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Sciuker Frames e le utilities le più avvantaggiate dalle misure di Bruxelles sulla riqualificazione energetica degli edifici
La Commissione Europea sta elaborando una modifica sostanziale della normativa sulla riqualificazione energetica degli edifici, che non potranno più essere affittati o venduti qualora non abbiano un determinato livello di classificazione energetica. Obiettivo: raggiungere una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Iren, Hera, Enel, Acea, Italgas, Snam, Ascopiave e Sciuker Frames le società più esposte. La stretta Ue per il Codacons costerebbe ai cittadini italiani 120 mld di euro in 10 anni
La Commissione Europea sta elaborando una modifica sostanziale della normativa sulla riqualificazione energetica degli edifici, che non potranno più essere affittati o venduti qualora non abbiano un determinato livello di classificazione energetica. Obiettivo: raggiungere una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Iren, Hera, Enel, Acea, Italgas, Snam, Ascopiave e Sciuker Frames le società più esposte. La stretta Ue per il Codacons costerebbe ai cittadini italiani 120 mld di euro in 10 anni
di Francesca Gerosa 10/12/2021 10:00
Le misure più stringenti della Commissione Europea sulla riqualificazione energetica degli edifici tengono deste alcune utilities quotate in borsa e non solo. Bruxelles sta elaborando una modifica sostanziale della normativa sulla riqualificazione energetica degli edifici, che non potranno più essere affittati o venduti qualora non abbiano un determinato livello di classificazione energetica. Il tutto con l'obiettivo di raggiungere una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030.
Il limite sarebbe ipotizzato alla classe G a partire dal 2030 per gli edifici pubblici e alla classe F per gli edifici residenziali. Al 2033 la classificazione scalerà un ulteriore gradino per entrambe le categorie. A detta di Equita Sim si tratta di una notizia potenzialmente positiva per le utilities che negli ultimi anni, sulla scia degli incentivi per il superbonus, hanno sviluppato e ampliato la linea di business della riqualificazione energetica con contributi sostanziali all'ebitda nel periodo 2020-2021.
"I limiti imposti dalla Ue preludono a un ciclo di riqualificazione più lungo della durata attualmente prevista dal superbonus, rendendo strutturale il mercato della building renovation attraverso la prossima decade", ha sottolineato Equita, elencando le società più esposte alle attività di riqualificazione: Iren (-0,5% a 2,73 euro al momento in borsa), Hera (-0,08% a 3,55 euro), Enel (-0,28% a 6,683 euro), Acea (stabile a quota 18,21 euro), ma anche Italgas (sulla parità a 5,77 euro), Snam (-0,16% a 5,12 euro) e Ascopiave (+0,59% a 3,43 euro).
Ma l'approvazione di questo provvedimento sarebbe una notizia molto positiva anche per Sciuker Frames (+6,34% a 10,90 euro), gruppo attivo nel settore della progettazione, dello sviluppo, della produzione e della commercializzazione di infissi e serramenti per finestre. Infatti, se la riforma dovesse entrare in vigore, potrebbe spingere i proprietari a effettuare i lavori di efficientamento e quindi favorire la crescita del settore in cui opera Sciuker Frames.
Il Codacons è tornato ad attaccare la misura al vaglio dell'Unione Europea che avrebbe un costo per i cittadini italiani pari a circa 120 miliardi di euro in 10 anni e coinvolgerebbe almeno 16 milioni di immobili. In base ai dati forniti da Enea, in Italia 1 immobile su 3 rientra in classe energetica G e di conseguenza, se passasse la proposta dell'Ue, non potrebbe essere né venduto né affittato se non sottoposto a lavori di efficientamento energetico, ha spiegato il Codacons. Questo significa che almeno 16 milioni di abitazioni, escluse le pertinenze, dovrebbero subire lavori di ristrutturazione da qui al 2030 con un costo complessivo per gli interventi di riqualificazione pari a circa 120 miliardi di euro in 10 anni.
Una spesa insostenibile per milioni di famiglie italiane, che da un lato farebbe schizzare alle stelle i prezzi degli immobili, dall'altro aprirebbe contenziosi di natura legale: si pensi al caso di chi eredita un immobile o ai condomini dove abitano più persone che dovranno trovare un accordo sui lavori da eseguire. "Chiediamo al governo italiano di attivarsi per bloccare una misura che rappresenta sotto ogni punto di vista una follia", ha affermato il presidente Carlo Rienzi. "In caso contrario, saranno inevitabili i ricorsi del Codacons per conto dei proprietari di immobili contro un provvedimento che si pone in netto contrasto con la Costituzione Italiana e che è destinato a decadere davanti alla giustizia".
Più in generale, per quanto riguarda il settore italiano delle utilities, si fa presente che il governo Draghi ha anticipato nuovi interventi per il caro bollette, con sgravi per ulteriori 1,8 miliardi di euro, aggiuntivi rispetto ai 2 miliardi approvati in finanziaria e superiori agli 800 milioni ipotizzati nei giorni scorsi. Anche in questo caso gli interventi sono previsti a valere su fondi pubblici grazie ad alcuni risparmi di spesa. Un'altra notizia, quindi, positiva per il comparto vista l'intenzione del governo di continuare sulla strada dell'utilizzo del bilancio pubblico per sostenere gli sgravi senza impattare sulle società del settore energetico.