Buon risparmio gestito vale sempre la pena vendere e passare a ETF
Salve, chiedo un consiglio a chi è più esperto di me.
Da qualche anno ho attivato un servizio di risparmio gestito con banca Fideuram. Questa scelta è stata fatta per motivi di ignoranza in materia di investimento e la possibilità di appoggiarsi a consulente onesto.
Per chiarire meglio la mia situazione dico che non ho alcun costo che mi penalizza. Nessun costo di ingresso/uscita, performance o diavolerie nascoste. Anche i fondi sono stati scelti con cura tra quelli che lavorano bene/molto vicini agli indici di riferimento.
Gli unici costi che sostengo sono di acquisto/vendita. Costi fissi propri delle case dei fondi. Quei 10/20 euro a movimento max.
Ora dopo varie letture ho potuto capire che la scelta migliore per gestire il proprio denaro è il fai da te tramite etf. Si compone un portafoglio più o meno aggressivo secondo le proprie esigenze di rischio/sicurezza e lo si tiene più o meno per sempre.
La scelta del fai date con ETF ti garantisce prestazioni ottimali perchè l'indice è quasi sempre imbattibile per i fondi. Anzi di solito fanno ben peggio...
I costi di acquisto e vendita per etf sono leggermente inferiori (con buoni conti Homebanking)ai fondi. Tutto di guadagnato.
Vengo alla domanda a cui fatico a rispondere.
Una volta che la gestione patrimoniale è in piedi da anni e guadagna, vale sempre la pena vendere tutto e ricostruire la stessa cosa tramite EFT? Questo per aspirare a un rendimento superiore grazie all'ETF che lavora come l'indice?
Faccio un esempio pratico.
1)Ho investito 100 euro in un fondo e dopo qualche anno il mio capitale è a 200 euro. 100% di guadagno. Se vendo questo fondo per acquistare un "equivalente" ETF devo pagare le tasse sul 100% di guadagno. Mi restano 174 euro puliti.
Se mantengo il fondo ne restano 200euro.
Diciamo che il mio fondo rende mediamente 5% annuo e l'equivalente ETF rende il 7% annuo.
Posso dire che se sposto tutto il denaro del fondo, pago il capital gain e compro l' ETF al 7% di rendimento annuo.... impiegherò 8 anni prima di raggiungere lo stesso capitale che avevo in precedenza?... e quindi compensare i costi sostenuti sul capital gain?
Detto questo spesso esistono buoni fondi che lavorano peggio degli etf ma di poco.
Faccio un esempio pratico.
Io ho questo fondo: Pictet - Robotics HR EUR (LU1279335027). Il suo corrispondente ETF potrebbe essere iShares Automation & Robotics UCITS ETF (IE00BYZK4552).
Voi consigliereste il cambio da fondo a ETF?
I credo che non ne valga la pena. Hanno lo stesso rendimento a 3 anni.
Oppure in un altro caso: Pictet-Global Megatrend Selection R EUR (LU0391944815) contro l'ETF Hsbc Msci World Ucits Etf (IE00B4X9L533).
A 10 anni c'è un 1% di differenza di prestazioni. I tempi per recuperare il capitale pagato con il capital gain e beneficiare della differenza di prestazioni si allungherebbero oltre i 10 anni dovendo sempre pagare un bel capital gain. Sto ragionando bene?
Voi come ragionereste?
Grazie.
Salve, chiedo un consiglio a chi è più esperto di me.
Da qualche anno ho attivato un servizio di risparmio gestito con banca Fideuram. Questa scelta è stata fatta per motivi di ignoranza in materia di investimento e la possibilità di appoggiarsi a consulente onesto.
Per chiarire meglio la mia situazione dico che non ho alcun costo che mi penalizza. Nessun costo di ingresso/uscita, performance o diavolerie nascoste. Anche i fondi sono stati scelti con cura tra quelli che lavorano bene/molto vicini agli indici di riferimento.
Gli unici costi che sostengo sono di acquisto/vendita. Costi fissi propri delle case dei fondi. Quei 10/20 euro a movimento max.
Ora dopo varie letture ho potuto capire che la scelta migliore per gestire il proprio denaro è il fai da te tramite etf. Si compone un portafoglio più o meno aggressivo secondo le proprie esigenze di rischio/sicurezza e lo si tiene più o meno per sempre.
La scelta del fai date con ETF ti garantisce prestazioni ottimali perchè l'indice è quasi sempre imbattibile per i fondi. Anzi di solito fanno ben peggio...
I costi di acquisto e vendita per etf sono leggermente inferiori (con buoni conti Homebanking)ai fondi. Tutto di guadagnato.
Vengo alla domanda a cui fatico a rispondere.
Una volta che la gestione patrimoniale è in piedi da anni e guadagna, vale sempre la pena vendere tutto e ricostruire la stessa cosa tramite EFT? Questo per aspirare a un rendimento superiore grazie all'ETF che lavora come l'indice?
Faccio un esempio pratico.
1)Ho investito 100 euro in un fondo e dopo qualche anno il mio capitale è a 200 euro. 100% di guadagno. Se vendo questo fondo per acquistare un "equivalente" ETF devo pagare le tasse sul 100% di guadagno. Mi restano 174 euro puliti.
Se mantengo il fondo ne restano 200euro.
Diciamo che il mio fondo rende mediamente 5% annuo e l'equivalente ETF rende il 7% annuo.
Posso dire che se sposto tutto il denaro del fondo, pago il capital gain e compro l' ETF al 7% di rendimento annuo.... impiegherò 8 anni prima di raggiungere lo stesso capitale che avevo in precedenza?... e quindi compensare i costi sostenuti sul capital gain?
Detto questo spesso esistono buoni fondi che lavorano peggio degli etf ma di poco.
Faccio un esempio pratico.
Io ho questo fondo: Pictet - Robotics HR EUR (LU1279335027). Il suo corrispondente ETF potrebbe essere iShares Automation & Robotics UCITS ETF (IE00BYZK4552).
Voi consigliereste il cambio da fondo a ETF?
I credo che non ne valga la pena. Hanno lo stesso rendimento a 3 anni.
Oppure in un altro caso: Pictet-Global Megatrend Selection R EUR (LU0391944815) contro l'ETF Hsbc Msci World Ucits Etf (IE00B4X9L533).
A 10 anni c'è un 1% di differenza di prestazioni. I tempi per recuperare il capitale pagato con il capital gain e beneficiare della differenza di prestazioni si allungherebbero oltre i 10 anni dovendo sempre pagare un bel capital gain. Sto ragionando bene?
Voi come ragionereste?
Grazie.
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