Esattamente due anni fa è nato il mio primo figlio. Mia moglie spagnola ha espresso la volontà che il nascituro avesse oltre al cognome paterno anche il suo (il primo dei suoi due cognomi), in aggiunta a quello paterno.
In Spagna funziona esattamente così, il nascituro generalmente ha due cognomi, il primo di ciascun genitore.
Non sono state opposte resistenze e l’atto di nascita riporta due cognomi, il mio e il primo dei suoi. Nei giorni scorsi è nata la mia secondogenita e alla richiesta di attribuzione dei medesimi cognomi del primogenito è stata opposta resistenza; ci permettevano di attribuirle solo il mio cognome o eventualmente in aggiunta entrambi i cognomi materni (3 in tutto). Abbiamo segnalato che avere due figli, nati dai medesimi genitori con cognomi differenti rappresentasse una stranezza e certamente non rappresentasse la nostra volontà. Ci consigliarono di registrarla con 3 cognomi e di trasmettere richiesta alla prefettura per l’eliminazione del terzo cognome affinché entrambi i bambini avessero il medesimo cognome. Di fatto non era, e non è, intenzione dell’ente rendere pubblico un palese errore; a loro dire l’errore era stato commesso in fase di registrazione del primo figlio.
Alla loro richiesta di trasmettere tale richiesta alla prefettura non mi sono dimostrato propenso senza prima ricevere da parte loro una dichiarazione formale che attestasse l’impossibilità di registrare la secondogenita con soli due cognomi.
L’ente mi rilascerebbe la dichiarazione ma solo se accettassi le conseguenze che determinerebbe…
Come Le ho già evidenziato, se Lei attende una risposta formale mi è dovuto riverificare entrambi gli atti di nascita dei suoi figli ed assicurarmi che entrambi siano stati redatti in conformità alle disposizioni di legge. Se così non fosse, dovrei rilevare eventuali errori ed agire con la rettifica, in autotutela dell’Ente che rappresento….omissis…Le chiedo quindi la cortesia di comunicarmi se quanto Le trasmetto è sufficiente per proseguire come da accordi con la Prefettura di ….. oppure se ritiene necessaria una mia dichiarazione formale che sarebbe per forza di cose collegata all’avvio di un procedimento amministrativo.
L’accordo di cui parlano è semplicemente una richiesta con apposito modulo alla prefettura per variazione cognome. Non ho certezza che l’esito della richiesta sarà positivo, penso invece che una richiesta corredata da un atto formale dell’ente rappresenterebbe certamente un valore aggiunto per accogliere la mia richiesta.
L‘eliminazione del terzo cognome si completerebbe a meno di un esplicito diniego in almeno 6/8 mesi e comporterebbe in ogni caso il rifacimento di tutti i suoi documenti e degli atti che fino ad allora verranno formalizzati. Non riesco ora come ora a stabilire l’entità concreta dei danni che l’errore commesso nella redazione dell’atto del primogenito, considerando la mia volontà di uniformare i cognomi dei due fratelli comporti.
Voi come vi comportereste?
Le strade che vedo ora come ora sono queste..
1 richiedere un atto formale e quindi come espresso nella mail obbligare di fatto l’ente a riverificare entrambi gli atti di nascita dei miei figli ed assicurarmi che entrambi siano stati redatti in conformità alle disposizioni di legge, (sarebbe impossibile non rilevare in almeno uno di essi un errore) l’unico rischio che non vorrei correre è quello di creare i presupposti affinché venga messo in discussione il nome del mio primogenito costringendomi di fatto ad inserire anche il secondo cognome di mia moglie, mi chiedo se tale ipotesi possa concretizzarsi. Se chiederò una dichiarazione formale sarà praticamente certo che verrà accertato che almeno uno dei due atti è stato redatto in difformità alle disposizioni di legge, in tal caso potrei avere diritto ad un indennizzo?
2 sperare che la prefettura accolga la mia richiesta di eliminazione del terzo cognome richiedendo che venga uniformato a quello del primogenito (l’ente in tal caso richiede che non si scenda nei particolari descrivendo la situazione completa)
In Spagna funziona esattamente così, il nascituro generalmente ha due cognomi, il primo di ciascun genitore.
Non sono state opposte resistenze e l’atto di nascita riporta due cognomi, il mio e il primo dei suoi. Nei giorni scorsi è nata la mia secondogenita e alla richiesta di attribuzione dei medesimi cognomi del primogenito è stata opposta resistenza; ci permettevano di attribuirle solo il mio cognome o eventualmente in aggiunta entrambi i cognomi materni (3 in tutto). Abbiamo segnalato che avere due figli, nati dai medesimi genitori con cognomi differenti rappresentasse una stranezza e certamente non rappresentasse la nostra volontà. Ci consigliarono di registrarla con 3 cognomi e di trasmettere richiesta alla prefettura per l’eliminazione del terzo cognome affinché entrambi i bambini avessero il medesimo cognome. Di fatto non era, e non è, intenzione dell’ente rendere pubblico un palese errore; a loro dire l’errore era stato commesso in fase di registrazione del primo figlio.
Alla loro richiesta di trasmettere tale richiesta alla prefettura non mi sono dimostrato propenso senza prima ricevere da parte loro una dichiarazione formale che attestasse l’impossibilità di registrare la secondogenita con soli due cognomi.
L’ente mi rilascerebbe la dichiarazione ma solo se accettassi le conseguenze che determinerebbe…
Come Le ho già evidenziato, se Lei attende una risposta formale mi è dovuto riverificare entrambi gli atti di nascita dei suoi figli ed assicurarmi che entrambi siano stati redatti in conformità alle disposizioni di legge. Se così non fosse, dovrei rilevare eventuali errori ed agire con la rettifica, in autotutela dell’Ente che rappresento….omissis…Le chiedo quindi la cortesia di comunicarmi se quanto Le trasmetto è sufficiente per proseguire come da accordi con la Prefettura di ….. oppure se ritiene necessaria una mia dichiarazione formale che sarebbe per forza di cose collegata all’avvio di un procedimento amministrativo.
L’accordo di cui parlano è semplicemente una richiesta con apposito modulo alla prefettura per variazione cognome. Non ho certezza che l’esito della richiesta sarà positivo, penso invece che una richiesta corredata da un atto formale dell’ente rappresenterebbe certamente un valore aggiunto per accogliere la mia richiesta.
L‘eliminazione del terzo cognome si completerebbe a meno di un esplicito diniego in almeno 6/8 mesi e comporterebbe in ogni caso il rifacimento di tutti i suoi documenti e degli atti che fino ad allora verranno formalizzati. Non riesco ora come ora a stabilire l’entità concreta dei danni che l’errore commesso nella redazione dell’atto del primogenito, considerando la mia volontà di uniformare i cognomi dei due fratelli comporti.
Voi come vi comportereste?
Le strade che vedo ora come ora sono queste..
1 richiedere un atto formale e quindi come espresso nella mail obbligare di fatto l’ente a riverificare entrambi gli atti di nascita dei miei figli ed assicurarmi che entrambi siano stati redatti in conformità alle disposizioni di legge, (sarebbe impossibile non rilevare in almeno uno di essi un errore) l’unico rischio che non vorrei correre è quello di creare i presupposti affinché venga messo in discussione il nome del mio primogenito costringendomi di fatto ad inserire anche il secondo cognome di mia moglie, mi chiedo se tale ipotesi possa concretizzarsi. Se chiederò una dichiarazione formale sarà praticamente certo che verrà accertato che almeno uno dei due atti è stato redatto in difformità alle disposizioni di legge, in tal caso potrei avere diritto ad un indennizzo?
2 sperare che la prefettura accolga la mia richiesta di eliminazione del terzo cognome richiedendo che venga uniformato a quello del primogenito (l’ente in tal caso richiede che non si scenda nei particolari descrivendo la situazione completa)