Riscatto laurea parte seconda

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

L'incremento dell'importo a seguito di riscatto agevolato della laurea dipende dal coefficiente di trasformazione. Ipotizzando la pensione a 64 anni, l'incremento della pensione lorda è pari a circa (26.600 x 5% /13) 102€ lorde mensili.
Ipotizzando un reddito da pensione compreso tra 28k e 50k con aliquota marginale Irpef del 35%, l'importo netto derivante dal riscatto agevolato della laurea è di circa 66€ al mese. Da tenere presente che il costo del riscatto è deducibile per cui con un aliquota marginale del 35% è possibile recuperare 9K circa in sede di dichiarazione dei redditi.
 
Ipotizzando un reddito da pensione compreso tra 28k e 50k con aliquota marginale Irpef del 35%, l'importo netto derivante dal riscatto agevolato della laurea è di circa 66€ al mese. Da tenere presente che il costo del riscatto è deducibile per cui con un aliquota marginale del 35% è possibile recuperare 9K circa in sede di dichiarazione dei redditi.

Tutto considerato e nell'ipotesi di andare in pensione oggi sarebbero necessari circa 20 anni solo per recuperare il versato.
 
Tutto considerato e nell'ipotesi di andare in pensione oggi sarebbero necessari circa 20 anni solo per recuperare il versato.
In effetti il riscatto degli anni di laurea ha senso nell'ottica di anticipare o agganciare il diritto alla pensione poiché per la misura è poca roba.
 
Riscatto agevolato laurea

Salve,
vorrei effettuare il riscatto degli anni di laurea previo passaggio dal sistema misto al contributivo.

Leggendo questo thread ed altra documentazione trovata in rete ho dedotto che bisogna fare i seguenti step di cui il prima va fatto prima del secondo:

1) esercitare l'opzione di passaggio al contributivo dal portale Inps seguendo il percorso:
"Domanda di prestazioni pensionistiche" > "Nuova prestazione pensionistica" e il successivo sottomenù "Certificazioni" > "Diritto a pensione" > "Opzione contributivo" ovviamente dopo autenticazione con SPID.

2) inoltrare domanda online di riscatto agevolato degli anni di laurea dalla sezione "Riscatti e Ricongiunzioni" del portale Inps.

Rispetto alla procedura descritta in questo thread sembra che non sia più necessario compilare il modello AP142 (vedi circolare Inps n. 46 del 22/03/2021 che conferma questa ipotesi) visto che le stesse informazioni vengono chieste nel corso della domanda (Gestione Inps, anni da riscattare, elenco anni, tipo di riscatto, ecc.). Alla fine viene chiesto di allegare un documento che ipotizzo sia un certificato di laurea oppure una autocertificazione (non è specificato).

Inoltre nel corso della compilazione ora appaiono tre voci invece delle due presenti nel modello AP142 per il calcolo dell'onere di riscatto:

1) dichiaro di NON aver optato per la liquidazione della pensione esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo e di NON aver presentato domanda di pensione che comporti la liquidazione della stessa con il solo metodo contributivo (totalizzazione, c.d. “opzione donna”, computo in gestione separata per i parasubordinati di cui all’articolo 3 del D.M. n. 282/1996…)

2) dichiaro di aver esercitato l’opzione per la liquidazione della pensione esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo e di aver già presentato la relativa domanda

3) dichiaro di aver già presentato domanda di pensione che comporti la liquidazione della stessa con il solo metodo contributivo (totalizzazione, c.d. “opzione donna”, computo in gestione separata per i parasubordinati di cui all’articolo 3 del D.M. n. 282/1996…)


Nel mio caso ipotizzo che debba selezionare la seconda voce, perché la prima sembra destinata a chi voglia riscattare la laurea con il criterio ordinario e la terza per chi ha presentato domanda di pensione in totalizzazione, opzione donna, ecc.

Qualcuno che ha recentemente effettuato il riscatto di laurea sa confermarmi se il documento da allegare è il certificato di laurea e che occorre selezionare la seconda voce, specificando successivamente la data in cui è stato effettuato il passaggio al contributivo? A me risulta che le due domande possono essere effettuate contestualmente oppure la seconda almeno un giorno dopo.

Grazie in anticipo a chi mi aiuterà!
 

Schermata-2022-08-25-alle-19-34-00.png


io rientrerei in questa situazione ma con imponibile 35k.....

cosa mi converrebbe fare? :confused::confused::confused:
 
investirei quei soldi in un etf azionario mondo ad accumulazione, dimenticandoli per i prossimi 30 anni
IMHO
 
Vedi l'allegato 2844472


io rientrerei in questa situazione ma con imponibile 35k.....

cosa mi converrebbe fare? :confused::confused::confused:
E' presto per fare i conti.

Ad ogni modo, anche dalla tabella, per quanto generica, si evincono chiaramente due cose:

1) il riscatto laurea per i 30enni "contributivi puri" non ha una significativa utilità;
2) il fondo pensione avrà un ruolo fondamentale per l'integrazione dell'importo della pensione contributiva che maturerai a 65 anni.

Quindi, a mio parere, se non lo hai già fatto, versa almeno il massimo deducibile nel fondo pensione di categoria oppure in un altro FP che offre buoni rendimenti a bassi costi.
 
E' presto per fare i conti.

Ad ogni modo, anche dalla tabella, per quanto generica, si evincono chiaramente due cose:

1) il riscatto laurea per i 30enni "contributivi puri" non ha una significativa utilità;
2) il fondo pensione avrà un ruolo fondamentale per l'integrazione dell'importo della pensione contributiva che maturerai a 65 anni.

Quindi, a mio parere, se non lo hai già fatto, versa almeno il massimo deducibile nel fondo pensione di categoria oppure in un altro FP che offre buoni rendimenti a bassi costi.

In ordine di priorità:
1. Versamento di TFR e contributo minimo su FP per avere il contributo datoriale
2. Investimento in ETF globali diversificati per avere un capitale investito flessibile, efficiente, e facile da smobilitare all’occorrenza
3. Massimizzazione della deducibilità al fondo pensione
 
Buongiorno a tutti! Vi chiedo gentilmente un parere: sicuramente ne avrete già parlato, se preferite indirizzarmi
su specifici post o siti senza ripetervi andrebbe bene uguale.

Ho 32 anni, verso contributi all'INPS da 7 (a partire dai 25 anni e 2 mesi). Se riscatto i 5 anni di laurea di quanti anni anticipo?

Inoltre l'opzione riscatto agevolato ha una data di scadenza? Se possibile volevo aspettare ancora qualche anno, considerato i costi e consapevole che le leggi possono cambiare nei prossimi 30 anni ...
Grazie
 
Buongiorno a tutti! Vi chiedo gentilmente un parere: sicuramente ne avrete già parlato, se preferite indirizzarmi
su specifici post o siti senza ripetervi andrebbe bene uguale.

Ho 32 anni, verso contributi all'INPS da 7 (a partire dai 25 anni e 2 mesi). Se riscatto i 5 anni di laurea di quanti anni anticipo?

Inoltre l'opzione riscatto agevolato ha una data di scadenza? Se possibile volevo aspettare ancora qualche anno, considerato i costi e consapevole che le leggi possono cambiare nei prossimi 30 anni ...
Grazie

sei in cotributivo puro quindi anche la pensione anticipata richiede un vincolo di età che si adegua per l'aspettativa di vita. è probabile che nel tuo caso il riscatto non comporti vantaggi in termine di "anni" ma solo di montante.
il riscatto agevolato al momento non ha scadenza
 
sei in cotributivo puro quindi anche la pensione anticipata richiede un vincolo di età che si adegua per l'aspettativa di vita. è probabile che nel tuo caso il riscatto non comporti vantaggi in termine di "anni" ma solo di montante.
il riscatto agevolato al momento non ha scadenza

Grazie, anche se spero ti sbagli, magari arriverà una quota 40/42...
 
Buongiorno a tutti! Vi chiedo gentilmente un parere: sicuramente ne avrete già parlato, se preferite indirizzarmi
su specifici post o siti senza ripetervi andrebbe bene uguale.

Ho 32 anni, verso contributi all'INPS da 7 (a partire dai 25 anni e 2 mesi). Se riscatto i 5 anni di laurea di quanti anni anticipo?

Inoltre l'opzione riscatto agevolato ha una data di scadenza? Se possibile volevo aspettare ancora qualche anno, considerato i costi e consapevole che le leggi possono cambiare nei prossimi 30 anni ...
Grazie

Come giustamente hai detto nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere oggi le modifiche normative future, per poterti rispondere - sulla base delle regole attuali - servirebbero comunque altre informazioni chiave sul tua situazione/progetto di vita.
Nello specifico:
- sei lavoratore dipendente (se si, privato o pubblico) o libero professionista/autonomo?
- dovrai lavorare fino alla pensione pubblica o hai intenzione e/o possibilità di ritirarti prima?

In base alle risposte puoi capire se e quanto potrebbe esserti utile (o meno) il riscatto.
Esempio: se sei un libero professionista/autonomo oppure un dipendente pubblico con il riscatto dei 5 anni è come se avessi iniziato a lavorare a 20; se non punti a smettere prima (e presupponendo che non fai cappelle per farti licenziare se sei nella PA) puoi puntare alla pensione anticipata per la quale gli uomini bisogna che abbiano raggiunto 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica (soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita). Nel tuo caso raggiungeresti quel requisito a 63 anni ovvero 4 anni prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia (anche questi soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita).
Ti lascio il link ad un ottimo sito in cui puoi fare diverse simulazioni sul raggiungimento del traguardo e soprattutto approfondire tutti gli aspetti dei vari trattamenti pensionistici.
 
Come giustamente hai detto nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere oggi le modifiche normative future, per poterti rispondere - sulla base delle regole attuali - servirebbero comunque altre informazioni chiave sul tua situazione/progetto di vita.
Nello specifico:
- sei lavoratore dipendente (se si, privato o pubblico) o libero professionista/autonomo?
- dovrai lavorare fino alla pensione pubblica o hai intenzione e/o possibilità di ritirarti prima?

In base alle risposte puoi capire se e quanto potrebbe esserti utile (o meno) il riscatto.
Esempio: se sei un libero professionista/autonomo oppure un dipendente pubblico con il riscatto dei 5 anni è come se avessi iniziato a lavorare a 20; se non punti a smettere prima (e presupponendo che non fai cappelle per farti licenziare se sei nella PA) puoi puntare alla pensione anticipata per la quale gli uomini bisogna che abbiano raggiunto 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica (soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita). Nel tuo caso raggiungeresti quel requisito a 63 anni ovvero 4 anni prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia (anche questi soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita).
Ti lascio il link ad un ottimo sito in cui puoi fare diverse simulazioni sul raggiungimento del traguardo e soprattutto approfondire tutti gli aspetti dei vari trattamenti pensionistici.

In realtà c'è un'altra possibilità. Essendo totalmente contributivo può uscire già a 64 anni (e non a 67) con una contribuzione minima pari a 20 anni (con esclusione degli accrediti figurativi) ed un assegno minimo pari a 2,8 volte l'assegno sociale. Quindi riscattando 5 anni di laurea guadagna solo 1 anno di anticipo (uscendo a 63 anni). Ovviamente il tutto sempre con la normativa attuale.
 
In realtà c'è un'altra possibilità. Essendo totalmente contributivo può uscire già a 64 anni (e non a 67) con una contribuzione minima pari a 20 anni (con esclusione degli accrediti figurativi) ed un assegno minimo pari a 2,8 volte l'assegno sociale. Quindi riscattando 5 anni di laurea guadagna solo 1 anno di anticipo (uscendo a 63 anni). Ovviamente il tutto sempre con la normativa attuale.

Certo, quello che ho fatto era solo un caso di esempio dove il riscatto gli farebbe guadagnare ben 4 anni, in mezzo ci sono varie sfumature fino all'estremo opposto dove il riscatto non gli farebbe guadagnare nemmeno un giorno ;)
Ps: che poi è tutto talmente soggettivo che anche il "non anticipare" non è detto che sia automaticamente un motivo per non riscattare; es: se sei un lavoratore dipendente nel privato potresti usare il riscatto per coprire eventuali buchi contributivi nel corso della carriera lavorativa che dovessero eccedere i 24 mesi coperti della disoccupazione oppure per arrivare ai 20 effettivi se si punta ad uscire a 63 con una pensione pari a minimo 2,8 volte l'assegno sociale (in sostituzione degli eventuali accrediti figurativi) oppure ancora per arrivare ai 20 anni di contribuzione il prima possibile per permettere alla famiglia (specie se si hanno figli) di richiedere la pensione di reversibilità in caso di premorienza (sgrat, sgrat):asd:
 
Certo, quello che ho fatto era solo un caso di esempio dove il riscatto gli farebbe guadagnare ben 4 anni, in mezzo ci sono varie sfumature fino all'estremo opposto dove il riscatto non gli farebbe guadagnare nemmeno un giorno ;)
Ps: che poi è tutto talmente soggettivo che anche il "non anticipare" non è detto che sia automaticamente un motivo per non riscattare; es: se sei un lavoratore dipendente nel privato potresti usare il riscatto per coprire eventuali buchi contributivi nel corso della carriera lavorativa che dovessero eccedere i 24 mesi coperti della disoccupazione oppure per arrivare ai 20 effettivi se si punta ad uscire a 63 con una pensione pari a minimo 2,8 volte l'assegno sociale (in sostituzione degli eventuali accrediti figurativi) oppure ancora per arrivare ai 20 anni di contribuzione il prima possibile per permettere alla famiglia (specie se si hanno figli) di richiedere la pensione di reversibilità in caso di premorienza (sgrat, sgrat):asd:

Quello che francamente non riesco a capire è il prospettare a un contributivo puro la sua prima uscita anagrafica a 67 anni mentre in realtà la sua prima uscita anagrafica è a 64 anni (con i limiti che ho già riportato). Il punto è che con il riscatto di 5 anni della laurea (e con il relativo investimento) non anticipa di 4 anni la sua uscita ma la anticipa solo di 1 anno (perché potrebbe già uscire a 64 anni) e quindi farà bene a farsi un calcolo di convenienza.
 
Grazie a tutti!
Sono un dipendente privato, riscatterei solo per ridurre gli anni di lavoro..preferisco aumentare il montante destinando soldi ad un fondo pensione..non voglio ancora iniziare l'iter perché c'è molta incertezza, mi fa piacere che per il momento la norma sul riscatto agevolato non scade..ho tempo a posticipare la decisione, magari riducono la somma per riscattare....
 
Buongiorno a tutti! Vi chiedo gentilmente un parere: sicuramente ne avrete già parlato, se preferite indirizzarmi
su specifici post o siti senza ripetervi andrebbe bene uguale.

Ho 32 anni, verso contributi all'INPS da 7 (a partire dai 25 anni e 2 mesi). Se riscatto i 5 anni di laurea di quanti anni anticipo?

Inoltre l'opzione riscatto agevolato ha una data di scadenza? Se possibile volevo aspettare ancora qualche anno, considerato i costi e consapevole che le leggi possono cambiare nei prossimi 30 anni ...
Grazie

Usa il simulatore su sito INPS, che contiene già tutte le tue info demografiche e contributive, ed è molto istruttivo circa il funzionamento del sistema contributivo

Grazie, anche se spero ti sbagli, magari arriverà una quota 40/42...
No, vista la tua età, l'anticipata vale a 67 anni (se 20 anni di contributi e 2.8 volte il minimo) o a 45 anni di contributi versati


Come giustamente hai detto nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere oggi le modifiche normative future, per poterti rispondere - sulla base delle regole attuali - servirebbero comunque altre informazioni chiave sul tua situazione/progetto di vita.
Nello specifico:
- sei lavoratore dipendente (se si, privato o pubblico) o libero professionista/autonomo?
- dovrai lavorare fino alla pensione pubblica o hai intenzione e/o possibilità di ritirarti prima?

In base alle risposte puoi capire se e quanto potrebbe esserti utile (o meno) il riscatto.
Esempio: se sei un libero professionista/autonomo oppure un dipendente pubblico con il riscatto dei 5 anni è come se avessi iniziato a lavorare a 20; se non punti a smettere prima (e presupponendo che non fai cappelle per farti licenziare se sei nella PA) puoi puntare alla pensione anticipata per la quale gli uomini bisogna che abbiano raggiunto 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica (soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita). Nel tuo caso raggiungeresti quel requisito a 63 anni ovvero 4 anni prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia (anche questi soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita).
Ti lascio il link ad un ottimo sito in cui puoi fare diverse simulazioni sul raggiungimento del traguardo e soprattutto approfondire tutti gli aspetti dei vari trattamenti pensionistici.

Il limite dei 42 anni per chi oggi è giovane sarà aumentato per via dell'adueguamento dell'aspettativa di vita

Vedi seconda tabella su https://www.pensionioggi.it/dizionario/pensione-anticipata

Quello che francamente non riesco a capire è il prospettare a un contributivo puro la sua prima uscita anagrafica a 67 anni mentre in realtà la sua prima uscita anagrafica è a 64 anni (con i limiti che ho già riportato). Il punto è che con il riscatto di 5 anni della laurea (e con il relativo investimento) non anticipa di 4 anni la sua uscita ma la anticipa solo di 1 anno (perché potrebbe già uscire a 64 anni) e quindi farà bene a farsi un calcolo di convenienza.
64 anni valgono per chi esce oggi.
Per chi ha 30 anni quel numero 64 sarà incrementato a circa 67 anni per via dell'adeguamento all'aspettativa di vita
 
Ultima modifica:
Usa il simulatore su sito INPS, che contiene già tutte le tue info demografiche e contributive, ed è molto istruttivo circa il funzionamento del sistema contributivo


No, vista la tua età, l'anticipata vale a 67 anni (se 20 anni di contributi e 2.8 volte il minimo) o a 45 anni di contributi versati




Il limite dei 42 anni per chi oggi è giovane sarà aumentato per via dell'adueguamento dell'aspettativa di vita

Vedi seconda tabella su https://www.pensionioggi.it/dizionario/pensione-anticipata


64 anni valgono per chi esce oggi.
Per chi ha 30 anni quel numero 64 sarà incrementato a circa 67 anni per via dell'adeguamento all'aspettativa di vita

Avevo già precisato che il ragionamento si riferiva a quanto previsto dalla normativa attuale. Già sai quale sarà l'aspettativa di vita tra 35 anni???????????
 
Il limite dei 42 anni per chi oggi è giovane sarà aumentato per via dell'adueguamento dell'aspettativa di vita

Vedi seconda tabella su https://www.pensionioggi.it/dizionario/pensione-anticipata

Apro (e chiudo subito) una parentesi e mi autoquoto solo per:
- evidenziare che il discorso dell'adeguamento l'avevo già scritto per ben 2 volte nello stesso post, evidentemente non era già abbastanza chiaro...
- far presente che pensioneoggi.it lo conosco benissimo infatti è quella la fonte che ho citato nel link
Fine OT da parte mia

Come giustamente hai detto nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere oggi le modifiche normative future, per poterti rispondere - sulla base delle regole attuali - servirebbero comunque altre informazioni chiave sul tua situazione/progetto di vita.
[...]
Esempio: se sei un libero professionista/autonomo oppure un dipendente pubblico con il riscatto dei 5 anni è come se avessi iniziato a lavorare a 20; se non punti a smettere prima (e presupponendo che non fai cappelle per farti licenziare se sei nella PA) puoi puntare alla pensione anticipata per la quale gli uomini bisogna che abbiano raggiunto 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, a prescindere dall’età anagrafica (soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita). Nel tuo caso raggiungeresti quel requisito a 63 anni ovvero 4 anni prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia (anche questi soggetti all'adeguamento in base all'aspettativa di vita).
Ti lascio il link ad un ottimo sito in cui puoi fare diverse simulazioni sul raggiungimento del traguardo e soprattutto approfondire tutti gli aspetti dei vari trattamenti pensionistici.
 
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