TOP NEWS ITALIA: B.Mps in calo alla vigilia della scadenza del lock-up del Tesoro
19/02/2024 18:20 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Mancano ormai poche ore alla scadenza del periodo di lock up, ovvero i 90 giorni in cui il governo si e'' impegnato a non vendere ulteriori azioni del Monte dei Paschi dopo che, lo scorso 20 novembre, ha collocato sul mercato una prima quota pari al 25% del capitale, incassando circa 920 milioni di euro. Ora nelle mani del ministro Giancarlo Giorgetti restano 494.176.269 azioni, pari al 39,23% di Mps. IL TESORO FESTEGGIO'' CESSIONE PRIMA QUOTA Il Mef - come del resto tutto il resto del Governo Meloni - ha festeggiato l''avvio della privatizzazione della banca piu'' antica del mondo, rivendicando un traguardo che nessuno prima di loro era riuscito a raggiungere. Il pacchetto di azioni era stato collocato a 2,92 euro, un prezzo superiore di quasi il 50% rispetto alla sottoscrizione dell''aumento di capitale del novembre 2022, pari a 2 euro. Eppure facendo tutti i conti, la plusvalenza di circa 290 milioni si deve confrontare con i 1,8 miliardi investiti dal Tesoro fino ad oggi. Oggi il titolo ha chiuso a 3,485 euro in ribasso dell''1,11%. MPS PRONTA A UNA NUOVA FASE E'' pur vero, pero'', che dall''ultimo aumento di capitale le condizioni della banca sono cambiate radicalmente. I conti del 2023 hanno battuto tutte le attese, con un utile netto superiore ai 2 miliardi e, dopo 13 anni, e'' tornato un dividendo cash, in anticipo di due anni rispetto agli obiettivi del piano. Il risultato dell''esercizio supera i 1,344 miliardi attesi dagli analisti e risulta ancora piu'' sorprendente se lo si confronta con la perdita di 178 milioni del 2022. Siena torna cosi'' a remunerare i propri soci: la proposta del cda e'' di 0,25 euro per azione, per un monte dividendi di 315 milioni di euro. Positivo anche l''andamento borsistico. Dal 20 novembre scorso il titolo, che oggi chiude la seduta in flessione dell''1,02% a 3,488 euro, ha guadagnato in soli tre mesi oltre il 14%, toccando un massimo a 3,736 euro. NOTIZIE POSITIVE DAL FRONTE LEGALE In autunno e'' poi arrivata la sentenza di assoluzione degli ex vertici della banca. L''esito della causa contro Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, che si aggiunge a quello su Giuseppe Mussari e Antonio Vigni e alle vittorie in sede civile contro le richieste del fondo Alken da 450 milioni, potrebbe consentire alla banca di liberare accantonamenti legati al rischio legale per almeno 200 milioni di euro, secondo le ultime stime. Ma la cifra e'' destinata a crescere perche'' sui 2,9 miliardi di euro di richieste di danni, un miliardo e'' rappresentato da cause civili e costituzioni di parte civile nel procedimento Profumo-Viola, e il resto sono reclami o richieste stragiudiziali. LOVAGLIO APERTO A M&A NEL SETTORE Alla vigilia della scadenza del lock up non si possono poi dimenticare le recenti dichiarazioni dell''ad Luigi Lovaglio al Corriere della Sera. "Il consolidamento sarebbe un passo importante nella direzione di essere piu'' competitivi", spiegava il ceo, citando le dimensioni relativamente contenute dei grandi gruppi bancari del Paese. " chiaro che Mps e'' in grado al pari di altre banche di proseguire nella crescita anche da sola, ma penso che il processo di consolidamento sia inevitabile e utile. solo una questione di tempo".
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