Nuova MPS senior 2026 euro 1,875% XS2270393379

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Non so perchè ma nella mia view invece stanno ripetendo lo schema delle Banche Venete, ovvero:

1) Teatrino di volerla salvare con vari ADC che poi non bastano mai fino all'ultimo che non va a buon fine;
2) ECB brutta e cattiva che vuole aumenti di capitale sempre più corposi;
3) All'ultimo secondo si emana DL con il quale si vende perimetro ad 1 euro a Banca di dimensioni necessarie ad assorbire il colpo;
4) MPS viene messo in LCA (liquidazione coatta amministrativa) con conseguente scomparsa del marchio;
5) Stato garantisce il pagamento degli oneri per l'integrazione compresi i 4.000 esuberi;
6) Gli NPL rimangono nella LCA assieme a SUB e questa volta vediamo dove vanno a finire le SENIOR;
Motivo del mio pensiero?
- Attuale prezzo azioni che sta andando a zero;
- ADC senza anchor investor, solo lo Stato si è detto disponibile (Generali è uscita);
- Piccoli azionisti consci del rischio intrinseco delle azioni;
- Dalle Sub nessun contenzioso chi le ha comprate era a conoscenza dei rischi;
- Dalle Senior poco probabili i contenziosi visto che sono riservate a clientela professionale e tagli da 100k (poche controparti le hanno in mano);
- Lo Stato perde quanto di sua competenza ma mette la parola fine ad un problema durato troppi anni;
Ora dobbiamo aspettare la scadenza del Senior 10 luglio 2022, se viene rimborsato o meno, potrebbe essere la chiave di volta (magari come per le Banche Venete un giorno prima della scadenza del Bond Junior esce decreto legge per la vendita ad ISP).
In caso contrario dobbiamo aspettare la decisione dell'ECB in merito all'ADC e sulla proroga della scadenza per l'uscita dello Stato.
Poi dobbiamo vedere come va l'ADC e solo se va a buon fine forse le nostre Senior che hanno scadenza 2026 sono salve.
Ovviamente tutto IMHO.
Saluti

Faranno aucap e se non trovano il 36% che manca (lo stato ha già GARANTITO la partecipazione), piallano le sub.
Non a caso, le sub quotano molto basse perchè scontano già probabile haircut (Carige suona familiare?).
Ricordo che le sub sono 1,75mld e la parte scoperta dell'aucap è 900mln
La sub 2028 quota 59, non un numero a caso

Tranquillo che la senior del 10 luglio la pagano senza il minimo problema, anche perchè non conta nel capitale di vigilanza
 
Non so perchè ma nella mia view invece stanno ripetendo lo schema delle Banche Venete, ovvero:

1) Teatrino di volerla salvare con vari ADC che poi non bastano mai fino all'ultimo che non va a buon fine;
2) ECB brutta e cattiva che vuole aumenti di capitale sempre più corposi;
3) All'ultimo secondo si emana DL con il quale si vende perimetro ad 1 euro a Banca di dimensioni necessarie ad assorbire il colpo;
4) MPS viene messo in LCA (liquidazione coatta amministrativa) con conseguente scomparsa del marchio;
5) Stato garantisce il pagamento degli oneri per l'integrazione compresi i 4.000 esuberi;
6) Gli NPL rimangono nella LCA assieme a SUB e questa volta vediamo dove vanno a finire le SENIOR;
Motivo del mio pensiero?
- Attuale prezzo azioni che sta andando a zero;
- ADC senza anchor investor, solo lo Stato si è detto disponibile (Generali è uscita);
- Piccoli azionisti consci del rischio intrinseco delle azioni;
- Dalle Sub nessun contenzioso chi le ha comprate era a conoscenza dei rischi;
- Dalle Senior poco probabili i contenziosi visto che sono riservate a clientela professionale e tagli da 100k (poche controparti le hanno in mano);
- Lo Stato perde quanto di sua competenza ma mette la parola fine ad un problema durato troppi anni;
Ora dobbiamo aspettare la scadenza del Senior 10 luglio 2022, se viene rimborsato o meno, potrebbe essere la chiave di volta (magari come per le Banche Venete un giorno prima della scadenza del Bond Junior esce decreto legge per la vendita ad ISP).
In caso contrario dobbiamo aspettare la decisione dell'ECB in merito all'ADC e sulla proroga della scadenza per l'uscita dello Stato.
Poi dobbiamo vedere come va l'ADC e solo se va a buon fine forse le nostre Senior che hanno scadenza 2026 sono salve.
Ovviamente tutto IMHO.
Saluti

Toccare le senior avrebbe una ricaduta su tutto il sistema bancario italiano.
Nell peggiore delle ipotesi faranno adc con lo stato che sottoscrive la sua quota e 1.750 convertite.
 
la senior 24 in area di yield al 10% mi attira parecchio....
 
Non so perchè ma nella mia view invece stanno ripetendo lo schema delle Banche Venete, ovvero:

1) Teatrino di volerla salvare con vari ADC che poi non bastano mai fino all'ultimo che non va a buon fine;
2) ECB brutta e cattiva che vuole aumenti di capitale sempre più corposi;
3) All'ultimo secondo si emana DL con il quale si vende perimetro ad 1 euro a Banca di dimensioni necessarie ad assorbire il colpo;
4) MPS viene messo in LCA (liquidazione coatta amministrativa) con conseguente scomparsa del marchio;
5) Stato garantisce il pagamento degli oneri per l'integrazione compresi i 4.000 esuberi;
6) Gli NPL rimangono nella LCA assieme a SUB e questa volta vediamo dove vanno a finire le SENIOR;
Motivo del mio pensiero?
- Attuale prezzo azioni che sta andando a zero;
- ADC senza anchor investor, solo lo Stato si è detto disponibile (Generali è uscita);
- Piccoli azionisti consci del rischio intrinseco delle azioni;
- Dalle Sub nessun contenzioso chi le ha comprate era a conoscenza dei rischi;
- Dalle Senior poco probabili i contenziosi visto che sono riservate a clientela professionale e tagli da 100k (poche controparti le hanno in mano);
- Lo Stato perde quanto di sua competenza ma mette la parola fine ad un problema durato troppi anni;
Ora dobbiamo aspettare la scadenza del Senior 10 luglio 2022, se viene rimborsato o meno, potrebbe essere la chiave di volta (magari come per le Banche Venete un giorno prima della scadenza del Bond Junior esce decreto legge per la vendita ad ISP).
In caso contrario dobbiamo aspettare la decisione dell'ECB in merito all'ADC e sulla proroga della scadenza per l'uscita dello Stato.
Poi dobbiamo vedere come va l'ADC e solo se va a buon fine forse le nostre Senior che hanno scadenza 2026 sono salve.
Ovviamente tutto IMHO.
Saluti

anch'io penso che piallano le sub, però penso anche che salvino le senior
fare un adc di 800 mln senza anchor investor su una banca come mps e in questo momento è impossibile.
 
anch'io penso che piallano le sub, però penso anche che salvino le senior
fare un adc di 800 mln senza anchor investor su una banca come mps e in questo momento è impossibile.

Anche in condizioni normali sarebbe stato proibitivo

Tutte le sub quotano tra i 55 e i 60 con un haircut implicito di 40.

40%*1.75bn fa 700mln, quello che servirà probabilmente degli 800mln togliendo qualche aficionado e qualche possibile adesione spintanea tipo Anima
 
Anche in condizioni normali sarebbe stato proibitivo

Tutte le sub quotano tra i 55 e i 60 con un haircut implicito di 40.

40%*1.75bn fa 700mln, quello che servirà probabilmente degli 800mln togliendo qualche aficionado e qualche possibile adesione spintanea tipo Anima

esatto
non a caso Generali ha mollato metà della sua quota la scorsa settimana
 
Ultima modifica:
«Sulla possibilità che una fusione non escluda un partner estero, come ha rilevato mesi fa lo stesso ministro dell'economia Daniele Franco, Lovaglio afferma che "Mps è una banca che può esprimere un gran valore nel sistema bancario italiano e anche su scala europea. Il piano è compatibile con un progetto industriale valido, che sia nell'interesse del territorio, valorizzi il marchio e riservi la giusta attenzione al capitale umano di talento su cui la nostra banca può contare".» (FOL)

quindi stavolta a 1 euro la cedono a Bnp o CA?
 
«Sulla possibilità che una fusione non escluda un partner estero, come ha rilevato mesi fa lo stesso ministro dell'economia Daniele Franco, Lovaglio afferma che "Mps è una banca che può esprimere un gran valore nel sistema bancario italiano e anche su scala europea. Il piano è compatibile con un progetto industriale valido, che sia nell'interesse del territorio, valorizzi il marchio e riservi la giusta attenzione al capitale umano di talento su cui la nostra banca può contare".» (FOL)

quindi stavolta a 1 euro la cedono a Bnp o CA?

Che ci frega purché non tocchino le senior va bene tutto

Cedessero a CA volano sopra 100...
 
MILANO - Mps non rispetta i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili fissati dall'Unione Europea e in gergo tecnico denominati Mrel (minimum requirement for own funds and eligible liabilities). E per questo motivo si trova nell'impossibilità di svolgere alcune attività, da quella di cosiddetto "market making" che serve ad assicurare liquidità sui mercati alle proprie obbligazioni non subordinate (senior), passando per la distribuzione di dividendi agli azionisti fino al pagamento di bonus e incentivi ai lavoratori oltre un certo limite.

La vicenda emerge tra le righe della semestrale dell'istituto senese, che svela appunto che, al 30 giugno 2022, "la banca, su base consolidata, presenta un temporaneo breach", ossia di fatto sfora i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili Mrel. E questi ultimi, come precisa la stessa semestrale di Mps, rappresentano quel cuscinetto che "serve ad assicurare che, in caso di applicazione del bail-in, ci siano passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di Capitale primario di classe 1 previsto per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa". Tale mancato rispetto dei requisiti Mrel, aggiunge Montepaschi, è "riconducibile al rinvio al 2022 dell’esecuzione dell’aumento di capitale e all’assenza nel corso del 2021 di emissioni di Mrel eligible", vale a dire di titoli che possano essere conteggiati all'interno del medesimo cuscinetto, come per esempio le obbligazioni subordinate Additional Tier 1 o AT1.

Lo sconfinamento comporta tutta una serie di conseguenze. In primo luogo, precisa la semestrale di Mps, "la banca non ha potuto ottenere l’autorizzazione preventiva a operare come 'market maker' sui propri senior bond", ossia sulle proprie obbligazioni non subordinate, e perciò, già dal primo di gennaio del 2022, il gruppo di Rocca Salimbeni e le sue controllate "hanno sospeso tale operatività".

Di più. Con una decisione del 2 maggio scorso, il Single resolution board (Srb) dell'Unione bancaria europea ha imposto alla banca tutta una serie di divieti, a cominciare dalla distribuzione di dividendi agli azionisti e dal pagamento di cedole su strumenti AT1. Va detto che già il piano industriale al 2026 presentato a fine giugno dall'amministratore delegato, Luigi Lovaglio, prevede per Mps il ritorno al dividendo solo a partire dal bilancio del 2025. Quanto alle obbligazioni subordinate AT1, che come detto concorrono alla composizione del cuscinetto Mrel, non sembra che al momento Montepaschi ne abbia in circolazione. E questo aiuta anche a comprendere perché la coperta dello stesso cuscinetto sia risultata corta, al punto da determinare il mancato rispetto dei requisiti Mrel.

Infine, Mps non può "assumere obblighi di pagamento di retribuzioni variabili o di benefici pensionistici discrezionali o pagamento di retribuzioni variabili a fronte di impegni assunti quando il requisito combinato di riserva di capitale non era rispettato". E quest'ultimo divieto vale per il superamento "dell’ammontare massimo distribuibile in relazione al Mrel".

La semestrale di Mps fa comunque sapere che lo sconfinamento sui requisiti Mrel "è destinato a rientrare con l’esecuzione dell’aumento di capitale previsto dal piano industriale 2022-2026". L'ad Lovaglio, alla fine di giugno, aveva ipotizzato che la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi si sarebbe potuta concretizzare nel quarto trimestre del 2022, quando cioè si sarà ormai insediato il nuovo governo italiano. Va, infatti, ricordato che il ministero dell'Economia, che ha in portafoglio il 64% della banca senese, si è già impegnato a fare la propria parte nell'ambito dell'operazione, quindi per una cifra di 1,6 miliardi.

La semestrale di Mps aggiunge poi che "le strategie di funding", e quindi di reperimento di risorse, "del gruppo si pongono, tra l’altro, l’obiettivo di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie pubbliche – il soddisfacimento dei requisiti Mrel. Tali strategie sono definite in coerenza con i piani strategici del gruppo e, in tal senso, la loro declinazione operativa troverà piena definizione nelle more che giunga a termine il processo autorizzativo del piano industriale 2022-2026, attualmente in corso con Bce" conclude la banca.
(Repubblica 16/8)

BG a TT,
cosa ne pensate di questo?
Ne eravate già a conoscenza?
 
MILANO - Mps non rispetta i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili fissati dall'Unione Europea e in gergo tecnico denominati Mrel (minimum requirement for own funds and eligible liabilities). E per questo motivo si trova nell'impossibilità di svolgere alcune attività, da quella di cosiddetto "market making" che serve ad assicurare liquidità sui mercati alle proprie obbligazioni non subordinate (senior), passando per la distribuzione di dividendi agli azionisti fino al pagamento di bonus e incentivi ai lavoratori oltre un certo limite.

La vicenda emerge tra le righe della semestrale dell'istituto senese, che svela appunto che, al 30 giugno 2022, "la banca, su base consolidata, presenta un temporaneo breach", ossia di fatto sfora i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili Mrel. E questi ultimi, come precisa la stessa semestrale di Mps, rappresentano quel cuscinetto che "serve ad assicurare che, in caso di applicazione del bail-in, ci siano passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di Capitale primario di classe 1 previsto per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa". Tale mancato rispetto dei requisiti Mrel, aggiunge Montepaschi, è "riconducibile al rinvio al 2022 dell’esecuzione dell’aumento di capitale e all’assenza nel corso del 2021 di emissioni di Mrel eligible", vale a dire di titoli che possano essere conteggiati all'interno del medesimo cuscinetto, come per esempio le obbligazioni subordinate Additional Tier 1 o AT1.

Lo sconfinamento comporta tutta una serie di conseguenze. In primo luogo, precisa la semestrale di Mps, "la banca non ha potuto ottenere l’autorizzazione preventiva a operare come 'market maker' sui propri senior bond", ossia sulle proprie obbligazioni non subordinate, e perciò, già dal primo di gennaio del 2022, il gruppo di Rocca Salimbeni e le sue controllate "hanno sospeso tale operatività".

Di più. Con una decisione del 2 maggio scorso, il Single resolution board (Srb) dell'Unione bancaria europea ha imposto alla banca tutta una serie di divieti, a cominciare dalla distribuzione di dividendi agli azionisti e dal pagamento di cedole su strumenti AT1. Va detto che già il piano industriale al 2026 presentato a fine giugno dall'amministratore delegato, Luigi Lovaglio, prevede per Mps il ritorno al dividendo solo a partire dal bilancio del 2025. Quanto alle obbligazioni subordinate AT1, che come detto concorrono alla composizione del cuscinetto Mrel, non sembra che al momento Montepaschi ne abbia in circolazione. E questo aiuta anche a comprendere perché la coperta dello stesso cuscinetto sia risultata corta, al punto da determinare il mancato rispetto dei requisiti Mrel.

Infine, Mps non può "assumere obblighi di pagamento di retribuzioni variabili o di benefici pensionistici discrezionali o pagamento di retribuzioni variabili a fronte di impegni assunti quando il requisito combinato di riserva di capitale non era rispettato". E quest'ultimo divieto vale per il superamento "dell’ammontare massimo distribuibile in relazione al Mrel".

La semestrale di Mps fa comunque sapere che lo sconfinamento sui requisiti Mrel "è destinato a rientrare con l’esecuzione dell’aumento di capitale previsto dal piano industriale 2022-2026". L'ad Lovaglio, alla fine di giugno, aveva ipotizzato che la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi si sarebbe potuta concretizzare nel quarto trimestre del 2022, quando cioè si sarà ormai insediato il nuovo governo italiano. Va, infatti, ricordato che il ministero dell'Economia, che ha in portafoglio il 64% della banca senese, si è già impegnato a fare la propria parte nell'ambito dell'operazione, quindi per una cifra di 1,6 miliardi.

La semestrale di Mps aggiunge poi che "le strategie di funding", e quindi di reperimento di risorse, "del gruppo si pongono, tra l’altro, l’obiettivo di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie pubbliche – il soddisfacimento dei requisiti Mrel. Tali strategie sono definite in coerenza con i piani strategici del gruppo e, in tal senso, la loro declinazione operativa troverà piena definizione nelle more che giunga a termine il processo autorizzativo del piano industriale 2022-2026, attualmente in corso con Bce" conclude la banca.
(Repubblica 16/8)

BG a TT,
cosa ne pensate di questo?
Ne eravate già a conoscenza?

penso che con questo aucap va a posto tutto quanto Mrel compreso

e poi via con le aggregazioni tra banche ( Mps , Bpm etc ...), chè siamo già in ritardo
 
"(omissis) Sul fronte Mps in quest’ultimo periodo, dopo l’autorizzazione della Commissione europea che ha accettato nel luglio scorso la richiesta del Mef di prolungare il termine per la ristrutturazione e l’uscita dello Stato dal capitale della banca, è stato raggiunto un accordo con il sindacato sui 3.500 esuberi e fissata l’assemblea straordinaria per il 15 settembre quando gli azionisti saranno chiamati a dare il via libera all’aumento di capitale di 2,5 miliardi. Uno snodo importante la cui realizzazione è strettamente legata al buon esito dell’aumento di capitale sul quale si regge tutto il piano industriale. La ricapitalizzazione vede allargarsi la base del consorzio di garanzia con quattro nuovi ingressi tra cui Barclays e Santander.


La banca si è liberata di altri crediti deteriorati per oltre 900 milioni, sebbene siano arrivati quasi 2 miliardi di nuove richieste stragiudiziali, anche se quest’ultime sono ritenute estremamente dubbie dalla banca, tali quasi da non giustificare degli accantonamenti. Profitti comunque in discesa con 27,2 milioni e un differenziale negativo rispetto al 2021 dell’86,5% quando l’utile era stato di 202 milioni. Prosegue però il piano e il percorso avviato dal nuovo AD Luigi Lovaglio per verificare e dimostrare se sarà possibile un nuovo inizio per la più antica banca europea ed essere in grado di camminare sulle proprie gambe. (omissis)"

(Il Sussidiario 17/8/2022)
 
B.Mps: il tesoro nascosto (MF)
Oggi 08:40 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Le valutazioni di borsa sono da diversi anni una nota dolente per il comparto bancario italiano. Gran parte degli istituti quota infatti al di sotto del valore del patrimonio netto e negli ultimi mesi l''inversione di tendenza della politica monetaria europea non ha migliorato particolarmente il quadro. Il caso del Montepaschi e'' particolarmente significativo. Non solo la banca senese controllata dal Tesoro, scrive MF, capitalizza a piazza Affari appena 409 milioni rispetto a un patrimonio netto di 5 miliardi di euro, ma i numeri espressi dal mercato sono inferiori perfino al portafoglio immobiliare. Come segnala la relazione semestrale appena pubblicata, Rocca Salimbeni ha da poco compiuto una valutazione dell''intero stock che, alla fine di giugno, era composto da 1.123 asset di cui 705 strutture a uso strumentale, 262 ad uso investimento e 142 a destinazione mista. Il valore di mercato del portafoglio complessivo e'' stato stimato complessivamente in 2,05 miliardi di euro, con una svalutazione minimale di 29,9 milioni. Tradotto: gli immobili di proprieta'' di Rocca Salimbeni valgono quasi cinque volte la capitalizzazione della banca. Nel dettaglio le perizie sono state redatte in modalita'' full per 188 immobili rientranti nel perimetro (ossia il 16,7% del totale) e sulla base di analisi in modalita'' desktop per i restanti immobili (cioe'' l''83,3%). Il dato e'' significativo anche perche'' negli ultimi anni il patrimonio immobiliare di Siena si e'' ridotto in misura consistente. Tra i commitment concordati con la Commissione Europea nell''ambito della ricapitalizzazione precauzionale del 2017 c''era infatti anche un programma di dismissioni nel settore real estate. Nel dettaglio, oltre alla chiusura del Consorzio Perimetro (perfezionata nel 2019), nell''arco di piano era prevista la dismissione di immobili di proprieta'' per un controvalore di 500 milioni. red/lab
 
Toccare le senior avrebbe una ricaduta su tutto il sistema bancario italiano.
Nell peggiore delle ipotesi faranno adc con lo stato che sottoscrive la sua quota e 1.750 convertite.

Buongiorno,
scusa il disturbo… non so neppure se sei ancora della partita, vorrei solo condividere con te la view aggiornata sulla vicenda MPS visti gli attuali sviluppi.
Tra le seguenti ipotesi che io ad oggi vedo attuabili:
1) Realizzazione dell’ADC a mercato (64% Stato restante 36% privati tra cui AXA e Anima)
2) Realizzazione dell’ADC con coinvolgimento dei Subordinati (burder sharing) in quota da definire
3) Mancata realizzazione dell’ADC e nuova strada da percorrere (esempio Banche Venete: good and bad bank con coinvolgimento di quali SF?)
4) Bail in con il coinvolgimento di tutti gli asset > ai 100k
Io per il momento vorrei rimanere ancorato ai primi due punti ma le notizie, lo scenario macro economico, l’andamento del titolo non mi fanno presagire nulla di buono ed a questo proposito mi domando fino a quando dovremmo ballare (fino all’ultimo giorno dell’ADC?).

Come ultima cosa, una volta che sarà completato l'ADC a mercato, secondo te vale la pena di entrare con un secondo lotto sempre sulle senior con scadenza più breve della 2026?
Grazie del tempo che vorrai dedicarmi ed ovviamente il tutto senza nessuna responsabilità ma solo per uno scambio di opinioni.
Grazie e distinti saluti.
 
Buongiorno,
scusa il disturbo… non so neppure se sei ancora della partita, vorrei solo condividere con te la view aggiornata sulla vicenda MPS visti gli attuali sviluppi.
Tra le seguenti ipotesi che io ad oggi vedo attuabili:
1) Realizzazione dell’ADC a mercato (64% Stato restante 36% privati tra cui AXA e Anima)
2) Realizzazione dell’ADC con coinvolgimento dei Subordinati (burder sharing) in quota da definire
3) Mancata realizzazione dell’ADC e nuova strada da percorrere (esempio Banche Venete: good and bad bank con coinvolgimento di quali SF?)
4) Bail in con il coinvolgimento di tutti gli asset > ai 100k
Io per il momento vorrei rimanere ancorato ai primi due punti ma le notizie, lo scenario macro economico, l’andamento del titolo non mi fanno presagire nulla di buono ed a questo proposito mi domando fino a quando dovremmo ballare (fino all’ultimo giorno dell’ADC?).

Come ultima cosa, una volta che sarà completato l'ADC a mercato, secondo te vale la pena di entrare con un secondo lotto sempre sulle senior con scadenza più breve della 2026?
Grazie del tempo che vorrai dedicarmi ed ovviamente il tutto senza nessuna responsabilità ma solo per uno scambio di opinioni.
Grazie e distinti saluti.

guarda per me anche se la l'adc non andasse in porto le senior non verrebbero toccate , fatta questa premessa e visto le tante opportunità che oggi offre il mercato io non andrei a comprarli un secondo lotto di mps ma comprerei altro esempio intesa senior , unicredit senior , mediobanca senior , oppure punterei su qualche bond subordinato generali .

saluti
 
guarda per me anche se la l'adc non andasse in porto le senior non verrebbero toccate , fatta questa premessa e visto le tante opportunità che oggi offre il mercato io non andrei a comprarli un secondo lotto di mps ma comprerei altro esempio intesa senior , unicredit senior , mediobanca senior , oppure punterei su qualche bond subordinato generali .

saluti

Concordo su tutto tranne che su secondo lotto

A 80 adesso rende di più di generali ( premesso che di generali ho 2 lotti ) siamo all'8% netto un enormità considerando che c'è stato al 68%
 
Aumento blindato, cuscinetto sub mantenuto

Oggi si dovrebbe volare
 
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