Ciao, ho deciso di provare questo nuovo (per me) tipo di investimento.
Per cominciare, ho voluto andare con i piedi di piombo. Ho aperto un contratto con Directa e ho girato sul conto 5000€.
Ho guardato solo i Btp a tasso fisso e alla fine ho fatto due acquisti, uno da 3000€ e uno da 2000€.
Ho passato i giorni scorsi a capire esattamente tutte le spese coinvolte e a prevedere quelli che dovrebbero essere le future entrate e i rendimenti finali.
Voglio fare un breve riepilogo di quelle che sono state le mie impressioni ed esperienze, soprattutto raffrontando questi strumenti con i miei più abituali conti deposito.
Il calcolo del rendimento non è così immediato come nei cd.
Ho consultato 4 siti ("borsa italiana", "rendimentibtp", "soldionline" e "simple tools for investor") e, per lo stesso strumento, riportavano 4 rendimenti netti differenti. Questo è già un segnale che la situazione non è così chiara. Ho provato a calcolare il tutto personalmente (sono un informatico, per cui ho la mania di far tornare e comprendere tutto preciso al centesimo), e ho notato due cose.
1) I rendimenti netti riportati sui vari siti non possono comprendere le commissioni, perchè variano a seconda dell'intermediario (si chiama così?). Con Directa sono 5€ ad acquisto (più altri 5€ se si decide di vendere prima della scadenza). Nel caso dei miei ordini le commissioni hanno inciso in negativo per lo 0,16% e per lo 0,25% sul rendimento finale. Questo comporta che, se si vuole evitare che le commissioni pesino eccessivamente, gli importi investiti devono essere abbastanza consistenti, non posso fare come nei conti deposito che appena ho un po' di liquidità in eccesso la vincolo.
2) Nel calcolo che viene fatto per trovare il rendimento si effettua l'interessa composto, presupponendo che le cedole vengano immediatamente e sempre reinvestite alle stesse condizioni. E' per questo che la funzione di Excel TIR.X vuole l'elenco di tutti i flussi con le relative date. Non ho capito perchè il rendimento viene calcolato in questo modo, ma sicuramente è giusto così. Però mi sembra giusto notare che nel caso dei conti deposito l'interesse che viene sempre considerato è quello semplice. Ma anche i conti deposito spesso pagano le cedole, anzi a volte anche più frequentemente (trimestrali), e la possibilità di reinvestire le cedole alle stesse condizioni mi sembra molto remota per entrambi i casi, quindi se vogliamo equiparare i due strumenti penso sia corretto prendere in considerazione lo stesso tipo di interesse nei due casi.
Analizzando la lista dei Btp a tasso fisso, ho visto che quelli a lunga scadenza hanno quasi tutti cedole basse e prezzo molto inferiore a 100. Sono quindi titoli che portano quasi tutto il guadagno alla scadenza.
Personalmente, dovere aspettare 20 o 30 anni per ricevere i miei interessi a me non interessa, vista la mia età potrei anche non esserci più.
Tra quelli a scadenze più brevi, tenendo conto dei due fattori che ho riportato sopra, non ho trovato alla fine dei tassi di rendimento molto più alti degli attuali tassi migliori per cd. Per esempio i titoli che ho acquistato mi fruttano, secondo i miei calcoli, uno il 1,78% in 11 mesi (corrispondente a un 2,68% lordo di un vincolo a 1 anno) e l'altro il 2,8 in 49 mesi (corrispondente a un 4,05% di un vincolo a 4 anni).
Probabilmente si possono trovare dei rendimenti più alti, si possono migliorare investendo importi più grandi o cercando su scadenze più lunghe.
Detto ciò, provo a riassumere vantaggi e svantaggi che ho trovato nella gestione, rispetto a quella dei conti deposito.
Vantaggi
- I soldi non sono vincolati.
- Possibilità di avere rendimenti migliori (a certe condizioni).
- Anche se si prevede di andare a scadenza, nulla vieta che, se un giorno il mercato impazzisce e il tuo titolo fa un salto di +10%, puoi vendere a fare un buon guadagno immediatamente. Per fare questo però bisogna seguire abbastanza costantemente l'andamento del mercato, e questo per alcuni forse non è un problema, per altri potrebbe esserlo.
- Non bisogna aprire (e poi eventualmente chiudere) un nuovo conto per ogni investimento, basta un contratto con un unico intermediario.
Svantaggi
- Il calcolo del rendimento "reale" è più complesso.
- Di conseguenza è più complessa anche la ricerca dei titoli con rendimento migliore.
- Più l'importo di un ordine è minore e più il rendimento si abbassa. Nel mio caso, per esempio, avrei fatto meglio a fare un unico ordine da 5000€ piuttosto che uno da 3000€ e uno da 2000€.
Concludendo non sono per niente deluso dall'esperienza. I btp a tasso fisso, pur non fruttando guadagni molto superiori, rappresentano per me un'alternativa più che valida ai cd, sono un passo in avanti verso la gestione in autonomia dei miei investimenti.