Alcune domande su DIRECTA (vol. IV)

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Chiusa ad ulteriori risposte.
:D Era quello che sottolineavo prima. Il loro mantra per oltre 25 anni é sempre stato quello dell'investitore indipendente e consapevole. Il non fornire servizi di consulenza una garanzia di imparzialitá per l'investitore.

Ora tutto d'un tratto hanno cambiato idea. In maniera tanto rapida che non sono stati neanche capaci di eliminare il vecchio materiale propagandistico. Addirittura offriranno prodotti gestiti da terzi.

Io voglio vedere come sará questa nuova app. Se sará la nuova app per farti gestire i soldi da loro.

L'enorme aumento delle masse di risparmio gestito ha scatenato una nuova corsa all'eldorado. Ora vogliono saltare anche loro sul treno, è comprensibile. Tuttavia è da vedere se la loro clientela, più avvezza a far da sè, sceglierà questa nuova strada. Io ho seri dubbi. Per quanto mi riguarda preferisco poi perdere i miei risparmi da solo piuttosto che pagare laute commissioni a terzi per farmeli perdere.
 
Sareste così gentili da spiegarmi come se fossi un bambino di 11 anni (e in effetti di testa al massimo ne ho dieci) quali sono le differenze tra l'abbonamento Visual Trade (VT) base e quello pro a parte ovviamente il prezzo?

Tra l'altro non mi è chiaro cosa siano e a cosa servano le API (non quelle della pappa reale immagino) e se comunque hanno un canone a parte: sull'attuale pagina di attivazione di VT non v'è traccia di questa funzione/opzione mentre in una pagina pescata in rete non so se aggiornata leggo 24 cucuzze mese se non sbaglio.

Grazie a chi si sbatterà per una risposta da scuola media grazie :D
 
Sareste così gentili da spiegarmi come se fossi un bambino di 11 anni (e in effetti di testa al massimo ne ho dieci) quali sono le differenze tra l'abbonamento Visual Trade (VT) base e quello pro a parte ovviamente il prezzo?

Tra l'altro non mi è chiaro cosa siano e a cosa servano le API (non quelle della pappa reale immagino) e se comunque hanno un canone a parte: sull'attuale pagina di attivazione di VT non v'è traccia di questa funzione/opzione mentre in una pagina pescata in rete non so se aggiornata leggo 24 cucuzze mese se non sbaglio.

Grazie a chi si sbatterà per una risposta da scuola media grazie :D

Colgo l'aggancio della scuola media per chiedere se nessuno ha mai visto la versione "inglese" del messaggio che compare per qualche minuto dopo la mezzanotte ...

DirectaFewMinutes.png

... chissa' che con la quotazione in borsa trovino qualcuno che sa due acche di inglese (giusto a livello di scuola media)!
Io ho segnalato dieci giorni fa, ma non intendono correggere, forse la modifica e' troppo costosa.

Per quanto riguarda Visual Trade non ti so aiutare, invece per le API vedi qui Application programming interface - Wikipedia
 
Sareste così gentili da spiegarmi come se fossi un bambino di 11 anni (e in effetti di testa al massimo ne ho dieci) quali sono le differenze tra l'abbonamento Visual Trade (VT) base e quello pro a parte ovviamente il prezzo?

Tra l'altro non mi è chiaro cosa siano e a cosa servano le API (non quelle della pappa reale immagino) e se comunque hanno un canone a parte: sull'attuale pagina di attivazione di VT non v'è traccia di questa funzione/opzione mentre in una pagina pescata in rete non so se aggiornata leggo 24 cucuzze mese se non sbaglio.

Grazie a chi si sbatterà per una risposta da scuola media grazie :D

Per riassumerla, la Visualtrader "pro" ha una selezione più ampia di indicatori da aggiungere al grafico e la possibilità di "staccare" le schede/grafici dal corpo centrale (utile se si ha più di un monitor). Alla fine rimane la stessa datata piattaforma, da pagare solo se si usano i trading system, altrimenti la Darwin basta e avanza.

L'API non è che un programmino invisibile che permette di collegare i dati di Directa (quotazioni e compra/vendita essenzialmente) a piattaforme esterne (fatte da altri) di solito a pagamento (tipo Medvedtrader, Overcharts, Multicharts ecc).
 
Per riassumerla, la Visualtrader "pro" ha una selezione più ampia di indicatori da aggiungere al grafico e la possibilità di "staccare" le schede/grafici dal corpo centrale (utile se si ha più di un monitor). Alla fine rimane la stessa datata piattaforma, da pagare solo se si usano i trading system, altrimenti la Darwin basta e avanza.

L'API non è che un programmino invisibile che permette di collegare i dati di Directa (quotazioni e compra/vendita essenzialmente) a piattaforme esterne (fatte da altri) di solito a pagamento (tipo Medvedtrader, Overcharts, Multicharts ecc).

Perfetto. Ma...

1) l'abbonamento a VT (4€ la normal) comprende il flusso dati directa o devo pagare anche le API a parte?
2) "da pagare solo se si usano i trading system" dici, ma cosa vuol dire allora che nei 4€ non è compresa la possibilità di fare e/o inserire TS?

grazie
 
Perfetto. Ma...

1) l'abbonamento a VT (4€ la normal) comprende il flusso dati directa o devo pagare anche le API a parte?
2) "da pagare solo se si usano i trading system" dici, ma cosa vuol dire allora che nei 4€ non è compresa la possibilità di fare e/o inserire TS?

grazie

Mi permetto di risponderti io.
1) Se hai un conto directa il "flusso dati" ovvero il datafeed è gratuito e Visualtrader funzionerà prendendo i dati direttamente da directa, semplicemente loggandoti da VT con le tue credenziali directa.
Se non hai Directa dovrai cercare un altro datafeed da interfacciare a Visualtrader.
La API non ti servono se intendi utilizzare Directa+Visualtrader.

2) Nei 4€ della versione base di Visualtrader è incluso l'utilizzo di Trading System. Merlin intendeva dire che se non usi i trading system allora Visualtrader è sostanzialmente inutile in quanto altre piattaforme offerte gratuitamente da directa (ad esempio la darwin) fanno tutto quello che fa Visualtrader ad esclusione dei trading system.

PS Una ulteriore differenza tra la versione base e pro di visualtrader è la lunghezza degli storici scaricabili. Pochi anni nella versione base (fino a 5 se non erro e forse meno), 10-15 anni nella versione Pro.
 
Ultima modifica:
Brutta notizia la deriva nel private banking perchè non credo abbiano le risorse per sviluppare entrambi i rami e direi che sarà il trading a venire snobbato.

I concorrenti verranno inglobati e distrutti come capiterà a Webank e Widiba e alla fine non resterà più un broker serio italiano con costi accettabili (vedere la fine di Fineco).

Più che andare in IBKR non sarà... ma il dichiarativo è così terribile e costoso facendo meno di 100 operazioni all'anno?
 
Brutta notizia la deriva nel private banking perchè non credo abbiano le risorse per sviluppare entrambi i rami e direi che sarà il trading a venire snobbato.

I concorrenti verranno inglobati e distrutti come capiterà a Webank e Widiba e alla fine non resterà più un broker serio italiano con costi accettabili (vedere la fine di Fineco).

Più che andare in IBKR non sarà... ma il dichiarativo è così terribile e costoso facendo meno di 100 operazioni all'anno?

Ormai bisogna iniziare a pensare internazionalmente, concordo. Risorse e commissioni a livello globale giocano in un altro campionato. Il dichiarativo sarebbe perfetto se in Italia ci ci fosse un vero mercato di professionisti del dichiarativo... Il vero limite è questo (oltre che il nostro inglese mediocrissimo in generale). Io non sono riuscito a trovare uno (UNO) UN trader che sia UNO che mi segnalasse un commercialista che ci capisse qualcosa di tasse di trading, cripto e altro, né io un commercialista che parlandoci, mi dicesse che sull'argomento sapesse farci qualcosa. In Italia o vai da quei due che tutti sappiamo o niente e sappiamo bene che quei due, giustamente, approfittano dell'assenza di concorrenza per farsi pagare le dichiarazioni a prezzi non giustificati se non sei un professionista del trading. E su questo argomento, non ho mai conosciuto nessuno che col trading dimostra di camparci: perché per dimostrarmelo dovrebbe rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi ;)
 
Ormai bisogna iniziare a pensare internazionalmente, concordo. Risorse e commissioni a livello globale giocano in un altro campionato. Il dichiarativo sarebbe perfetto se in Italia ci ci fosse un vero mercato di professionisti del dichiarativo... Il vero limite è questo (oltre che il nostro inglese mediocrissimo in generale). Io non sono riuscito a trovare uno (UNO) UN trader che sia UNO che mi segnalasse un commercialista che ci capisse qualcosa di tasse di trading, cripto e altro, né io un commercialista che parlandoci, mi dicesse che sull'argomento sapesse farci qualcosa. In Italia o vai da quei due che tutti sappiamo o niente e sappiamo bene che quei due, giustamente, approfittano dell'assenza di concorrenza per farsi pagare le dichiarazioni a prezzi non giustificati se non sei un professionista del trading. E su questo argomento, non ho mai conosciuto nessuno che col trading dimostra di camparci: perché per dimostrarmelo dovrebbe rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi ;)

Pplomba ha spiegato ed ampliato bene il tema Visualtrader.
Per quanto riguarda lo scambio con Unexist, il tema IB ed in generale la rendicontazione in regime dichiarativo, non è cosi cara come può sembrare. Partendo da circa 200 euro in sù in base alla quantità di eseguiti. Considerando la quantità di soldi che si risparmiano ad eseguito, si giustifica lo sbattimento completamente.
La pigrizia (o il voler avere tutto servito senza problemi) porta molti a non cogliere certi vantaggi che potrebbero cambiare completamente il propio rapporto col trading.
Chiedetevi quante volte uno magari non fà una piccola operazione su un titolo USA poichè oltre al rischio, c'è la sicureza di perdere i 18 usd di commissioni? (compra/vendita, 9usd l'una). Con IB ad esempio , sapendo regolare la propia size/tipo di azioni, si potrebbe fare lo stesso spendendo solo 2 usd( 1 per comprare 1 per vendere).
Per non parlare della tecnologia a disposizione, anni luce avanti a qualsiasi broker ita.

Detto ciò, cmq nono penso che siano cosi folli da lasciare il trading da parte. Spero anzi che diventino più aggressivi con le commissioni USA e che puntino a fare il salto in avanti che tutti vorremmo. Io preferirei mille volte fare gli eseguiti con Directa, a condizioni quantomeno simili/vicine (non pretendo che siano uguali, ma almeno siano a tiro).
 
200€ sarebbe un costo più che accettabile anche per chi fa poche operazioni.

Quindi si pagano questi siti che ti stilano il report, poi lo passi al tuo commercialista e ci pensa lui al resto? Sono report sicuri o potrebbero esserci problemi in futuro in caso di controlli?
 
Pplomba ha spiegato ed ampliato bene il tema Visualtrader.
Per quanto riguarda lo scambio con Unexist, il tema IB ed in generale la rendicontazione in regime dichiarativo, non è cosi cara come può sembrare. Partendo da circa 200 euro in sù in base alla quantità di eseguiti. Considerando la quantità di soldi che si risparmiano ad eseguito, si giustifica lo sbattimento completamente.
La pigrizia (o il voler avere tutto servito senza problemi) porta molti a non cogliere certi vantaggi che potrebbero cambiare completamente il propio rapporto col trading.
Chiedetevi quante volte uno magari non fà una piccola operazione su un titolo USA poichè oltre al rischio, c'è la sicureza di perdere i 18 usd di commissioni? (compra/vendita, 9usd l'una). Con IB ad esempio , sapendo regolare la propia size/tipo di azioni, si potrebbe fare lo stesso spendendo solo 2 usd( 1 per comprare 1 per vendere).
Per non parlare della tecnologia a disposizione, anni luce avanti a qualsiasi broker ita.

Detto ciò, cmq nono penso che siano cosi folli da lasciare il trading da parte. Spero anzi che diventino più aggressivi con le commissioni USA e che puntino a fare il salto in avanti che tutti vorremmo. Io preferirei mille volte fare gli eseguiti con Directa, a condizioni quantomeno simili/vicine (non pretendo che siano uguali, ma almeno siano a tiro).

1 - Si può fare trading per il gusto di farlo e non per diventare ricchi tanto chi lo diventa? Sì
2 - Si può fare trading con due spicci dato il punto uno? Sì. Con le cripto o con broker come Directa sì
3 - Ha senso fare trading con due spicci dato i punti uno e due sapendo che pagherai come minimo 200 euro al commercialista ogni anno? NO e lo ripeto: NO

Hai ragione su tutto. Ma solo se col trading ci campi e lo fai dunque con capitali adeguati. Il dichiarativo è 100 volte più efficiente dell'amministrato. Punto. Però, siccome hai l'85% di possibilità di perdere soldi col trading (lo dice la banca d'Italia), magari a chi lo fa per curiosità, come me, girano i cosiddetti se a fine anno oltre a non aver guadagnato nulla, ci ho pure rimesso dei soldi e lo devo far sapere al commercialista (pagandolo!!!) che sto accumulando minusvalenze! :D

E se mi dici che non è così, cerca su internet le classifiche dei vari campionati in corso di trading italiani e internazionali... Scoprirai che anche lì (guarda caso) l'85% dei concorrenti sta perdendo soldi (!) e, cosa ancora più sbalorditiva, in elenco perdenti ci trovi una quantità industriale di trader di grido e famosi di cui per carità di patria mi rifiuto di nominare per nome! :eek:
 
E se mi dici che non è così, cerca su internet le classifiche dei vari campionati in corso di trading italiani e internazionali... Scoprirai che anche lì (guarda caso) l'85% dei concorrenti sta perdendo soldi (!) e, cosa ancora più sbalorditiva, in elenco perdenti ci trovi una quantità industriale di trader di grido e famosi di cui per carità di patria mi rifiuto di nominare per nome! :eek:

Mi permetto di consigliarti di non guardare le percentuali relative a gare/campionati di trading perchè le strategie utilizzate non sono assolutamente quelle adottate "nella vita reale".
Nel campionato si "gioca" con denaro reale per vincere, nella vita reale si deve guadagnare per vivere e la differenza è enorme.
Un trader "professionista" nel quotidiano adotta rigorose politiche di position sizing, di bilanciamento e di gestione del rischio mentre nei campionati si utilizzano strategie "ad hoc" per i campionati, estremamente aggressive dove sostanzialmente o si guadagna in doppia cifra percentuale o si brucia il conto. Ecco perchè trovi anche nomi "di grido" con risultati catastrofici ed allo stesso modo anche chi fa +200% nel campionato, nella vita reale guadagna dieci volte meno (ma con maggior sicurezza e minor rischio).
 
Mi permetto di consigliarti di non guardare le percentuali relative a gare/campionati di trading perchè le strategie utilizzate non sono assolutamente quelle adottate "nella vita reale".
Nel campionato si "gioca" con denaro reale per vincere, nella vita reale si deve guadagnare per vivere e la differenza è enorme.
Un trader "professionista" nel quotidiano adotta rigorose politiche di position sizing, di bilanciamento e di gestione del rischio mentre nei campionati si utilizzano strategie "ad hoc" per i campionati, estremamente aggressive dove sostanzialmente o si guadagna in doppia cifra percentuale o si brucia il conto. Ecco perchè trovi anche nomi "di grido" con risultati catastrofici ed allo stesso modo anche chi fa +200% nel campionato, nella vita reale guadagna dieci volte meno (ma con maggior sicurezza e minor rischio).

Epperò non c'è un trader al mondo che abbia mai fugato la mia insana curiosità di sapere quanto dichiara al fisco per le sue vere o presunte fortune col trading... :D

E comunque hai confermato, col tuo lessico da professionista e immagino anche solo parzialmente non discrezionale che per fare quello che hai scritto ci vuole adeguata capitalizzazione.

E pagare 200 euro extra alla dichiarazione dei redditi è per me spropositato a prescindere. Se ci fossero competenze e concorrenza diffusa tra i commercialisti il prezzo crollerebbe e non per FAME, ma perché, cosa pensi che debba fare un commercialista, i conti per te con la calcolatrice carta e penna? :D Ma va... deve prendere un file (che di solito gli dai tu) saperlo schiaffare in un software che sa lui per tirare fuori un numero da mettere in dichiarazione se non lo fa direttamente già il software... 10 minuti a esagerare fossero anche 123.000 eseguiti in un anno :D E non a caso (e finisco) conosco almeno un paio di broker europei che il conto te lo fanno gratis evidentemente perché a loro niente costa se non qualche minuto a cliente...
 
200€ sarebbe un costo più che accettabile anche per chi fa poche operazioni.

Quindi si pagano questi siti che ti stilano il report, poi lo passi al tuo commercialista e ci pensa lui al resto? Sono report sicuri o potrebbero esserci problemi in futuro in caso di controlli?

Fermo restando che l'Agenzia può creare problemi anche quando tutto è fatto bene e poichè cmq sei tenuto a dimostrarlo è sempre una seccatura. Io per ora non ho avuto complicazioni ; è anche vero che ciò che faccio io è abbastanza semplice, compro e vendo solo azioni, normalissime azioni senza dover far fare calcoli di dividendi e/o altre cose che possano complicare la rendicontazione.
Oggi giorno ci sono diversi servizi, oltre ai due più pubblicizzati , che hanno prezzi anche molto più economici. Ma essendo questi già collaudati, per ora non vedo la necessità di cambiare per un risparmio che cmq sarebbe di pochi euro .
Credimi, è tutto molto più semplice di quanto possa sembrare e se la tua operatività ti porta almeno a pareggiare risparmio commissioni/vantaggi del broker , allora nemmeno a pensarci che conviene. Da anni i broker ita han campato grazie alla paura. Ma chi non risika non rosika:)
 
Epperò non c'è un trader al mondo che abbia mai fugato la mia insana curiosità di sapere quanto dichiara al fisco per le sue vere o presunte fortune col trading... :D

E comunque hai confermato, col tuo lessico da professionista e immagino anche solo parzialmente non discrezionale che per fare quello che hai scritto ci vuole adeguata capitalizzazione.

E pagare 200 euro extra alla dichiarazione dei redditi è per me spropositato a prescindere. Se ci fossero competenze e concorrenza diffusa tra i commercialisti il prezzo crollerebbe e non per FAME, ma perché, cosa pensi che debba fare un commercialista, i conti per te con la calcolatrice carta e penna? :D Ma va... deve prendere un file (che di solito gli dai tu) saperlo schiaffare in un software che sa lui per tirare fuori un numero da mettere in dichiarazione se non lo fa direttamente già il software... 10 minuti a esagerare fossero anche 123.000 eseguiti in un anno :D E non a caso (e finisco) conosco almeno un paio di broker europei che il conto te lo fanno gratis evidentemente perché a loro niente costa se non qualche minuto a cliente...

Se ti riferisci a De Giro, la rendicontazione la fà uno dei due servizi più conosciuti a cui si affidano; si cadr sempre li. Avranno sicuramente un accordo vantaggioso in base al numero di clienti, che permette loro di offrirla gratis col conto. Se questi broker soddisfano le tue necessità, hai trovato come rispamiarti la spesa.
C'è prodotto per ogni tipo di clientela.

Non sò a cosa ti riferisci quando dici fare trading con 4 spicci. Percui non è facile trovare una base su cui ragionare di questo.
 
Fermo restando che l'Agenzia può creare problemi anche quando tutto è fatto bene e poichè cmq sei tenuto a dimostrarlo è sempre una seccatura. Io per ora non ho avuto complicazioni ; è anche vero che ciò che faccio io è abbastanza semplice, compro e vendo solo azioni, normalissime azioni senza dover far fare calcoli di dividendi e/o altre cose che possano complicare la rendicontazione.
Oggi giorno ci sono diversi servizi, oltre ai due più pubblicizzati , che hanno prezzi anche molto più economici. Ma essendo questi già collaudati, per ora non vedo la necessità di cambiare per un risparmio che cmq sarebbe di pochi euro .
Credimi, è tutto molto più semplice di quanto possa sembrare e se la tua operatività ti porta almeno a pareggiare risparmio commissioni/vantaggi del broker , allora nemmeno a pensarci che conviene. Da anni i broker ita han campato grazie alla paura. Ma chi non risika non rosika:)

Grazie, fino a 300€ per me i costi sarebbero accettabili perchè a colpi di 16$ in più per volta su azioni USA rispetto a Directa non ci metti tanto a ripagarteli senza considerare che si hanno le quotazioni di mezzo mondo se non di più.

Ma nello specifico come funziona il sistema? IBKR rilascia un report stile Degiro, lo giro a questi siti che lo elaborano per poterlo mettere in dichiarazione e infine giro questo report al mio commercialista?
 
Grazie, fino a 300€ per me i costi sarebbero accettabili perchè a colpi di 16$ in più per volta su azioni USA rispetto a Directa non ci metti tanto a ripagarteli senza considerare che si hanno le quotazioni di mezzo mondo se non di più.

Ma nello specifico come funziona il sistema? IBKR rilascia un report stile Degiro, lo giro a questi siti che lo elaborano per poterlo mettere in dichiarazione e infine giro questo report al mio commercialista?

Si, esatto. Generi i report dell'attività nel sito IBKR, li scarichi e li mandi a questi servizi che poi li elaborano dandoti la dichiarazione da portare al tuo caf in modo da integrarla col resto delle tue cose e mandarla all'Agenzia. Una cavolata pazzesca, che con un pò di buona volontà si fà senza problemi.
 
Grazie, fino a 300€ per me i costi sarebbero accettabili perchè a colpi di 16$ in più per volta su azioni USA rispetto a Directa non ci metti tanto a ripagarteli senza considerare che si hanno le quotazioni di mezzo mondo se non di più.

Ma nello specifico come funziona il sistema? IBKR rilascia un report stile Degiro, lo giro a questi siti che lo elaborano per poterlo mettere in dichiarazione e infine giro questo report al mio commercialista?

Guarda in questo 3d; hai un esempio di risparmio in commissioni nel resoconto completo di un mese con IB, fa un pò i conti e vedi se conviene :) Chi sa insegna: esiste un corso di trading serio ?

Circa 230 euro per un centinaio di eseguiti nel mese.
 
Stato
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