Ma sono morti di più quelli curati dai medici a casa o quelli che hanno seguito i consigli dei virologi?
Se avessero seguito il protocollo messo a punto da Remuzzi e di alcuni medici sul territorio, con la somministrazione di antinfiammatori nella fase precoce della malattia, si sarebbero ridotte le giornate di ospedalizzazione del 90%, e di conseguenza avremmo potuto evitare decine di migliaia di morti. Nei primi due mesi di pandemia tutti brancolavano nel buio, ma poi alcuni medici validi hanno sperimentato con efficacia il trattamento con vari farmaci antinfiammatori. Si è poi capito che l'aggravamento dei sintomi del COVID era dovuto a un disordine del sistema infiammatorio. Ma nessuno dei criminali al governo ha pensato di modificare i protocolli di tachipirina e vigile attesa, anzi, hanno reso la vita impossibile a chi osava curare i pazienti, specialmente dopo l'introduzione del vaccino.
Speranza, con il suo protocollo tachipirina e vigile attesa, approvato senza alcuna validità scientifica con l'avallo criminale del comitato tecnico scientifico, è corresponsabile della morte di tantissime persone. Burioni, Bassetti, Galli e gli altri buffoni che passavano tutto il loro tempo in TV a irridere e criminalizzare quei pochi medici di base che andavano a curare le persone a casa, contrapponendo il vaccino ai trattamenti sanitari, andrebbero perseguiti a norma di legge e come minimo radiati immediatamente dall'albo.
E' il momento di fare piazza pulita, e invece ovviamente nessuno si prende la responsabilità di aver consapevolmente preso provvedimenti che hanno portato a decine di migliaia di morti in più. La devono pagare. E questo senza considerare i gravissimi danni da vaccino, ma quello è un altro capitolo.
"...Early treatment according to the proposed recommendation regimen almost completely prevented the need for hospitalisation due to a progression to more severe illness (two of 90 patients), compared with patients in the control cohort who were treated according to their family physician’s assessments (13 of 90 patients). This result translated into a reduction of over 90% in the overall number of days of hospital stay and related treatment costs... "
https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(22)00433-9/fulltext