Finchè era in vita, la gestione delle opere l'ha sempre decisa e seguita Christo in persona (e prima con JC), ed ha sempre calibrato le presenze nelle fiere, riservandosi solo poche partecipazioni dirette (e solo tramite gallerie con rapporti consolidati).
Ad ArtBasel è sempre più stato comune non vedere opere di Christo piuttosto che vederne.
La più recente partecipazione ad ArtBasel è stata credo nel 2014-15 con la presentazione dei collages dei Floating Piers, se non sbaglio con Tega e quella ad ArtBasel Miami da Pace Gallery con le Surrounded Islands mi pare nel 2018.
Nelle grandi fiere internazionali poteva capitare a spot di vedere qualcosa, anche di importante, ma in quel caso erano opere di secondo mercato.
Sul mercato primario - ossia quello delle gallerie in rapporto con gli eredi - in questo preciso periodo ci sono 5 mostre, di cui 3 a Parigi, una a Zurigo e una a New York, e lì le opere sono proposte ai famosi prezzi di listino, che con buona pace dei ribassisti, sono la norma per tutti gli artisti al mondo, e chi vuole certe opere, va in gallerie e le paga a quei parametri. Sennò aspetta e spera...
Oggi la situazione è molto in divenire, e la mia personale idea è che, come anche ha scritto
@getullio, in periodi come questi ci sono gallerie e mercanti che stanno comperando dove trovano e che mettono da parte le opere.
La mia impressione è che le opere sul mercato secondario siano poche - chi le ha sta giustamente alla finestra - e la cartina di tornasole è che nelle televendite passa pochissimo nonostante il momento di massima esposizione mediatica con l'Arco di Trionfo.