L' interessante storia di Bonifiche Ferraresi

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L’interessante storia di Bonifiche Ferraresi


Nella compagine sociale Vecchioni ha fatto entrare diversi imprenditori di spicco, da Ocrim a Farchioni a Inalca. Cremonini lo sta utilizzando per macellare i bovini. Coi Consorzi non si sa cosa stia facendo. Riporto l'articolo del Corriere Economia dove si riportava una notizia molto interessante che però il mercato non sembra avere prezzato ancora.

Bonifiche ferraresi mette d’accordo i consorzi e pensa alla svolta con la ricapitalizzazione - Corriere.it

"Bonifiche Ferraresi inaugura il nuovo centro direzionale per la Toscana a Santa Caterina in Valdichiana e si prepara a lanciare l’aumento di capitale da 150 milioni, operazione per la quale il consiglio ha ricevuto delega in luglio. Il gruppo, che con 7 mila ettari di superficie coltivabile rappresenta la più grande azienda agricola italiana (e l’unica quotata in Borsa del settore in Occidente) potrebbe essere alla vigilia di un salto dimensionale. L’occasione può essere proprio la ricapitalizzazione che dovrebbe partire con un board da mettere in calendario entro metà ottobre. Il progetto, secondo quanto è stato possibile raccogliere anche nel corso della cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato azionisti, rappresentati delle associazioni agricole, istituzioni e banche, prevederebbe l’acquisizione del controllo da parte di Bonifiche Ferraresi di una nuova società costituita ad hoc dai sei principali Consorzi agrari che presentano un valore delle produzione pari a circa 1,3 miliardi.

Secondo queste ipotesi, che non vengono commentate da Bonifiche, il gruppo agroindustriale guidato da Federico Vecchioni, che si è prefisso di essere un hub per il settore del nostro Paese, realizzerebbe una svolta significativa.
In linea sotto il profilo strategico con il percorso compiuto da quando, nel 2014, un gruppo di soci istituzionali, industriali e agricoli, ha rilevato con un’Opa il 60% di Bonifiche Ferraresi da Banca d’Italia azionista di maggioranza dal 1942 della società costituita nel 1871. Da allora, cambiando il modello di business conservativo che aveva caratterizzato la gestione precedente, il gruppo è passato anche attraverso acquisizioni da 9 milioni di fatturato agli 85 previsti per fine 2018, con investimenti complessivi che, compreso il prossimo aumento di capitale, raggiungono quota 500 milioni. Nel frattempo il gruppo si è articolato in una holding quotata, Bf, che controlla Bonifiche Ferraresi e altre società, e si è arricchita la platea degli azionisti. In particolare nel settembre 2015 hanno deciso di investire in Bonifiche i Consorzi agrari e nel 2017 è entrata nel capitale Cdp equity, che oggi con il 19,9% è il secondo socio dopo la Fondazione Cariplo che detiene il 21,8%. Altri azionisti di rilievo sono Carlo De Benedetti, Sergio Dompé, la famiglia Gavio, Bios Line, Farchioni olii, il gruppo Cremonini, i mulini Ocrim, la Popolare di Cortona. Un club che raccoglie investitori istituzionali e finanziari ma anche operativi appartenenti alla filiera agroalimentare. «Dalla genomica allo scaffale», ha sottolineato ieri Vecchioni riassumendo così la missione dell’azienda durante l’inaugurazione del centro nato dalla ristrutturazione della prima delle leopoldine, case coloniche che risalgono ai tempi del granduca Leopoldo di Toscana."

Questo passaggio è fondamentale per fare di BF la nuova Ferruzzi.

PROGETTO FUSIONE CONSORZI-BONIFICHE FERRARESI SI INCEPPA SUL CONSORZIO NORD EST. CHE VOTA CONTRO. PRANDINI: FUGHEREMO OGNI DUBBIO, PROGETTO VA AVANTI - Agricolae
 
Si muove....e con volumi....bella rottura grafica...
 
che spettacolo....tornata alla base con 2 spicci :clap:
 
Buondì..sta arrivando la conferma della rottura di ieri sul grafico :cool:
 
Buongiorno

...ieri negli ultimi 5 minuti grandi spazzate...vediamo oggi...
 
Interessante....proseguono le spazzate.....dove chiuderà il settimanale?
 
Dopo una prima riunione saltata nelle scorse settimane, oggi si è svolto il consiglio di Terre Padane è, a quanto è dato sapere, ci sarebbe subito stata maretta. In particolare i consiglieri lombardi (di Milano e Pavia) avrebbero chiesto al presidente Marco Crotti di esprimersi chiaramente sull’aggregazione. In quattro, non soddisfatti delle risposte ricevute, avrebbero abbandonato il consiglio. I sei consiglieri piacentini rimasti a questo punto avrebbero votato all’unanimità affossando definitivamente l’ipotesi della fusione.

Il consiglio di Terre Padane boccia il progetto di fusione fra consorzi | PiacenzaOnline
 
Giornata importantissima per l'azionariato:

https://www.1info.it/PORTALE1INFO/P...oneinfo&data=2020&filetype=comunicati&titolo=

PERFEZIONATA L’OPERAZIONE CON ESECUZIONE DIFFERITA, COMUNICATA CONINTERNAL DEALING DEL 24/10/2019, RELATIVA ALL’ACQUISTO DI AZIONI B.F. S.p.A.POSSEDUTE DA AUTOSPED G S.p.A. e AURELIA S.r.l.

2,55 euro....9.164.000 azioni ad ARUM

https://www.1info.it/PORTALE1INFO/P...oneinfo&data=2020&filetype=comunicati&titolo=

PERFEZIONATA L’OPERAZIONE CON ESECUZIONE DIFFERITA, COMUNICATA CONINTERNAL DEALING DEL 2/03/2020, RELATIVA ALLA VENDITA FUORI MERCATO DI AZIONIB.F. S.p.A. A JCI CAPITAL LIMITED . SI PRECISA CHE IN DATA 27/04/2020 E’ STATOSOTTOSCRITTO TRA ARUM E JCI UN ACCORDO MODIFICATIVO DEI QUANTITATIVI E DELPREZZO RELATIVI ALLA SUDDETTA OPERAZIONE COME DA ULTIMO COMUNICATA CONINTERNAL DEALING DEL 2/03/2020 (ANZICHE’ N. 5.000.000 AZIONI BF SPA AL PREZZO DIEURO 2,73 CAUDAUNA SONO STATE VENDUTE DA ARUM A JCI N. 2.807.018 AZIONI BFSPA A EURO 2,85 CADAUNA).

Qui invece ARUM gira a JCI Capital meno azioni ma a prezzo più alto...
 
che spettacolo...
 

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https://www.1info.it/PORTALE1INFO/Pdf/Pdf?pdf=86808_oneinfo&data=2020&filetype=documenti&titolo=

COVID 19
Alla fine di febbraio 2020 si è verificata nel nostro Paese un’improvvisa impennata del numero dei soggetti contagiati dal virus denominato 19-nCoV (più comunemente detto “Coronavirus”), che in precedenza aveva interessato in maniera più marcata la Cina ed altri paesi del Sud-Est Asiatico. Allo stato attuale permangono forti incognite sull'impatto che la diffusione del virus potrebbe determinare in futuro a livello globale. L’11 marzo 2020, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che il Covid-19, la malattia causata dal Coronavirus, ha ormai assunto le caratteristiche di pandemia.

Potenziali impatti sul business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica
Al momento della redazione di questa Relazione i nostri stabilimenti stanno operando a pieno regime, nel rispetto delle disposizioni normative introdotte dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (i “Decreti”) che si sono susseguiti in questi ultimi giorni, anche per far fronte alle impreviste esigenze di generi di prima necessità che si sono manifestate nei primi giorni di diffusione del contagio in Italia e all’Estero. Dal momento che il Gruppo opera nel settore alimentare, attività definita nei Decreti come essenziale, non si prevede che la produzione subisca alcun fermo.
La Direzione sta costantemente monitorando l’evolversi della situazione, e per il momento sta focalizzando i propri sforzi nel fronteggiare il contingente incremento della domanda di prodotti alimentari che ha conseguentemente fatto consuntivare un incremento del volume d’affari.
 
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