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Milano Finanza
Investimenti per 2,1 mld e cedola fissa a 0,75 euro nel piano di Erg al 2025
Il cda ha approvato il piano industriale che prevede 1,9 mld di investimenti nelle rinnovabili e un indebitamento a 2 mld a fine 2025. La crescita avverrà attraverso sviluppo greenfield, co-development, repowering degli impianti eolici e M&A. Il progetto esg si articolerà su 4 pilastri. L'utile netto nel primo trimestre sale a 63 mln, alzata la guidance 2021
14/05/2021 14:05
Via libera al piano industriale di Erg 2021-2025. Il consiglio di amministrazione della società genovese, riunitosi ieri, ha infatti esaminato e approvato il piano industriale e il piano esg, i quali detteranno le linee guida per il business del colosso energetico nei prossimi cinque anni. Un progetto alquanto ambizioso, che vedrà gli investimenti relativi alla strategia delineata ammontare complessivamente a circa 2,1 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi saranno destinati alla crescita nelle rinnovabili, segmento in cui Erg gioca un ruolo da assoluto protagonista. Gli investimenti di mantenimento sono stati stimati pari a 0,1 miliardi, mentre il 70% del totale degli investimenti servirà a rafforzare la diversificazione geografica.
La strategia di Erg continuerà, dunque, ad essere focalizzata principalmente sulla crescita nelle rinnovabili attraverso una politica di diversificazione geografica e tecnologica e la progressiva securitizzazione dei ricavi. Una nuova organizzazione e una mirata attività di re-skilling supporteranno il nuovo piano, che sarà caratterizzato da una stretta integrazione tra strategia di business e obiettivi esg e garantito da una solida posizione finanziaria, spiega la nota pubblicata direttamente sul sito della società. Il piano prevede, inoltre, un indebitamento a fine 2025 pari a 2 miliardi di euro, in netto aumento rispetto agli 1,4 miliardi di euro a fine 2020.
Secondo quanto spiegato da Erg, la crescita avverrà soprattutto attraverso sviluppo greenfield, co-development, repowering degli impianti eolici e operazioni di M&A. L'obiettivo a fine piano è di raggiungere una potenza installata di 4,7 gigawatt con un incremento di 1,5 gigawatt attraverso progetti in costruzione in Uk, Polonia, Francia e Svezia (+0,4 gigawatt), progetti di repowering nell'eolico in Italia (+0,2 gigawatt), progetti greenfield nell'eolico e nel solare (+0,3 gigawatt) e operazioni di M&A (+0,6 gigawatt). Per quanto riguarda i progetti in costruzione, si tratta di 400 megawatt che includono, oltre a Uk, Francia e Polonia, la recente acquisizione di un progetto ready to build in Svezia da 62 megawatt.
Per il repowering, Erg ha attualmente circa 350 megawatt in fase avanzata di sviluppo (200 megawatt su base differenziale), di cui 142 megawatt completamente autorizzati e pronti a prendere parte alle prossime aste del 2021 e i rimanenti in fase autorizzativa avanzata. La pipeline di progetti repowering complessivamente in sviluppo è di oltre 800 megawatt (oltre 400 megawatt su base differenziale). I progetti greenfield, invece, includono progetti eolici e solari in fase avanzata di sviluppo per 300 megawatt all'interno di una pipeline greenfield di circa 1.800 megawatt in Italia e all'estero.
La società energetica prevede, inoltre, 600 megawatt di crescita attraverso un mix di operazioni di M&A e di ulteriori sviluppi dalle pipeline, anche attraverso gli accordi di co-sviluppo recentemente siglati. Nel M&A, si legge nella nota, Erg potrà far leva sulla “consolidata esperienza e sulla reputazione guadagnata per cogliere opportunità nei paesi target, seguendo un approccio selettivo”. Grazie alle partnership con operatori leader nel settore della produzione di aerogeneratori, realizzate in linea con la strategia di Sustainable Procurement, Erg sarà in grado di garantire la copertura di una parte importante del piano di sviluppo a condizioni competitive e con tecnologie di ultima generazione.
Per quanto riguarda la strategia esg, la società ha individuato quattro pilastri portanti intorno ai quali si articolerà un progetto ambizioso e ben definito: Planet, ovvero la lotta al climate change, Engagement, quindi l'impegno a favore dei territori, People, con l'attenzione alla crescita e al benessere delle persone, e Governance, ovvero i principi ed organi di gestione ispirati alle best practice. Infine, per ciò che concerne l’aspetto prettamente contabile e finanziario, il piano 2021-2025 prevede che l’ebitda sia per l’80% quasi-regolato attraverso la partecipazione ad aste competitive per l’aggiudicazione di Cfd o contratti di vendita dell’energia di lungo periodo a prezzi prefissati. Per tutto l’arco del piano, infine, Erg prevede una politica dei dividendi stabile, con una cedola annuale a 0,75 euro per azione.
La crescita del gruppo nelle rinnovabili, spiega Erg, continuerà a svilupparsi secondo una logica di diversificazione geografica attraverso una selezione dei paesi target guidata dalle prospettive di crescita del mercato e dalle politiche governative adottate, pur mantenendo un approccio flessibile e aperto ad ogni buona opportunità che si dovesse presentare. Questo, a sua volta, consentirà ad Erg di rafforzare la presenza in Europa attraverso l’ingresso in nuovi mercati, come recentemente avvenuto per la Spagna e la Svezia, ma anche di valutare altre geografie. La società ambisce, inoltre, a diversificare tecnologicamente il proprio portafoglio rinnovabili, “puntando ad una quota sempre maggiore di fotovoltaico, facendo leva sulle interessanti prospettive di sviluppo di questo mercato in Europa", si legge nella nota.
"I 3 gigawatt di capacità installata e i 3 gigawatt di progetti in sviluppo sono la base su cui avviare una nuova fase di crescita e trasformazione", ha esordito Paolo Luigi Merli, amministratore delegato di Erg. “Il nuovo piano industriale darà una ulteriore accelerata sulle rinnovabili e integrerà in maniera stretta ed efficace la strategia di business e gli obiettivi esg”, ha proseguito il ceo della società genovese.
"Una crescita della capacità installata di 1,5 gigawatt, sfidante ma solida con oltre il 60% dell’obiettivo garantito da progetti in costruzione e in fase avanzata di sviluppo. Un ebitda atteso di circa 550 milioni di euro nel 2025, nonostante il progressivo scadere degli incentivi nel periodo di piano. È anche un piano di riconversione delle modalità di vendita dell'energia su base “quasi-regolata”, attraverso partecipazione ad Aste o Ppa, che garantiranno maggiore stabilità dei nostri flussi e maggiore capacità di indebitamento a sostegno della crescita, nel rispetto del Rating Finanziario", ha aggiunto Merli, secondo cui, pur non fattorizzata nei numeri del piano, non potendosi al momento effettuare alcuna previsione al riguardo, “l’asset rotation degli impianti idro e termoelettrico, qualora si concretizzasse effettivamente, rappresenterebbe un’opportunità per un’ulteriore accelerazione nella crescita ed evoluzione verso un modello rinnovabile puro nel Wind & Solar", ha concluso.
Nonostante gli obiettivi ambiziosi e gli ottimi risultati del primo trimestre 2021, il titolo Erg, quotato a Piazza Affari, scambia attualmente in calo del 3,83% a 23,60 euro. Le vendite si sono infatti intensificate dopo che la società energetica ha reso noti i conti relativi ai primi tre mesi dell'anno, che hanno visto un utile netto di 63 milioni di euro, in aumento rispetto ai 52 milioni del primo trimestre 2020. I ricavi adjusted sono risultati pari a 280 milioni, in aumento di 3 milioni rispetto al primo trimestre 2020 (277 milioni) principalmente a seguito delle maggiori produzioni dell'idroelettrico e dell'incremento del valore unitario dell'incentivo in Italia. Questi effetti, ha spiegato la società, sono stati in gran parte compensati dalla riduzione della produzione dell'eolico all'estero e dal termine del primo decennio ad alta cogeneratività dell'impianto CCGT.
Il margine operativo lordo adjusted, al netto delle poste eccezionali, si è attestato a 161 milioni, in aumento di 4 milioni rispetto ai 156 milioni registrati nel primo trimestre 2020. L'indebitamento finanziario netto adjusted è risultato pari a 1.316 milioni, in diminuzione (123 milioni) rispetto al 31 dicembre 2020 (1.439 milioni). La variazione riflette principalmente il positivo flusso di cassa del periodo (156 milioni), in parte compensato dagli investimenti del periodo (33 milioni).
Erg ha alzato la guidance al 2021, rivedendo al rialzo di 10 milioni di euro la previsione del margine operativo lordo del 2021, in un intervallo ora compreso tra 490-510 milioni, e la stima degli investimenti di 50 milioni, nell'intervallo ora compreso tra 285-325 milioni al fine di includere la recente acquisizione in Svezia. Anche la stima sull'indebitamento finanziario netto è stata aumentata (+40 milioni) tra i 1.390 e i 1.490 milioni di euro.
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Investimenti per 2,1 mld e cedola fissa a 0,75 euro nel piano di Erg al 2025
Il cda ha approvato il piano industriale che prevede 1,9 mld di investimenti nelle rinnovabili e un indebitamento a 2 mld a fine 2025. La crescita avverrà attraverso sviluppo greenfield, co-development, repowering degli impianti eolici e M&A. Il progetto esg si articolerà su 4 pilastri. L'utile netto nel primo trimestre sale a 63 mln, alzata la guidance 2021
14/05/2021 14:05
Via libera al piano industriale di Erg 2021-2025. Il consiglio di amministrazione della società genovese, riunitosi ieri, ha infatti esaminato e approvato il piano industriale e il piano esg, i quali detteranno le linee guida per il business del colosso energetico nei prossimi cinque anni. Un progetto alquanto ambizioso, che vedrà gli investimenti relativi alla strategia delineata ammontare complessivamente a circa 2,1 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi saranno destinati alla crescita nelle rinnovabili, segmento in cui Erg gioca un ruolo da assoluto protagonista. Gli investimenti di mantenimento sono stati stimati pari a 0,1 miliardi, mentre il 70% del totale degli investimenti servirà a rafforzare la diversificazione geografica.
La strategia di Erg continuerà, dunque, ad essere focalizzata principalmente sulla crescita nelle rinnovabili attraverso una politica di diversificazione geografica e tecnologica e la progressiva securitizzazione dei ricavi. Una nuova organizzazione e una mirata attività di re-skilling supporteranno il nuovo piano, che sarà caratterizzato da una stretta integrazione tra strategia di business e obiettivi esg e garantito da una solida posizione finanziaria, spiega la nota pubblicata direttamente sul sito della società. Il piano prevede, inoltre, un indebitamento a fine 2025 pari a 2 miliardi di euro, in netto aumento rispetto agli 1,4 miliardi di euro a fine 2020.
Secondo quanto spiegato da Erg, la crescita avverrà soprattutto attraverso sviluppo greenfield, co-development, repowering degli impianti eolici e operazioni di M&A. L'obiettivo a fine piano è di raggiungere una potenza installata di 4,7 gigawatt con un incremento di 1,5 gigawatt attraverso progetti in costruzione in Uk, Polonia, Francia e Svezia (+0,4 gigawatt), progetti di repowering nell'eolico in Italia (+0,2 gigawatt), progetti greenfield nell'eolico e nel solare (+0,3 gigawatt) e operazioni di M&A (+0,6 gigawatt). Per quanto riguarda i progetti in costruzione, si tratta di 400 megawatt che includono, oltre a Uk, Francia e Polonia, la recente acquisizione di un progetto ready to build in Svezia da 62 megawatt.
Per il repowering, Erg ha attualmente circa 350 megawatt in fase avanzata di sviluppo (200 megawatt su base differenziale), di cui 142 megawatt completamente autorizzati e pronti a prendere parte alle prossime aste del 2021 e i rimanenti in fase autorizzativa avanzata. La pipeline di progetti repowering complessivamente in sviluppo è di oltre 800 megawatt (oltre 400 megawatt su base differenziale). I progetti greenfield, invece, includono progetti eolici e solari in fase avanzata di sviluppo per 300 megawatt all'interno di una pipeline greenfield di circa 1.800 megawatt in Italia e all'estero.
La società energetica prevede, inoltre, 600 megawatt di crescita attraverso un mix di operazioni di M&A e di ulteriori sviluppi dalle pipeline, anche attraverso gli accordi di co-sviluppo recentemente siglati. Nel M&A, si legge nella nota, Erg potrà far leva sulla “consolidata esperienza e sulla reputazione guadagnata per cogliere opportunità nei paesi target, seguendo un approccio selettivo”. Grazie alle partnership con operatori leader nel settore della produzione di aerogeneratori, realizzate in linea con la strategia di Sustainable Procurement, Erg sarà in grado di garantire la copertura di una parte importante del piano di sviluppo a condizioni competitive e con tecnologie di ultima generazione.
Per quanto riguarda la strategia esg, la società ha individuato quattro pilastri portanti intorno ai quali si articolerà un progetto ambizioso e ben definito: Planet, ovvero la lotta al climate change, Engagement, quindi l'impegno a favore dei territori, People, con l'attenzione alla crescita e al benessere delle persone, e Governance, ovvero i principi ed organi di gestione ispirati alle best practice. Infine, per ciò che concerne l’aspetto prettamente contabile e finanziario, il piano 2021-2025 prevede che l’ebitda sia per l’80% quasi-regolato attraverso la partecipazione ad aste competitive per l’aggiudicazione di Cfd o contratti di vendita dell’energia di lungo periodo a prezzi prefissati. Per tutto l’arco del piano, infine, Erg prevede una politica dei dividendi stabile, con una cedola annuale a 0,75 euro per azione.
La crescita del gruppo nelle rinnovabili, spiega Erg, continuerà a svilupparsi secondo una logica di diversificazione geografica attraverso una selezione dei paesi target guidata dalle prospettive di crescita del mercato e dalle politiche governative adottate, pur mantenendo un approccio flessibile e aperto ad ogni buona opportunità che si dovesse presentare. Questo, a sua volta, consentirà ad Erg di rafforzare la presenza in Europa attraverso l’ingresso in nuovi mercati, come recentemente avvenuto per la Spagna e la Svezia, ma anche di valutare altre geografie. La società ambisce, inoltre, a diversificare tecnologicamente il proprio portafoglio rinnovabili, “puntando ad una quota sempre maggiore di fotovoltaico, facendo leva sulle interessanti prospettive di sviluppo di questo mercato in Europa", si legge nella nota.
"I 3 gigawatt di capacità installata e i 3 gigawatt di progetti in sviluppo sono la base su cui avviare una nuova fase di crescita e trasformazione", ha esordito Paolo Luigi Merli, amministratore delegato di Erg. “Il nuovo piano industriale darà una ulteriore accelerata sulle rinnovabili e integrerà in maniera stretta ed efficace la strategia di business e gli obiettivi esg”, ha proseguito il ceo della società genovese.
"Una crescita della capacità installata di 1,5 gigawatt, sfidante ma solida con oltre il 60% dell’obiettivo garantito da progetti in costruzione e in fase avanzata di sviluppo. Un ebitda atteso di circa 550 milioni di euro nel 2025, nonostante il progressivo scadere degli incentivi nel periodo di piano. È anche un piano di riconversione delle modalità di vendita dell'energia su base “quasi-regolata”, attraverso partecipazione ad Aste o Ppa, che garantiranno maggiore stabilità dei nostri flussi e maggiore capacità di indebitamento a sostegno della crescita, nel rispetto del Rating Finanziario", ha aggiunto Merli, secondo cui, pur non fattorizzata nei numeri del piano, non potendosi al momento effettuare alcuna previsione al riguardo, “l’asset rotation degli impianti idro e termoelettrico, qualora si concretizzasse effettivamente, rappresenterebbe un’opportunità per un’ulteriore accelerazione nella crescita ed evoluzione verso un modello rinnovabile puro nel Wind & Solar", ha concluso.
Nonostante gli obiettivi ambiziosi e gli ottimi risultati del primo trimestre 2021, il titolo Erg, quotato a Piazza Affari, scambia attualmente in calo del 3,83% a 23,60 euro. Le vendite si sono infatti intensificate dopo che la società energetica ha reso noti i conti relativi ai primi tre mesi dell'anno, che hanno visto un utile netto di 63 milioni di euro, in aumento rispetto ai 52 milioni del primo trimestre 2020. I ricavi adjusted sono risultati pari a 280 milioni, in aumento di 3 milioni rispetto al primo trimestre 2020 (277 milioni) principalmente a seguito delle maggiori produzioni dell'idroelettrico e dell'incremento del valore unitario dell'incentivo in Italia. Questi effetti, ha spiegato la società, sono stati in gran parte compensati dalla riduzione della produzione dell'eolico all'estero e dal termine del primo decennio ad alta cogeneratività dell'impianto CCGT.
Il margine operativo lordo adjusted, al netto delle poste eccezionali, si è attestato a 161 milioni, in aumento di 4 milioni rispetto ai 156 milioni registrati nel primo trimestre 2020. L'indebitamento finanziario netto adjusted è risultato pari a 1.316 milioni, in diminuzione (123 milioni) rispetto al 31 dicembre 2020 (1.439 milioni). La variazione riflette principalmente il positivo flusso di cassa del periodo (156 milioni), in parte compensato dagli investimenti del periodo (33 milioni).
Erg ha alzato la guidance al 2021, rivedendo al rialzo di 10 milioni di euro la previsione del margine operativo lordo del 2021, in un intervallo ora compreso tra 490-510 milioni, e la stima degli investimenti di 50 milioni, nell'intervallo ora compreso tra 285-325 milioni al fine di includere la recente acquisizione in Svezia. Anche la stima sull'indebitamento finanziario netto è stata aumentata (+40 milioni) tra i 1.390 e i 1.490 milioni di euro.
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