Riscatto laurea parte seconda

Avevo già precisato che il ragionamento si riferiva a quanto previsto dalla normativa attuale. Già sai quale sarà l'aspettativa di vita tra 35 anni???????????

La normativa attuale, con le modifiche dell'aspettativa di vita attuali, porta a quei valori che riportavo.

Ripeto, fai una simulazione sul sito Inps e vedrai che si basano sui numeri che ti ho dato


Apro (e chiudo subito) una parentesi e mi autoquoto solo per:
- evidenziare che il discorso dell'adeguamento l'avevo già scritto per ben 2 volte nello stesso post, evidentemente non era già abbastanza chiaro...
- far presente che pensioneoggi.it lo conosco benissimo infatti è quella la fonte che ho citato nel link
Fine OT da parte mia

Grazie per la precisazione.
Diciamo però che la modifica del dato della anticipata è molto influente, rischiando di rendere meno importante il riscatto laurea
 
Buongiorno a tutti,
riporto la mia esperienza.
32 libero professionista (regime forfettario) con cassa previdenziale. Ho iniziato a 24 anni subito dopo la laurea.
Già chiesto riscatto laurea quinquennale agevolato per il quale mi hanno proposto una forbice in termini di misura minima del contributo e misura massima del contributo variabile tra 4k e 11k.
Sono in fase di valutazione.
Se qualcuno vorrà consigliarmi ben venga e ringrazio anticipatamente.
Nel mentre continuo a leggervi con interesse!
 
Col regime forfettario lascia perdere il riscatto della laurea, il beneficio fiscale è basso, rischi addirittura di perderci (oggi risparmi il 15%, al momento della pensione potresti pagare un'aliquota più alta).
 
Col regime forfettario lascia perdere il riscatto della laurea, il beneficio fiscale è basso, rischi addirittura di perderci (oggi risparmi il 15%, al momento della pensione potresti pagare un'aliquota più alta).

il vantaggio è che mi costerebbe poco l'eventuali riscatto...
 
Buongiorno a tutti,
riporto la mia esperienza.
32 libero professionista (regime forfettario) con cassa previdenziale. Ho iniziato a 24 anni subito dopo la laurea.
Già chiesto riscatto laurea quinquennale agevolato per il quale mi hanno proposto una forbice in termini di misura minima del contributo e misura massima del contributo variabile tra 4k e 11k.
Sono in fase di valutazione.
Se qualcuno vorrà consigliarmi ben venga e ringrazio anticipatamente.
Nel mentre continuo a leggervi con interesse!

Hai altri redditi oltre a quelli della libera professione in regime forfettario? Se no, valuta bene la reale convenienza in quanto non avresti capienza per la deduzione dal reddito imponibile ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi degli anni successivi.
Ps: il 5/15% che paghi in regime forfettario è un imposta sostitutiva e non IRPEF "classica" da cui scalare deduzioni e detrazioni
 
Hai altri redditi oltre a quelli della libera professione in regime forfettario? Se no, valuta bene la reale convenienza in quanto non avresti capienza per la deduzione dal reddito imponibile ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi degli anni successivi.
Ps: il 5/15% che paghi in regime forfettario è un imposta sostitutiva e non IRPEF "classica" da cui scalare deduzioni e detrazioni

Già, mi ero sbagliato nel post precedente, i forfettari addirittura non possono usufruire di alcun beneficio fiscale per i contributi "volontari" (quali quelli del riscatto laurea). E' sicuramente un gioco a perdere riscattare la laurea per chi si trova in quel regime (e anche per un giovane in regime ordinario c'è da pensarci bene)
 
Hai altri redditi oltre a quelli della libera professione in regime forfettario? Se no, valuta bene la reale convenienza in quanto non avresti capienza per la deduzione dal reddito imponibile ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi degli anni successivi.
Ps: il 5/15% che paghi in regime forfettario è un imposta sostitutiva e non IRPEF "classica" da cui scalare deduzioni e detrazioni

Già, mi ero sbagliato nel post precedente, i forfettari addirittura non possono usufruire di alcun beneficio fiscale per i contributi "volontari" (quali quelli del riscatto laurea). E' sicuramente un gioco a perdere riscattare la laurea per chi si trova in quel regime (e anche per un giovane in regime ordinario c'è da pensarci bene)

nessun altro reddito!
pago il 15% come sostituto d'imposta e in questo regime non posso accedere a deduzioni/detrazioni per il contributo volontario del riscatto della laurea.
Per ora ho aperto FP aperto (che non sto alimentando) e impostato PAC di lungo periodo per sopperire al basso montante contributivo.
Valutavo il riscatto della pensione come ulteriore "carta" da giocarmi per migliorare, allo stato attuale, la mia situazione contributiva/previdenziale.
 
36 anni, laureato nei tempi e iniziato a lavorare a 28 anni (ho regalato 3 anni all'università..). Ho una RAL attuale abbastanza alta (ultimo scaglione) che mi permetterebbe tranquillamente di mettere in detrazione il riscatto agevolato. Un paio di anni fa ero giunto alla conclusione che non mi convenisse richiedere il riscatto agevolato degli anni universitari e piuttosto di mettere il tutto su un fondo pensione. Regionamento sbagliato?
 
36 anni, laureato nei tempi e iniziato a lavorare a 28 anni (ho regalato 3 anni all'università..). Ho una RAL attuale abbastanza alta (ultimo scaglione) che mi permetterebbe tranquillamente di mettere in detrazione il riscatto agevolato. Un paio di anni fa ero giunto alla conclusione che non mi convenisse richiedere il riscatto agevolato degli anni universitari e piuttosto di mettere il tutto su un fondo pensione. Regionamento sbagliato?

Ragionamento corretto, dal mio punto di vista. Qualora volessi investire oltre il limite di deducibilità del fondo pensione il riscatto della laurea potrebbe essere un'opzione, anche in ottica diversificazione degli investimenti.
 
36 anni, laureato nei tempi e iniziato a lavorare a 28 anni (ho regalato 3 anni all'università..). Ho una RAL attuale abbastanza alta (ultimo scaglione) che mi permetterebbe tranquillamente di mettere in detrazione il riscatto agevolato. Un paio di anni fa ero giunto alla conclusione che non mi convenisse richiedere il riscatto agevolato degli anni universitari e piuttosto di mettere il tutto su un fondo pensione. Regionamento sbagliato?

Ragionamento corretto. L'investimento nel fondo pensione contribuisce a costruire un capitale e costituisce un risparmio fiscale netto.
Il riscatto della laurea per "noi giovani" è una spesa con benefici incerti (sebbene con risparmio fiscale anch'essa). Saturerei la deducibilità da previdenza complementare prima di anche solo pensare al riscatto.
 
Ragionamento corretto. L'investimento nel fondo pensione contribuisce a costruire un capitale e costituisce un risparmio fiscale netto.
Il riscatto della laurea per "noi giovani" è una spesa con benefici incerti (sebbene con risparmio fiscale anch'essa). Saturerei la deducibilità da previdenza complementare prima di anche solo pensare al riscatto.
In questo specifico caso, deduco, non porterebbe ad alcun anticipo pensionistico, cioè non anticipa di 5 anni l'uscita dal lavoro...
 
Domandona : Il riscatto laurea potrebbe essere pagato e dedotto dai genitori anche se il figlio non è più a carico?
Se si, entro quali limiti?
 
In questo specifico caso, deduco, non porterebbe ad alcun anticipo pensionistico, cioè non anticipa di 5 anni l'uscita dal lavoro...

Purtroppo non so citare la fonte, ma da alcune simulazioni avevo capito che per un neolaureato come me che ha cominciato a lavorare immediatamente ai 24 anni, e lavorerebbe senza interruzioni fino all'età pensionabile, l'anticipo massimo sarebbe di 2 anni. In caso di periodi di disoccupazione, meno. Quindi converrebbe ben poco.

Qui un simulatore dell'INPS, se può aiutare: https://serviziweb2.inps.it/AS0207/...s-al04:Prodinternet01_AL04?kaptchaCode=gDCE1H
 
Purtroppo non so citare la fonte, ma da alcune simulazioni avevo capito che per un neolaureato come me che ha cominciato a lavorare immediatamente ai 24 anni, e lavorerebbe senza interruzioni fino all'età pensionabile, l'anticipo massimo sarebbe di 2 anni. In caso di periodi di disoccupazione, meno. Quindi converrebbe ben poco.

Qui un simulatore dell'INPS, se può aiutare: https://serviziweb2.inps.it/AS0207/...s-al04:Prodinternet01_AL04?kaptchaCode=gDCE1H

Non ho letto tutta la discussione e me ne scuso, perchè sicuramente avrete già osservato e obiettato su quello che sto per dire... però:
mettiamo che quota 41 diventi strutturale senza il vincolo dei 62 anni e che così rimanga nei secoli dei secoli (ma anche se rimanessero i 42 anni e 10 mesi della Fornero è uguale), il 24enne che riscatta i 5 anni di laurea arriverebbe alla pensione con 41 anni a 60 anni tondi o a 61 e 10 mesi con l'attuale Fornero (e non ci metto l'aumento dell'aspettativa di vita, perchè intanto questo governo lo vuole togliere, ma anche perchè non è pensabile che la vita media aumenti sempre e quindi l'adeguamento alla fine sarà zero)
Diversamente o continua a lavorare o se può esce prima ma con meno pensione. O no?
Perchè dite che non conviene?
 
Buongiorno a tutti

nel 2019 avevo presentato domanda di riscatto laurea ed era stata accolta con i seguenti valori:
- settimane utili per il diritto 179
- settimane utili per il calcolo 179
- importo complessivo dovuto 18.037€

All'epoca non avevo aderito in quanto per me troppo costoso.

Ora sto rivalutando la questione.

Questa la mia attuazione situazione:

- anni 45
- reddito complessivo anno 2021 € 31.000
- reddito complessivo anno 2022 € 53.000

Domanda:

- mi conviene presentare la domanda nuovamente in modo che i conteggi vengano fatti sul reddito dell'anno precedente determinando un importo di conseguenza minore?
- mi confermate che i contributi versati sono deducibili perchè in tal caso avendo aumentato il reddito il recupero fiscale risulta maggiore.

Grazie.
Buona giornata.
Andrea
 
Buongiorno a tutti

nel 2019 avevo presentato domanda di riscatto laurea ed era stata accolta con i seguenti valori:
- settimane utili per il diritto 179
- settimane utili per il calcolo 179
- importo complessivo dovuto 18.037€

All'epoca non avevo aderito in quanto per me troppo costoso.

Ora sto rivalutando la questione.

Questa la mia attuazione situazione:

- anni 45
- reddito complessivo anno 2021 € 31.000
- reddito complessivo anno 2022 € 53.000

Domanda:

- mi conviene presentare la domanda nuovamente in modo che i conteggi vengano fatti sul reddito dell'anno precedente determinando un importo di conseguenza minore?
- mi confermate che i contributi versati sono deducibili perchè in tal caso avendo aumentato il reddito il recupero fiscale risulta maggiore.

Grazie.
Buona giornata.
Andrea

Ma non c'è la "Pace contributiva" con il riscatto agevolato?

Riscatto agevolato ex D.L. 4/2019 - Il nuovo riscatto prevede un metodo di calcolo dell’onere più vantaggioso rispetto a quello previsto dall’art. 2 del D. Lgs. 184/1997, nei casi in cui i periodi da riscattare si collochino dopo l’1/1/1996. Come per il riscatto per i soggetti inoccupati, l’aliquota contributiva del 33% si applica al reddito minimo della Gestione Artigiani e Commercianti, per il 2019 pari a 15.878 euro. In altre parole, indipendentemente dal reddito dell’interessato, il costo di un anno di riscatto è pari a 5.239,74 euro (15.878 euro x 33%). Per le ulteriori regole come la rateizzazione in un massimo di 10 anni e la deducibilità dell’onere valgono le disposizioni del D. Lgs. 184/1997. La circolare INPS 36/2019 ha inoltre specificato che, nel caso in cui sia già stata presentata la domanda di riscatto secondo le modalità ordinarie, ci sono due possibilità per accedere alla nuova agevolazione: se non si è ancora dato seguito al pagamento, il richiedente potrà ritirare la domanda in questione e avanzarne una nuova; se, al contrario, il pagamento rateale è già stato intrapreso, si potrà interrompere il piano, ottenere l’accredito dei contributi già versati e richiedere il calcolo di un nuovo onere agevolato per i periodi residui.
 
Purtroppo non so citare la fonte, ma da alcune simulazioni avevo capito che per un neolaureato come me che ha cominciato a lavorare immediatamente ai 24 anni, e lavorerebbe senza interruzioni fino all'età pensionabile, l'anticipo massimo sarebbe di 2 anni. In caso di periodi di disoccupazione, meno. Quindi converrebbe ben poco.

Qui un simulatore dell'INPS, se può aiutare: https://serviziweb2.inps.it/AS0207/...s-al04:Prodinternet01_AL04?kaptchaCode=gDCE1H

Pensione anticipata.
Dipende da: anno di nascita, sesso e se verranno o meno confermati gli aumenti dell'aspettativa di vita prevista

Ma non c'è la "Pace contributiva" con il riscatto agevolato?

Riscatto agevolato ex D.L. 4/2019 - Il nuovo riscatto prevede un metodo di calcolo dell’onere più vantaggioso rispetto a quello previsto dall’art. 2 del D. Lgs. 184/1997, nei casi in cui i periodi da riscattare si collochino dopo l’1/1/1996. Come per il riscatto per i soggetti inoccupati, l’aliquota contributiva del 33% si applica al reddito minimo della Gestione Artigiani e Commercianti, per il 2019 pari a 15.878 euro. In altre parole, indipendentemente dal reddito dell’interessato, il costo di un anno di riscatto è pari a 5.239,74 euro (15.878 euro x 33%). Per le ulteriori regole come la rateizzazione in un massimo di 10 anni e la deducibilità dell’onere valgono le disposizioni del D. Lgs. 184/1997. La circolare INPS 36/2019 ha inoltre specificato che, nel caso in cui sia già stata presentata la domanda di riscatto secondo le modalità ordinarie, ci sono due possibilità per accedere alla nuova agevolazione: se non si è ancora dato seguito al pagamento, il richiedente potrà ritirare la domanda in questione e avanzarne una nuova; se, al contrario, il pagamento rateale è già stato intrapreso, si potrà interrompere il piano, ottenere l’accredito dei contributi già versati e richiedere il calcolo di un nuovo onere agevolato per i periodi residui.

Rimaniamo in ambito legge fornero (no quota 100, quota 41, etc).
La pensione ancitipata è oggi per un uomo 42 anni + 10 mesi per gli uomini, ma con un aumento anno su anno in base all'aspettativa di vita (es: per chi va in pensione dal 2036 serviranno 44 anni di contributi).
 
Ultima modifica:
Non ho letto tutta la discussione e me ne scuso, perchè sicuramente avrete già osservato e obiettato su quello che sto per dire... però:
mettiamo che quota 41 diventi strutturale senza il vincolo dei 62 anni e che così rimanga nei secoli dei secoli (ma anche se rimanessero i 42 anni e 10 mesi della Fornero è uguale), il 24enne che riscatta i 5 anni di laurea arriverebbe alla pensione con 41 anni a 60 anni tondi o a 61 e 10 mesi con l'attuale Fornero (e non ci metto l'aumento dell'aspettativa di vita, perchè intanto questo governo lo vuole togliere, ma anche perchè non è pensabile che la vita media aumenti sempre e quindi l'adeguamento alla fine sarà zero)
Diversamente o continua a lavorare o se può esce prima ma con meno pensione. O no?
Perchè dite che non conviene?

Più che non conviene si dovrebbe dire che deve essere valutata con attenzione e con calcoli precisi. Si dovrebbe inoltre tenere sempre presente che I lavoratori privi di anzianità contributiva al 31.12.1995 possono accedere alla pensione all'età di 64 anni (requisito valido per il quadriennio 2019-2024) con un requisito contributivo di almeno 20 anni, a condizione che l'assegno pensionistico sia di almeno 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale.
Venendo ai conteggi che hai fatto il 24enne (nato nel 1998) che ha iniziato a lavorare a 24 anni riscattando i 5 anni di laurea raggiunge i 41 di contributi a 60 anni ma ha dovuto riscattare 5 anni di laurea per anticiparne 4 (ne ha perso 1) perché a 64 anni sarebbe andato comunque in pensione.
Peggio per chi ha iniziato a lavorare più tardi o deve raggiungere i 42 anni e 10 mesi della Fornero.
Ad es. un 27enne cha ha iniziato a lavorare a 27 anni (cosa non insolita oggigiorno) se riscatta 5 anni di laurea raggiungerà i 41 anni di contribuzione a 63 anni e quindi, pur riscattando i 5 anni di laurea ne anticipa solo 1. Conviene? Ognuno ha la propria risposta. Tutto questo ovviamente a legislazione attuale.
 
Pensione anticipata.
Dipende da: anno di nascita, sesso e se verranno o meno confermati gli aumenti dell'aspettativa di vita prevista



Rimaniamo in ambito legge fornero (no quota 100, quota 41, etc).
La pensione ancitipata è oggi per un uomo 42 anni + 10 mesi per gli uomini, ma con un aumento anno su anno in base all'aspettativa di vita (es: per chi va in pensione dal 2036 serviranno 44 anni di contributi).
Se aumentasse l'aspettativa di vita... che negli ultimi 4 anni è diminuita. E se questo Governo, o altri in futuro, non decidano di eliminare questo assurdo dell'aumento automatico applicato con metodi naif (se aumenta ti aumento, se diminuisce non ti diminuisco, al massimo lascio quello che c'era)...
 
Più che non conviene si dovrebbe dire che deve essere valutata con attenzione e con calcoli precisi. Si dovrebbe inoltre tenere sempre presente che I lavoratori privi di anzianità contributiva al 31.12.1995 possono accedere alla pensione all'età di 64 anni (requisito valido per il quadriennio 2019-2024) con un requisito contributivo di almeno 20 anni, a condizione che l'assegno pensionistico sia di almeno 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale.
Venendo ai conteggi che hai fatto il 24enne (nato nel 1998) che ha iniziato a lavorare a 24 anni riscattando i 5 anni di laurea raggiunge i 41 di contributi a 60 anni ma ha dovuto riscattare 5 anni di laurea per anticiparne 4 (ne ha perso 1) perché a 64 anni sarebbe andato comunque in pensione.
Peggio per chi ha iniziato a lavorare più tardi o deve raggiungere i 42 anni e 10 mesi della Fornero.
Ad es. un 27enne cha ha iniziato a lavorare a 27 anni (cosa non insolita oggigiorno) se riscatta 5 anni di laurea raggiungerà i 41 anni di contribuzione a 63 anni e quindi, pur riscattando i 5 anni di laurea ne anticipa solo 1. Conviene? Ognuno ha la propria risposta. Tutto questo ovviamente a legislazione attuale.

Nei tuoi 2 esempi, chi non riscatta la laurea va comunque in pensione più tardi e con meno contributi, quindi con una pensione più bassa.
Nel caso di quota 41 poi, o dei 42 anni e 10 mesi la pensione non subirebbe penalizzazioni anche se presa prima... credo.
 
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