Terna - il superbot dell'investitore n. 5

TERNA, CDA NOMINA DONNARUMMA AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE

void image (Teleborsa) - Riunito oggi sotto la presidenza di Valentina Bosetti, il neoeletto Consiglio di amministrazione di Terna ha nominato all'unanimità amministratore delegato e direttore generale della Società Stefano Antonio Donnarumma, che si è dimesso dalla carica di ad dell'Acea.

Il Consiglio – fa sapere la Società in una nota – "ha approvato l'assetto dei poteri, attribuendo alla presidente Bosetti il compito istituzionale di rappresentare la società, guidare e dirigere i lavori del consiglio, in coordinamento con l'amministratore delegato". A Donnarumma "sono stati conferiti, in linea con l'assetto precedente, tutti i poteri per l'amministrazione della società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto o mantenuti dal consiglio nell'ambito delle proprie competenze".

Sulla base delle dichiarazioni rese dagli amministratori il Cda "ha accertato in capo a tutti i consiglieri la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa per il gestore del sistema di trasmissione dell'energia elettrica, e il possesso dei requisiti di onorabilità e l'assenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità".

Il Consiglio ha, inoltre, provveduto alla ricostituzione dei Comitati interni già istituiti provvedendo alla nomina dei Componenti in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina.

(TELEBORSA) 18-05-2020 08:35
 
Crolla la domanda di energia elettrica, ma è boom della produzione da fotovoltaico (+26,9%)

Redazione Finanza
21 maggio 2020 - 17:22

MILANO (Finanza.com) Nel mese di aprile la domanda di elettricità in Italia è stata di 19,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 17,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore, rimarca Terna, è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto ad aprile dello scorso anno. La riduzione dei consumi registrata risente dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -18,2%.

La domanda del primo quadrimestre del 2020 risulta in flessione del 7,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati la variazione è pari a -8,4%. A livello territoriale la variazione tendenziale di aprile 2020 è risultata ovunque negativa: -20,3% al Nord, -16% al Centro e -11,2% al Sud.

Ad aprile la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 95,9% con produzione nazionale e per la quota restante (4,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 47% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (19,4 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-10,8%) rispetto ad aprile 2019. In crescita le fonti di produzione geotermica (+1,1%), idroelettrica (+10,4%) e fotovoltaica (+26,9%); in flessione le fonti eolica (-14,3%) e termoelettrica (-21,4%).
 
Crolla la domanda di energia elettrica, ma è boom della produzione da fotovoltaico (+26,9%)

Redazione Finanza
21 maggio 2020 - 17:22

MILANO (Finanza.com) Nel mese di aprile la domanda di elettricità in Italia è stata di 19,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 17,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore, rimarca Terna, è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto ad aprile dello scorso anno. La riduzione dei consumi registrata risente dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -18,2%.

La domanda del primo quadrimestre del 2020 risulta in flessione del 7,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati la variazione è pari a -8,4%. A livello territoriale la variazione tendenziale di aprile 2020 è risultata ovunque negativa: -20,3% al Nord, -16% al Centro e -11,2% al Sud.

Ad aprile la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 95,9% con produzione nazionale e per la quota restante (4,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 47% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (19,4 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-10,8%) rispetto ad aprile 2019. In crescita le fonti di produzione geotermica (+1,1%), idroelettrica (+10,4%) e fotovoltaica (+26,9%); in flessione le fonti eolica (-14,3%) e termoelettrica (-21,4%).


Qualcuno mi spiega perchè nonostante questi dati il titolo continua ad essere su valutazioni alte?
 
L'avvio dei lavori dell’elettrodotto Bisaccia-Deliceto non sostiene Terna in borsa

Il cavo tra Campania e Puglia è finalizzato a sfruttare al meglio la produzione eolica. Verrà completato nel 2021. Inoltre, secondo Quotidiano Energia, Terna ha aperto le procedure per l'assegnazione del servizio di interrompibilità istantanea da 460 MW dopo la breve sospensione a causa del lockdown​

di Francesca Gerosa 27/05/2020 09:25


L'avvio dei lavori sul cavo elettrico tra Puglia e Campania per consentire un miglior utilizzo delle energie rinnovabili non sostiene il titolo Terna in borsa, in calo al momento dello 0,45% a quota 5,788 euro. Secondo Quotidiano Energia, Terna ha avviato i lavori di costruzione del cavo elettrico Bisaccia-Deliceto, che collegherà le due province di Avellino (Campania) e Foggia (Puglia).

Il cavo, una linea elettrica a 380 kilovolt che avrà una lunghezza totale di circa 35 km (di cui circa 19 in Campania e 16 in Puglia), è fondamentale per la connessione delle energie rinnovabili dal Sud poiché consentirà un miglior utilizzo dell'energia proveniente dai parchi eolici al confine tra le due regioni. I lavori dovrebbero essere completati nel 2021.

Inoltre, sempre secondo Quotidiano Energia, Terna ha aperto le procedure per l'assegnazione del servizio di interrompibilità istantanea da 460 MW dopo la breve sospensione a causa del lockdown imposto per contenere l'epidemia da Covid-19. Per giugno l'operatore di sistemi di trasmissione (TSO) fornisce 454 MW nell'area del continente e 6 MW in Sicilia. Per il periodo giugno-dicembre 6 MW sono disponibili solo nel Continente. Mediobanca Securities stamani ha confermato il rating neutral e il target price a 6,20 euro sul titolo Terna.
 
Qualcuno mi spiega perchè nonostante questi dati il titolo continua ad essere su valutazioni alte?

Utility: per settore non si teme crollo da Covid, ripresa in 2022

MILANO (MF-DJ)--Le utility hanno risentito della crisi generata dalla pandemia da Covid-19 ma l'impatto c'e' stato. L'anno in corso sara' di transizione e per vedere un ritorno alla crescita bisognera' aspettare il 2022. E' quanto emerge da una indagine condotta da Agici e presentata nel Webinar "Coronavirus e Utilities: cosa abbiamo imparato su operativita' e strategie". Entrando nel dettaglio, la domanda di energia, a partire dal lockdown (8 marzo) ha registrato un calo importante che ha raggiunto il suo picco a meta' aprile quando si e' registrato un -30% dei consumi. Con l'allentamento delle misure restrittive c'e' stata una ripresa che e diventata piu' forte a maggio. "Siamo ancora sotto lo scenario pre lockdown ma c'e' stato un recupero importante. Ora il calo si attesta a -11%", ha spiegato Marco Carta, ceo di Agici. Parallelamente dalla ricerca emerge che c'e' stato anche un calo dei prezzi dell'energia. La diminuzione e' stata importante e in questo momento i prezzi continuano ad essere molto bassi. Dopo l'allentamento del lockdown i prezzi stanno continuando a scendere; una inversione di tendenza ci sara' ma non nell'immediato. Per quanto riguarda il gas, a seguito del lockdown si e' registrato un crollo importante, intorno al 30%. Questo calo e' coinciso anche con lo spegnimento dei riscaldamenti condominiali. Le misure restrittive hanno influito anche sui prezzi anche se il trend di progressiva discesa dei prezzi viene da lontano ed e' stato spinto, per esempio, dall'entrata di nuovi player e dall'uso piu' diffuso delle energie rinnovabili. "Il calo e' andato avanti anche a maggio con 6,9 euro per kilowattora. Per il futuro alcuni pensano addirittura che i prezzi saranno negativi, forse ' poco probabile ma e' possibile che ci sia un'altra riduzione dei prezzi", ha spiegato Carta. A livello di settore, le utility hanno visto un impatto immediato dal Covid che ha riguardato l'operativita' e la gestione da remoto di asset. Sul fronte degli investimenti si e' registrato un ritardo (nella maggior parte dei casi) e qualche cancellazione a causa delle incertezze del momento. Per quanto riguarda poi le prospettive della ripresa, quest'anno e' previsto un calo; una ripresa piu' o meno forte il prossimo anno e una crescita nel 2022Sulle prosettive della ripresa: come variera' la produzione del settore ed e' previsto un calo quest'anno e una ripresa piu' o meno forte il prossimo e una crescita nel 2022. Resta qualche incertezza sul tema delel rinnovabiliperche' si teme che le risorse pubbliche vengano destinate ai settori che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi come per esempio il turismo. In termini generali cio' che emerge e' che il settore delle utility e' stato colpito dal Covid ma in modo meno pesante rispetto agli altri. "Non si teme un crollo, gli investimenti verranno solo rimandati e c'e' una certa fiducia sulla ripresa per il prossimo anno. Le aziende chiedono un sostegno alla domanda e un aiuto negli investimenti infrastrutturali. C'e la consapevolezza che nulla sara' come prima e che il settore cambiera' pelle. E' becessario che si continui a investire sulla tecnologia e che il governo operi per uno snelimento burocratico", ha concluso Carta.. lab laura.bonadies@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS

27/05/2020 13:07
 
Qualcuno mi spiega perchè nonostante questi dati il titolo continua ad essere su valutazioni alte?

terna insieme ad enel e snam rete gas è un titolo che piace molto ai risparmiatori, perchè genera sempre utili in ogni situazione e
di conseguenza tiene la quotazione
 
terna insieme ad enel e snam rete gas è un titolo che piace molto ai risparmiatori, perchè genera sempre utili in ogni situazione e
di conseguenza tiene la quotazione

Aggiungerei che terna è quasi un monopolio naturale...
 
volumi in asta di chiusura

Buonasera,

qualcuno mi sa spiegare come mai i volumi in asta di chiusura di Terna sono sempre così elevati?

per es oggi su 6.8 Milioni scambiati, quasi 1.8 milioni in asta di chiusura...

grazie
 
Aggiungerei che terna è quasi un monopolio naturale...

....che dà i dividendi allo stato...e quindi, se casca un traliccio, non rischia nulla....

ergo, monopolio sicuro su businnes altrettanto sicuro...che vuoi di più dalla vita?
 
Buonasera,

qualcuno mi sa spiegare come mai i volumi in asta di chiusura di Terna sono sempre così elevati?

per es oggi su 6.8 Milioni scambiati, quasi 1.8 milioni in asta di chiusura...

grazie

secondo me incominciano ad essere "sistemazioni" pre stacco del div ... ... lo stesso sta accadendo su snam ;-)
 
secondo me incominciano ad essere "sistemazioni" pre stacco del div ... ... lo stesso sta accadendo su snam ;-)

thanks...
cmq su Terna è molto diffuso, lo vedi anche a gennaio... trn.jpg
 
Ecco le utilities favorite dal Recovery Pakage Europeo

Le misure di finanziamento collegate agli investimenti green, a detta di Equita, sono un boost per Enel, Erg, Falck, Terna. Acea per la distribuzione elettrica. Hera per la circular economy. E lo sviluppo dell'idrogeno potrebbe essere un catalyst positivo per Snam, in misura minore per Italgas​

di Francesca Gerosa 28/05/2020 13:25


Indicazioni interessanti per il settore rinnovabili dal Recovery Pakage Europeo. Nessuna allocazione diretta di incentivi, ma il documento stabilisce criteri fondamentali per l'allocazione delle risorse finanziarie a sostegno dell'economia. Tra le misure introdotte, la creazione del fondo Next Generation Ue da 750 miliardi di euro dei quali 560 miliardi sotto forma di sussidi e prestiti (Recovery and Resilience Facility) prioritariamente destinati agli investimenti.

Un maxi piano di rilancio che dovrà avere come priorità le tematiche green e digitali. In particolare il piano proposto dalla Commissione europea prevede di recuperare parte delle risorse necessarie, mediante la tassazione delle emissioni di CO2 che la Germania ha già deciso di introdurre dal prossimo anno nel settore dell'edilizia e dei trasporti. Prevede una tassazione sui proventi delle multinazionali digitali oltre a una plastic tax e si assicura un'elevata quota alla lotta all'emergenza climatica alla quale verrà destinato ben più del 25% dei fondi. Un indirizzo coerente con il Green Deal europeo.

Partendo dalla considerazione che il Green Deal genererà l'1% di pil creando 1 milione di posti di lavoro e investimenti pari a 595 miliardi per anno (470 miliardi per la green transition e 125 miliardi per la digital transformation), il documento introduce i seguenti criteri, elencati in sintesi da Equita in una nota di oggi: in primo luogo, il Green Deal viene considerato come la strategia di crescita europea. Le misure europee saranno destinate a priorizzare i capex green e il 25% del budget Ue supporterà investimenti sul clima.

In secondo luogo, le prossime proposte europee introdurranno target di riduzione delle emissioni più ambiziosi al 2030 (50-55% riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, GhG, dal 40%). In terzo luogo, le proposte europee saranno indirizzate a sbloccare investimenti in tecnologie pulite come res, energy storage, idrogeno pulito, batterie, carbon capture e infrastrutture.

In quarto luogo, oltre alla alleanza sulle batterie verrà creata anche una strategia e un'alleanza sull'idrogeno. Quinto, la produzione di veicoli per il trasporto a zero emissioni verrà accelerata e l'Ue supporterà l'installazione di 1 milione di punti di ricarica. Infine, un meccanismo di tassazione alle frontiere contro il carbon leakage verrà introdotto nel 2021.

"Le misure di finanziamento collegate agli investimenti green sono, a nostro avviso, un boost significativo per il settore rinnovabile", ha osservato Equita che vede maggiori esposizioni per Enel, Erg, Falck, Terna (investimenti nella rete). Mentre per la distribuzione elettrica è esposta Acea (40% dell'ebitda) e in misura minore Iren e A2A. Invece Hera, aggiunge la sim, è esposta sull'economia circolare.

Al contempo, ha proseguito Equita, lo sviluppo dell'idrogeno potrebbe essere un catalyst positivo per Snam, in misura minore per Italgas. Tra i titoli esposti a investimenti in transizione energetica e industriale, economia circolare, clima, mobilità sostenibile e digitalizzazione un altro analista segnala tra i suoi favoriti: Enel, A2A, Erg, Inwit, Reply, SeSa, Salcef, Saes Getters, Txt, LuVE
 
TERNA, AL VIA PROCEDIMENTO PER RIASSETTO RETE ELETTRICA DI TERAMO E PESCARA

Realizzare un sistema elettrico rinnovato e moderno, in grado di garantire maggiore resilienza della rete, qualità e sicurezza del servizio, coprendo adeguatamente il crescente fabbisogno energetico dovuto allo sviluppo sociale e industriale dell'area. Questo l'obiettivo del piano di intervento per il riassetto della rete elettrica di Teramo e Pescara. In seguito all'avvio del procedimento autorizzativo da parte del ministero dello Sviluppo Economico Terna ha pubblicato l'avviso con l'elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate dalla costruzione di nuove opere.

Il piano di interventi, del valore di circa 20 milioni di euro – fa sapere Terna in una nota – renderà, in particolare, più efficiente la dorsale adriatica 132 kV, e permetterà di realizzare un nuovo assetto della rete che alimenta la città di Pescara.

Le opere previste dal piano porteranno anche importanti benefici all'ambiente perché, – si legge nella nota – a fronte della realizzazione di circa 14 km di elettrodotto in cavo interrato, con nuova tecnologia che lo rende ecologicamente sostenibile, sarà possibile demolire 12 km di vecchi elettrodotti aerei e dismettere 4 km di elettrodotti interrati, permettendo così di restituire circa 40 ettari di territorio interessato da infrastrutture elettriche ormai vetuste.

Gli interventi relativi al riassetto della rete elettrica interesseranno i Comuni di Pescara, Montesilvano, Città Sant'Angelo e Spoltore, quest'ultimo coinvolto soltanto dalle demolizioni.

I cittadini, e in particolare i proprietari delle particelle interessate dalle nuove opere, – spiega Terna – possono prendere visione del progetto presso il ministero dello Sviluppo Economico, il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i Comuni interessati dagli interventi e Terna Rete Italia. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione dell'avviso, è possibile anche presentare osservazioni scritte ai sopra citati Ministeri e, per conoscenza, a Terna Rete Italia.

(TELEBORSA) 08-06-2020 03:37
 
Terna: 1,5 mld per rete elettrica Veneto

ROMA (MF-DJ)--Terna, in seguito all'avvio del procedimento autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico dell'intervento di razionalizzazione della rete elettrica tra Malcontenta e Fusina dello scorso 26 maggio, pubblichera' domani l'avviso contenente l'elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate dalle opere, situate nei Comuni di Venezia e Mira. I cittadini, e in particolare i proprietari delle particelle interessate dalle opere, possono prendere visione del progetto in formato elettronico presso il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i Comuni di Venezia e Mira. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione dell'avviso, e' possibile anche presentare osservazioni scritte ai sopracitati Ministeri e, per conoscenza, a Terna. L'investimento relativo, del valore di circa 190 milioni di euro, permettera' di aumentare l'efficienza del sistema elettrico regionale, informa una nota. Il progetto prevede lo sviluppo e il riassetto degli elettrodotti a 132, 220 e 380 kV nel tratto compreso dalla Centrale termoelettrica Enel Palladio di Fusina fino a ovest della Strada Statale Romea. Le attivita' in programma comprendono la realizzazione di un nuovo collegamento a 380 kV dalla Centrale di Fusina alla Stazione Elettrica Fusina 2, l'interramento di 24 Km di linee elettriche con conseguente eliminazione di oltre 21 km di elettrodotti e 89 sostegni, l'ampliamento della Stazione Elettrica Fusina 2 e la ricostruzione della Stazione Elettrica Malcontenta. Complessivamente, gli interventi consentiranno di liberare oltre 53 ettari di territorio. L'intervento, che comprende anche l'interramento degli elettrodotti aerei oggi esistenti nell'area del cosiddetto Vallone Moranzani, fa parte del piu' ampio piano di riassetto della rete elettrica tra Venezia e Padova, come previsto nel Protocollo d'Intesa sottoscritto il 21 gennaio 2019 da Terna e Regione del Veneto. Il Piano di Sviluppo di Terna prevede, nei prossimi anni, un investimento di 1,5 mld di euro finalizzati a garantire una maggiore efficienza e resilienza delle infrastrutture elettriche venete. Tra i principali interventi: il completamento della razionalizzazione tra Venezia e Padova che comprende anche il nuovo elettrodotto in cavo interrato tra Dolo e Camin, la nuova stazione elettrica di Volpago del Montello con riassetto rete associato, la razionalizzazione della rete elettrica nella Media Valle del Piave e la conclusione del nuovo collegamento in cavo interrato tra Cortina e Auronzo di Cadore. Proseguira', inoltre, la sperimentazione relativa all'utilizzo della rete elettrica regionale ai fini del monitoraggio ambientale del territorio, frutto di uno specifico accordo siglato da Terna con la Regione del Veneto il 18 febbraio 2020. La Societa' ha sviluppato e installato in Veneto un sistema integrato di sensoristica avanzata, composto da circa 500 dispositivi IoT (Internet of Things) sulle proprie reti, che consentira' la raccolta e l'analisi real-time di informazioni utili alla maggiore efficienza e flessibilita' del sistema elettrico regionale. I dati raccolti potranno essere messi a fattor comune con Arpav e Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo, per favorire la predittivita' di fenomeni emergenziali. gug (fine) MF-DJ NEWS

18/06/2020 15:56
 
Il comparto delle utility sotto pressione oggi, in particolare le due che oggi hanno staccato la cedola.

Il nostro titolo sta lasciando sul terreno il 3,17% in questo momento, tenendo conto dell'importo della cedola netta di 0,122322 euro.
 
adesso -6% :'(
mi pare un po' eccessiva come reazione post-stacco.
Comunque la trend-line (per ora) non mi sembra compromessa
up!
 
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