Uso smodato OGM

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

trigunzio

tetrapilostectomia
Sospeso dallo Staff
Registrato
29/3/09
Messaggi
25.826
Punti reazioni
3.144
Tra la popolazione più attenta ed informata, si insinua da ormai più di una generazione una frangia che chiede a gran voce di usare la scienza con principio di massima precauzione.
La storia moderna dalla rivoluzione industriale ci ha mostrato i danni che in questa adolescenza della scienza umana paghiamo con inquinamenti vari e modificazioni climatiche. Il sapiens adolescensis ha giustamente il dovere di sperimentare per giungere alla maturità e consapevolezza, purchè non diventi autolesione, le figure tutoriali hanno peró volto lo sguardo altrove ed il grido di allarme è rimasto inascoltato.
Talune tecnologie sono state diffuse obnubilati dell’obiettivo da raggiungere senza avere la pacatezza del saggio.
Gli esempi sono innumerevoli e citarli sarebbe palesare l’ignoranza di ciò che ancora si deve scoprire, quindi per pudore lo scienziato dovrebbe declinare le scoperte al vaglio etico e filosofico per avere completezza scientifica
La meravigliosa scoperta della essenza della nostra natura è purtroppo stata fatta dal sapiens adolescensis in uno stadio evolutivo così pericoloso.
L’invadenza delle tecnologie OGM avrà di certo necessità di un lungo periodo di decantazione perchè la natura possa digerire e metabolizzare quel che non proviene da evoluzione/selezione.
Ora e da tempo ormai la contaminazione ha raggiunto l’uomo privandolo della scelta di esserne coinvolto. Ora si è però superato il segno, questa scienza matrigna sta cercando, e con metodi subdoli ottenendo, un coinvolgimento nella più intima essenza del corpo.
L’ironia sta nella narrazione utilizzata per forzare lo scrigno dei renitenti, si cerca di colpevolizzarli come ottusi negazionisti di una scienza risolutiva. Come farebbe una gang di adolescenti per stimolare l’orgoglio dell’iniziando al supremo atto di coraggio per passare al livello successivo ed essere parte del gruppo.
La consapevolezza di essere mandati allo sbando non è l’unica privazione ordita dalla divulgazione, ancor peggio è il declassamento della dignità umana privata del libero arbitrio.
 
Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388

Atto n. 1-00388

Pubblicato il 16 giugno 2021, nella seduta n. 337

ZAFFINI , CIRIANI , CALANDRINI , BALBONI , BARBARO , DE BERTOLDI , DE CARLO , FAZZOLARI , IANNONE , LA PIETRA , PETRENGA , RAUTI , RUSPANDINI
Il Senato,
premesso che:
in Italia è stata recentemente avviata la fase della campagna vaccinale che prevede la vaccinazione anche degli "over 16", mentre nei giorni scorsi è arrivato il via libera da parte delle agenzie EMA e AIFA per la vaccinazione anche delle persone in fascia d'età compresa tra i 12 e i 15 anni, per le quali sono già stati programmati ed avviati i cosiddetti open day per la somministrazione del vaccino [...]

in particolare, si legge che "Tutti gli studi di fase 3 sui vaccini COVID-19 sono in corso e non dovrebbero concludersi fino alla fine del 2022/inizio 2023. I vaccini sono, quindi, attualmente sperimentali con dati limitati sulla sicurezza degli adulti a breve termine e non disponibili (...). La tecnologia del vaccino mRNA completamente nuova, che non è mai stata precedentemente approvata per l'uso nell'uomo (...). I potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per manifestarsi. Le limitate sperimentazioni sui bambini intraprese fino ad oggi sono totalmente sottodimensionate per escludere effetti collaterali non comuni ma gravi. I bambini hanno una vita davanti a loro e i loro sistemi immunologici e neurologici sono ancora in fase di sviluppo, il che li rende potenzialmente più vulnerabili agli effetti avversi rispetto agli adulti. Sono già state sollevate una serie di preoccupazioni specifiche, tra cui malattie autoimmuni e possibili effetti sulla placenta e sulla fertilità. Un articolo pubblicato di recente ha sollevato la possibilità che i vaccini mRNA COVID-19 possano innescare malattie neurodegenerative basate su prioni. Tutti i potenziali rischi, noti e sconosciuti, devono essere bilanciati rispetto ai rischi del COVID-19 stesso, quindi ai bambini si applicherà un rapporto rischi/benefici molto diverso rispetto agli adulti";
 
Perdonami ma hai un linguaggio troppo complicato per la mia infima cultura. Ma credo che tu abbia ragione per il messaggio di fondo che ho intravisto. Grazie comunque :)OK!
 
Tra la popolazione più attenta ed informata, si insinua da ormai più di una generazione una frangia che chiede a gran voce di usare la scienza con principio di massima precauzione.
La storia moderna dalla rivoluzione industriale ci ha mostrato i danni che in questa adolescenza della scienza umana paghiamo con inquinamenti vari e modificazioni climatiche. Il sapiens adolescensis ha giustamente il dovere di sperimentare per giungere alla maturità e consapevolezza, purchè non diventi autolesione, le figure tutoriali hanno peró volto lo sguardo altrove ed il grido di allarme è rimasto inascoltato.
Talune tecnologie sono state diffuse obnubilati dell’obiettivo da raggiungere senza avere la pacatezza del saggio.
Gli esempi sono innumerevoli e citarli sarebbe palesare l’ignoranza di ciò che ancora si deve scoprire, quindi per pudore lo scienziato dovrebbe declinare le scoperte al vaglio etico e filosofico per avere completezza scientifica
La meravigliosa scoperta della essenza della nostra natura è purtroppo stata fatta dal sapiens adolescensis in uno stadio evolutivo così pericoloso.
L’invadenza delle tecnologie OGM avrà di certo necessità di un lungo periodo di decantazione perchè la natura possa digerire e metabolizzare quel che non proviene da evoluzione/selezione.
Ora e da tempo ormai la contaminazione ha raggiunto l’uomo privandolo della scelta di esserne coinvolto. Ora si è però superato il segno, questa scienza matrigna sta cercando, e con metodi subdoli ottenendo, un coinvolgimento nella più intima essenza del corpo.
L’ironia sta nella narrazione utilizzata per forzare lo scrigno dei renitenti, si cerca di colpevolizzarli come ottusi negazionisti di una scienza risolutiva. Come farebbe una gang di adolescenti per stimolare l’orgoglio dell’iniziando al supremo atto di coraggio per passare al livello successivo ed essere parte del gruppo.
La consapevolezza di essere mandati allo sbando non è l’unica privazione ordita dalla divulgazione, ancor peggio è il declassamento della dignità umana privata del libero arbitrio.

non è detto che l'adolescente sfoci in adulto. l'umanità sembra più che altro un cul de sac biologico. speriamo bene. sono dell'idea che più che la scienza solo la cultura potrà lenire l'inevitabile agonia.
 
non è detto che l'adolescente sfoci in adulto. l'umanità sembra più che altro un cul de sac biologico. speriamo bene. sono dell'idea che più che la scienza solo la cultura potrà lenire l'inevitabile agonia.

Più che giusto, la separazione delle aree tenatiche e la contenporanea desertificazione delle sciennze umanistiche è in palese contrasto con i più illuminati centri di ricerca che usano i filosofi artisti ed umanisti in genere come trat d union per tradurre linguaggi incompatibili e consentire una collaborazione sinergica al raggiungere obiettivi altrimenti invisibili

Non mi sono addentrato discorrendo dellascienza dogmatica autoreferenzialle di questo periodo
 
Ultima modifica:
Per fare chiarezza su cosa ci viene proposto come vaccino,
Ho intenzione di postare gli atti ufficiali riguardanti i vari vaccini, devo sottolineare in particolare che il mio osservatorio riguardo i bugiardini è cominciato ai primi di dicembre, ciò che vi era indicato non aveva nulla a che fare con ciò che si può leggere oggi e in futuro, visto che vengono continuamente aggiornati
Tra dicembre e gennaio tutti i vaccini approvati in via emergenziale recavano come età: non sotto i 16 barra 18 e come età massima i 55 barra 65.di seguito c’erano una serie di: Non ci sono dati, non è stata effettuata sperimentazione, Non sono state valutate sperimentazioni riguardo a...
 
Astrazeneca = vaxzevria https://www.ema.europa.eu/en/docume...e-astrazeneca-epar-product-information_it.pdf

Flaconcini multidose contenenti 8 dosi o 10 dosi da 0,5 mL per flaconcino (vedere paragrafo 6.5).
Una dose (0,5 mL) contiene:
Adenovirus di scimpanzé che codifica per la glicoproteina spike del SARS-CoV-2 (ChAdOx1-S) , non inferiore a 2,5 x 108 unità infettive (U.Inf)
*Prodotto in cellule renali embrionali umane geneticamente modificate (HEK) 293 e mediante tecnologia del DNA ricombinante.
Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati (OGM).

US20150044766A1 - Simian adenovirus and hybrid adenoviral vectors
- Google Patents
Precursore (ChAdOx1-S)
Non ha mai ottenuto licenza dì sperimentazione umana se non attraverso il derivato vaccino

6.1 Elenco degli eccipienti
L-istidina
L-istidina cloridrato monoidrato Magnesio cloruro esaidrato Polisorbato 80 (E 433)http://https://www.aslal.it/allegati/jevtana[1]_5350_v1.pdf
Etanolo
Saccarosio
Sodio cloruro
Disodio edetato (diidrato)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 Incompatibilità
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali o vaccini

CN101701065B - Method for synthesizing high-purity polysorbate-80
- Google Patents

Polisorbato 80, noto anche come Tween80, è un detergente (tensioattivo) usato per far passare alcuni farmaci o agenti chimici attraverso la barriera emato-encefalica.
 
Ultima modifica:
Per fare chiarezza su cosa ci viene proposto come vaccino,
Ho intenzione di postare gli atti ufficiali riguardanti i vari vaccini, devo sottolineare in particolare che il mio osservatorio riguardo i bugiardini è cominciato ai primi di dicembre, ciò che vi era indicato non aveva nulla a che fare con ciò che si può leggere oggi e in futuro, visto che vengono continuamente aggiornati
Tra dicembre e gennaio tutti i vaccini approvati in via emergenziale recavano come età: non sotto i 16 barra 18 e come età massima i 55 barra 65.di seguito c’erano una serie di: Non ci sono dati, non è stata effettuata sperimentazione, Non sono state valutate sperimentazioni riguardo a...

Leggi anche qui.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32006R0507&from=DE

Ti risulta che ci sia articolo 8
Il riassunto delle caratteristiche del prodotto contiene anche la data in cui l’au-
torizzazione condizionata va rinnovata

Sono autorizzati per un anno, ma non risulta che abbiano chiesto il rinnovo.
 
Pfizer=comirnaty https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Flaconcino multidose da diluire prima dell’uso.
Ogni flaconcino (0,45 mL) contiene 6 dosi da 0,3 mL dopo la diluizione, vedere paragrafi 4.2 e 6.6.
Ogni dose (0,3 mL) contiene 30 microgrammi di vaccino a mRNA anti-COVID-19 (inserito in nanoparticelle lipidiche).
RNA messaggero (mRNA) a singola elica con capping in 5’, prodotto mediante trascrizione in vitro senza l’ausilio di cellule (cell-free) dai corrispondenti DNA stampo, che codifica per la proteina virale spike (S) di SARS-CoV-2.

Comirnaty è indicato per l’immunizzazione attiva per la prevenzione di COVID-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 12 anni.

Non sono disponibili dati sull’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini anti-COVID-19 per completare il ciclo di vaccinazione. I soggetti che hanno ricevuto 1 dose di Comirnaty devono ricevere una seconda dose di Comirnaty per completare il ciclo di vaccinazione.

Durata della protezione
La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla.
Limitazioni dell’efficacia del vaccino
Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. Soggetti immunocompromessi
L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, compresi quelli in terapia immunosoppressiva. L’efficacia di Comirnaty potrebbe essere inferiore nei soggetti immunocompromessi.

Adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni
In un’analisi dello Studio 2, basata sui dati raccolti fino alla data limite del 13 marzo 2021,
2.260 adolescenti (1.131 trattati con Comirnaty e 1.129 trattati con placebo) avevano un’età compresa fra 12 e 15 anni. Di questi, 1.308 adolescenti (660 trattati con Comirnaty e 648 trattati con placebo) sono stati seguiti per almeno 2 mesi dopo la somministrazione della seconda dose di Comirnaty. La valutazione della sicurezza dello Studio 2 è tuttora in corso.

6.1 Elenco degli eccipienti
((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315) 2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159) 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
Colesterolo
Potassio cloruro
Potassio diidrogeno fosfato Sodio cloruro
Fosfato disodico diidrato Saccarosio
Acqua per preparazioni iniettabili

Esano-6
ICSC 0279 - n-ESANO
ALC-0315
ALC-0315 | MedChemExpress Reference: WO2019202035A1 (ALC-0315)
For Research Use Only.
 
Pfizer=comirnaty https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Flaconcino multidose da diluire prima dell’uso.
Ogni flaconcino (0,45 mL) contiene 6 dosi da 0,3 mL dopo la diluizione, vedere paragrafi 4.2 e 6.6.
Ogni dose (0,3 mL) contiene 30 microgrammi di vaccino a mRNA anti-COVID-19 (inserito in nanoparticelle lipidiche).
RNA messaggero (mRNA) a singola elica con capping in 5’, prodotto mediante trascrizione in vitro senza l’ausilio di cellule (cell-free) dai corrispondenti DNA stampo, che codifica per la proteina virale spike (S) di SARS-CoV-2.

Comirnaty è indicato per l’immunizzazione attiva per la prevenzione di COVID-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 12 anni.

Non sono disponibili dati sull’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini anti-COVID-19 per completare il ciclo di vaccinazione. I soggetti che hanno ricevuto 1 dose di Comirnaty devono ricevere una seconda dose di Comirnaty per completare il ciclo di vaccinazione.

Durata della protezione
La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla.
Limitazioni dell’efficacia del vaccino
Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. Soggetti immunocompromessi
L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, compresi quelli in terapia immunosoppressiva. L’efficacia di Comirnaty potrebbe essere inferiore nei soggetti immunocompromessi.

Adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni
In un’analisi dello Studio 2, basata sui dati raccolti fino alla data limite del 13 marzo 2021,
2.260 adolescenti (1.131 trattati con Comirnaty e 1.129 trattati con placebo) avevano un’età compresa fra 12 e 15 anni. Di questi, 1.308 adolescenti (660 trattati con Comirnaty e 648 trattati con placebo) sono stati seguiti per almeno 2 mesi dopo la somministrazione della seconda dose di Comirnaty. La valutazione della sicurezza dello Studio 2 è tuttora in corso.

6.1 Elenco degli eccipienti
((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315) 2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159) 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
Colesterolo
Potassio cloruro
Potassio diidrogeno fosfato Sodio cloruro
Fosfato disodico diidrato Saccarosio
Acqua per preparazioni iniettabili

Esano-6
ICSC 0279 - n-ESANO
ALC-0315
ALC-0315 | MedChemExpress Reference: WO2019202035A1 (ALC-0315)
For Research Use Only.
 
Considerazioni
I due medicinali fin ora presi in considerazione,non hanno ricevuto studi terzi per una comprova dela rveridicità e affidabilità dei dati pro forniti dal produttore come uso per qualunque certificazione

La subordiazione della concessione di commercializzazione per un anno rinnvabile, è si motivata dall’uso di prodotti Non testati sull’uomo perchè privi delle specifiche approvazioni per fallace risposta nei test sugli animali. Non può dare garanzia di salubrità

La immunizzazione è per dichiarazione del produttore limitata: ad un bacino ancora da definire, come è da definire la durata dell’efficacia e degli effetti per fasce di età

Non sono stati valutati studi o sperimentazioni sulla farmacodinamica, cancerogenicità, biodinamica, effetti collaterali
Le dichiarazioni fino al 1/2/21 erano per metodo induttivo in seguito dopo aver effettuato farmacovigilanza passiva
Gli studi necessari per ottenere una approvazione hanno visto una sovrapposizione delle fasi 1 2 e occasionalente 3 incentrati sulla efficacie tralasciando gli effetti sula salubrità nel medio lungl termine che nelle procedure corrette richiedono anni per vederne gli effetti
 
Ultima modifica:
Il prossimo preso in esame e moderna, azienda americana alLa quale vorrei fare una introduzione: l’azienda nasce nel 2010 e finanziando menti brillanti per poter lavorare Su medicinali a mRNA, da allora molti studi sono stati fatti, l’azienda ha sempre mantenuto i bilanci negativi,L’unica voce attiva erano i finanziamenti, Non è mai riuscita ad ottenere il permesso di sperimentare su esseri umani o approvazione di vaccini di sua produzione.
I cosiddetti complottisti hanno avuto l’ampio margine di dissertazione per via della Luciferasi, Una caratteristica di bioluminescenza è immessa (E mai eliminata) per semplificare la sperimentazione.i principali campi di ricerca portati avanti riguardano la film (HIV dei gatti) e successive ricerche sull’HIV, Ricerche per la cura di alcuni tipi di cancro.visti i risultati sugli animali e la natura OGM dei medicinaliNon è mai potuta approdare alla sperimentazione umana di fase uno

Moderna = Spikevax
mRNA-1273 utilizza un sistema di rilascio del farmaco con nanoparticelle lipidiche.
https://www.ema.europa.eu/en/docume...ccine-moderna-epar-product-information_it.pdf

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Flaconcino multidose contenente 10 dosi da 0,5 mL.
Una dose (0,5 mL) contiene 100 microgrammi di RNA messaggero (mRNA) (inseriti in nanoparticelle lipidiche contenenti il lipide SM-102).
RNA messaggero (mRNA) a singola elica con capping in 5’, prodotto mediante trascrizione in vitro senza l’ausilio di cellule (cell-free) dai corrispondenti DNA stampo, che codifica per la proteina virale spike (S) del SARS-CoV-2.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
SM-102 (CAS 2089251-47-6)
(Read our statement on SM-102 for research use only
WARNING This product is not for human or veterinary use)

Non ci sono dati disponibili sull’intercambiabilità di Spikevax con altri vaccini anti-COVID-19 per completare il ciclo di vaccinazione. I soggetti che hanno ricevuto la prima dose di Spikevax devono ricevere la seconda dose di Spikevax per completare il ciclo di vaccinazione.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Spikevax nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 12 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota ed è ancora in fase di determinazione tramite studi clinici in corso.
Limitazioni dell’efficacia del vaccino
I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 14 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose. Come con tutti i vaccini, la vaccinazione con Spikevax potrebbe non proteggere tutti coloro che ricevono il vaccino.
Adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni
I dati di sicurezza per Spikevax negli adolescenti sono stati acquisiti da uno studio clinico in corso di fase 2/3, randomizzato, controllato con placebo, con osservatore in cieco condotto negli Stati Uniti su 3.726 partecipanti di età compresa tra 12 e 17 anni che hanno ricevuto almeno una dose di Spikevax (n=2.486) o placebo (n=1.240) (NTC04649151). Le caratteristiche demografiche dei partecipanti che hanno ricevuto Spikevax e di coloro che hanno ricevuto il placebo erano simili.

Saltata la fase uno e sovrapposte fase 2/3 senza difformità di caratteristiche demografiche dividendo le fasce in 12/64 e 65=<

5.2 Proprietà farmacocinetiche
Non pertinente.
Tossicità riproduttiva
In uno studio sulla tossicità dello sviluppo, una formulazione vaccinale di 0,2 mL, contenente la stessa quantità di mRNA (100 microgrammi) e altri componenti inclusi in una singola dose umana di Spikevax è stata somministrata per via intramuscolare a femmine di ratto in quattro occasioni: nei giorni 28 e 14 prima dell’accoppiamento e nei giorni 1 e 13 della gestazione. Risposte di anticorpi al SARS-CoV-2 erano presenti nelle future madri da prima dell’accoppiamento fino alla fine dello studio (il giorno 21 dell’allattamento) nonché nei feti e nella prole. Non ci sono stati effetti avversi associati al vaccino sulla fertilità femminile, sulla gravidanza né sullo sviluppo embriofetale o postnatale della prole. Non sono disponibili dati sul trasferimento placentare o sull’escrezione nel latte materno del vaccino Spikevax.

6.1 Elenco degli eccipienti
Lipide SM-102 (eptadecano-9-il 8-{(2-idrossietil)[6-osso-6-(undecilossi)esil]ammino}ottanoato) Colesterolo
1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC) 1,2-dimiristoil-rac-glicero-3-metossipolietilenglicole-2000 (PEG2000 DMG)
Trometamolo
Trometamolo cloridrato
Acido acetico
Sodio acetato triidrato Saccarosio
Acqua per preparazioni iniettabili
10

ICSC 1723 - 2-IDROSSIETIL ACRILATO
 
Farmaci: l'iter di sviluppo e approvazione


Per far sì che un nuovo farmaco o una terapia divengano di uso generale, è necessario un rigoroso iter di sperimentazione. Si tratta di esperimenti programmati, che hanno lo scopo di valutare il trattamento più appropriato di pazienti affetti da una determinata condizione.

Tale iter è rappresentato da una serie di passaggi obbligatori: ovvero gli stadi successivi che compongono la sperimentazione clinica e permettono di affrontare e risolvere incognite riguardanti la sicurezza (tossicità, tollerabilità), la posologia (dose e via di somministrazione) e, l’utilità clinica, inclusi i vantaggi rispetto ad eventuali farmaci già in commercio per le stesse indicazioni terapeutiche, del nuovo farmaco.

Si parla di studi clinici di fase I, II e III, definiti studi preregistrativi. Questi vengono utilizzati per richiedere alle autorità competenti la registrazione del nuovo farmaco, ossia l’autorizzazione alla commercializzazione ed alla prescrizione, o l’autorizzazione all’utilizzo per nuove indicazioni terapeutiche se il farmaco è già in commercio.

FASE I. Il primo passo nella sperimentazione di un nuovo farmaco è quello di determinare la sicurezza di singole dosi singole in un piccolo numero di volontari sani. Questa fase aiuta i ricercatori a capire alcuni aspetti su come funziona il farmaco in questione e si stabilisce anche il dosaggio da utilizzare successivamente.

FASE II. Se il trattamento risulta essere sicuro, iniziano studi per determinare l'efficacia del farmaco nel persone con la condizione da trattare. Questi studi possono durare diversi mesi o anni e coinvolgere un numero maggiore di persone. Lo studio potrà essere:

a) controllato: il farmaco viene confrontato con un trattamento standard o placebo;

b) doppio cieco: né i ricercatori né i partecipanti sanno quale trattamento sono ricezione;

c) randomizzato: i partecipanti sono assegnati in modo casuale a ricevere un trattamento attivo o placebo.

Fase IIIFASE III. Se un farmaco mostra efficacia, viene condotto uno studio più ampio. Questi studi clinici possono essere condotti in diversi centri (multicentrici) e in diversi Paesi, e possono durare diversi anni. Tali studi consentono ai ricercatori di valutare con maggiore precisione il potenziale del nuovo farmaco in una più ampia gamma di persone e confrontarlo con i trattamenti esistenti.

EMAAutorizzazione EMA (European Medicines Agency). I dati di tutte le fasi precedenti e i risultati degli studi clinici vengono presentati all'autorità di regolamentazione competente. Se le autorità decidono che il nuovo farmaco è efficace, sicuro e incontra gli standard di qualità, viene rilasciata l'autorizzazione all'immissione in commercio o di licenza.

AIFAAutorizzazione AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Successivamente all’autorizzazione da parte dell’EMA, l’Agenzia Italiana del farmaco opera le sue valutazioni fornendo le indicazioni specifiche per l’utilizzo di quel determinato farmaco.

Enti localiEnti locali. L’iter di approvazione che porta le terapie alle persone si conclude solo quando anche le singole regioni ed in alcuni casi le singole ASL inseriscono nei loro prontuari il nuovo farmaco. In genere in questa fase viene anche attuato uno specifico piano di farmacovigilanza.

Ultimo aggiornamento ottobre 2018
 
Introduzione all’Health Technology Assessment (HTA)

L’Health Technology Assessment è un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società.

In pratica, l’Health Technology Assessment si concretizza nell’individuazione della tecnologia che è in grado di ottenere un determinato outcome sanitario al minor costo possibile. Da questa definizione sorge un altro quesito: cosa si intende per tecnologia sanitaria?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica come tecnologia sanitaria un qualsiasi dispositivo medico-chirurgico, farmaco, vaccino, procedura o sistema realizzato per risolvere un problema di salute o migliorare la qualità di vita di una persona, comprese anche le attrezzature sanitarie, i percorsi assistenziali e assetti strutturali, organizzativi e manageriali.
La valutazione sull’opportunità o meno di adottare o meno una tecnologia sanitaria deve tener conto di alcuni aspetti, quali:

l’efficacia, intesa come il beneficio che si ottiene dall’utilizzo della tecnologia per la risoluzione di un determinato problema sia in una condizione ideale (efficacy) sia nelle condizioni reali di tutti i giorni (effectiveness);
la sicurezza clinica;
l’economicità, intesa come il rapporto costi/ricavi derivante dall’impiego di una determinata tecnologia;
gli impatti sociali, legali, etici e politici.

Fonti Principali
Ministero della Salute
Agenas
Aifa
Rapporto OASI 2017
 
Senato della Repubblica Italiana
stampa
Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388

Atto n. 1-00388

Pubblicato il 16 giugno 2021, nella seduta n. 337

ZAFFINI , CIRIANI , CALANDRINI , BALBONI , BARBARO , DE BERTOLDI , DE CARLO , FAZZOLARI , IANNONE , LA PIETRA , PETRENGA , RAUTI , RUSPANDINI
Il Senato,
premesso che:
in Italia è stata recentemente avviata la fase della campagna vaccinale che prevede la vaccinazione anche degli "over 16", mentre nei giorni scorsi è arrivato il via libera da parte delle agenzie EMA e AIFA per la vaccinazione anche delle persone in fascia d'età compresa tra i 12 e i 15 anni, per le quali sono già stati programmati ed avviati i cosiddetti open day per la somministrazione del vaccino Comirnaty (Pfizer/Biontech);
in Germania la commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) del "Robert Koch Institut" non consiglia la somministrazione di Pfizer ai giovanissimi e addirittura, nelle raccomandazioni ufficiali diffuse sul sito del Robert Koch Institut, che è l'equivalente dell'Istituto superiore di sanità italiano, si legge che: "L'uso di Comirnaty in bambini e adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni senza precedenti malattie è attualmente generalmente non raccomandato" e che "per questa fascia di età è quindi possibile la vaccinazione solamente dopo consiglio medico e se il bambino o l'adolescente o i tutori accettano i rischi individuali";
in Israele e negli Stati Uniti la vaccinazione con vaccini anti COVID-19 a mRNA per la fascia dei giovanissimi 12-16 anni e over 16 è iniziata da tempo, ed è notizia recente che proprio in Israele sono state riportate 275 miocarditi nei giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni;
a tale evidenza si è aggiunta la preoccupazione destata dall'ultimo rapporto di vigilanza dei CDC, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli USA, secondo cui, dopo le vaccinazioni con Pfizer e Moderna, nei soggetti tra i 16 e 24 anni si sono riscontrate miocarditi in numero superiore rispetto all'atteso;
lo scorso 20 maggio 2021 è comparsa sul sito di HART (Health advisory & recovery team) una lettera aperta, sottoscritta da un gruppo di medici inglesi, indirizzata all'MHRA (Medicines & healthcare products regolatory agency), l'equivalente dell'AIFA italiana;
i contenuti dell'appello sollevano dubbi consistenti, sia sotto il profilo etico che sotto quello scientifico, rispetto alla scelta di somministrare i vaccini agli "under 18";
si ritiene opportuno riportare alcuni passaggi significativi della citata lettera, il cui contenuto è comunque integralmente visionabile sul sito web di HART: i firmatari affermano che "è irresponsabile, non etico e in effetti non necessario includere i bambini sotto i 18 anni nel lancio nazionale del vaccino COVID-19", ed è chiarito che gli studi clinici sui bambini pongono enormi dilemmi etici a causa dei rischi sconosciuti, aggiungendo che si dovrebbe attendere la fine degli attuali studi di fase 3 e diversi anni ancora per ricevere tutti i dati sulla sicurezza negli adulti, al fine di escludere o quantificare tutti i potenziali effetti avversi;
in particolare, si legge che "Tutti gli studi di fase 3 sui vaccini COVID-19 sono in corso e non dovrebbero concludersi fino alla fine del 2022/inizio 2023. I vaccini sono, quindi, attualmente sperimentali con dati limitati sulla sicurezza degli adulti a breve termine e non disponibili (...). La tecnologia del vaccino mRNA completamente nuova, che non è mai stata precedentemente approvata per l'uso nell'uomo (...). I potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per manifestarsi. Le limitate sperimentazioni sui bambini intraprese fino ad oggi sono totalmente sottodimensionate per escludere effetti collaterali non comuni ma gravi. I bambini hanno una vita davanti a loro e i loro sistemi immunologici e neurologici sono ancora in fase di sviluppo, il che li rende potenzialmente più vulnerabili agli effetti avversi rispetto agli adulti. Sono già state sollevate una serie di preoccupazioni specifiche, tra cui malattie autoimmuni e possibili effetti sulla placenta e sulla fertilità. Un articolo pubblicato di recente ha sollevato la possibilità che i vaccini mRNA COVID-19 possano innescare malattie neurodegenerative basate su prioni. Tutti i potenziali rischi, noti e sconosciuti, devono essere bilanciati rispetto ai rischi del COVID-19 stesso, quindi ai bambini si applicherà un rapporto rischi/benefici molto diverso rispetto agli adulti";
sulla protezione dal COVID nei bambini si aggiunge che "I bambini sani non corrono quasi alcun rischio di COVID-19, con un rischio di morte di appena 1 su 2,5 milioni. Nessun bambino precedentemente sano di età inferiore ai 15 anni è morto durante la pandemia nel Regno Unito e i ricoveri in ospedale o in terapia intensiva sono estremamente rari e la maggior parte dei bambini non presenta sintomi o ha sintomi molto lievi. Sebbene il Long-Covid sia stato citato come motivo per vaccinare i bambini, ci sono pochi dati concreti. (...) La condizione infiammatoria, PIMS, è stata elencata come un potenziale effetto avverso nello studio per bambini Oxford AstraZeneca. L'immunità? acquisita naturalmente darà un'immunità? più? ampia e più duratura rispetto alla vaccinazione. Infatti, molti bambini saranno già immuni mentre singoli bambini ad alto rischio possono già ricevere la vaccinazione";
i medici specificano inoltre che i potenziali benefici sono chiari per gli anziani e i vulnerabili, tuttavia, per i bambini, l'equilibrio tra beneficio e rischio sarebbe molto diverso e che bisogna "garantire che non si ripetano tragedie passate che si sono verificate soprattutto quando i vaccini vengono immessi sul mercato", riportando l'esempio del vaccino contro l'influenza suina, Pandemrix (2010), che ha provocato oltre mille casi di narcolessia (una lesione cerebrale devastante), ed il Dengvaxia, il nuovo vaccino contro la Dengue, che ha portato alla morte di 19 bambini per un possibile "effetto ADE" ("antibody-dependent enhancement", potenziamento anticorpo-dipendente) prima che il vaccino fosse ritirato;
l'appello si conclude con la considerazione che "C'è un'importante saggezza nel giuramento di Ippocrate che afferma: 'Prima non nuocere'. Tutti gli interventi medici comportano un rischio di danno, quindi abbiamo il dovere di agire con cautela e proporzionalità. Questo è particolarmente vero quando si considera l'intervento di massa in una popolazione sana, nella quale situazione ci devono essere prove concrete di benefici molto maggiori dei danni. Le attuali prove disponibili mostrano chiaramente che il calcolo del rischio rispetto al beneficio non supporta la somministrazione frettolosa e sperimentale di vaccini COVID-19 a bambini, che non hanno praticamente alcun rischio di COVID-19, ma affrontano rischi noti e sconosciuti derivanti dai vaccini. La Dichiarazione dei diritti del fanciullo afferma che 'il fanciullo, a causa della sua immaturità fisica e mentale, ha bisogno di tutele e cure speciali, compresa un'adeguata protezione legale'. Da adulti abbiamo il dovere di proteggere i bambini da danni non necessari e prevedibili. Concludiamo che è irresponsabile, non etico e in effetti non necessario includere i bambini sotto i 18 anni nel lancio nazionale del vaccino COVID-19";
con riferimento agli aspetti etici della questione sollevata, si ritiene necessario e non rinviabile l'intervento del Comitato etico;
a tal fine appare utile ricordare che, ai sensi dell'articolo 10 del decreto del Ministro della salute 24 ottobre 2014, recante l'approvazione dello statuto dell'Istituto superiore di sanità, il Comitato etico "opera in qualità di organismo guida e di valutazione sotto il profilo etico per le ricerche e per le sperimentazioni, in conformità con la normativa vigente", e che, ai sensi del decreto del Ministro della salute 8 febbraio 2013, recante i criteri per la composizione e il funzionamento dei comitati etici, essi hanno la responsabilità di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere delle persone in sperimentazione e di fornire pubblica garanzia di tale tutela;
il Comitato etico ha funzione consultiva nei riguardi dell'ISS in relazione a questioni etiche connesse con le attività scientifiche, assistenziali, didattiche e amministrative, allo scopo di proteggere e promuovere i valori etici e il rispetto della persona;
i rapporti epidemiologici fino ad ora disponibili dimostrano che ci sono poche prove di infezione secondaria da bambini ad altri nelle vie di trasmissione di COVID-19 e pertanto la vaccinazione dei bambini non può essere giustificata se deve fornire una protezione diretta, nonostante il carico minimo della malattia o aiutare a bloccare la trasmissione, se i bambini non costituiscono un serbatoio sostanziale per la trasmissione;
una meta-analisi pubblicata su "Clinical infectious disease" il 6 dicembre 2020 ("A meta-analysis on the role of children in severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 in household transmission clusters") ha documentato che i bambini sarebbero significativamente poco contagiosi;
gli autori hanno osservato 90.000 bambini in tutte le scuole del North Carolina durante la pandemia e non sono riusciti a dimostrare un singolo caso di trasmissione del virus dai bambini agli insegnanti;
se per altre infezioni che possono essere prevenute dal vaccino, come ad esempio il meningococco, l'immunizzazione dei bambini non solo ha prevenuto le infezioni nei bambini, ma ha anche conferito benefici indiretti, diminuendo la malattia nelle persone anziane, a causa del suo effetto sulla riduzione del trasporto e sul blocco della trasmissione, per il COVID-19 potrebbe essere il caso contrario, con gli adulti che devono essere vaccinati per conferire protezione ai bambini piccoli;
con riferimento alla carenza di dati relativi agli effetti avversi negli under 18, è utile evidenziare come nella scheda riassuntiva delle caratteristiche tecniche del Comirnaty, pubblicata da AIFA, al paragrafo "Efficacia e immunogenicità negli adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni", si rende noto che i partecipanti analizzati nello studio 2 sono stati appena 1.005, numero incredibilmente esiguo per valutare, con le dovute certezze, il rapporto tra benefici e rischi a fronte di un'autorizzazione alla vaccinazione di massa della fascia di età di cui si tratta;
sempre nella medesima sezione della scheda tecnica, desta perplessità la previsione in base alla quale "Questo medicinale è stato autorizzato con procedura 'subordinata a condizioni'. Ciò significa che devono essere forniti ulteriori dati su questo medicinale. L'Agenzia europea dei medicinali esaminerà almeno annualmente le nuove informazioni su questo medicinale e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario";
i numerosi casi di miocarditi segnalati nei Paesi in cui la vaccinazione degli under 18 è in fase avanzata, unitamente all'esiguo numero di soggetti nella fascia di età 12-15 anni analizzati nello studio 2 sul Comirnaty, non appaiono compatibili con la previsione di una "analisi almeno annuale dei dati sul vaccino" come condizione per la sua somministrazione;
come è noto, il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio delle segnalazioni di sospette reazioni avverse (ADR - adverse drug reaction) costituisce un'importantissima fonte di informazioni per le attività di farmacovigilanza, in quanto consente di rilevare precocemente potenziali segnali di allarme relativi all'uso dei medicinali, così da renderli più sicuri, a beneficio di tutti i pazienti;
non è più rinviabile la realizzazione di un meccanismo di farmacovigilanza specifico per gli effetti avversi legati alla somministrazione dei vaccini anti COVID-19, una rete di monitoraggio che sia in grado di monitorare in tempo reale e in modo duraturo e sistematico, fornendo dati disaggregati e pubblici, gli effetti avversi delle vaccinazioni per consentire agli scienziati una corretta valutazione di rischi e benefici e al Comitato etico una corretta valutazione sotto il profilo etico della somministrazione dei vaccini agli "under 18";
gli attuali report realizzati da AIFA sono un tassello utile, ma non sufficiente rispetto alla necessità di adeguare l'attuale sistema di farmacovigilanza alla nuova realtà sanitaria dominata dal COVID-19, una realtà in cui una vigilanza ancora oggi tarata, per tempistiche e modalità, sul monitoraggio degli effetti avversi dei vaccini antinfluenzali, appare del tutto inadeguata a intercettare in modo organico, sistematico e completo gli effetti avversi legati alla somministrazione dei vaccini anti COVID-19;
il decreto del Ministro della salute 30 aprile 2015 ha ribadito l'obbligo di segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse da farmaci e da vaccini, ma in Italia non esistono sistemi di vigilanza dedicati ai vaccini per il COVID-19;
in base alle normative europee sulla farmacovigilanza (in particolare, il regolamento di esecuzione (UE) n. 520/2012 del 19 giugno 2012, relativo allo svolgimento delle attività di farmacovigilanza previste dal regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo del Consiglio e della direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio), i medicinali contenenti nuove sostanze attive, non presenti in medicinali autorizzati in Europa alla data del 1° gennaio 2011, dovrebbero essere sottoposti a monitoraggio addizionale, in particolare i prodotti la cui autorizzazione è subordinata o autorizzata in circostanze eccezionali, come nel caso dei vaccini autorizzati per il coronavirus. In questi casi la normativa prevede anche la possibilità di imporre alle aziende titolari di AIC di condurre ulteriori studi sulla sicurezza o sull'efficacia del farmaco;
in Inghilterra l'MHRA ha dedicato un dinamico sistema di sorveglianza nella somministrazione dei vaccini anti COVID-19, attraverso un sito dedicato, il "Coronavirus yellow card", lanciato a maggio 2020 specificamente per i farmaci e i dispositivi medici e per i vaccini utilizzati per il COVID-19;
le informazioni raccolte in questo database sono composte da segnalazioni che possono essere fatte da chiunque: pazienti, produttori e operatori sanitari. Questi rapporti sono categorizzati ed elaborati statisticamente a livello nazionale, nonché in un sistema europeo gestito dall'EMA e in un sistema mondiale gestito dall'OMS;
l'Italia non dispone ancora di un sistema di farmacovigilanza dedicato al COVID-19 e implementabile, che consenta una simile categorizzazione ed elaborazione statistica dei dati a livello nazionale e in un sistema europeo gestito dall'EMA o in un sistema mondiale gestito dall'OMS,
impegna il Governo:
1) ad attivare urgentemente il Comitato etico dell'Istituto superiore di sanità per la valutazione dei benefici e dei rischi della somministrazione dei vaccini anti COVID-19 agli under 18;
2) a sospendere la vaccinazione di massa degli under 18, se non in presenza di indicazioni specifiche per singoli casi, in attesa che la comunità scientifica disponga di dati sufficienti a sciogliere i dubbi legati agli eventi avversi resi noti, ad esempio dal CDC e dal sistema di vigilanza israeliano;
3) a potenziare la rete di farmacovigilanza con un sistema dedicato al COVID-19 e implementabile, che consenta una categorizzazione ed un'elaborazione statistica dei dati a livello nazionale e all'interno di un sistema europeo gestito dall'EMA, oltre che in un sistema mondiale gestito dall'OMS, alla stregua di quanto fatto ad esempio dall'Inghilterra.
 
Analisi vaccini covid

Microscopia a contrasto di fase, microscopia elettronica a scansione e trasmissione e spettroscopia a raggi X a dispersione di energia
Un nuovo rapporto è stato appena pubblicato da The Scientists Club che raccoglie ricerche sui contenuti reali dei “vaccini” C19.

Questo articolo presenta alcuni punti salienti: per leggere il rapporto completo, scarica il PDF alla fine.

NB – In previsione delle numerose e-mail che riceverò in merito a The Scientists Club , sì, per ora stanno mantenendo la loro identità nascosta.

Capisco la frustrazione, ma bisogna capire la gravità della situazione complessiva.

Nella New York degli anni ’20, qualcuno spargeva prove incriminanti su Al Capone. Pensate che abbia dato il proprio nome, foto e indirizzo di casa a un giornale?
Oppure lo ha fatto mantenendo l’anonimato?

Le opzioni erano pubblicare senza nomi o trattenere il contenuto.

Astratto
Attualmente ci sono quattro importanti aziende farmaceutiche che producono un vaccino SARS-CoV-2 ora chiamato SARS-CoV-19. Questi produttori e il loro vaccino sono Pfizer–BioNTech mRNA Vaccine , il Moderna-Lonza mRNA-1273 Vaccine , il Serum Institute Oxford Astrazeneca Vaccine e il Janssen COVID -19 Vaccine , prodotto da Janssen Biotech Inc., una Janssen Pharmaceutical Company di Johnson & Johnson, un adenovirus di tipo 26 ricombinante e incompetente alla replicazione che esprime la proteina spike SARS-CoV-2.

Lo scopo previsto di questi vaccini è quello di fornire l’immunità dal cosiddetto nuovo coronavirus infettivo o virus SARS-CoV – 2 ora chiamato SARS-CoV – 19. Queste quattro aziende farmaceutiche non hanno fornito una divulgazione completa della FDA, nè inserito una scheda informativa o etichetta per molti degli ingredienti principali e/o secondari contenuti in questi cosiddetti vaccini. Lo scopo di questo articolo di ricerca è identificare quegli ingredienti specifici maggiori e minori contenuti nel vaccino Pfizer, nel vaccino Moderna, nel vaccino Astrazeneca e nel vaccino Janssen utilizzando vari test scientifici anatomici, fisiologici e funzionali per ogni vaccino SARS-COV-2-19. In quanto diritto umano, disciplinato dalla legge mondiale dal Codice di Norimberga del 1947, le informazioni sugli ingredienti specifici del vaccino sono fondamentali, richieste e necessarie da conoscere in modo che qualsiasi essere umano di qualsiasi paese del mondo possa prendere una decisione informata se acconsentire o meno all’inoculazione SAR-CoV-2-19. Abbiamo condotto i test scientifici su ciascun vaccino e abbiamo identificato diversi ingredienti o adiuvanti che non sono stati divulgati e che sono contenuti in questi quattro vaccini SARS-CoV – 2 -19. Attualmente, questi vaccini vengono somministrati a milioni di esseri umani in tutto il mondo in base a un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) rilasciata da ciascun paese senza la completa divulgazione di tutti gli ingredienti e in alcuni casi su mandato dei governi o dei datori di lavoro in violazione dei diritti umani individuali ai sensi del regolamento di Norimberga. Codice del 1947.

Metodologia e tecniche

Quattro “vaccini” sono stati analizzati che sono la Pfizer-Biontech, Moderna- Lonza mRNA-1273 Vaccino ,Vaxzevria di Astrazeneca, Janssen di Johnson & Johnson, utilizzando diverse strumentazioni e protocolli di preparazione secondo nuovi approcci tecnologici al nanoparticolato. La diversa strumentazione comprende microscopia ottica, microscopia in campo chiaro, microscopia a contrasto di pHasi, microscopia in campo oscuro, spettroscopia di assorbenza UV e fluorescenza, microscopia elettronica a scansione, microscopia elettronica a trasmissione, spettroscopia a dispersione di energia, diffrattometro a raggi X, strumenti di risonanza magnetica nucleare. verificare le morfologie ei contenuti dei “vaccini”. Per le misure ad alta tecnologia e la cura dell’indagine sono stati attivati ​​tutti i controlli e adottate misure di riferimento al fine di ottenere risultati validati.


Contrasto di fase del sangue vivo e microscopia in campo oscuro
Successivamente sono state ottenute immagini delle frazioni acquose dei vaccini per valutare visivamente l’eventuale presenza di particelle di carbonio o grafene.

Le osservazioni al microscopio ottico hanno rivelato un’abbondanza di oggetti laminari 2D trasparenti che mostrano una grande somiglianza con le immagini della letteratura (Xu et al, 2019) e con le immagini ottenute dallo standard rGO (SIGMA) (Figure 1, 2 e 3).

Sono state ottenute immagini di grandi fogli trasparenti di dimensioni e forme variabili, che mostrano ondulati e piatti, irregolari. Fogli più piccoli di forme poligonali, anche simili ai fiocchi descritti in letteratura (Xu et al, 2019) possono essere rivelati con la microscopia pHase Contrast e Dark-Field (Figura 3).

Tutti questi oggetti laminari erano diffusi nella frazione acquosa del sangue (Figura 1) o campione di vaccino (Figure 2 e 3) e nessun componente descritto dal brevetto registrato può essere associato a questi fogli.

Nella Figura 1 puoi vedere che aspetto ha una bomba a grappolo di ossido di grafene ridotto (rGO) nel sangue umano vivo non colorato dopo un’inoculazione di CoV-19 che causa coagulazione del sangue patologica![1][2][55][56][57 ]


La figura 1 è una micrografia di un cluster di carbonio di ossido di grafene ridotto (rGO) osservato nel sangue umano vivo non colorato con microscopia a contrasto di pHasi a 1500x. Nota che i globuli rossi si stanno coagulando dentro e intorno al cristallo rGO in una condizione nota come Rouleau! Una parola francese che significa catena.

Quali sono gli ingredienti non divulgati contenuti nei vaccini CoV – 19 cosiddetti Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Janssen?
Per rispondere a questa domanda, una frazione acquosa dei vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Janssen è stata prelevata da ciascun vile e quindi osservata separatamente al microscopio a contrasto di fase a ingrandimenti da 100x, 600x fino a 1500x, mostrando evidenza anatomica di particelle ridotte di ossido di grafene (rGO) rispetto alle micrografie di rGO di Choucair et al, 2009 per l’identificazione e la verifica .[3]

Fasi dell’analisi delle frazioni acquose dei vaccini
I campioni refrigerati sono stati processati in condizioni sterili, utilizzando una camera a flusso laminare e articoli da laboratorio sterilizzati.

I passaggi per le analisi sono stati:
1. Diluizione in soluzione fisiologica sterile 0,9% (0,45 ml + 1,2 ml)
2. Frazionamento per polarità: 1,2 ml di esano + 120 ul di campione RD1
3. Estrazione di pHasi acquosa idrofila
4. Scansione spettroscopica di assorbimento UV e fluorescenza

5. Estrazione e quantificazione dell’RNA nel campione
6. Microscopia elettronica e ottica della pHasi acquosa
 
Analisi Pfizer

Il “vaccino” Pfizer Ingredienti non divulgati
Le micrografie nelle figure 2 e 3 sono state ottenute utilizzando la microscopia ottica a contrasto di pHasi 100X, 600X e 1500X, campo oscuro e campo chiaro.[3]

Sulla sinistra di ogni microfotografia verranno visualizzate le microfotografie ottenute dalla frazione acquosa del vaccino Pfizer contenente rGO.

Sulla destra di ogni microfotografia verrà visualizzata una corrispondenza da fonti note contenenti rGO per la convalida anatomica .

Le osservazioni sotto una microscopia pHase Contrast, Dark-Field, Bright-Field, trasmissione e scansione al microscopio elettronico del prodotto vaccinale di Pfizer, compresi i prodotti vaccinali di Moderna, Astrazeneca e Janssen, hanno rivelato alcune entità che possono essere strisce di grafene come mostrato di seguito nella Figura 3.



La Figura 2 mostra un’immagine della frazione acquosa dal campione di vaccino Pfizer (a sinistra) e dallo standard di ossido di grafene ridotto (rGO) (a destra) (Sigma-777684). Microscopia ottica, 100X


Figura 3 – Immagini di frazioni acquose contenenti ossido di grafene ridotto dal campione di vaccino Pfizer (a sinistra) e standard di ossido di grafene ridotto (rGO) sonicato (a destra) (Sigma-777684). Microscopia ottica a contrasto con pHasi, 600X. Inoltre, la Muestra RD1, Rapporto La Quinta Columna, 28 giugno 2021; rilevamento dell’ossido di grafene in sospensione acquosa; Delgado Martin, Campra Madrid conferma i nostri risultati. [4]


La Figura 4 mostra il capside liposomiale contenente rGO che Pfizer utilizza per il suo prodotto per veicolare l’ossido di grafene attaccando il capside liposomiale a specifiche molecole di mRNA per guidare il contenuto liposomiale di fGO a specifici organi, ghiandole e tessuti, vale a dire le ovaie e testicoli, ossa midollo, cuore e cervello. L’immagine è stata ottenuta da una preparazione SEM-Cryo.Per un’identificazione definitiva del grafene mediante TEM, è necessario completare l’osservazione con la caratterizzazione strutturale ottenendo un campione standard di diffrazione elettronica caratteristico (come la figura ‘b’ mostrata sotto).[4]

Il campione standard corrispondente alla grafite o al grafene ha una simmetria esagonale e generalmente ha diversi esagoni concentrici.


La figura 4b mostra il modello di diffrazione dei raggi X delle particelle di grafene. [4]


Utilizzando la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) abbiamo osservato una matrice o una rete intricata di fogli rGO flessibili traslucidi piegati con una miscela di agglomerati multistrato più scuri e monostrati di colore più chiaro dispiegati come mostrato nella Figura 5. [3][4]


La Figura 5 mostra un cluster di nanoparticelle di grafene in un vaccino Pfizer. Sembrano aggregati.

Le aree lineari più scure nella Figura 5 sembrano essere sovrapposizione locale di fogli e disposizione locale di singoli fogli in parallelo al fascio di elettroni.[5]

Dopo la maglia, appare un’alta densità di forme chiare arrotondate ed ellittiche non identificate, possibilmente corrispondenti a fori generati dalla forzatura meccanica della maglia rGO durante il trattamento come mostrato in Figura 6 .[4][5]


La Figura 6 mostra un’osservazione al microscopio TEM in cui sono presenti particelle di ossido di grafene ridotto in un “vaccino” Pfizer. La diffrattometria a raggi X rivela la loro natura di nanoparticelle cristalline a base di carbonio di rGO. Questa prova è stata inizialmente trovata da Muestra RD1 e pubblicata nel Rapporto La Quinta Columna, 28 giugno 2021; rilevamento dell’ossido di grafene in sospensione acquosa; Delgado Martin, Campra Madrid. [4]

La spettroscopia a raggi X a dispersione di energia rivela l’rGO nel vaccino Pfizer[5][6][7]
La frazione liquida del vaccino Pfizer è stata quindi analizzata per il contenuto chimico ed elementare utilizzando la spettroscopia a raggi X a dispersione di energia ( EDS ) come mostrato in Figura 6 . Lo spettro EDS ha mostrato la presenza di Carbonio, Ossigeno verificando gli elementi rGO e Sodio e Cloruro poiché il campione mostrato nelle Figure 2, 3, 5 e 6 è stato diluito in una soluzione salina.



La Figura 7 mostra uno spettro EDS di un “vaccino” Pfizer sotto una microscopia ESEM accoppiato con una microsonda a raggi X EDS (asse X = KeV, asse Y = Conteggi) che identifica carbonio, ossigeno, sodio e cloruro

La quantificazione dell’mRNA nel vaccino Pfizer
La quantificazione dell’RNA nel campione Pfizer è stata effettuata con protocolli convenzionali (Fisher).

Secondo il software specifico per il controllo della calibrazione dello spettrofotometro NanoDropTM 2000 (Thermofisher), lo spettro di assorbimento UV della frazione acquosa totale è stato correlato a 747 ng/ul di sostanze assorbenti sconosciute.

Tuttavia, dopo l’estrazione dell’RNA con un kit commerciale (Thermofisher), la quantificazione con la sonda di fluorescenza Qbit specifica dell’RNA (Thermofisher) ha mostrato che solo 6t ug/ul potrebbero essere correlati alla presenza di RNA. Lo spettro era compatibile con il picco di rGO a 270 nm.

Secondo le immagini microscopiche qui presentate, la maggior parte di questa assorbanza potrebbe essere dovuta a fogli simili al grafene, abbondanti nella sospensione dei fluidi nel campione.

Le conclusioni sono ulteriormente supportate dall’elevata fluorescenza del campione con massimo a 340 nm, in accordo con i valori di picco per rGO. Va ricordato che l’RNA non mostra fluorescenza spontanea sotto l’esposizione ai raggi UV.


Figura 8 – Spettro UV della frazione acquosa del campione di vaccino Pfizer.[1][2][3][5][6]

Test di fluorescenza ultravioletta della frazione acquosa Pfizer per l’ossido di grafene ridotto (rGO)[6]
Gli spettri di assorbimento e fluorescenza ultravioletti sono stati ottenuti con lo spettrofotometro Cytation 5 Cell Imaging Multi-Mode Reader (BioteK). Lo spettro di assorbanza UV ha confermato un picco massimo a 270 nm, compatibile con la presenza di particolato rGO.

Il massimo della fluorescenza UV a 340 nm suggerisce anche la presenza di quantità significative di rGO nel campione (Bano et al, 2019).



Figura 9 – Gli spettri di assorbimento UV e fluorescenza sono stati ottenuti con lo spettrofotometro Cytation 5 Cell Imaging Multi-Mode Reader (BioteK). Lo spettro di assorbanza UV ha confermato un picco massimo a 270 nm, compatibile con la presenza di rGO. Il massimo della fluorescenza UV a 340 nm suggerisce anche la presenza di quantità significative di rGO nel campione (Bano et al, 2019).



Figura 10 – L’analisi spettroscopica UV ha mostrato un adsorbimento dovuto alla presenza di ossido di grafene ridotto, confermato dall’osservazione al microscopio visibile nell’ultravioletto.

Le figure 11 e 12 di seguito mostrano una micrografia di diversi micro e nano particolati che sono stati identificati nei cosiddetti “vaccini” di Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Janssen e analizzati al microscopio elettronico a scansione ambientale (SEM) accoppiato con un x- microsonda a raggi di un sistema a dispersione di energia (EDS) che rivela la dimensione dell’articolo, la distribuzione della composizione e la natura chimica dei micro e nano particolati osservati sotto osservazione.[6][7][8]


La Figura 11 mostra detriti taglienti di micron 20 um di lunghezza identificati nel cosiddetto “vaccino” Pfizer contenente carbonio, ossigeno, cromo, zolfo, alluminio, cloruro, azoto.


La Figura 12 mostra un particolato lungo 20 micron identificato nel cosiddetto “vaccino” Pfizer. È composto da carbonio, ossigeno, cromo, zolfo, alluminio, cloruro e azoto.


Le figure 13 e 14 di seguito mostrano una micrografia di diversi micro e nano particolati che sono stati identificati nei cosiddetti “vaccini” di Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Janssen e analizzati al microscopio elettronico a scansione ambientale (SEM) accoppiato con un x- microsonda a raggi di un sistema a dispersione di energia (EDS) che rivela la dimensione dell’articolo, la distribuzione della composizione e la natura chimica dei micro e nano particolati osservati sotto osservazione.

Ci sono parassiti nei “vaccini” Pfizer?
Un corpo allungato di 50 micron, come mostrato nella Figura 13, è una presenza misteriosa e acuta nel vaccino Pfizer. Appare ed è identificato anatomicamente come un parassita Trypanosoma cruzi di cui diverse varianti sono letali ed è una delle tante cause di sindrome da immunodeficienza acquisita o AIDS. [Atlas of Human Parasitology, 4a edizione, Lawrence Ash e Thomas Orithel, pagine da 174 a 178 ][9]


La Figura 13 mostra un Parassita Trypanosoma di circa 20 micron di lunghezza trovato nel cosiddetto “vaccino” Pfizer. È composto da carbonio, ossigeno, cromo, zolfo, alluminio, cloruro e azoto.


Una microscopia a contrasto di pHasi del sangue vivo del parassita Trypanosoma cruzi[9]


La Figura 14 identifica una composizione di nanoparticelle tra cui carbonio, ossigeno, cromo, zolfo, alluminio, cloruro e azoto presenti anche nei “vaccini” CoV-19.


La figura 13 identifica un composto di nanoparticelle

Le figure 15 e 16 di seguito mostrano una micrografia di diversi micro e nano particolati che sono stati identificati e analizzati con un microscopio elettronico a scansione ambientale (SEM) accoppiato con una microsonda a raggi X di un sistema a dispersione di energia (EDS) che rivela la natura chimica di i micro e nano particolati osservati e la loro morfologia.

Il particolato bianco lungo 2 micron è composto da bismuto, carbonio, ossigeno, alluminio, sodio, rame e azoto.


La Figura 15 mostra il particolato nano e micron identificato nel “vaccino” Pfizer. Il particolato bianco lungo 2 micron è composto da bismuto, carbonio, ossigeno, alluminio, sodio, rame e azoto.



La Figura 16 mostra che il particolato bianco di 2 micron trovato nel cosiddetto “vaccino” Pfizer è composto da bismuto, carbonio, ossigeno, alluminio, sodio, rame e azoto.

Le figure 17 e 18 mostrano l’identificazione di particolato organico di carbonio, ossigeno e azoto con un aggregato di nanoparticelle incorporate tra cui bismuto, titanio, vanadio, ferro, rame, silicio e alluminio che sono stati tutti trovati nel cosiddetto “vaccino” Pfizer.


La Figura 17 – mostra un aggregato organico (Carbon-Oxygen-Nitrogen) con nanoparticelle incorporate di bismuto, titanio. vanadio. ferro, rame, silicio, alluminio incorporati nel “vaccino!” Pfizer


La Figura 18 – mostra un aggregato organico (Carbon-Oxygen-Nitrogen) con nanoparticelle incorporate di bismuto, titanio. vanadio. ferro, rame, silicio, alluminio incorporati nel “vaccino!” Pfizer
 
Astrazeneca Janssen

L’Astrazeneca “Vaccino” Ingredienti non divulgati
Le figure 19 e 20 mostrano un aggregato ingegnerizzato di ferro, cromo e nichel noto anche come acciaio inossidabile di micro e nano particelle incorporate e identificate nel “vaccino” Astrazeneca visualizzato al microscopio elettronico a trasmissione (TEM) e quantificato con una microsonda a raggi X di un sistema di dispersione dell’energia che rivela la natura chimica dei micro e nano particolati osservati e la loro morfologia.



Figura 19 – Aggregato ingegnerizzato di ferro, cromo e nichel noto anche come acciaio inossidabile.


La Figura 20 mostra le particelle di nanoparticelle quantificate nel “vaccino” Astrazeneca con una microsonda a raggi X di un sistema a dispersione di energia che rivela la natura chimica delle micro e nano particelle osservate.

Utilizzando lo strumento XRF (fluorescenza a raggi X) è stato utilizzato per valutare gli adiuvanti nel “vaccino” Astrazeneca , che ha identificato le seguenti molecole di istidina, saccarosio, polietilenglicole (PEG) e alcol etilico, contenute anche nel Pfizer e Moderna “vaccini”. I risultati di questo test possono essere visualizzati nella Figura 20.[10]

L’iniezione di PEG e alcol etilico sono entrambi noti come cancerogeni e genotossici.[10] Il PEG era l’unico coadiuvante dichiarato nella scheda tecnica che elencava gli ingredienti del “vaccino” Astrazeneca ma contenuto nei “vaccini” Pfizer e Moderna .


La Figura 21 identifica lo spettro degli adiuvanti del vaccino AstraZeneca. Vengono utilizzati colori diversi per le quattro molecole identificate mediante spettri di riferimento. La concentrazione relativa è calcolata sugli integrali dei segnali di riferimento per le molecole in uno spettro quantitativo acquisito con un duty cycle di 5 secondi con il T1 calcolato più lungo di 5 secondi.

Gli ingredienti non divulgati del “vaccino” Janssen
Le figure 22 e 23 mostrano un aggregato organico-inorganico identificato nel “vaccino” Janssen. Le particelle sono composte da acciaio inossidabile e sono incollate insieme con una “colla a base di carbonio” di ossido di grafene ridotto.[11] Questo aggregato è altamente magnetico e può innescare la coagulazione del sangue patologica e la creazione dell'”Effetto Corona” o “L’effetto della proteina Spike” dalla degenerazione della membrana cellulare dovuta alle interazioni con altri dipoli.[11] È possibile visualizzare queste reazioni biologiche o trasformazioni cellulari nel sangue vivo sotto pHase Contrast e Dark Field Microscopy nelle Figure 24, 25 e 26. [1][12]


Figura 22 Aggregazione in acciaio inossidabile di carbonio, ossigeno, ferro e nichel tenuti insieme con ossido di grafene


La figura 23 mostra elementi di carbonio, ossigeno, ferro e nichel tenuti insieme all’ossido di grafene.
 
Indietro