questa decisione penalizza i titoli del settore finanziario con un alto yield tra cui appunto questo ....
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Banca FarmaFactoring conferma l'impegno a distribuire il dividendo sul bilancio 2019 non appena le condizioni regolamentari lo consentiranno, e in ogni caso non prima del primo gennaio 2021, termine in cui scade il divieto delle autorità di vigilanza fissato per far fronte alla crisi del Covid-19. Nel frattempo l'istituto, nel comunicare i conti al 30 settembre, ha detto che il dividendo sul 2020 verrà determinato in conformità con la politica di remunerazione del gruppo. Sulla base dell'elaborazione condotta sui dati AcomeA da MF-Milano Finanza del 7 novembre, il dividend yield a valere sugli utili 2019 del gruppo è del 10,4% a cui si aggiunge l'11% riferito alla cedola attesa sui conti 2020.
Quanto al bilancio, nei nove mesi del 2020 l'utile netto rettificato è rimasto sostanzialmente stabile anno su anno a 59,9 milioni di euro rispetto a 60,6 milioni dello stesso periodo 2019. Il cost/income ratio rettificato è aumentato al 43% (40% nei nove mesi 2019). Le rettifiche sui crediti sono state 2,8 milioni (900 mila euro lo scorso anno), il che ha incrementato il coverage ratio delle sofferenze dal 75% di fine 2019 all'81% di fine settembre 2020. Il costo del rischio annualizzato è stato di 10 punti base nei nove mesi rispetto a 1 punto base nel 2019, che include l'impatto sull'Ifrs 9 del Covid-19 derivante dal mutato scenario macroeconomico.
Sia il margine di interesse rettificato sia il margine di intermediazione rettificato sono cresciuti del 4% su base annua, rispettivamente a 134 e 138 milioni. I costi operativi sono stati pari a 69 milioni, il 10% in più sui nove mesi 2019. Il Cet1 ratio è del 12% (rispetto a un requisito Srep 2020 di 7,85%) con un Total Capital ratio di 16,5%, ben oltre rispetto al 15% target della società per la politica dei dividendi e al requisito Srep 2020 del 12,05%. I volumi di credito acquistati ed erogati nel periodo sono stati pari a 3,851 miliardi, +25%. A fine settembre i crediti netti verso la clientela sono saliti del 3% su base annua 3,683 miliardi. L'acquisizione e la fusione con Depobank sono attese per il primo trimestre 2021 dopo l'ok di Banca Italia e Bce. (riproduzione riservata)