Enel - only news n. 2

Il report di MF sul nuovo piano:

Enel anticipa al 2040 il traguardo Net Zero

Il nuovo piano 2022-2024 e le linee strategiche 2030 spianano la strada all'obiettivo di zero emissioni nette, inizialmente previsto al 2050, con investimenti in crescita a 210 miliardi di euro. Starace: si apre il Decennio dell'elettrificazione, le bollette costeranno il 40% in meno di oggi. E agli azionisti promette un rendimento del 13% nei prossimi 3 anni

di Angela Zoppo 24/11/2021 07:37​

Traguardo Net Zero, zero emissioni nette. Enel accorcia di ben 10 anni, dal 2050 al 2040, l'obiettivo finale, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette, e traccia un altro pezzo di strada verso il traguardo intermedio del 2030, con investimenti che salgono a 210 miliardi:170 miliardi investiti direttamente dal Gruppo (+6% rispetto al Piano precedente) e altri 40 miliardi di catalizzati da terzi. Per dirla con l'ad Francesco Starace, "si apre il Decennio dell'Elettrificazione".

Il Piano 2022-2024, presentato oggi a Milano insieme alle linee strategiche al 2030, fa perno su quattro linee strategiche: allocazione di capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata; elettrificazione della domanda di energia dei clienti; creazione di valore lungo tutta la value chain; anticipazione degli obiettivi di Net Zero sostenibile. In tempi di caro-bollette e incertezze sulle oscillazioni delle commodity arriva un messaggio forte dal gruppo guidato dall'ad Francesco Starace: "si prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro impronta carbonica".

Sotto il profilo finanziario, Enel prevede al 2030 un ebitda ordinario consolidato in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto, a fronte di un utile netto ordinario che è atteso crescere del 6-7%, sempre in termini di Cagr. Nel 2024, l’ebitda ordinario dovrebbe raggiungere i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 18,7-19,3 miliardi di euro stimati per il 2021, con un utile netto ordinario in crescita a 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,4-5,6 miliardi di euro previsti per quest'anno.

Dal Capital Market day arrivano anche conferme per la politica dei dividendi di Enel, definita "semplice, prevedibile e interessante". È previsto che agli azionisti vada un dividendo per azione fisso in crescita del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere quota 0,43 euro per azione. L' incremento degli utili, sommato al rendimento del dividendo, si dovrebbe tradurre in un rendimento totale stimato di circa il 13% per il periodo 2022-2024.

“Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta", è la convinzione di Starace, "La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell’Energia Rinnovabile all’attuale Decennio dell’Elettrificazione. Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della strategia del gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030. Inoltre, stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del gruppo, con il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040. Continueremo a crescere nelle rinnovabili", ha aggiunto Starace, "valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo. Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione. Il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio.”

Enel considera il prossimo decennio "cruciale per il conseguimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi nel 2015". Entro il 2030, il Gruppo prevede di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, il triplo rispetto al portafoglio 2020, e di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni, promuovere l’elettrificazione dei consumi energetici e aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi cosiddetti beyond commodity, come la mobilità elettrica pubblica, o behind-the-meter storage, in collaborazione con partner.

Dei circa 160 miliardi di euro mobilitati dal modello di business di Ownership, quasi la metà (circa 70 miliardi di euro) saranno dedicati alle rinnovabili nei Paesi Tier-1 (Italia, Spagna, Romania, Stati Uniti d’America, Brasile, Cile, Colombia, Perù), con un incremento di circa 84 GW, dei quali 9 GW di accumulo, portando a 129 GW la capacità installata rinnovabile a livello consolidato entro il 2030. Altri 70 miliardi di euro andranno al business Infrastrutture e Reti, in aumento di 10 miliardi di euro rispetto al Piano precedente e concentrato in Europa, così da arrivare a una Rab (Regulatory asset base) di 65 miliardi di euro nel 2030, insieme alla completa digitalizzazione dell’intera base di clienti della rete tramite gli smart meter.
Nei Paesi “Tier 1” si prevede che questa strategia mirata, abbinata a investimenti nell’asset base, produca un incremento del margine integrato di Gruppo pari a 2,6 volte tra il 2021 e il 2030, con il supporto di una piattaforma unificata in grado di gestire la più grande base di clienti al mondo tra gli operatori privati.

Per i Paesi Tier 1 si prevede un incremento dell’80% dei ricavi rispetto al 2021, ma con tariffe sostanzialmente invariate per i clienti. Questo perché il costo totale della produzione dovrebbe ridursi del 50% circa, per effetto del maggiore ricorso alla produzione propria nelle vendite di energia oltre che dell’incremento della quota di rinnovabili nel mix di generazione del Gruppo.

Tornando, invece, al Piano strategico 2022-2024, Enel prevede di investire direttamente circa 45 miliardi di euro, il 12% in più rispetto al Piano precedente, mobilitando altri 8 miliardi di euro da terzi nel quadro del modello di business di Stewardship.Gli investimenti sono allineati al 94% agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e per oltre l’85% ai criteri di Tassonomia UE, che si conosceranno ufficialmente a partire da gennaio 2022.

Circa 19 miliardi di euro andranno alle Rinnovabili, in particolare in Paesi dove il Gruppo beneficia di un business integrato con i clienti finali, portando la capacità rinnovabile totale a 77 GW dai 54 GW stimati alla fine del 2021. Di conseguenza, si stima che la produzione a zero emissioni raggiunga il 77% nel 2024 e che nello stesso periodo le emissioni di CO2 diminuiscano di oltre il 35% rispetto al 2021. Altri 18 miliardi di euro saranno destinati al business di Infrastrutture e Reti, come risultato di maggiori investimenti in Europa, facendo leva anche sulle opportunità create dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza lanciati nell’UE. Grazie a questi investimenti, si stima che la Rab raggiunga i 49 miliardi di euro, in crescita di quasi il 15% rispetto al 2021.

Anche il debito diventerà sempre più verde, con l’aumento delle fonti di finanziamento sostenibili, che si prevede rappresenteranno circa il 65% del debito lordo totale nel 2024, abbassando il costo dell’indebitamento lordo al 2,9% nel 2024, rispetto al 3,5% stimato alla fine del 2021. Si prevede che la leva finanziaria si mantenga stabile, con un rapporto Debito netto/Ebitda pari a 2,9 volte nel periodo di Piano, e un indebitamento netto di Gruppo previsto a 61-62 miliardi di euro nel 2024 da 53-54 miliardi di euro stimati nel 2021.
 
Enel: Starace; +13% dividendo minimo sindacabile, potrebbe aumentare

ROMA (MF-DJ)--"Il dividendo e' basato su opportunita' e chiarezza di prospettive che abbiamo, non su formulette". Lo ha precisato l'a.d. di Enel, Francesco Starace, nel corso della sessione Q&A a seguito della presentazione del Piano 2022-24 agli analisti. "Fra un anno il numero potrebbe variare al rialzo, non al ribasso, se c'e' l'opportunita'", ha aggiunto il manager, "il 13% e' il minimo sindacabile". "Il motivo per cui non lo stiamo facendo subito e' che e' un trend che rompe rispetto al passato, e' nuoto per tutti", ha spiegato Starace. gug (fine) MF-DJ NEWS

24/11/2021 10:55
 
Enel, verso uno spin-off del ramo d’azienda di Enel X

L’ad Starace considera la quotazione una scelta possibile. La capogruppo manterrà la quota di maggioranza | Il piano al 2024 e le strategie al 2030​

di Angela Zoppo 24/11/2021 15:06

Come Eni con Plenitude, la newco che combina rinnovabili, retail luce e gas, e mobilità elettrica e che sarà quotata nel 2022, anche Enel sta pensando a uno spin-off che potrebbe prendere la via della borsa.

L'ipotesi è emersa durante la presentazione del piano industriale 2022-2024, oggi a Milano. Riguarda Enel X, il braccio hi-tech di Enel che sta gestendo anche lo sviluppo dei veicoli elettrici.

Proprio gli asset relativi a questa attività potrebbero essere scorporati dando vita a una nuova società, di cui Enel manterrebbe comunque la quota di maggioranza. A gestire la newco sarà Elisabetta Ripa, l'ex ceo di Open Fiber, come ha confermato il numero uno di Enel, Francesco Starace, specificando che questo ramo di azienda sarà aperto all'ingresso di altri partner, attraverso la cessione di quote minoritarie.

Quanto alla possibilità di ipo, Starace ha spiegato di non aver ancora preso una decisione, ma che la quotazione "potrebbe essere una buona scelta".
 
Enel: Starace, nuova sfida e' portare nel mondo nostra energia pulita (MF)

MILANO (MF-DJ)--Al termine della presentazione del nuovo piano d'impresa al 2024, l'ad dell'Enel, Francesco Starace, ha parlato ai microfoni di ClassCnbc. Domanda. Quali sono le vostre priorita' strategiche? Risposta. Nel decennio scorso il mondo ha scoperto le rinnovabili. In quello appena iniziato il tema nuovo e' l'elettrificazione dei consumi energetici. Abbiamo preparato Enel ad affrontare questa sfida: portare un'elettricita' pulita e rinnovabile in giro per il mondo, per tutti i clienti che vorranno approfittare di questa incredibile possibilita' che la tecnologia offre. D. Entro il 2040 tutta l'energia venduta sara' da fonti rinnovabili e uscirete dal gas nel retail... R. Anticipiamo di 10 anni questo target, che non riguarda solo l'energia prodotta ma anche quella che consumano i nostri clienti, quindi tutti gli "Scope" 1, 2 e 3. La nostra attivita' sara' decarbonizzata entro il 2040, invece che al 2050. D. Un piano d'investimenti cospicuo: 170 miliardi fino al 2030 e il proposito di triplicare il portafoglio delle rinnovabili. R. Se ne aggiungeranno altri 40 d'investimenti che altre aziende, con noi, aggiungeranno allo sforzo che stiamo facendo. Ci porteranno non solo a triplicare la capacita' rinnovabile, gia' oggi la piu' grande al mondo tra le aziende private, ma anche a digitalizzare del tutto le nostre reti elettriche e trasformare in profondita' tutto il modo di operare dell'Enel. D. Quali vantaggi per i clienti finali? R. La logica di fondo e' che spostando i consumi dai combustibili fossili all'elettricita' da rinnovabili il cliente medio riesca a risparmiare, utilizzando un'energia molto pulita che non ha contenuto di carbonio. D. Cosa prevede nel breve termine? R. Il gas continuera' a dare sorprese negative. Non vorrei essere pessimista, ma stiamo vedendo e toccando con mano cosa significhi affidarsi a un'unica fonte energetica fossile, ossia il gas. Bisogna fare di tutto per accelerare gli sforzi e uscire da questa dipendenza. D. I vostri piani di crescita prevedono anche acquisizioni? R. Ci sono deal di taglia medio-piccola e media che continueremo a fare. Guarderemo piattaforme tecnologiche o societa' attive in mercati in cui vogliamo creare una posizione integrata. D. Quanto alla mobilita'? R. Abbiamo costruito una societa' pronta a essere visibile in maniera chiara, a livello globale. Si tratta di una delle piu' grandi piattaforme private e pubbliche di punti di ricarica al mondo. La guida Elisabetta Ripa, che ha dimostrato con OpenFiber di saper generare valore in modo importante. fch (fine) MF-DJ NEWS

25/11/2021 08:20
 
Flash!

*Enel: Intesa Sanpaolo alza rating a buy
25/11/2021 11:01
 
Energia: Ref, la bolletta nel 2022 si sgonfiera' (MF)

MILANO (MF-DJ)--L'inflazione italiana tocca il suo massimo da 13 anni, arrivando al 3,8% annuo, registra l'Istat. Nondimeno nell'Eurozona raggiunge il 4,9%. Su questi dati, l'economista Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche, ha voluto lanciare un duplice messaggio di rassicurazione attraverso MF-Milano Finanza. L'inflazione "non fara' molta strada", seppur collegata alle materie prime e all'incognita Covid. E per di piu' "l'alta inflazione attuale storicamente si compensa con gli anni ad inflazione zero".

Domanda. A cosa e' dovuto, secondo lei, questo rialzo dei prezzi?
Risposta. Dietro l'inflazione c'e' l'instabilita' della domanda, inaspettata sia nella caduta sia nella fase di recupero post-pandemia. Le misure di distanziamento sociale e le chiusure per l'emergenza sanitaria hanno determinato gran parte di queste fluttuazioni anomale. Le quali, a loro volta, hanno messo in grave difficolta' le imprese, che con fatica sono riuscite man mano a riorganizzarsi. Infatti nella fase di contrazione drastica della domanda, le pianificazioni hanno delineato livelli produttivi bassi. Si e' poi verificato il rimbalzo oltre le aspettative, e tutti i settori sono stati coinvolti in tali tensioni, che hanno riguardato pero' principalmente le commodity, perche' strutturalmente hanno una domanda piu' rigida nel breve periodo.

D. L'inflazione e' da considerarsi dunque un fenomeno transitorio?
R. Il processo di aggiustamento del mercato e' continuo e le impennate dei prezzi possono quindi rivelarsi riversibili una volta rientrati i prezzi delle materie prime. Dobbiamo attenderci ancora instabilita', anche se alcuni prezzi si sono gia' ridimensionati, come i nodi marittimi che hanno subito una contrazione importante. Una volta riassorbiti i rincari energetici mi aspetto che l'inflazione in Europa cada, come anche in Italia: se depuriamo il dato Istat del fattore energetico, la componente di fondo registra un aumento ancora basso all'1,4%, contro il 3,8% complessivo.

D. Ma quando si ridimensionera' l'attuale tensione sui prezzi?
R. Sulle tempistiche tutto dipendera' dal Covid e dall'andamento delle chiusure delle attivita' commerciali. Se, ad esempio, il timore di questa variante continuasse a dilagare come in questi giorni, l'inflazione potrebbe addirittura riassorbirsi piu' velocemente di quanto pensavamo. difficile fare una previsione esatta ma credo che entro primavera iniziera' a rientrare, mese prima mese dopo, in base ai trend delle materie prime. Ma se il petrolio continuasse a calare come negli ultimi due giorni, bastera' meno del previsto per ridimensionare l'andamento dei prezzi.

D. Quali contromisure politiche potrebbe essere utili nell'immediato per tamponare la situazione?
R. I prezzi danno dei segnali e in base a questi la domanda reagisce, bisognerebbe lasciare che i consumatori li spingessero nuovamente a ribasso. Pero' data l'instabilita' anomala, sarebbe utile un aiuto fiscale temporaneo come il governo ha gia' fatto, riducendo il costo della bolletta energetica. fch (fine) MF-DJ NEWS

01/12/2021 08:35
 
Flash!

*Eni: Berenberg alza rating a buy
01/12/2021 08:13
 
Enel: al question time Cingolani su dismissione centrale

ROMA (MF-DJ)--Si svolge oggi, mercoledi' 1* dicembre alle 15h00, il question time dall'Aula di Montecitorio con 4 ministri. Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, risponde a una interrogazione sulle iniziative urgenti a sostegno delle vetrerie di Murano in relazione all'aumento del costo del gas. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, risponde a interrogazioni sulle iniziative: per promuovere una diffusione uniforme sul territorio nazionale degli strumenti di polizza assicurativa a copertura delle perdite di produzione agricola causate da eventi atmosferici avversi; per prevedere adeguate misure a sostegno degli allevatori in relazione ai danni causati dalla diffusione del virus dell'aviaria negli allevamenti ovicoli. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, riferira' sulle iniziative in merito alla dismissione della centrale Enel di La Spezia, nel quadro di politiche di sviluppo delle energie rinnovabili; sulle iniziative in relazione agli effetti causati dalla diffusione del lupo, in vista del contenimento dei danni riportati dagli allevatori e di un rinnovato equilibrio ambientale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, risponde sulle misure per incrementare le somministrazioni della terza dose dei vaccini anti-Covid e iniziative in relazione alla diffusione della variante cosiddetta Omicron; sulle iniziative volte ad assicurare un'univoca applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019, in materia di condizioni di non punibilita' dell'aiuto al suicidio assistito; sulle iniziative volte a implementare misure di controllo sanitario ai confini con la Slovenia e l'Austria, a tutela della salute dei cittadini del Friuli Venezia Giulia; sulla carenza di organico di medici e infermieri presso i punti di pronto soccorso. pev (fine) MF-DJ NEWS

01/12/2021 09:44
 
Entro il 2050 le rinnovabili saranno l'88% del mix elettrico in Ue

Lo dicono i dati riportati nel Med & Italian Energy Report del centro studi Srm (Intesa Sanpaolo), che evidenzia differenze notevoli tra le tre sponde dell'area Mediterraneo (nord, est e sud) basate su tre principali driver energetici: equità energetica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Negli ultimi vent'anni il peso delle fonti rinnovabili in Ue è passato dal 15% al 41% ed è previsto che aumenti ancora​

di Claudia Frangiamore 01/12/2021 13:20

L'Europa ha il miglior rapporto tra consumo di energia e pil rispetto a Cina e Stati Uniti. In pratica, i Paesi del Vecchio continente hanno investito di più e da più tempo nell'efficienza energetica. È quanto emerso dal nuovo rapporto "Med & Italian Energy Report", realizzato dal centro studi Srm (Studi e ricerche per il Mezzogiorno), collegato al gruppo Intesa Sanpaolo e sostenuto dalla fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l'Energy Center del politecnico di Torino. Il rapporto si concentra, appunto, sulla transizione energetica e sul ruolo di rilievo che l'idrogeno può rivestire in termini di sostenibilità ambientale e di equità per lo sviluppo e la cooperazione tra l'Europa e l'area del Mediterraneo.

Stando ai dati forniti, Cina Usa, Unione europea e India sono ancora i maggiori consumatori di energia mondiale, con una percentuale pari al 56%, con quote per Cina e Usa, rispettivamente, del 23% e del 15%, Unione europea 11% e India 6%. Tuttavia, l'Europa si muove in modo più rapido verso la sostenibilità: il suo mix di generazione elettrica è variato negli ultimi vent'anni, con una riduzione di uso del carbone dal 32% al 13%; inoltre, l'utilizzo del gas naturale è cresciuto in maniera significativa passando dal 16% al 22%, mentre quello di energie rinnovabili è passato dal 15% al 41%.

Il rapporto ha evidenziato, inoltre, che le strategie dell'Unione europea prevedono un importante aumento del peso delle rinnovabili, che dovrebbero arrivare a coprire il 61% del mix elettrico entro il 2030, l'84% entro il 2040 e l'88% entro il 2050. Ma c'è ancora una forte dipendenza dell'Ue dalle importazioni di energia da altri Paesi (58%); dipendenza che nel nostro Paese è ancora molto alta (77%) e che lo rende vulnerabile sul tema della sicurezza energetica, la cui garanzia è fondamentale per far funzionare al meglio le attività sociali ed economiche.

I dati fanno emergere che i Paesi del sud del Mediterraneo sono ancora fortemente dipendenti dalle fonti fossili, avendo tutt'ora un peso preponderante nella generazione elettrica dei paesi a sud del Mediterraneo; in quest'area, infatti, l'87,5% dell'elettricità deriva da gas e petrolio, mentre le rinnovabili al momento impattano per meno del 6%. Il dialogo energetico tra le sponde nord e sud dell'area Mediterraneo, insomma, è ancora fortemente basato sui combustibili fossili, con un flusso diretto da sud verso nord proveniente da Paesi produttori ed esportatori prevalentemente nordafricani verso importatori localizzati in Europa.

I Paesi mediterranei appartenenti alle tre sponde (nord, est e sud) presentano caratteristiche energetiche differenti: l'intensità energetica, ossia la misura della quantità di energia necessaria per produrre un'unità di pil, va da 5,7 megajoule/dollaro al nord a 11,4 megajoule/dollaro al sud – dove il valore più basso indica una maggior efficienza del sistema. Le differenze tra le sponde si riflettono anche con riferimento ai 3 principali driver energetici: equità energetica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Il report afferma che la catena del valore dell'idrogeno può essere una prospettiva di business significativa per la regione del Mediterraneo, grazie agli impatti economici positivi che derivano dall'elevato potenziale da rinnovabili. Sostenibilità ed equità, poi, possono derivare dall'adozione di schemi di cooperazione tra le sponde del Mediterraneo nello sfruttamento del potenziale rinnovabile e nella produzione di idrogeno verde, costruendo un nuovo dialogo energetico.

Dagli scenari a medio termine (fino al 2040) è emerso che, se è prevista un'elevata penetrazione dell'idrogeno (25% degli usi finali di energia), un approccio cooperativo tra le tre sponde consentirà di soddisfare la stessa domanda di idrogeno con una capacità installata complessiva di 36 gigawattora, inferiore a quella richiesta se si adotta un approccio orientato all'autosufficienza da parte di ciascuna sponda, grazie a un migliore sfruttamento delle risorse disponibili nell’intera regione. Le interconnessioni esistenti per il trasporto del gas naturale possono svolgere un ruolo chiave nel sostenere la penetrazione dell'idrogeno e la creazione di un mercato mediterraneo dell'idrogeno verde, imboccando la strada del trasporto di idrogeno in forma di miscela col gas naturale. Per quanto riguarda l'Italia, la massima importazione potenziale di idrogeno attraverso i gasdotti potrebbe essere di 33,7 terawattora all'anno – circa il 2,5% del consumo energetico finale totale del Paese al 2019.

Massimo Deandreis, direttore generale di Srm di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato che, con questo terzo rapporto annuale sull'energia, il centro studi "ha concluso un primo triennio di ricerca che ha voluto rappresentare quanto fosse strategico questo comparto per il Paese. Abbiamo voluto tracciare un quadro dei nuovi orizzonti e delle nuove sfide che lo scenario competitivo ci chiama ad affrontare: investimenti in infrastrutture, miglioramento della sicurezza energetica, rinnovabili ed efficienza, più sostenibilità e attenzione a ciò che va sviluppandosi sul tema dell'idrogeno", aggiungendo che "il Pnrr rappresenta la base per iniziare un nuovo processo nel nostro Paese fondato sull'economia Green e anche sulla sinergia che può instaurarsi con l'economia blue; non a caso, abbiamo dedicato un capitolo alla portualità e allo shipping. L'Italia deve essere pronta a giocare e vincere The new game of Hydrogen, è questa la nuova capacità da mettere in campo".

Infine, per Ettore Bompard, direttore scientifico dell'Energy Center del Politecnico di Torino, "la transizione energetica è ormai un'esigenza indifferibile anche per la regione mediterranea. La sua implementazione poggerà sull'interazione tra tre commodity chiave: energia elettrica, idrogeno e gas. In particolare, l'idrogeno verde (prodotto a partire da fonti rinnovabili) potrà rivestire un ruolo di rilievo non soltanto da un punto di vista di sostenibilità ambientale, ma anche come opportunità di sviluppo per i Paesi delle sponde est e sud e, pertanto, di crescita armonica dell'intera regione mediterranea", concludendo che "investimenti mirati nel settore, supportati da un'adeguata cornice normativa, potranno consentire la creazione di una nuova filiera industriale, portando a un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e a una possibile stabilizzazione dell'area. Ciò consentirà di aprire le porte a un nuovo dialogo energetico con il mediterraneo, basato sulle rinnovabili e in grado di rimpiazzare quello attuale, fondato sulle fonti fossili".
 
ENERGIA: NEL 2020 FATTURATO AZIENDE ITALIANE -24% A 71 MLD, PERDITE PER 2,5 MLD

Lo rivela un'analisi del Centro Studi CoMar (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

- Milano, 01 dic - Un fatturato in diminuzione di 71 miliardi di euro, circa un quarto dell'anno precedente (-24,6%); perdite per oltre 2,5 miliardi di euro; debiti cresciuti del 4% e che toccano i 168 miliardi; unico parametro positivo rappresentato dal mantenimento dei livelli occupazionali (+0,2%). E' quanto emerge dalla sesta edizione del 'Rapporto sui bilanci delle Societa' dell'energia 2014-2020' realizzato dal Centro Studi CoMar, nel confronto tra fine 2020 e 2019. Il settore - riferisce lo studio - e' stato indubbiamente fra i piu' colpiti dalla pandemia, considerando il blocco o la riduzione delle attivita' produttive, dei trasporti, dei consumi privati; aggravando andamenti gia' poco brillanti negli ultimi anni, per aziende chiamate ad una transizione che richiede elevati investimenti, riorganizzazione del personale, spinta tecnologica, nuovi modelli di business in linea con diverse sensibilita' e domande della clientela, con le incertezze del quadro normativo e dei mercati internazionali delle materie prime.
Il Rapporto del Centro Studi CoMar ha considerato in particolare le imprese, di diritto italiano, che producono, distribuiscono e vendono sia elettricita' e gas, che petroli e carburanti, confrontando l'andamento sia anno su anno che nei sette del periodo tra il 2014 ed il 2020. L'analisi evidenzia che il fatturato complessivo, nel 2020, e' stato di 218,8 miliardi (-24,6% sul 2019 e -28,7% dai 306,9 miliardi raggiunti nel 2014). Il risultato di competenza per gli azionisti e' particolarmente indicativo: gli utili, che nel 2019 erano stati di 6,9 miliardi di euro, rappresentando il 2,4% del fatturato, sono diventate perdite per 2,5 miliardi nel 2020, mentre il margine operativo netto, altrettanto significativo della redditivita', e' stato di 16 miliardi di euro, anche qui in diminuzione, del 38,7% sul 2019.

"Il 2021 sara' anno di ripresa grazie anche al Pnrr" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

Segmentando tutte le societa' dell'energia, si constata come, per il conto economico 2020, i risultati peggiori si siano registrati per quelle impegnate prevalentemente su estrazione, lavorazione, distribuzione di petroli e carburanti; a fronte dei migliori, conseguiti, in primo luogo, dagli operatori di rete e, poi, da quei produttori e venditori piu' orientati sulle rinnovabili o sulla digitalizzazione delle relazioni con la clientela, sottolinea il Centro Studi CoMar.
"Se il 2020, per il settore, e' stato l'anno della pandemia, di cui permane sempre incognito il futuro andamento, il 2021 si prefigura come l'anno della ripresa. - aggiungono gli esperti - Questo, sara', soprattutto, premessa per quella inevitabile transizione energetica ed ambientale agevolata dal Pnrr-Next Generation Eu e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, da una rinnovata progettualita', dalla volonta' di superare persistenti e ingiustificati ostacoli normativi e amministrativi, da una maggiore attenzione dell'opinione pubblica su questi temi; accanto, in negativo, a tensioni sui prezzi negli approvvigionamenti e alle conseguenze sulle bollette, soprattutto per famiglie, pmi ed energivori. Anni, comunque, di sentieri stretti".
com-che
(RADIOCOR) 01-12-21 13:52:13
 
Enel: Gridspertise presenta QEd, edge computing reti

ROMA (MF-DJ)--Gridspertise, la societa' del Gruppo Enel che fornisce soluzioni sostenibili all'avanguardia agli operatori dei sistemi di distribuzione (Dso), ha oggi presentato QEd - Quantum Edge device all'Enlit Europe di Milano. Questa soluzione innovativa sfrutta l'edge computing per digitalizzare e virtualizzare i componenti fisici delle sottostazioni secondarie, creando un loro "gemello digitale" attraverso applicazioni virtuali che possono essere gestite e aggiornate in remoto, riducendo i costi di installazione, formazione, funzionamento e manutenzione e aumentando l'affidabilita' della rete. QEd e' stato sviluppato per rispondere alle esigenze in continua evoluzione delle reti di distribuzione, informa una nota, che richiedono maggiori livelli di flessibilita', anche per le sottostazioni secondarie, per far fronte alle esigenze della la transizione energetica e delle reti, caratterizzate da crescenti livelli di elettrificazione, maggiori flussi di rinnovabili e volumi di risorse energetiche distribuite piu' elevati. Il dispositivo supporta gli standard di connettivita' piu' avanzati, inclusi 5G e fibra ottica, ed e' compatibile con il retrofit delle risorse esistenti. Antonio Cammisecra, direttore Global Infrastructure and Networks di Enel, ha commentato: "Enel gestisce oltre 1,2 milioni di sottostazioni secondarie nel mondo, di cui circa mezzo milione telecomandate. Non vediamo l'ora di raccogliere i vantaggi dell'implementazione di una tecnologia innovativa come QEd che migliora l'infrastruttura esistente con una soluzione all-in-one, evitando costose ricostruzioni, riducendo al minimo le spese di manutenzione e l'impatto ambientale. Siamo entusiasti che Gridspertise stia lanciando un prodotto cosi' importante e rivoluzionario all'Enlit Europe di Milano e molto orgogliosi del fatto che Enel guidera' il test sul campo di questo dispositivo su larga scala, dimostrando ancora una volta la sua leadership nell'implementazione di reti elettriche resilienti, partecipative e sostenibili verso un futuro completamente elettrico". "Il lancio di QEd - Quantum Edge device rappresenta una pietra miliare per la nostra azienda di recente costituzione e anche un balzo in avanti nella digitalizzazione, efficienza, flessibilita' e affidabilita' delle reti", afferma Robert Denda, Ceo di Gridspertise e direttore Innovazione e Industrializzazione in Global Infrastructure and Networks di Enel, "QEd non solo aiuta a ridurre i componenti fisici nelle sottostazioni secondarie, migliorando la digitalizzazione e l'affidabilita' della rete, ma per la prima volta nel settore fornisce un'unica piattaforma scalabile che supporta un ampio ecosistema di applicazioni personalizzabili per aiutare i Dso ad affrontare le molteplici sfide che possono incontrare le reti". Grazie alla sua capacita' di calcolo decentralizzata, QEd - Quantum Edge device fornisce una soluzione all-in-one che aziona le funzionalita' di rete chiave on the edge, aumentando l'affidabilita' della rete e migliorando la qualita' del servizio per gli utenti finali. In particolare, QEd consente di eseguire applicazioni per tutte le piu' importanti funzioni di automazione della rete: monitoraggio dello stato delle risorse e delle prestazioni, riduzione al minimo delle perdite, identificazione della posizione dei guasti e ripristino del servizio, controllo in tempo reale, monitoraggio della qualita' dell'alimentazione, gestione dei dati di misurazione e molto altro. Inoltre, il dispositivo contiene un motore AI integrato per supportare le applicazioni edge, tra cui manutenzione predittiva basata su AI, sicurezza e sorveglianza operativa. gug (fine) MF-DJ NEWS

01/12/2021 16:18
 
Buongiorno

L'intervista a Starace sul Corriere della Sera di oggi ...
 

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Enel: al via progetto Grid Futurability Genova per rete sostenibile

ROMA (MF-DJ)--Una rete elettrica sempre piu' digitale, sostenibile, resiliente e partecipativa e' l'obiettivo del progetto Grid Futurability Genova di E-Distribuzione, presentato oggi all'Auditorium dell'Acquario di Genova. All'incontro, informa una nota, hanno partecipato il sindaco Marco Bucci, Vincenzo Ranieri, a.d. di E-Distribuzione e Enrico Bottone, responsabile Area Nord-Ovest di E-Distribuzione. Grid Futurability e' il modello per la trasformazione delle reti di distribuzione in Smart Grid attraverso la combinazione di sistemi tradizionali e soluzioni digitali avanzate che le rendono piu' affidabili ed efficienti, aperte alla partecipazione degli stakeholder e sostenibili. Il progetto Grid Futurability Genova avra' la durata di 4 anni, con investimenti pari a 11 mln di euro. Gli interventi prevedono una prima tranche di attivita' focalizzata sull'installazione di tecnologie innovative in 30 cabine secondarie e 4 cabine primarie, nel contesto di una rete ulteriormente potenziata dalla realizzazione di nuove linee di collegamento a media tensione. Queste tecnologie consentono una individuazione del guasto, una sequenza di manovre automatiche di selezione del tronco di rete interessato dal guasto e una contro-alimentazione dei restanti tratti. Tutto in meno di un secondo, con un forte beneficio per tutti i clienti ad essi sottesi. Saranno inoltre introdotte nuove tecnologie come la Smart street box, cassetta stradale di nuova generazione dotata di sensori e di apparati intelligenti in grado di fornire informazioni in tempo reale sullo stato della rete. Inoltre, grazie ai nuovi canali di comunicazione dell'Open Meter sara' possibile abilitare nuovi servizi e una piu' ampia partecipazione delle comunita' al mondo dell'energia. Lo sviluppo del progetto dimostrera' tutti i vantaggi derivanti dall'implementazione delle reti digitali a favore di clienti, imprese, comunita' e quartieri, come Certosa e Sampierdarena che verranno particolarmente interessati da queste innovazioni tecnologiche. E-Distribuzione ha gia' scelto la Liguria, e il comune di Genova in particolare, per dare avvio ad un nuovo progetto. Lo scorso febbraio, infatti, e' partita dal capoluogo ligure la sostituzione di 22000 contatori con i nuovi Green Open Meter che coniugano tecnologia, innovazione e sostenibilita'. Prodotti in plastica rigenerata al 100%, i nuovi contatori consentono di minimizzare l'impatto ambientale a beneficio dei clienti, del territorio e dell'ambiente. gug (fine) MF-DJ NEWS

02/12/2021 13:21
 
ENEL: CON OK MITE CHIUDE CENTRALE A CARBONE LA SPEZIA, NUOVO PASSO IN TRANSIZIONE

In Italia dismettera' 1.900 MW capacita' carbone entro 2021 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

- Roma, 02 dic - Enel ha ricevuto l'autorizzazione finale dal ministero della Transizione Ecologica per la cessazione definitiva dell'impianto a carbone della centrale termoelettrica 'Eugenio Montale' di La Spezia. La chiusura della centrale di La Spezia rappresenta un ulteriore passo avanti nell'impegno di Enel per la transizione energetica verso un modello sempre piu' sostenibile, il cui obiettivo e' sostituire progressivamente le fonti fossili per la produzione di energia elettrica per raggiungere la neutralita' climatica a livello globale, sottolinea una nota. In Italia Enel ha gia' chiuso le centrali a carbone di Genova, di ******** e a fine 2020 ha chiuso il Gruppo 2 della centrale 'Federico II' di Brindisi. Con l'autorizzazione alla chiusura di La Spezia e con quella dei gruppi 1 e 2 della centrale 'Andrea Palladio' di Fusina, gia' ricevuta, quest'anno saranno dismessi ulteriori 870 MW.
'Il via libera alla chiusura del gruppo a carbone della centrale di La Spezia - commenta Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia - e' un importante passo in avanti nel nostro impegno per la transizione energetica. Complessivamente, con queste ulteriori autorizzazioni, in Italia avremo dismesso complessivamente circa 1.900 MW di capacita' a carbone entro la fine del 2021'.
A livello globale, a partire dal 2019 la capacita' installata di Enel da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella da fonti termoelettriche.
com-Ale
(RADIOCOR) 02-12-21 14:41:17
 
News di ieri sera:

Enel: tra leader mondiali sostenibilita' classifica Euronext VE 120

ROMA (MF-DJ)--La leadership globale di Enel nella sostenibilita' e' stata riconfermata nella revisione di fine anno 2021 dell'indice Euronext Vigeo Eiris (V.E.) World 120. Sulla base dei dati forniti da V.E., informa una nota, l'indice Euronext Vigeo Eiris World 120 stila due volte all'anno la classifica delle 120 aziende piu' sostenibili fra le 1.500 principali societa' in termini di capitale flottante in Nord America, Asia Pacifico ed Europa. Enel ha inoltre confermato la propria presenza anche negli indici regionali Euronext V.E. Europe 120 ed Eurozone 120, che comprendono rispettivamente le 120 imprese piu' sostenibili fra le 500 aziende con il maggiore capitale flottante in Europa e nell'Eurozona. "La riconferma di Enel in questi importanti indici evidenzia il percorso verso la sostenibilita' che il Gruppo continua a promuovere, collegando con successo i temi ambientali, sociali e di governance con la creazione del valore", ha affermato Francesco Starace, a.d. e d.g. di Enel, "continuiamo a dare priorita' agli aspetti ESG all'interno dell'intera catena del valore, mantenendo il focus sui business e sulle tecnologie che contribuiscono a gestire le sfide piu' rilevanti che la societa' sta affrontando, come il cambiamento climatico, e a generare valore per tutti i nostri stakeholder e clienti, apportando al contempo benefici alle comunita' locali e all'ambiente in generale". Vigeo Eiris, acquisita da Moody's nel 2019, e' leader globale nelle valutazioni, dati, ricerca, benchmark e analisi in ambito ambientale, sociale e di governance. Attraverso una partnership con Euronext, la principale borsa europea, V.E. seleziona le societa' quotate con le migliori performance nel campo della sostenibilita' sulla base di una valutazione dei risultati aziendali fondata su 25 criteri di sostenibilita', che tengono conto di ambiente, capitale umano, diritti umani, coinvolgimento delle comunita', comportamento aziendale e governance d'impresa. V.E ha riconosciuto l'impegno di Enel nell'integrazione delle pratiche ESG alla strategia aziendale lungo l'intera catena del valore. In particolare, V.E. ha identificato le solide performance di Enel in un'ampia gamma di criteri ambientali, sociali e di governance, tra i quali strategia ambientale, energie rinnovabili, sistemi basati sulla non discriminazione, sul dialogo sociale e lotta alla corruzione, e pratiche di corporate governance. La leadership globale di Enel nel campo della sostenibilita' e' testimoniata a livello mondiale dalla presenza del Gruppo in diversi altri importanti indici e classifiche della sostenibilita', come gli MSCI ESG Leaders Indexes, la Climate "A" List del CDP, l'indice MIB ESG, la serie di indici FTSE4Good, l'indice STOXX Global ESG Leaders, l'ISS "Prime" rating, il Bloomberg Gender Equality Index, l'indice Refinitiv TOP 100 Diversity and Inclusion, la classifica "Top 100 Gender Equality Global" di Equileap e gli ECPI Indices. Il Gruppo attira in maniera crescente l'interesse degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), le cui partecipazioni nella societa' sono in costante crescita, e rappresentano ad oggi il 14,6% circa del capitale sociale di Enel, pari a oltre il doppio rispetto ai livelli del 2014. Tale aumento riflette la crescente importanza che i mercati finanziari attribuiscono a componenti non finanziarie nella creazione di valore sostenibile di lungo termine. La consolidata presenza di Enel all'interno dei principali indici mondiali della sostenibilita' e' sostenuta dauna strategia globale che abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilita' e considera tutti gli stakeholder. Esempi di progetti di sostenibilita' che Enel sta realizzando in varie parti del mondo vanno dalla promozione dell'elettrificazione rurale in Argentina, attraverso l'installazione di impianti fotovoltaici in grado di fornire elettricita' affidabile e sostenibile ad oltre 2.000 persone, alla gestione del progetto di e-city a Siviglia in Spagna per la creazione di una smart city completamente autonoma che utilizza il 100% di energia pulita. gug (fine) MF-DJ NEWS

02/12/2021 18:48
 
Open Fiber, all'Enel plusvalenza di 1,7 miliardi

Completata la cessione del 50% del capitale a Macquarie (40%) e Cdp Equity (10%) per 2,7 miliardi di euro. Il gruppo di Starace ora è fuori dalla società della super fibra ottica​

di Angelica Romani 03/12/2021 18:14

Enel esce definitivamente da Open Fiber, incassando 2,733 miliardi di euro e realizzando una plusvalenza di 1,763 miliardi di euro. L' effetto sull’indebitamento finanziario netto consolidato è di circa 2,423 miliardi di euro. Il closing è stato annunciato oggi, con il completatamento della cessione del 50% del capitale a Macquarie e Cdp. Nel dettaglio, il 40% è andato a Macquarie Asset Management per un corrispettivo di circa 2,2 milardi di euro, e il 10% a Cdp Equity, per 534 milioni di euro.

"Con la fine dell’anno chiudiamo anche il nostro percorso in Open Fiber, che ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari a livello industriale in Italia oltre ad approfondire le nostre conoscenze in merito alla fibra ottica", ha commentato l'ad di Enel, Francesco Starace, "Grazie a Open Fiber, al suo management e ai colleghi tutti abbiamo dotato il Paese di circa 64mila chilometri di infrastruttura in fibra ottica FTTH ad altissima velocità, un’attività sulla quale, poco più di sei anni fa, in pochi avrebbero scommesso. Facendo leva su una expertise ormai consolidata, continuiamo a guardare con molta attenzione ad opportunità di creazione di valore in altre geografie, anche attraverso il modello di Stewardship, supportando una sempre maggiore interconnessione in un contesto di crescita dinamico, inclusivo e sostenibile.”

La cifra versata da Mcquarie include anche il trasferimento dell’80% della porzione Enel dello shareholders' loan, concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 248 milioni di euro. Stesso discorso, in proporzione, per Cdp Equity, col 20% della porzione Enel dello stesso shareholders’ loan, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 62 milioni di euro.

Sono stati quindi nominati i nuovi membri del consiglio di amministrazione di Open Fiber: Barbara Marinali (presidente), l'attuale direttore generale Mario Rossetti (amministratore delegato), Alessandro Tonetti e Roberta Battaglia designati da Cdp Equity e Nathan Luckey e Geoffrey David Shakespeare, espressione di Macquarie Asset Management.

Si ricorda che gli accordi tra le parti prevedono inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli “earn-out”, legati ad eventi futuri ed incerti, descritti nei comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021.
 
Energia: Starace, bolletta calera' con elettrificazione consumi

ROMA (MF-DJ)--"L'elettricita' prodotta da fonti rinnovabili costera' sempre di meno perche', se andiamo a spostare dai conbustinili fossili il consumo sull'eletricita', il totale della bolletta energetica andra' a scendere". Lo ha detto l'a.d. di Enel, Francesco Starace, interpellato a margine della 6* edizione del "Premio Roma", nel corso del quale ha ricevuto il "Premio 2021 Economia, Impresa e Sociale". Alla domanda se gli italiani passeranno con favore dai combustibili fossili all'elettrico, il manager ha replicato: "gli deve essere conveniente, deve essere facile, altrimenti non succedera', noi pensiamo che lo sara'". gug guglielmo.valia@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

07/12/2021 14:03

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Enel: Starace, grande potenziale da ingresso retail Australia

ROMA (MF-DJ)--L'ingresso di Enel nel retail australiano "e' molto importante perche' abbiamo un sistema elettrico che dipende sostanzialmente dal carbone e, quindi, il potenziale di sostituzione e' ancora piu' forte, ancora piu' grande di quello che pensiamo". Lo ha detto l'a.d. di Enel, Francesco Starace, interpellato a margine della 6* edizione del "Premio Roma", nel corso del quale ha ricevuto il "Premio 2021 Economia, Impresa e Sociale". gug (fine) MF-DJ NEWS

07/12/2021 14:11
 
Enel: leader lotta climate change per Carbon Disclosure Project

ROMA (MF-DJ)--Enel e' stata inserita nella prestigiosa "A" List per la lotta al cambiamento climatico secondo il Carbon Disclosure Project (Cdp), l'organizzazione ambientale globale non-profit che offre la piu' importante piattaforma per monitorare le performance aziendali nella lotta al cambiamento climatico. L'azienda ha inoltre ottenuto una posizione di leadership nella lista Cdp Water con un punteggio di A- per i risultati conseguiti nella gestione dei rischi e delle opportunita' legati all'acqua. Inoltre, la controllata spagnola di Enel, Endesa, si e' classificata al livello di leadership sia nel Cdp Climate che nel Cdp Water, con un punteggio A-, mentre Enel Chile ed Enel Ame'ricas hanno ottenuto entrambi un punteggio B per il Cdp Climate per la loro prima partecipazione alla classifica. "La nostra inclusione nella Climate A List di Cdp e' un altro importante riconoscimento del continuo impegno dell'azienda nella lotta al cambiamento climatico, una delle sfide piu' urgenti che la societa' globale deve affrontare e che richiede un'azione seria da parte di tutti e misure rapide da parte delle aziende", ha affermato in una nota Francesco Starace, a.d. e d.g. di Enel, "i passi che il Gruppo ha intrapreso per affrontare il cambiamento climatico sono parte integrante della strategia aziendale di Enel, come evidenziato dalla nostra capacita' di anticipare il nostro obiettivo di Net Zero entro il 2040 e dall'attenzione che il Gruppo rivolge alla crescita delle energie rinnovabili e alla promozione dell'elettrificazione. Stiamo accelerando la crescita in tutta la nostra attivita' aziendale, garantendo valore ai nostri clienti che sono al centro della strategia del Gruppo". Le procedure di informativa e di valutazione annuale in materia ambientale di Cdp e' ampiamente riconosciuta come il gold standard della trasparenza aziendale sui temi relativi all'ambiente. Nel 2021, piu' di 590 investitori con oltre 110 trilioni di dollari Usa di asset e piu' di 200 grandi acquirenti con 5,5 trilioni di dollari Usa di spesa per appalti hanno richiesto alle aziende di divulgare i dati su impatti ambientali, rischi e opportunita' attraverso la piattaforma di Cdp. Una metodologia dettagliata e indipendente viene utilizzata da Cdp per valutare le aziende, assegnando un punteggio da A a D- in base alla completezza dell'informativa, alla consapevolezza e alla gestione dei rischi ambientali e alla dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come l'impostazione di obiettivi ambiziosi e significativi. Il modello di governance climatica del Gruppo e il suo approccio alla gestione dei rischi e delle opportunita' dei cambiamenti climatici, insieme alle azioni messe in atto in tutto il mondo per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) accelerando le energie rinnovabili ed abbandonando gradualmente la generazione a carbone, sono state alcune delle best practice riconosciute da Cdp. Il Gruppo ha recentemente anticipato di 10 anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno di Net Zero, sia per le emissioni dirette che indirette. Questo ambizioso impegno sara' raggiunto dismettendo gradualmente tutte le centrali elettriche a carbone entro il 2027 e le centrali elettriche a gas entro il 2040, insieme all'uscita dal mercato della vendita di gas attraverso la promozione dell'elettrificazione, senza ricorrere ad alcuna misura di compensazione, come la tecnologia di rimozione del carbonio o soluzioni nature-based. Inoltre, tra il 2021 e il 2030 il Gruppo prevede di investire direttamente, attraverso il modello di business di Ownership, circa 70 miliardi di euro e raggiungere circa 129 GW di capacita' rinnovabile installata consolidata entro il 2030, portando a una riduzione dell'80% delle proprie emissioni dirette di gas serra (Scope 1) entro il 2030 rispetto al 2017, come certificato dalla Science Based Targets Initiative secondo un percorso di 1,5 gradi C. La leadership globale di Enel nel campo della sostenibilita' e' testimoniata a livello mondiale dalla presenza del Gruppo in diversi altri importanti indici della sostenibilita' e classifiche, come gli indici MSCI ESG Leaders, gli indici 120 Euronext Vigeo Eiris, l'indice MIB ESG, la serie di indici FTSE4Good, l'indice STOXX Global ESG Leaders, l'ISS "Prime" rating, l'indice Bloomberg Gender Equality, l'indice Refinitiv TOP 100 Diversity and Inclusion, la classifica Top 100 Gender Equality di Equileap e gli indici ECPI. Il Gruppo attira in maniera crescente l'interesse degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), le cui partecipazioni nella societa' sono in costante crescita, e rappresentano ad oggi circa il 14,6% del capitale sociale di Enel, pari a quasi il doppio rispetto ai livelli del 2014. Tale incremento, coerente con il crescente riconoscimento dell'importanza degli elementi non finanziari nella creazione di valore sostenibile di lungo termine, testimonia la crescente leadership di Enel a livello globale in termini di sostenibilita'. gug (fine) MF-DJ NEWS

07/12/2021 17:15
 
Enel: tra leader mondiali sostenibilita' in indice FTSE4GOOD

ROMA (MF-DJ)--Enel e' stata riconfermata nella FTSE4Good Index Series, che classifica le migliori imprese al mondo in termini di pratiche e trasparenza a livello ambientale, sociale e di governance (Esg), a seguito della revisione di FTSE4Good del secondo semestre del 2021. Inoltre, anche le societa' controllate di Enel, Endesa, Enel Ame'ricas e Enel Chile, sono state incluse nella FTSE4Good Index Series. "FTSE4Good ha rinnovato il riconoscimento dell'impegno del Gruppo nell'incorporare pratiche e procedure Esg sostenibili nella strategia aziendale", afferma in una nota Francesco Starace, Ceo e general manager di Enel, "il nostro modello di business, basato sulla creazione di valore condiviso per tutti i nostri stakeholder, continua a essere molto apprezzato dai piu' importanti indici di sostenibilita', rafforzando la nostra posizione di leader mondiale nel settore energetico". FTSE4Good, sviluppato da FTSE Russell, fornitore globale leader di soluzioni di benchmark, analisi e dati con capacita' multi-asset, valuta le prestazioni delle aziende in diverse aree ambientali, sociali e di governance, basandosi esclusivamente su dati disponibili pubblicamente e implica un'elevata trasparenza da parte delle aziende. In particolare, la performance e la trasparenza di Enel sono state riconosciute su temi quali gestione della biodiversita', inquinamento e risorse, sicurezza idrica, standard di lavoro, salute e sicurezza, diritti umani, corporate governance, trasparenza fiscale e anticorruzione. La leadership globale di Enel nel campo della sostenibilita' e' testimoniata a livello mondiale dalla presenza del Gruppo in diversi altri importanti indici della sostenibilita' e classifiche, come gli indici MSCI ESG Leaders, CDP Climate "A" List, gli indici 120 Euronext Vigeo Eiris, l'indice MIB ESG, l'indice STOXX Global ESG Leaders, l'ISS "Prime" rating, l'indice Bloomberg Gender Equality, l'indice Refinitiv TOP 100 Diversity and Inclusion, la classifica Top 100 Gender Equality di Equileap e gli indici ECPI. Il Gruppo sta attirando sempre maggiore attenzione da parte degli investitori socialmente responsabili, la cui quota nella societa' e' in costante crescita e rappresenta oggi circa il 14,6% del capitale di Enel, un valore piu' che raddoppiato rispetto al 2014. Questo incremento riflette la crescente importanza data dai mercati finanziari agli elementi non finanziari nella creazione di valore sostenibile di lungo periodo. gug (fine) MF-DJ NEWS

08/12/2021 11:18
 
Enel X: accordo su mobilita' elettrica con Mondo Convenienza

ROMA (MF-DJ)--Elettrificare i punti vendita di Mondo Convenienza installando le infrastrutture di ricarica di Enel X che permettono ai clienti di fare il pieno di energia all'auto in modo rapido e comodo. l'obiettivo della partnership tra la business line globale di Enel che offre servizi che accelerano l'innovazione e guidano la transizione energetica e la multinazionale italiana leader nella grande distribuzione organizzata di mobili e complementi d'arredo. "La mobilita' elettrica non e' piu' una scommessa, ma una realta' consolidata come indicato dai piu' importanti trend del settore che puntano verso una rapida decarbonizzazione dei trasporti", dichiara in una nota Federico Caleno, responsabile e-Mobility Enel X Italia, "Enel X e' convinta che sia questa l'unica strada da percorrere ed e' cosi' che nasce la collaborazione con Mondo Convenienza, una delle piu' importanti realta' del Paese, grazie alla quale saremo in grado di offrire ai clienti soluzioni di ricarica innovative che garantiscono un'esperienza di guida rapida, facile e sicura". "La partnership con Enel X rappresenta per il gruppo Mondo Convenienza un passo importante nell'impegno per la corporate social responsability. Unendo le nostre forze apriremo la strada verso un futuro piu' sostenibile, fornendo alle persone un servizio di ricarica elettrica all'avanguardia e contribuendo concretamente alla diffusione della mobilita' elettrica in Italia, facendo leva sulla nostra capillare presenza sul territorio", ha dichiarato Dario Carosi, Cio di Mondo Convenienza. L'accordo prevede l'attivazione da parte di Enel X di almeno 10 hub di ricarica ultrarapida con caricatori HPC (High Power Charging) presso i punti vendita di Mondo Convenienza del Piemonte, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Abruzzo, Umbria, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, con la possibilita' di ampliare la rete di ricarica ultrafast ad altri negozi interessati. Oltre alle stazioni fino a 300 kW, Mondo Convenienza avra' a disposizione le JuiceBox per la ricarica domestica; le JuicePole, da 22 kW per la ricarica pubblica, le JuicePump, stazioni di ricarica pubbliche con una potenza fino a 150 kW e l'innovativo JuiceMedia, che combina il servizio di ricarica con quelli di advertising grazie a un pannello digitale. Il piano di installazioni segue Recharge Partner, la formula che Enel X ha studiato per le imprese che vogliono installare infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico nelle proprie aree di parcheggio riducendone drasticamente i tempi per la messa in esercizio, evitando la richiesta di una nuova fornitura. Mondo Convenienza inoltre potra' ottenere un ricavo dai kWh erogati dalle JuicePole e dai JuiceMedia. gug (fine) MF-DJ NEWS

09/12/2021 13:48
 
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