Crypto art

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Tuo padre era poco ferrato in materia. I primi tagli (attese) come scrivi tu, seguirono i buchi e dopo più di un decennio.

C'era tutto il tempo per capire .

Ero troppo piccolo al tempo dei buchi...in ogni caso vedi tu di non fare lo stesso errore...i tuoi figli, se ne hsi, potrebbero dire di aver avuto un padre...poco ferrato in materia.
 
@leiris discutere non significa avere sempre ragione... se non siamo d'accordo con te pace, non ti pare?
 
@leiris ottimo allora continuiamo con la discussione :)

Stiamo parlando come diceva @Loryred qualche post fa di un aggiornamento del mezzo espressivo e fin qui ci siamo direi! Oltretutto una produzione artistica che possa esistere solo nel virtuale (come la video arte), ma anche semplicemente un'immagine digitale e' di per se' molto interessante.
Anziché quadri attaccati alle pareti bisognerà immaginarsi schermi, ma ci siamo eccome... forse non ci piacerà del tutto, ma direi che i tempi sono maturi. Anche perché su Marte o sulla Luna non porteremo una tela...

Ora bisogna trovare produttori di contenuto (artisti) che sfruttino al meglio il nuovo mezzo e mettano anche una struttura concettuale di base... e qui per ora, ahimè, vedo pochino.

Se l'aggiudicazione monstre funzionerà come elemento attrattivo per ispirare una nuova generazione di artisti ne sarei più che felice.
Mi permetto solo di ricordare, come ho fatto qualche post addietro, che le cripto currency oggi sono spesso sinonimo di money laundry... e questo mi terrorizza..arte nuova per vecchi vizzi :D
 
Ultima modifica di un moderatore:
Penso, e parlo per me, che sia molto difficile il passaggio alla smaterializzazione di ció che appartiene da sempre alla nostra quotidianità. Inoltre quali criteri determinano la qualità di queste opere? E di questi artisti. Sono davvero tante le problematiche in gioco, ma ciò non ci induce ad un aprioristico rifiuto di tutto ciò, almeno questo è il parere.
 
Con disintermediazione intendevo la possibilità per l'artista di autopromuoversi, nella musica mi pare piuttosto assodato, ed anche in questo caso come per Banksy e in certa misura mi pare anche nella street art si rientra nel circuito tradizionale con la mostra in galleria o il passaggio in asta.

Il punto è dov'è il contenuto artistico? Nella provocazione, nel pacchetto "artista-opera" come avviene per influencer e youtuber, concetto non nuovo utilizzato dai performer, nell'opera stessa e con che limite, dal più banale ad es. il poter ottenere con un algoritmo che elabora l'immagine infinite opere uniche, fino al reale significato di opera d'arte.
Per questo ho messo in contrapposizione arte e informatica, l'arte parte da una concezione e l'algoritmo diventa il mezzo/strumento di lavoro e di espressione o si parte da contenuti artistici prodotti da altri come nel Rembrandt e l'algoritmo elabora e riassembla questi contenuti per realizzare un nuovo risultato?!
 
Molto interessante il tuo argomentare!
 
Penso, e parlo per me, che sia molto difficile il passaggio alla smaterializzazione di ció che appartiene da sempre alla nostra quotidianità. Inoltre quali criteri determinano la qualità di queste opere? E di questi artisti. Sono davvero tante le problematiche in gioco, ma ciò non ci induce ad un aprioristico rifiuto di tutto ciò, almeno questo è il parere.

sulla smaterializzazione di un'opera sono perfettamente d'accordo:yes::yes:, per un concettuale come me è libidine allo stato puro:D

certo che a questi livelli vien da pensare se un un file, per 69 milioni di euro si definisce con un trasferire da un conto ad un altro conto una paccata di soldi altro non è che un modo per rendere legale un trasferimento di denaro:cool::censored::cool:, Christie's aiuta;);)
 

Grazie adesso ne sappiamo qualcosa in più e in estrema sintesi dovremmo comprare:
- un lavoro digitale (un file)
- multiplo a 500-600 esemplari
- pagarlo 1500 €uro (non oso pensare i pezzi unici)
- di un artista sconosciuto
- che una settimana prima faceva il creativo in un'agenzia pubblicitaria.

Permettetemi di avere qualche dubbio :mmmm:
 
Grazie adesso ne sappiamo qualcosa in più e in estrema sintesi dovremmo comprare:
- un lavoro digitale (un file)
- multiplo a 500-600 esemplari
- pagarlo 1500 €uro (non oso pensare i pezzi unici)
- di un artista sconosciuto
- che una settimana prima faceva il creativo in un'agenzia pubblicitaria.

Permettetemi di avere qualche dubbio :mmmm:

il mondo è pieno di polli e questi nuovi crypto artist cercano di sfruttare il momento sperando che più gente abbocchi.....è chiaro che non si diventa artisti da un momento all'altro ma l'intervista per come è stata condotta sembrerebbe accreditare questo "miracolo" invece di mettere sull'attenti chi volesse spendere anche solo 500 o 1.000 € per un multiplo tirato in centinaia o miglia di copie: è qui che si nasconde la furbata....tanto costa solo 500-1000 € che vuoi che sia!

così fantomatici ed improbabili artisti si arricchiscono alle spalle dei soliti ingenui boccaloni....
 
Ragazzi, le opere NFT, decontestualizzate dal settore in cui sono nate, hanno poco e nullo significato.
La comprensione di esse non può non passare il filtro della conoscenza della blockchain e co.
E' una questione enormemente complessa.
 
Perplesso.

A me non sembra che si acquisti (benché in cripto) un'opera d'arte, ma solo un certificato di proprietà (benché registrato sulla blockchain) di qualcosa che è replicabile all'infinito senza sforzo.

In cosa differisce l'esperienza di chi acquisterà quest'opera Wrapped MoonCats #1306 - Wrapped MoonCatsRescue | OpenSea rispetto a tutti quelli che non cliccheranno "Buy Now"?
 
[...]
E' una proprietà senza possesso fisico, come fosse un pò l'acquisto del diritto di immagine, non so se rendo l'idea.
[...]

A me sembra meno del diritto di immagine.
Il diritto di immagine impedisce a chi non possiede quel diritto di esercitarlo, mentre il gattino qui https://opensea.io/assets/0x7c40c393dc0f283f318791d746d894ddd3693572/1306 posso guardarlo, scaricarlo, stamparlo e rimirarmelo a piacimento, senza alcuna penalizzazione data dal mio status di "non-proprietario".

Facciamo finta, per un'attimo, che esista un dispositivo capace di duplicare, con la facilità di un copia-incolla, qualsiasi oggetto, un clone identico fino all'ultima molecola, fino all'ultimo atomo, fino all'ultimo quark.
Che senso avrebbe pagare milioni (in crypto) per il certificato di proprietà (scolpito nella blockchain) per la Gioconda di cui ho già due o tre cloni in giro per casa, che, peraltro, resterebbero esattamente gli stessi cloni dopo l'acquisto?

Non so, non mi convince.
 
A me sembra meno del diritto di immagine.
Il diritto di immagine impedisce a chi non possiede quel diritto di esercitarlo, mentre il gattino qui Wrapped MoonCats #1306 - Wrapped MoonCatsRescue | OpenSea posso guardarlo, scaricarlo, stamparlo e rimirarmelo a piacimento, senza alcuna penalizzazione data dal mio status di "non-proprietario".

Facciamo finta, per un'attimo, che esista un dispositivo capace di duplicare, con la facilità di un copia-incolla, qualsiasi oggetto, un clone identico fino all'ultima molecola, fino all'ultimo atomo, fino all'ultimo quark.
Che senso avrebbe pagare milioni (in crypto) per il certificato di proprietà (scolpito nella blockchain) per la Gioconda di cui ho già due o tre cloni in giro per casa, che, peraltro, resterebbero esattamente gli stessi cloni dopo l'acquisto?

Non so, non mi convince.

Il punto è che se lo compri puoi venderlo
 
Il punto è che se lo compri puoi venderlo

Questo si, l'uso investimento lo capisco.

E' come arte che non mi convince.
Perché pure un quadro è un'investimento, o una vecchia radio del 1932, o un'antica moneta rara.
Però sono anche oggetti il cui possesso gratifica i proprietari appassionati di quadri, radio vintage, e antiche monete rare.

Un appassionato di numismatica, mica colleziona Bitcoin?
 
Credo occorra tenere distinti contenuto artistico e transazione finanziaria con conseguente funzione "lavatrice" di risorse accumulate con modalità opache che è e resta un pb.

Dal lato possesso/fruizione dell'opera anche nell'arte tradizionale abbiamo registrato un'evoluzione ormai ampiamente sdoganata e con una propria collocazione, dal multiplo alla fotografia, alla testimonianza + elaborati di varia natura nelle performance o in Christo, al possesso di titoli/quote di opere condivise commercializzabili, un po' come avviene per i certificati bianchi.

Penso che il tutto passi per una "accettazione collettiva" del tipo di arte e di come viene prodotta al di là delle mode passeggere. Sull'esito in asta a me ancora sorprendono i conigli di Koons e le mucche di Hirst! Vedremo ora che l'autore misterioso ha raggiunto la tranquillità economica per dedicarsi alla sola arte come saprà evolversi.
 
Indietro