Franco Zuanetto

LIBERISMO
legno gommapiuma cartapesta peluche cm 155.48.18
2006

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AUTORITRATTO CON PUBBLICO
acrilico su tela cm 70.60
2020

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BONAVVENTURA
acrilico su tela cm 120.145
2007

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EVEN
acrilico e smalto su tela cm 130.100
2007

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E’ possibile che una serie di quadri rimasti incompiuti dal Giorgione a causa della morte, siano stati finiti dalla sapiente mano del Tiziano (e poi ripresi da Artista?)
:):p Ciao!! e complimenti.

In "Concerto Campestre” 1510 ca Giorgione fa dello sfondo quasi il soggetto del quadro, tanto è rifinito, sia nei dettagli del fogliame, sia nella scelta della colorazione e delle forme compositive che ne vengono esaltate.
E’ interessante vedere come ogni gruppo o personaggio è sottolineato nella sua forma dalle linee degli elementi paesaggistici: I tre personaggi al centro, assumono la forma di un triangolo, come appunto la costruzione alle loro spalle che, cromaticamente si risolve invece in modo asimmetrico.

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Interessante la contrapposizione cromatica paesaggistica che individua due fasce distinte, ocra e verde, che si intersecano in un punto decentrato a sinistra dando profondità e movimento al tutto.
Lo stesso principio è il presupposto composito con cui è rappresentata la ninfa sulla sinistra. Intenta a procurasi acqua presso la vasca, assume la stessa posizione verticale dell’albero scuro alle sue spalle ma si contrappone a questo col suo colore chiaro.

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Infine le due fronde degli alberi che quasi si toccano sulla sinistra, sono così dettagliate da attirare lo sguardo e tendono a creare, con l’incrocio in basso delle due colline, un rombo che incornicia in verità il niente!
Ma riescono a mantenere viva l’attenzione dello spettatore perfino in quel settore di tela dove non c’è azione e l’unico protagonista è il paesaggio vuoto.
 
M ERDAVIGLIA
acrilico su tela cm 120.145
2007

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CITAAZIONE
acrilico su tela cm 120.145
2007

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Per chi non vuol cedere all'ironia e non riesce a superare le paure...
:):p Ciao!! e complimenti.

Nel 1844 il The Philadelphia Dollar Newspaper pubblicò un racconto di Edgar Allan Poe intitolato “The Premature Burial”, le esequie premature.
Vi si descrive una paura piuttosto diffusa all’epoca – da cui lo stesso Poe era affetto –, che prese poi il nome di tafofobia.
Essere sepolti vivi a causa di uno stato prolungato di coma o catalessi.

A descrivere la tafofobia fu per la prima volta nel 1891 uno psichiatra italiano, Enrico Morselli nell’articolo “Sulla dismorfofobia e sulla tafefobia, due forme non ancora descritte di Pazzia con idee fisse”.

Nel 1868 a Franz Vester di Newark fu concesso un brevetto per una bara ultrasicura, progettata per funzionare dopo la sepoltura e che, in sostanza perfezionava il sistema ideato in precedenza da Taberger, portando alla massima efficacia il sistema della campanella (vedi immagine).
Pare che l’espressione salvato dalla campana derivi da questo complesso marchingegno.

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ITALIOPOLI
acrilico su tela cm 120.145
2007

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PAVLOV
acrilico e smalto su tela cm 120.145
2007

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Dal russo Pavlov al robota ceco può essere un attimo...
:):p Ciao!! e complimenti.

Ps, ma i robot sono sempre più intelligenti. :D

Robota «lavoro», con cui lo scrittore cèco Karel Čapek denominava gli automi che lavorano al posto degli operai nel suo dramma R.U.R. nel '20

Nel'42 Asimov pubblica il Circolo vizioso, ambientato sul pianeta Mercurio.
I protagonisti della storia sbarcati sul pianeta, hanno a disposizione un robot per recuperare del selenio.

Il robot, anziché estrarlo, vi gira intorno canticchiando canzoni senza senso.
Il pozzo esala monossido di carbonio, dannoso per il robot: questi, pur essendo programmato per obbedire agli esseri umani, tenta anche di salvaguardare la propria esistenza, rispettando le tre regole che passeranno alla storia come leggi della robotica.

1. Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva un danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché tale autodifesa non contrasti con la Prima o con la seconda legge.

Asimov-Robots.jpg
 
SENZA TITOLO
acrilico e smalto su tela cm 145.120
2007

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MANGIARE
acrilico su tela cm 145.120
2007

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SPIEGANTE (FLUXSUS)
acrilico su tela cm 70.60
2020

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Per i complimenti mi concentro su un dettaglio...
:):p Ciao!!

Dipinto da Dürer nel 1502, il “Feldhase”, come viene chiamato in tedesco, è l'acquarello più importante presente nella vasta pinacoteca del Museo Albertina di Vienna.
Una lepre dipinta con una precisione quasi fotografica, vero e proprio simbolo della bravura di Dürer, la cui capacità di osservazione non è mai più stata eguagliata.

Tra le particolarità:

Nell’occhio destro viene riflessa una finestra e l’ombra dà su un pavimento rialzato.

Ha fatto da modello per i primi coniglietti di cioccolato, è il prototipo del coniglietto pasquale.

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IL POPOLO E' SORANO
acrilico su tela cm 145.120
2007

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