Daniel Buren

Alessandro Celli

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dal 24 di aprile al 30 settembre

Pisogne, Lago d’Iseo ... eggià quella del Floating Piers:rolleyes:
il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad'Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren, invitato da Massimo Minini a interpretare lo spazio attraverso 4 grandi tele luminose.

Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica. Un nuovo spazio espositivo che promette di accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.
 

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Dal 1965 Daniel Buren ha ridotto la sua pittura a una serie di bande verticali, bianche e colorate, sempre larghe 8,7 cm.;)

Per l’artista, tali strisce alternate sono “uno strumento visivo”. “La striscia – dice – non è una mia invenzione, né una mia proprietà. Io la utilizzo soltanto”. Atto radicale, l’adozione di tale segno di carattere neutro e impersonale è in aperta contraddizione con la storia tradizionale dell’arte, al punto che Buren dichiara polemicamente di “non essere un pittore”.
Sviluppando ulteriormente il proprio intento critico, approfondisce la relazione tra l’opera e l’ambiente che la ospita.
 

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e rammento che partecipò a Documenta V curata da Szeemann nel '72, che ne affermano il prestigio nell'ambito dell'Arte Concettuale.OK!

sotto opera presso Galleria Nazionale, Roma
 

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Tract de Buren, Mosset, Parmentier et Toroni distribué comme invitation à leur manifestation le 3 janvier 1967 dans le cadre du "Salon de la Jeune Peinture", Musée d’art moderne de la Ville de Paris, Paris.

Puisque peindre c'est...
Puisque peindre c’est un jeu.
Puisque peindre c’est accorder ou désaccorder des couleurs.
Puisque peindre c’est appliquer (consciemment ou non) des règles de composition.
Puisque peindre c’est valoriser le geste.
Puisque peindre c’est représenter l’extérieur (ou l’interpréter, ou se l’approprier, ou le contester, ou le présenter).
Puisque peindre c’est proposer un tremplin pour l’imagination.
Puisque peindre c’est illustrer l’intériorité.
Puisque peindre c’est une justification.
Puisque peindre sert à quelque chose.
Puisque peindre c’est peindre en fonction de l’esthétisme, des fleurs, des femmes, de l’érotisme, de l’environnement quotidien, de l’art, de dada, de la psychanalyse, de la guerre au Viet-Nam.
NOUS NE SOMMES PAS PEINTRES.


Constatez-le, le 3 janvier 1967, 11, avenue du Président Wilson.
Paris, le 1er janvier 1967
Buren, Mosset, Parmentier, Toroni


per approfondire :
Daniel Buren
 

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da una sua intervista ....

Guardando ai suoi inizi: come nacquero le sue famose strisce verticali. E perché sempre 8,7 centimetri?


"All'epoca mi chiedevo: può esistere la pittura senza la narrazione, l'illustrazione, la figurazione, persino senza l'astrazione nel senso storico del termine? Un giorno, in un mercato parigino, mi sono imbattuto in un tessuto a strisce per materassi e cuscini. Ho iniziato a usarlo al posto della tela, poi invece che un supporto questo tessuto è diventato la parte essenziale del lavoro. A questo punto mi è diventato chiaro che l'opera esiste solo grazie al contesto.
Così, non trovando un atelier, mi sono detto: non perderci tempo, dedicati alla strada. Stampai il mio motivo a strisce su carta e iniziai a usarlo come un manifesto, incollandolo dove volevo.
La dimensione delle strisce è sempre la stessa, quella del tessuto che trovai al mercato: con questa misura rimangono distinguibili sia da lontano sia da vicino, senza effetto ottico — una qualità fisica molto importante per me."
 

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per Lory:flower:

so a cosa stai pensando:D
 

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Avevo letto, anche senza invito e ringrazio, se non altro come attenzione. Una volta si diceva darei un soldo per i tuoi pensieri, gratis prova ad indovinarlo tu. Le opzioni sono almeno tre. ;)

P.S. Certo che non ti faccio proprio dormire la notte! :p
 
dal 24 di aprile al 30 settembre

Pisogne, Lago d’Iseo ... eggià quella del Floating Piers:rolleyes:
il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad'Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren, invitato da Massimo Minini a interpretare lo spazio attraverso 4 grandi tele luminose.

Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica. Un nuovo spazio espositivo che promette di accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.

Molto bella questa istallazione...sperando che un'onda anomala causata dalla frana non la spazzi via!
 
Riporto su la discussione su Daniel Buren, tra i protagonisti del gruppo BMPT, a cui ho dedicato l’omonima discussione.

Nell’occasione, vi propongo il lavoro site-specific di Sylvie Fleury che fa riferimento a Buren e che è ancora visibile fino al 15 gennaio nella mostra personale dell’artista ginevrina al Lingotto di Torino.
Qui di seguito un particolare del lavoro ed il pannello della mostra:


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