Venezuela e PDVSA (Vol.158) Quota "Aran2" .... il sogno reminiscente!

Avete fatto caso che da tempo quando un sito vi chiede l'autorizzazione a trattare i vostri dati per finalità commerciali se chiedete dettagli appare in alcuni casi un elenco di centinaia di società? Di mestiere ci profilano e cedono dati aggregati di nominativi che si occupano finanza e Venezuela. Difficile scappare

si vero, gli indirizzi se li procurano in ogni modo
 
se ci sono realmente della trattative non lo so, forse magari con i pesci grossi o forse anche no,
ma se gli indirizzi mail dei detentori dei bonos arrivano come sembra dal sito creato dal governo venezuelano,
le offerte di acquisto provengono da maduro e company tramite l'intermediario tedesco,
quindi ripeto se il "mandante" è il governo venezuelano significa che stanno tentando di rastrellare il possibile..

Guarda, premesso che non ho informazioni privilegiate, di norma in sudamerica, e in particolare in Venezuela, le cose funzionano cosi':
se il governo si appresta a fare una offerta (di qualsiasi tipo) che vale, in ipotesi, 35.. si informano prima discretamente gli amici degli amici...
che cominciano a comprare a 5 e smettono a 20.. per incassare poi 35 come tutti gli altri.. e dividere il bottino con chi li ha informati.

L'idea che i governi agiscano nell'interesse generale e non per gli interessi di chi sta al potere... non e' proprio di casa.

In conclusione: comprare a 5-7 e' rischioso... ma probabilmente un buon affare.
Non c'e' bisogno di "imbeccate" per investire qualche milionicino.

Se poi sta per arrivare una qualche novita' vera... vedrai OPA di dimensioni rilevanti, sul mercato... o semplicemente prezzi in forte movimento.
 
https://www.miamiherald.com/article252530168.html

Guaidó, gli Stati Uniti hanno allineato la strategia diplomatica mentre l'opposizione entra in trattative con Maduro
DI MICHAEL WILNER E ANTONIO MARIA DELGADO
02 LUGLIO 2021 11:35


Stiamo galloppando, procedendo bene. :yes:

Aspettiamo accordo e poi la inevitabile rinegoziazione del debito estero Venezuela.... ;)


Leggete articolo. Bene bene. Si va.



Tempo al tempo :D

Si va a 100 + PDI :D

Viva Aran2 :D


Buon sabato. Io devo continuare col lavoro.
 
https://www.miamiherald.com/article252530168.html

Guaidó, gli Stati Uniti hanno allineato la strategia diplomatica mentre l'opposizione entra in trattative con Maduro
DI MICHAEL WILNER E ANTONIO MARIA DELGADO
02 LUGLIO 2021 11:35


Stiamo galloppando, procedendo bene. :yes:

Aspettiamo accordo e poi la inevitabile rinegoziazione del debito estero Venezuela.... ;)


Leggete articolo. Bene bene. Si va.



Tempo al tempo :D

Si va a 100 + PDI :D

Viva Aran2 :D


Buon sabato. Io devo continuare col lavoro.

I leader dell'opposizione venezuelana sono emersi dai colloqui a Washington la scorsa settimana con una strategia coordinata prima di avviare i negoziati con il regime di Nicolás Maduro, ha detto un alto funzionario della Casa Bianca, stabilendo una struttura per come potrebbero essere seri negoziati.

Juan Gonzalez, assistente speciale del presidente Joe Biden e direttore per l'emisfero occidentale presso il Consiglio di sicurezza nazionale, ha detto a McClatchy che i leader dell'opposizione sono partiti in un fronte unito con l'amministrazione Biden prima del loro primo round di negoziati, organizzato dalla Norvegia.

All'inizio, la strategia preliminare sembra riguardare la progettazione di una struttura per i colloqui che potrebbe innescare concessioni da entrambe le parti. I funzionari dell'amministrazione Biden affermano che deve essere in atto un'architettura diplomatica prima di iniziare a parlare della riduzione delle sanzioni statunitensi per il Venezuela.

“Hanno delineato quello che è un processo a tempo, in fasi, che porta a passi chiari e concreti che sono irreversibili e che portano a una maggiore apertura democratica del Paese”, ha detto Gonzalez. "E sulla base di ciò, [l'opposizione] ha segnalato la propria apertura alla revoca delle sanzioni".

"Questa è la nostra politica", ha detto Gonzalez. "NOI. la politica risponderà a passi concreti che mostrano la serietà di quella direzione”.

Gonzalez e il vice segretario di Stato Wendy Sherman hanno preso parte a una serie di incontri con esponenti dell'opposizione la scorsa settimana.

Durante l'amministrazione Obama, Sherman ha condotto i negoziati degli Stati Uniti con l'Iran sul suo programma nucleare, una serie di negoziati altamente strutturati che sono durati oltre due anni, con diverse fasi e scadenze distinte.

Ma i colloqui tra Maduro e l'ex presidente dell'Assemblea nazionale Juan Guaidó, il leader dell'opposizione sostenuto dagli Stati Uniti, affrontano una serie unica di sfide.

Il tempo stringe per Guaidó, il cui mandato di presidente ad interim si concluderà alla fine dell'anno.

I colloqui con Maduro sono una proposta altamente impopolare in Venezuela, poiché il regime ha tradizionalmente usato la diplomazia per guadagnare tempo e dissipare la crescente opposizione.

E la squadra di Guaidó ha poca leva a sua disposizione entrando nei colloqui con un regime che ha lentamente ma costantemente consolidato la sua presa sul potere a Caracas.

Le sanzioni statunitensi contro la compagnia petrolifera statale venezuelana, PDVSA, così come le sanzioni individuali contro membri di alto rango del regime, sono le poche armi rimaste nell'arsenale dell'opposizione indebolita.

I leader dell'opposizione hanno tenuto incontri questa settimana con i legislatori chiave, nonché con i funzionari del Dipartimento di Stato, del Tesoro e della Casa Bianca, nella speranza di chiarire quale leva l'amministrazione avrebbe offerto loro entrando nei colloqui.

"Direi che la leva che ha la squadra di Guaidó, e il più ampio fronte di opposizione, sono gli Stati Uniti, e il fatto che gli Stati Uniti, ma anche la comunità internazionale, stiano con quei venezuelani che vogliono un futuro democratico", ha detto Gonzalez. .

Mentre Gonzalez ha sottolineato che l'eliminazione delle sanzioni seguirebbe solo azioni concrete di Maduro, ha suggerito che un'ulteriore pressione sul governo di Maduro potrebbe fungere da leva per l'opposizione man mano che i colloqui avanzano.

"Siamo molto concentrati sull'espansione del consenso internazionale a favore di elezioni libere ed eque", ha affermato Gonzalez. "Quel cambiamento di approccio da parte dell'amministrazione è passato da un piccolo elenco di paesi chiave che si sono schierati con gli Stati Uniti sul Venezuela a un gruppo molto più ampio, compresa l'intera Unione europea, sostenendo chiare aspettative su quale deve essere la strada da percorrere in Venezuela."


Il cammino è tracciato, speriamo bene.
 
Accordi sulla base di convenienze reciproche...fondate sulla solidità di preziose materie prime che scorrono a fiumi...di petrolio e di scintillanti tonnellate di oro. Tutto torna e tutto brilla...anche il Danubio sembra sorridere. Saluti da Budapest OK! IMG_20210703_173115.jpg
 
Accordi sulla base di convenienze reciproche...fondate sulla solidità di preziose materie prime che scorrono a fiumi...di petrolio e di scintillanti tonnellate di oro. Tutto torna e tutto brilla...anche il Danubio sembra sorridere. Saluti da Budapest OK!Vedi l'allegato 2776266

Budapest , profumo di una Mitteleuropa che nn c'è più.:(
Quando vi arrivai (nell'estate del 1991) dopo avere attraversato l'Ungheria da sud a nord, trovai che il bel Danubio era marrone, anziché blu:eek: :rolleyes:

Spero sia nel frattempo migliorato e contraccambio i saluti

:-)
 
Budapest , profumo di una Mitteleuropa che nn c'è più.:(
Quando vi arrivai (nell'estate del 1991) dopo avere attraversato l'Ungheria da sud a nord, trovai che il bel Danubio era marrone, anziché blu:eek: :rolleyes:

Spero sia nel frattempo migliorato e contraccambio i saluti

:-)

È vero, la mitteleuropa non c'è più...ormai tutto è omologato...il Danubio non è proprio blu ma il lago Balaton conserva sempre un verde brillante ;)
 
Por incumplimientos desde 2017| Venezuela acumula unos 80.000 millones de dolares en deuda externa | Banca y Negocios


A causa di violazioni dal 2017 | Il Venezuela accumula circa 80.000 milioni di dollari di debito estero
03 luglio 2021 // Banca e impresa @bancaynegocios


Fino al 2017, l'ammontare del debito che il Venezuela ha con i mercati finanziari internazionali era di 60.000 milioni di dollari e attualmente gli interessi dovuti su questo debito hanno originato un aumento di 19.000 milioni di dollari USA, ha affermato l'economista Hérmes Pérez.

In questo senso il debito si aggira ora intorno agli 80.000 milioni di dollari statunitensi distribuiti tra il Paese e PDVSA per i default accumulati dall'ottobre 2017, per cui l'economista ritiene che sia un problema serio che va risolto tempestivamente.

"Per ogni anno che smettiamo di pagare, il debito cresce di 5,25 miliardi di dollari", ha detto l'economista a Radio Fedecámaras .

Ha aggiunto che finché non si troverà una soluzione a questo problema, l'economia venezuelana continuerà a diminuire, mentre il saldo del debito continuerà a crescere su base mensile.

"L'idea è che sia stato raggiunto un accordo congiunto per anticipare il pagamento di questo debito estero per pareggiarlo", ha detto.

Tempo al tempo :D

Di va a 100 + PDI :D

Viva Aran2 :D

Forza Azzurri ;)



Che ne pensi @Carib?

A me sembra bene. Positivo per noi
Certo la cancellazione del debito sarà ventennale... Ma non c'è né la possibilità n'è l'intenzione di non voler pagare o di pretendere forti sconti.
 
Por incumplimientos desde 2017| Venezuela acumula unos 80.000 millones de dolares en deuda externa | Banca y Negocios


A causa di violazioni dal 2017 | Il Venezuela accumula circa 80.000 milioni di dollari di debito estero
03 luglio 2021 // Banca e impresa @bancaynegocios


Fino al 2017, l'ammontare del debito che il Venezuela ha con i mercati finanziari internazionali era di 60.000 milioni di dollari e attualmente gli interessi dovuti su questo debito hanno originato un aumento di 19.000 milioni di dollari USA, ha affermato l'economista Hérmes Pérez.

In questo senso il debito si aggira ora intorno agli 80.000 milioni di dollari statunitensi distribuiti tra il Paese e PDVSA per i default accumulati dall'ottobre 2017, per cui l'economista ritiene che sia un problema serio che va risolto tempestivamente.

"Per ogni anno che smettiamo di pagare, il debito cresce di 5,25 miliardi di dollari", ha detto l'economista a Radio Fedecámaras .

Ha aggiunto che finché non si troverà una soluzione a questo problema, l'economia venezuelana continuerà a diminuire, mentre il saldo del debito continuerà a crescere su base mensile.

"L'idea è che sia stato raggiunto un accordo congiunto per anticipare il pagamento di questo debito estero per pareggiarlo", ha detto.

Tempo al tempo :D

Di va a 100 + PDI :D

Viva Aran2 :D

Forza Azzurri ;)



Che ne pensi @Carib?

A me sembra bene. Positivo per noi
Certo la cancellazione del debito sarà ventennale... Ma non c'è né la possibilità n'è l'intenzione di non voler pagare o di pretendere forti sconti.

Anche se non ho le competenze e le capacità di Carib, credo caro ninja che sia davvero un'ottima notizia quella da te postata e che cito a riferimento!!!
Complimenti a te per l'instancabile ricerca di news e per la ventata di ottimismo che hai portato e continui ad iniettare in questo forum!!!

CREDO SI VADA VERAMENTE A 100 + INTERESSI ;)
 
Che ne pensi @Carib?

A me sembra bene. Positivo per noi
Certo la cancellazione del debito sarà ventennale... Ma non c'è né la possibilità n'è l'intenzione di non voler pagare o di pretendere forti sconti.

Non conosco questo "economista".
certo, fa piacere sentire opinioni favorevoli al rispetto dei contratti di debito..
ma e' prematuro trarre conclusioni.
 
Tutto apparecchiato per un altro semestre di rally per le Borse, ma ci sono due grandi preoccupazioni
03/07/2021 12:24 di Alessandra Caparello


I mercati saranno in grado di spingere ancora sull’acceleratore verso la seconda metà dell’anno, riuscendo a toccare livelli record spinte da un’economia forte e da una robusta crescita degli utili? E’ l’enigma che aleggia tra gli investitori subito dopo che è stata archiviata una prima metà d’anno con mercati avanti tutta. Il mercato azionario è registrato infatti il secondo miglior primo semestre in 23 anni, con l’S&P 500 balzato del 16% e sui top storici.
Ci sono due grandi preoccupazioni che aleggiano tra gli operatori: da una parte l’inflazione e dall’altra la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, dettata proprio dalle pressioni sui prezzi.

Gli esperti in sostanza avvertono che ci sono rischi di un dietrofront dei mercati. “Forte crescita, forti guadagni, bassi tassi d’interesse, un mercato obbligazionario che si è cullato nel sonno. I rendimenti obbligazionari non stanno davvero reagendo alle notizie sull’inflazione”, ha detto Ethan Harris, capo della ricerca economica globale della Bank of America. “[Il presidente della Fed Jerome] Powell ha fatto un buon lavoro per calmare le onde nel mercato obbligazionario, quindi questo è Goldilocks (Riccioli d’oro) per le azioni”.


Le strategie da adottare
In questo contesto così articolato, però, le previsioni restano favorevoli nel medio periodo. Nell’azionario, le prospettive dovrebbero confermarsi positive poiché, anche in caso di rallentamento, nel secondo semestre la crescita resterà probabilmente superiore al livello tendenziale. Sulle principali borse mondiali si viaggia a un regime di metà ciclo. A livello di area geografica, nelle prossime settimane l’Europa potrebbe distinguersi in positivo: il picco della crescita economica è atteso più tardi rispetto agli USA. Sul fronte obbligazionario, la parola d’ordine è cautela. Di recente si è registrata una certa instabilità, in particolare sul mercato americano. In Europa prevale un clima di calma apparente, mentre a livello globale le divergenze nella politica monetaria appaiono sempre più nette. Sulle valute, la maggiore propensione al rischio e l’accelerazione della crescita globale prospettano un nuovo lieve deprezzamento del dollaro USA. In tale contesto appare giustificato un posizionamento più selettivo relativamente ad un calo del dollaro USA, ad esempio rispetto al dollaro australiano, al dollaro canadese o alla corona norvegese. Da preferire tra gli emergenti il peso messicano e il rublo russo. Infine, le materie prime. Qui c’è da segnalare un trend di crescita interessante del petrolio, mentre l’oro potrebbe subire gli effetti negativi dovuti al rialzo dei rendimenti reali. In linea generale, il deprezzamento dell‘USD di norma sostiene le materie prime, che sono quotate in dollari e quindi vengono scambiate a prezzi più elevati.



Bene ancora lungo upside per le azioni che sono supportate dalla crescita post pandemia...

Sulle obbligazioni " investing rate" si dovrà stare guardinghi....

Ma credo che quelle emergenti e High yield avranno ottime performance....

Speriamo che ci siano ancora pochi mesi di attesa per la rinegoziazione del debito estero Venezuela...
 
Ultima modifica:
Non conosco questo "economista".
certo, fa piacere sentire opinioni favorevoli al rispetto dei contratti di debito..
ma e' prematuro trarre conclusioni.

Fino al 2017, l'ammontare del debito che il Venezuela ha con i mercati finanziari internazionali era di 60.000 milioni di dollari e attualmente gli interessi dovuti su questo debito hanno originato un aumento di 19.000 milioni di dollari USA, ha affermato l'economista Hérmes Pérez.

In questo senso il debito si aggira ora intorno agli 80.000 milioni di dollari statunitensi distribuiti tra il Paese e PDVSA per i default accumulati dall'ottobre 2017, per cui l'economista ritiene che sia un problema serio che va risolto tempestivamente.

"Per ogni anno che smettiamo di pagare, il debito cresce di 5,25 miliardi di dollari", ha detto l'economista a Radio Fedecámaras .

Ha aggiunto che finché non si troverà una soluzione a questo problema, l'economia venezuelana continuerà a diminuire, mentre il saldo del debito continuerà a crescere su base mensile.

"L'idea è che sia stato raggiunto un accordo congiunto per anticipare il pagamento di questo debito estero per pareggiarlo", ha detto.



Quello che mi è piaciuto ed è molto positivo è che:
1)si riconosce oltre il debito in capitale anche quello in interessi maturati e non pagati;

2) si ammette la necessità di rinegoziare il debito e di risolvere il problema dell'insolvenza provocata dall'arancione nel più breve tempo possibile;

3) si ammette la necessità di rinegoziare il debito estero Venezuela come condicio sine qua non affinché il Venezuela possa recuperare e crescere sia economicamente che socialmente.

Sono capisaldi positivi e preludono al fatto che non appena il Venezuela recupera l'organizzazione politica previo accordo tra Venezuelani e successivamente la rimozione delle sanzioni economiche arancioni per come prevede Bloomberg per agosto... Si procederà alla rinegoziazione del debito estero Venezuela.


Tempo al tempo :D

Si va a 100 + cedole maturate :D

Viva Aran2 :D
 
Quello che mi è piaciuto ed è molto positivo è che:
1)si riconosce oltre il debito in capitale anche quello in interessi maturati e non pagati;

2) si ammette la necessità di rinegoziare il debito e di risolvere il problema dell'insolvenza provocata dall'arancione nel più breve tempo possibile;

3) si ammette la necessità di rinegoziare il debito estero Venezuela come condicio sine qua non affinché il Venezuela possa recuperare e crescere sia economicamente che socialmente.

Sono capisaldi positivi e preludono al fatto che non appena il Venezuela recupera l'organizzazione politica previo accordo tra Venezuelani e successivamente la rimozione delle sanzioni economiche arancioni per come prevede Bloomberg per agosto... Si procederà alla rinegoziazione del debito estero Venezuela.

Non lo ha detto Maduro.. ma un "economista".

comunque sia, un segnale positivo.

razionalita' impone tuttavia di considerare che se hai un debito insoluto di 80 miliardi.. che il mercato valuta 5 miliardi..
ci sono alternative legittime piu' convenienti dell'idea di pagare 80 miliardi in contanti.
 
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