Riflessioni su incendio di Milano

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Da quanto dicono sul Corriere di oggi, le cause dell’incendio non si conoscono ancora, ma la propagazione sembra sia avvenuta tutta dall’esterno a causa del rivestimento probabilmente in polistirene. Tuttavia pare che non ci sia ancora un obbligo di utilizzare materiali di rivestimento ignifughi, ma ci sia solo una raccomandazione dei Vigili del Fuoco.

certo che se hanno usato un materiale infiammabile per fare il rivestimento esterno sono dei fenomeni...

non vorrei dire una scemenza ma mi pare che l'obbligo di materiali ignifughi esiste solo per palazzi (o meglio dire grattacieli) con altezze dai 100 metri in su

questo affare quanto era alto?
 
qualche fenomeno che aveva fatto il barbecue, magari con la carbonella...un frammento infuocato è finito sul polistirolo e badabem...è diventato un fiammifero!
 
Leggete qui, spiega bene la situazione in Italia

Via Antonini, l'esperto sul palazzo incendiato a Milano: «Rivestimento non appropriato»- Corriere.it

A quanto pare non esiste una normativa per imporre rivestimenti ignifughi! C'è solo una "raccomandazione"...
Siamo messi male.

Oltretutto anche fosse tutto assicurato prevedo anni di processi e indagini...la prima cosa che farà l'assicurazione sarà scaricare la colpa su chi è stato colpevole dell'innesco, e poi sul costruttore che non ha usato materiali idonei (ma che ha tutto il tempo per chiudere, se ancora esiste, o dichiarare fallimento, sarà sicuramente una srl...)
 
certo che se hanno usato un materiale infiammabile per fare il rivestimento esterno sono dei fenomeni...

non vorrei dire una scemenza ma mi pare che l'obbligo di materiali ignifughi esiste solo per palazzi (o meglio dire grattacieli) con altezze dai 100 metri in su

questo affare quanto era alto?

sarà una 60ina di metri
 
sarà una 60ina di metri


Dipende tutto dall'"altezza antincendi". Un edificio civile con tale parametro > 54m ricade tra le attività di categoria C.

In tal caso non solo deve esserci una esplicita approvazione del progetto da parte dei VVF ma anche un sopralluogo atto a verificare come il progetto è stato realizzato. In assenza di tali elementi il Certificato di Prevenzione Incendi (obbligatorio) non viene rilasciato...

Dire "la linea guida dei VVF non è legge"... mmm... di solito i VVF prescrivono il rispetto delle loro linee guida (anche se non sono legge) per rilasciare un parere positivo...

Il Certificato di Prevenzione Incendi dura 5 anni... il palazzo ne aveva 10... io mi auguro (per l'amministratore) fosse stato rinnovato da poco o ancora non scaduto...

Vedete come si dipana il ginepraio delle responsabilità...
 
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Ecco la descrizione di come era stato costruito l’edificio
:eek:

Torre residenziale di Via Antonini - Milano

“ Trattandosi di un edificio di notevole altezza con una particolare criticità nei riguardi della protezione da un incendio esterno alla facciata, per l’isolamento a cappotto è stato scelto un materiale isolante incombustibile come la lana di vetro al posto del materiale isolante plastico comunemente utilizzato in questa applicazione (EPS).”
 
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scusate, ma un condominio a Milano (o in lombardia) che non sia assicurato per scoppio e incendio non lo vedo da decenni. Anche ammesso che ci siano degli imprevidenti che non vogliono assicurare la casa, in un condominio di più di 10 famiglie è impossibile che siano una maggioranza, quindi sicuramente l'assicurazione c'è. E in questi casi le assicurazioni pagano subito. La class action sara' per risarcire i danni morali, e hanno tutte le ragioni
 
Leggete qui, spiega bene la situazione in Italia

Via Antonini, l'esperto sul palazzo incendiato a Milano: «Rivestimento non appropriato»- Corriere.it

A quanto pare non esiste una normativa per imporre rivestimenti ignifughi! C'è solo una "raccomandazione"...
Siamo messi male.

Oltretutto anche fosse tutto assicurato prevedo anni di processi e indagini...la prima cosa che farà l'assicurazione sarà scaricare la colpa su chi è stato colpevole dell'innesco, e poi sul costruttore che non ha usato materiali idonei (ma che ha tutto il tempo per chiudere, se ancora esiste, o dichiarare fallimento, sarà sicuramente una srl...)

In caso di sinistri importanti come questo di norma le assicurazioni pagano un anticipo in tempi brevi (90 giorni) se non esce che l'assicurato risulti indagato.

Ad esempio Aviva scrive:

La società anticipa un importo fino al 50% del presumibile indennizzo in base alle risultanze acquisite purchè:
- l'assicurato abbia provveduto agli obblighi previsti dalla polizza;
- l'assicurato ne faccia esplicita richiesta e siano trascorsi almeno 90 giorni dalla data di presentazione della "denuncia circostanziata di sinistro";
- il presumibile indennizzo non sia inferiore al 40% della somma assicurata;
- non esistano vincoli, ipoteche, istruttorie penali in corso a carico dell'assicurato.
 
Si ma l'assicurazione sull'incendio copre il solo valore del fabbricato, ovvero il cemento e i mattoni, la struttura insomma.
Pochissimo in confronto al valore dell'immobile.
 
Non credo che l’assicurazione pagherà senza problemi, se nella documentazione relativa all’edificio risultava che il rivestimento della facciata era ignifugo e così non era...
 
Si ma l'assicurazione sull'incendio copre il solo valore del fabbricato, ovvero il cemento e i mattoni, la struttura insomma.
Pochissimo in confronto al valore dell'immobile.

Copre il costo di ricostruzione al quale se sommi il valore del terreno pro quota ottieni quello dell'immobile.

Facciamo ipotesi che i proprietari abbiamo pagato 500k per un appartamento di 100 mq (non so il valore reale, è un numero buttato lì per esemplificare), di questi 120-150 è il costo di costruzione dell'appartamento (muri, infissi, impianti, pavimenti, solette, vani comuni, etc.etc.), la restante parte pari a 350-380k è dato dal valore del terreno attribuibile a quel singolo appartamento. Quest'ultimo è un valore che i proprietari non hanno perso.
 
Non credo che l’assicurazione pagherà senza problemi, se nella documentazione relativa all’edificio risultava che il rivestimento della facciata era ignifugo e così non era...

Prima paga e poi si rivale sul costruttore. L'assicurato è tenuto indenne da questo processo, non è colpa sua se il costruttore ha dichiarato una cosa e ne ha fatta un'altra (e lui non lo sapeva). Il proprietario è parte lesa e in forza del contratto di assicurazione ha diritto al risarcimento.
 
Ecco la descrizione di come era stato costruito l’edificio
:eek:

Torre residenziale di Via Antonini - Milano

“ Trattandosi di un edificio di notevole altezza con una particolare criticità nei riguardi della protezione da un incendio esterno alla facciata, per l’isolamento a cappotto è stato scelto un materiale isolante incombustibile come la lana di vetro al posto del materiale isolante plastico comunemente utilizzato in questa applicazione (EPS).”

Qui però mi pare di capire che si tratta del cappotto, invece dalle immagini sembra che sia quella parete aggiuntiva ricurva che chiudeva i balconi ad aver preso fuoco (non il cappotto), che quella non fosse ignifuga?
 
Prima paga e poi si rivale sul costruttore. L'assicurato è tenuto indenne da questo processo, non è colpa sua se il costruttore ha dichiarato una cosa e ne ha fatta un'altra (e lui non lo sapeva). Il proprietario è parte lesa e in forza del contratto di assicurazione ha diritto al risarcimento.

Io non sarei così ottimista... "paga subito"...etc ...

Questo "Isover" non era poi così ignifugo a quanto pare...

Ne vedremo delle belle questo è chiaro...

E poi supponiamo che la responsabilità iniziale ricada sul fenomeno che ha fatto il barbecue sul balcone, e con negligenza non si è assicurato che il fuoco era spento etc...l'assicurazione ripaga anche lui?
Guardatevi le clausole scritte in piccolo nelle polizze assicurative poi ne riparliamo...

Qui ci troviamo di fronte a tutta una catena di responsabilità non di poco conto, dal genio che ha lasciato che il fuoco si propagasse senza intervenire tempestivamente, a chi ha realizzato l'edificio (il sistema antincendio dov'era?) , ai manutentori, all'amministratore, a chi ha applicato il cappotto ( che da quello che ho letto era diverso dal costruttore) , al produttore del cappotto...

Insomma un casino e sarà difficile sbrogliare la matassa...
Quello che è certo è che chi ci abitava ci rimetterà, qualora anche venisse risarcito.
 
Io non sarei così ottimista... "paga subito"...etc ...

Questo "Isover" non era poi così ignifugo a quanto pare...

Ne vedremo delle belle questo è chiaro...

E poi supponiamo che la responsabilità iniziale ricada sul fenomeno che ha fatto il barbecue sul balcone, e con negligenza non si è assicurato che il fuoco era spento etc...l'assicurazione ripaga anche lui?
Guardatevi le clausole scritte in piccolo nelle polizze assicurative poi ne riparliamo...

Qui ci troviamo di fronte a tutta una catena di responsabilità non di poco conto, dal genio che ha lasciato che il fuoco si propagasse senza intervenire tempestivamente, a chi ha realizzato l'edificio (il sistema antincendio dov'era?) , ai manutentori, all'amministratore, a chi ha applicato il cappotto ( che da quello che ho letto era diverso dal costruttore) , al produttore del cappotto...

Insomma un casino e sarà difficile sbrogliare la matassa...
Quello che è certo è che chi ci abitava ci rimetterà, qualora anche venisse risarcito.

l'assicurazione paga, e poi si rivale su chi deve se ci sono responsabilità
 
Si ma l'assicurazione sull'incendio copre il solo valore del fabbricato, ovvero il cemento e i mattoni, la struttura insomma.
Pochissimo in confronto al valore dell'immobile.

l'assicurazione copre l'importo di ricostruzione a nuovo
 
Tutte le polizze coprono il dolo altrui (ci mancherebbe!). Per avere un'ottimizzazione dovresti comunque cercare più possibile incastare le tre polizze in modo da non avere sovrapposizioni evidenti: quella del mutuo falla con il tuo agente in modo tale che quella privata copra come un puzzle quello che manca a quella del mutuo (di norma quella del mutuo copre solo incendio dei muri e quindi la tua dovrebbe coprire tutto il resto, ma non l'incendio dei muri); se poi esiste pure quella condominiale l'incendio dei muri è STRAcoperto.

Quella del mutuo è compresa nel prezzo, e quindi non la pago.
Quella privata copre anche contro altre cose (furto, infiltrazioni, terremoto) e almeno per la polizza che ho fatto io l'incendio è la base di partenza (che non si può togliere) a cui vanno aggiunte le altre coperture.
 
Io non sarei così ottimista... "paga subito"...etc ...

Questo "Isover" non era poi così ignifugo a quanto pare...

Ne vedremo delle belle questo è chiaro...

E poi supponiamo che la responsabilità iniziale ricada sul fenomeno che ha fatto il barbecue sul balcone, e con negligenza non si è assicurato che il fuoco era spento etc...l'assicurazione ripaga anche lui?
Guardatevi le clausole scritte in piccolo nelle polizze assicurative poi ne riparliamo...

Qui ci troviamo di fronte a tutta una catena di responsabilità non di poco conto, dal genio che ha lasciato che il fuoco si propagasse senza intervenire tempestivamente, a chi ha realizzato l'edificio (il sistema antincendio dov'era?) , ai manutentori, all'amministratore, a chi ha applicato il cappotto ( che da quello che ho letto era diverso dal costruttore) , al produttore del cappotto...

Insomma un casino e sarà difficile sbrogliare la matassa...
Quello che è certo è che chi ci abitava ci rimetterà, qualora anche venisse risarcito.

Qui c'è un rapporto tra assicuratore e proprietario assicurato*. Il resto riguarda i terzi, l'assicurazione paga in virtù di un contratto di copertura del rischio in cui il costruttore non c'entra nulla e sulla base dello stato di fatto del fabbricato. Stop. Il resto riguarderà eventuali rivalse successive ed estranee ai problemi dell'assicurato.

Anche l'eventuale genio che ha lasciato che il fuoco si propagasse è coperto da molte polizze (cd. colpa grave) a meno che non abbia proprio visto bruciare il tutto e se ne sia fregato (ma insomma, in tal caso sarebbe un pazzo). Lui comunque è l'unico condomino che dovrebbe dimostrare di non aver omesso il cd. obbligo di salvataggio ex art. 1914 cc.

* il proprietario paga il premio e la compagnia paga il danno secondo perizia quando occorre. Eccezione è se io come proprietario ho dato fuoco di proposito all'immobile (per la garanzia incendio non ce ne sono altre di solito).
 
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Qui ci troviamo di fronte a tutta una catena di responsabilità non di poco conto, dal genio che ha lasciato che il fuoco si propagasse senza intervenire tempestivamente, a chi ha realizzato l'edificio (il sistema antincendio dov'era?) , ai manutentori, all'amministratore, a chi ha applicato il cappotto ( che da quello che ho letto era diverso dal costruttore) , al produttore del cappotto...

Insomma un casino e sarà difficile sbrogliare la matassa...
Quello che è certo è che chi ci abitava ci rimetterà, qualora anche venisse risarcito.


Concordo...

Credo che nel migliore dei casi elargirà una sorta di provvisionale e poi si aprirà il lungo capitolo di indagini/processi... perché se dovessero emergere vizi/difformità... mmm...
 
Concordo...

Credo che nel migliore dei casi elargirà una sorta di provvisionale e poi si aprirà il lungo capitolo di indagini/processi... perché se dovessero emergere vizi/difformità... mmm...

Conosci le clausole?
Perché in caso contrario il terrorismo non serve.

La mia casa è assicurata per 300k contro incendio.
L'unica clausola in cui non è previsto il risarcimento è se io stesso ho dato fuoco alla casa.
In tutti gli altri casa l'assicurazione paga. STOP!

Se non si conoscono i fatti inutile fare terrorismo.
 
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