costruzione di Zeus riguarda il miglioramento della sostenibilità ambientale di navi da crociera, super-yacht, traghetti e navi da ricerca oceanografica.

A proposito di navi passeggeri una sperimentazione è già partita proprio fra Fincantieri, Snam e Msc Crociere al fine di «capire se e come sia applicabile l’utilizzo dell’idrogeno come carburante per le nostre navi di lusso», ha spiegato Michele Francioni, vicepresidente della compagnia crocieristica. «Non solo a bordo della nave ma lungo tutta la filiera, quindi incluso l’approvvigionamento del prodotto» ha precisato, sentenziando infine che «ad oggi non è possibile però pensare a una nave alimentata esclusivamente a idrogeno». A una conclusione simile è arrivato anche Sanlorenzo, cantiere spezzino di superyacht che, secondo il vicepresidente Paolo Bertetti, intende «essere il primo cantiere di superyacht al mondo a consegnare un’unità con la generazione di energia per le utenze di bordo e la propulsione in modalità ibrida mediante fuel cell a idrogeno (in collaborazione con Siemens Energy). Il sistema renderà possibile una settimana di permanenza in rada con motori a generatori diesel spenti e tutte le utenze attive; oppure la navigazione ibrida per svariate ore a motori e generatori spenti». Sanlorenzo ha inoltre avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto pilota per la produzione di idrogeno verde con processo di idrolisi e impiego di energia rinnovabile (fotovoltaico).
 
Enel: Fitch rivede rating lungo termine a "BBB+", Outlook stabile

MILANO (MF-DJ)--L'agenzia Fitch ha rivisto il rating a lungo termine di Enel portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". La stessa agenzia ha altresi' confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile. Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunita' di investimento che hanno portato Enel ad espandere progressivamente il suo piano di capex nel contesto della transizione energetica. Fitch continua a considerare Enel come operatore all'avanguardia nell'ambito della transizione energetica, con un'efficace strategia concentrata sull'integrazione delle proprie attivita' di generazione e fornitura, oltre all'elevata capacita' di esecuzione, come recentemente dimostrato dai 5 GW di nuova capacita' rinnovabile installata nel 2021. Alla luce di queste considerazioni, Fitch ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo rating assegnatole, con margine per far fronte al progressivo aumento degli investimenti previsto nel medio termine. lab MF-DJ NEWS

04/02/2022 19:10
 
Enel: Fitch rivede rating lungo termine a "BBB+", Outlook stabile

MILANO (MF-DJ)--L'agenzia Fitch ha rivisto il rating a lungo termine di Enel portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". La stessa agenzia ha altresi' confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile. Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunita' di investimento che hanno portato Enel ad espandere progressivamente il suo piano di capex nel contesto della transizione energetica. Fitch continua a considerare Enel come operatore all'avanguardia nell'ambito della transizione energetica, con un'efficace strategia concentrata sull'integrazione delle proprie attivita' di generazione e fornitura, oltre all'elevata capacita' di esecuzione, come recentemente dimostrato dai 5 GW di nuova capacita' rinnovabile installata nel 2021. Alla luce di queste considerazioni, Fitch ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo rating assegnatole, con margine per far fronte al progressivo aumento degli investimenti previsto nel medio termine. lab MF-DJ NEWS

04/02/2022 19:10

Non mi pare una bella notizia, nonostante Fitch si complimenti di fatto abbassa il rating.
 
Non mi pare una bella notizia, nonostante Fitch si complimenti di fatto abbassa il rating.

Il debito aumenta e anche se nn costa molto merito delle emissioni green sta aumentando. E necessaria l operazione straordinaria che vado dicendo da mesi ossia spinoffare e quotare enel x .
 
Enel: Fitch ha rivisto al rialzo rating a lungo termine. 'Operatore all'avanguardia nella transizione energetica

Redazione Finanza
7 febbraio 2022 - 07:22

MILANO (Finanza.com)
L'agenzia Fitch Ratings ("Fitch") ha comunicato nella tarda serata di venerdì di aver rivisto il rating a lungo termine di Enel, portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". E' quanto ha riportato Enel in una nota.

La stessa agenzia ha altresì confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile.

Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunità di investimento che hanno portato Enel ad espandere progressivamente il suo piano di capex nel contesto della transizione energetica.

Fitch continua a considerare Enel come operatore all'avanguardia nell'ambito della transizione energetica, con un'efficace strategia concentrata sull'integrazione delle proprie attività di generazione e fornitura, oltre all'elevata capacità di esecuzione, come recentemente dimostrato dai 5 GW di nuova capacità rinnovabile installata nel 2021.

Alla luce di queste considerazioni, Fitch ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo rating assegnatole, con margine per far fronte al progressivo aumento degli investimenti previsto nel medio termine.
 
Enel: Fitch ha rivisto al rialzo rating a lungo termine. 'Operatore all'avanguardia nella transizione energetica

Redazione Finanza
7 febbraio 2022 - 07:22

MILANO (Finanza.com)
L'agenzia Fitch Ratings ("Fitch") ha comunicato nella tarda serata di venerdì di aver rivisto il rating a lungo termine di Enel, portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". E' quanto ha riportato Enel in una nota.

La stessa agenzia ha altresì confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile.

Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunità di investimento che hanno portato Enel ad espandere progressivamente il suo piano di capex nel contesto della transizione energetica.

Fitch continua a considerare Enel come operatore all'avanguardia nell'ambito della transizione energetica, con un'efficace strategia concentrata sull'integrazione delle proprie attività di generazione e fornitura, oltre all'elevata capacità di esecuzione, come recentemente dimostrato dai 5 GW di nuova capacità rinnovabile installata nel 2021.

Alla luce di queste considerazioni, Fitch ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo rating assegnatole, con margine per far fronte al progressivo aumento degli investimenti previsto nel medio termine.

Chiedo scusa, ma è un miglioramento del rating passare da A- a BBB+ ?????? Hanno per caso cambiato il sistema di classificazione dei rating??
 
Chiedo scusa, ma è un miglioramento del rating passare da A- a BBB+ ?????? Hanno per caso cambiato il sistema di classificazione dei rating??

Appunto.
Sono in confusione pure loro
anzi soprattutto loro

Ragionate con la vostra testa.
Se secondo voi il business é profittevole e con buone prospettive di crescita, investite.
Altrimenti no

Ragionate con la vostra testa
e non prendete per oro colato i rating e i target price

É roba usata per manoveare il parco buoi

Tanto per dirne 2 sulla inaffidabilità di questi indici

Ad Enel 4 mesi hanno assegnato Tp 9.50
e adesso vediamo dov é

Lehman aveva rating A il giorno prima di fallire.
Mentre tante con rating B sono ancora oggi vive e vegete
 
Enel cade a -3% sui minimi da maggio 2020, pesa il downgrade di Fitch

Titta Ferraro
7 febbraio 2022 - 11:34

MILANO (Finanza.com) Enel (-3%) tocca minimi da maggio 2020 sotto i 6,40 euro

Forti vendite oggi sul titolo Enel, che viaggia nelle posizioni di coda del Ftse Mib cedendo oltre il 3% in area 6,42 euro. Toccato nell'ultima ora un minimo a 6,392 euro, livello più basso dal maggio 2020. Il saldo da inizio anno per il titolo è di oltre -9%. Giovedì scorso Enel ha riportato i dati preliminari 2021 che evidenziano ricavi a 88,3 miliardi di euro (+33,8%) ed Ebitda a 19,2 miliardi (+6,7%), mentre l'indebitamento finanziario netto a fine 2021 ha raggiunto quota 52 miliardi.

A pesare sul sentiment degli investitori c'è il downgrade deciso da Fitch che venerdì sera ha annunciato la revisione del rating a lungo termine di Enel, abbassandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". Stando a quanto comunicato dall'agenzia di rating, la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine. Fitch si aspetta che la leva netta dei funds from operations (FFO) raggiunga una media di 4,6 volte per il periodo 2022-2024 rispetto al 3,7x per il 2017-2020. Il forte aumento della leva finanziaria previsto per il 2021 (circa 5,2x) è visto invece come un fenomeno una tantum a causa di eventi non ricorrenti.
 
Errata corrige

Hanno rimediato... KO!

Enel: Fitch taglia rating a lungo termine. 'Previsto aumento leva finanziaria in medio termine' -Errata Corriger

Redazione Finanza
7 febbraio 2022 - 11:31

MILANO (Finanza.com)
La notizia pubblicata alle ore 07.22 contiene un'imprecisione nel titolo. Ce ne scusiamo con i lettori. Di seguito la notizia corretta.

L'agenzia Fitch Ratings ("Fitch") ha comunicato lo scorso venerdì di aver rivisto il rating a lungo termine di Enel portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". La stessa agenzia ha altresì confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile. E' quanto ha riportato Enel in una nota.

Stando a quanto comunicato dall'agenzia - si legge nella nota diramata da Enel - la modifica del rating di Enel riflette, principalmente, il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunità di investimento che hanno portato Enel ad espandere progressivamente il suo piano di capex nel contesto della transizione energetica".

"Fitch continua a considerare Enel come operatore all'avanguardia nell'ambito della transizione energetica, con un'efficace strategia concentrata sull'integrazione delle proprie attività di generazione e fornitura, oltre all'elevata capacità di esecuzione, come recentemente dimostrato dai 5 GW di nuova capacità rinnovabile installata nel 2021. Alla luce di queste considerazioni, Fitch ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo rating assegnatole, con margine per far fronte al progressivo aumento degli investimenti previsto nel medio termine"
 
....con i dati positivi confermati la sett.scorsa.......pensate se fossero stati negativi......siamo di fronte ad una speculazione al ribasso che dura da 8 mesi ormai.....bollette....gas...ucraina..... materie prime tutto in aumento........enel costantemente al ribasso.....eni .con ........ petrolio....carburante e affini ..in costante aumento...patata bollente saipem....nessuno protesta......eni a 13.....ma fatemi il piacere....
 
....con i dati positivi confermati la sett.scorsa.......pensate se fossero stati negativi......siamo di fronte ad una speculazione al ribasso che dura da 8 mesi ormai.....bollette....gas...ucraina..... materie prime tutto in aumento........enel costantemente al ribasso.....eni .con ........ petrolio....carburante e affini ..in costante aumento...patata bollente saipem....nessuno protesta......eni a 13.....ma fatemi il piacere....

Assolutamente d'accordo ti faccio un altro esempio: è da mesi che non fanno altro che parlare di inflazione io come un fesso ho acquistato un fondo indicizzato all'inflazione a dicembre e già sono sotto del 5% in due mesi !!!
 
Eccola la notiziona...

Enel X Charge: pensa alla borsa (MF)

MILANO (MF-DJ)--Due mesi e mezzo dopo l'annuncio al Capital Market day del 24 novembre, finalmente prende forma la newco della mobilita' elettrica che l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, potrebbe decidere di quotare gia' entro quest'anno. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l'operazione di spin-off che portera' alla nascita della societa' e' stata approvata dall'assemblea degli azionisti di Enel X, controllata interamente da Enel. Si snodera' attraverso una doppia scissione parziale, da En el X International a Enel X, e poi dalla stessa Enel X alla piattaforma societaria, battezzata provvisoriamente ai fini della costituzione Enel X Charge (il brand col quale si presentera' al mercato sara' comunicato nelle prossime settimane). La newco si vedra' conferire le attivita' di e-mobility del gruppo, ovvero le partecipazioni detenute nelle societa' estere. La newco sara' guidata da Elisabetta Ripa, gia' ceo di Open Fiber e ora responsabile della global business line di Enel dedicata proprio alla mobilita' elettrica. L'incarico per adesso e' di amministratore unico, con scadenza all'approvazione del bilancio 2023. "C'e' la necessita' di accelerare sullo sviluppo della mobilita' elettrica in giro per il mondo. La mobilita' elettrica oggi e' una realta'", aveva detto Starace a Milano, presentando lo spin off come parte del piano 2022-2024 e aprendo anche all'ipotesi dell'ipo, perche' "potrebbe essere una buona scelta". Anche aprendo il capitale ad altri partner, Enel rimarra' comunque azionista di maggioranza. "L'operazione nel suo insieme", si legge nei verbali dell'assemblea di Enel X, "si inserisce nel contesto del progetto di razionalizzazione dell'assetto societario del gruppo Enel, volto alla riorganizzazione del settore della mobilita' elettrica, allo scopo di consolidare la leadership di Enel in tale settore e di assicurare l'eccellenza operativa del servizio offerto ai clienti". L'operazione avra' un ulteriore sviluppo. Sono previsti, infatti, "anche il conferimento, o la vendita, a seconda dei casi, a favore di Enel X Charge di altre attivita' relative alla mobilita' elettrica, di guisa che al termine del processo di ristrutturazione, Enel deterra' il 100% di Enel X Charge che, da un lato sara' operativa nel settore della mobilita' elettrica e, dall'altro, deterra' direttamente partecipazioni in societa' sia italiane che estere, operanti in tale settore". fch (fine) MF-DJ NEWS

10/02/2022 08:06
 
Edf crolla dopo il profit warning e trascina Enel. Il tema dell'aumento di capitale

Il maggior produttore e distributore di energia transalpino, in mano allo Stato, ha lanciato questa mattina un profit warning e ritirato la guidance sugli utili per il 2022 dopo che il governo ha imposto un aumento delle tariffe calmierato per un anno mentre il costo dell'energia sta correndo | Bollette, scostamento da 30 mld​

di Elena Dal Maso 14/01/2022 10:40

Électricité de France (Edf), il maggiore produttore e distributore di energia transalpino, ha lanciato questa mattina un profit warning e ritirato la guidance sugli utili per il 2022. Il titolo sta perdendo il 23,5% sul listino Euronext Paris a 7,91 euro per 25,6 miliardi di capitalizzazione, trascinando Enel in netto rosso. Il gruppo italiano lascia sul terreno il 2,8%, il peggior titolo fra le large cap di Piazza Affari. Intanto il Ftse Mib viaggia in negativo per lo 0,84%.

Il governo, il maggiore azionista del gruppo, ha annunciato che l'aumento dei prezzi dell'energia quest'anno si limiterà ad un +4% e che il gruppo dovrà vendere più nucleare ai concorrenti. Secondo il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, per limitare la corsa dei prezzi dell'energia, l'utility statale aumenterà di 20 terawattora i volumi di nucleare che vende ai concorrenti più piccoli e il prezzo a cui Edf cederà quell'elettricità sarà aumentato a 46,2 euro per megawattora dai 42 euro attuali. L'aumento tariffario di febbraio 2022 sarà limitato al 4%, con il rinvio di una quota rimanente non prima di febbraio 2023.

"Le conseguenze finanziarie per il gruppo Edf non possono essere determinate con precisione in questa fase" ha spiegato la società in una nota. "A scopo illustrativo e sulla base delle informazioni a disposizione del gruppo in questa fase, l'impatto sull'ebitda 2022 di queste misure è stimato in circa 8,4 miliardi sulla base dei prezzi di mercato al 31 dicembre 2021 e in circa 7,7 miliardi sulla base sui prezzi di mercato del 12 gennaio 2022".

Edf comunicherà gli aggiornamenti in occasione dei risultati annuali (il 18 febbraio) e nel frattempo ha ritirato la guidance sull'indebitamento finanziario netto/Ebitda del 2022. Equita Sim sottolinea oggi, nella comunicazione di Edf, l'annuncio di misure a protezione dei propri interessi. Secondo gli analisti, oltre a trattarsi di una notizia negativa per il settore delle utilities, "configurarsi per Edf sia impatti diretti di breve termine, per la parte di vendita dell'energia nucleare a prezzo prefissato regolato, sia impatti transitori per il ritardo negli aumenti tariffari, che potrebbe configuarsi come una sorta di Tariff Deficit, con gli aumenti tariffari ritardati non cancellati che potrebbero rappresentare un credito per future cartolarizzazioni".

La Sim milanese ritiene che il timore di possibili misure governative avrà un effetto negativo sulla performance dei titoli energetici data la mancanza di visibilità sugli effetti economici in discussione. E si chiede se Edf non dovrà affrontare il tema di un "aumento di capitale". La decisione del governo francese, prosegue Equira, aumenta l'incertezza sullo scenario a livello europeo.

Sul fronte italiano, invece, oggi MF-Milano Finanza scrive che la settimana prossima avranno luogo gli incontri con le aziende del settore al Mise per definire il contributo per ciascuna. Dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, ci sarà una nuova manovra da 30 miliardi per limitare impatti del caro-energia. Oggi, il presidente di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), Stefano Besseghini, ha evidenziato, in un'intervista, un approccio più negoziale da parte del governo con le società del settore.

Il giudizio finale su un intervento del governo "dipenderà molto dai livelli di pricing sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati", scrive la Sim. Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad una domanda sulla ipotesi di una tassazione della extra-marginalità delle imprese energetiche, ha spiegato ieri che "opinione condivisa all'interno del governo è che gli extra-profitti... debbano in qualche modo contribuire alla fiscalità generale per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate". Gli analisti ricordano che le società più esposte nel settore sono Enel (90% della produzione venduta forward), A2A (55% produzione forward), Iren (90%), Erg e Alerion.
 
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