In particolare vorrei evidenziare a pag. 6 .
"La prima volta non si scorda mai, soprattutto quando segna un nuovo
inizio. E con il primo metro cubo di
biometano immesso in rete a fine 2020
da Renerwaste (società acquisita nel
2019),
Snam ha ufficialmente dato il
via a una storia nuova, quella di produttore accanto al ruolo di trasportatore.
La notizia è particolarmente rilevante
perché la scelta di diventare produttore di biometano risponde a un impegno
che Snam ha assunto di fronte al Paese
come leader della transizione energetica: sbloccare il mercato dei gas verdi avviando le filiere del biometano e
dell’idrogeno, che nei prossimi decenni
sostituiranno gradualmente il gas naturale nella nostra infrastruttura.
Più precisamente, il primo metro cubo
di biometano immesso in rete da Snam
è stato prodotto ad Albairate, in provincia di Milano, uno dei tre impianti
attivi di Renerwaste (impegnata nella
produzione di biometano da FORSU,
la frazione organica dei rifiuti solidi urbani) insieme a quelli Tortona e Lodi,
mentre sono già stati autorizzati ma
non ancora operativi, gli impianti di Cupello, in Abruzzo, Salussola in Piemonte e Enersi Sicilia a Caltanissetta. Oggi il
biometano è principalmente utilizzato
per alimentare la rete di trasporto, gli
impianti di rifornimento di metano, i
carri bombolai, le reti di distribuzione
a bassa pressione e indirettamente è
già utilizzato per il riscaldamento, visto che il biometano integra la rete
di trasporto.
Come noto, il mercato
del biometano sta facendo fatica a decollare a causa di difficoltà di
carattere normativo: “Nel
mercato FORSU – sottolinea
Andrea Perduca, Managing Director
Snam4Environment – gli ostacoli sono
legati ad aspetti amministrativi e burocratici, basti pensare che per ottenere
l’autorizzazione alla realizzazione degli impianti bisogna aspettare almeno
un anno. Nel settore del biometano di
origine agricola, ottenuto da colture
dedicate, sottoprodotti, scarti agricoli
ed effluenti zootecnici, ci aspettiamo
un forte contributo dalla conversione
dei 1.700 titolari italiani di impianti di
biogas a biometano”.
Ciò precisato, il biometano è una delle
fonti energetiche su cui l’Italia punta
per realizzare una visione green del Paese, intenzione scritta a chiare lettere
nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nei piani di sviluppo del
Governo, che al momento ha fissato
a 1,1 miliardi di metri cubi di biometano il target di produzione annuale
BIOMETANO, PARTE
LA PRODUZIONE SNAM
Prodotto nell’impianto
di Albairate, a fine
2020 è stato immesso
in rete il primo metro
cubo di biometano di
proprietà Snam. Inizia
il viaggio nel futuro
dei gas verdi.
nazionale incentivabile per gli impianti
che iniziano la produzione entro il 31
dicembre 2022, con
l’obiettivo ancor più
ambizioso di arrivare
a 2,3 miliardi di metri
cubi negli anni successivi.
Come sappiamo, il potenziale produttivo italiano di biometano
è di circa 12 miliardi di metri cubi al
2040 (oggi la produzione dei giacimenti italiani di gas naturale non arriva a 5
miliardi di metri cubi l’anno), quantità
che potrebbe coprire tra il 16 e il 18%
dell’attuale domanda nazionale, diminuendo significativamente il fabbisogno di approvvigionamento dall’estero
e trasformando in realtà il concetto di
economia circolare.
Oggi gli impianti di biometano presenti
in Italia sono 22 e producono 104 milioni
di metri cubi di biometano. L’obiettivo di
superare il miliardo di metri cubi entro
il 2024 è ancora lontano, ma la strada è
segnata: il futuro è dei gas verdi.
OGGI IN ITALIA
SONO ATTIVI 22
IMPIANTI DI BIOMETANO,
MA NEI PROSSIMI ANNI
POTREBBERO ESSERE
CONVERTITI 1.700
IMPIANTI DI
BIOGAS
Nell'immagine, l'impianto di biometano
di Albairate, in provincia di Milano."
https://www.snam.it/export/sites/snam-rp/repository/file/Media/rivista_energie/2021-06-energie.pdf