Banca Akros: da Intesa a Unicredit, Mps, Leonardo, Telecom Italia, Enel ed Eni, i dossier caldi sul tavolo di Meloni
di Elena Dal Maso
All'indomani della vittoria della coalizione di centro-destra, Banca Akros fa il punto della situazione sui dossier caldi a Piazza Affari che il nuovo esecutivo dovrà prendere in mano a breve. Dalle banche, al settore energetico, alle tlc, ecco che cosa si aspettano gli analisti
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Lo stralcio:
Energia, non saranno statalizzazioni, ma attenzione ai manager
Quanto all'ambito dell'energia, l'Italia ha introdotto misure per tassare le società energetiche per aiutare le imprese e le famiglie alle prese con le bollette triplicate nel corso di un anno. Il manifesto della coalizione di centro destra sostiene la proposta di un tetto massimo del prezzo dell'energia a livello europeo, un'idea avanzata dal governo attuale che, tuttavia, manca ancora di ampio sostegno in Europa.
Il centro-destra "vuole negoziare le modifiche al piano di risanamento con Bruxelles per aumentare la spesa per affrontare la crisi energetica e rilanciare gli investimenti nel nucleare. Meloni ha escluso di voler assumere il pieno controllo dei gruppi energetici nazionali quali Eni ed Enel, come ha fatto il governo francese con Edf, pur riaffermando che è dovere del governo di proteggere gli asset di importanza nazionale ed evitare acquisizioni estere. Deciderà il nuovo governo se rinnovare i contratti degli attuali amministratori delegati di Enel ed Eni il prossimo anno", nota Banca Akros.
Quanto a Snam, la società ha acquistato a giugno una nave per la rigassificazione per sostenere gli sforzi per trovare forniture alternative di gas. Il gruppo dell'energia prevede di ottenere l'approvazione da parte del governo e degli enti locali per l'avvio dei lavori di ormeggio a Piombino entro fine ottobre. Lo scopo è poter collegare il sito toscano alla rete del gas entro la prossima primavera per aumentare le importazioni di Gnl.