Pininfarina e la decrescita felice

Ho come il sospetto che non ci siano pià azioni in giro ....

nel senso che chi voleva vendere a queste cifre ...pochi .... ha già venduto

chi voleva comprare ha già comprato il possibile ....


magari se ne vogliono altre .... devono salire e venirsele a prendere...
 
da mesi ormai ...il titolo viene costantemente riportato a 0,84 cent.....

la consob dovrebbe essere informata....

non credo siamo noi piccoli

spero non sia qualcuno pagato apposta per farlo
 
Bravo Silvio ... apriamo anche a detroit ... prima vendi san giorgio e Bairo però.... e magari fai questa famosa acquisizione prima che idossier che hai sui tavoli si ammuffiscano ...

direttamente dal salone di detroit

"With so much potential here, Angori said the company is considering opening a Detroit office: “We have a design studio in Miami, and we recently added one in New York,” he said. “These are focused mainly on architecture and industrial design, with most of automotive design services for U.S. clients executed from Italy.

“The opening of a design studio in Detroit is up for consideration,”’ he said.


The company worked for Cadillac in the 1990s and had a Detroit office back then.

“We would start with a small team, like we always do, with the intent to grow with the business. I was amazed to see the rebirth of Detroit downtown, so lively, energetic, and safe. Why not downtown to house our design studio if the conditions are right?” he added.

No doubt there will be other things that come forth as a result of the conversations, networking and introductions that took place at this year’s show.

“The past two weeks really is a reminder to the world that Detroit and Michigan are unwavering as we lead this ever-changing world in mobility,” Alberts said."
 
bravo ANGORI

CON 60 MILIONI DI FATTURATO E DI CAPITALIZZAZIONE SPENDI E SPANDI...

NUOVE ESPESE E NUOVI UFFICI IN ARRIVO ... E LE PALANCHE?

SPERO CHE NEGLI USA OLTRE AD ANDARE ALLA DANTE ALIGHIERI E A DETROIT TU ABBIA COMBINATO QUALCOSA


PS ... UN PALLOTTOLIERE D'ORO MAGARI COSTAVA MENO ED ERA PIU UTILE

Con Jaggaer per digitalizzare gli approvvigionamenti
Redazione Online Redazione Online
Pubblicato il 27/09/2022 0 commenti

Pininfarina ha scelto la statunitense Jaggaer per avviare un percorso di digitalizzazione delle attività di approvvigionamento. In particolare, l'azienda torinese si è affidata a Jaggaer One, una piattaforma appositamente ideata per aiutare le imprese a rendere più efficiente la catena delle forniture e, quindi, ad affrontare mercati in continua evoluzione e sempre più problematici.

Percorso di trasformazione. Jaggaer One aiuterà Pininfarina a innovare, razionalizzare ed efficientare i processi di acquisto, contribuendo, come affermato dal responsabile approvvigionamenti Pierluigi Bertolin, a una trasformazione ormai "necessaria per continuare a cogliere al meglio le sfide che ci aspettano in mercati sempre più globali e soggetti a rischi nelle catene di fornitura. Con la nuova piattaforma, l'azienda torinese passerà a una gestione in digitale di ogni interazione con i propri fornitori, anche grazie ad applicazioni di intelligenza artificiale specifiche per la governance, la qualità e il risk management nei processi di supply chain".
 
Pininfarina S p A : NAUTICAL AL MONACO YACHT SHOW IN PARTNERSHIP CON FULVIO DE SIMONI YACHT DESIGN
28-09-2022 | 21:26
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SETTEMBRE 2022/COMUNICATO STAMPA

PININFARINA NAUTICAL AL MONACO YACHT SHOW IN PARTNERSHIP CON FULVIO DE SIMONI YACHT DESIGN

Monaco, 28 settembre 2022 - Pininfarina Nautical rinnova la partecipazione al Monaco Yacht Show

e sarà presente insieme a Fulvio De Simoni Yacht Design, studio con il quale ha stretto recentemente una collaborazione.

Una partnership strategica che integrerà le solide competenze nella progettazione navale dello studio di Fulvio De Simoni con quelle di Pininfarina, capace di portare freschezza ed innovazione grazie all'esperienza in diversi settori - dall'automotive all'architettura. Il Monaco Yacht Show sarà l'occasione per annunciare importanti novità sulla partnership ed un nuovo concept di ricerca.

"Con grande piacere ho promosso la collaborazione con Pininfarina, importante firma dell'automobilismo, per coniugare la passione per le automobili a quella del design nautico" dice Fulvio De Simoni.

"Unendo le nostre competenze complementari, siamo in grado di rispondere in maniera efficace alle esigenze degli armatori e dei cantieri navali, proponendo soluzioni innovative" aggiunge dice Kevin Rice, Chief Creative Officer di Pininfarina.

Oltre ad un primo progetto di catamarano, annunciato nei mesi scorsi, Pininfarina e De Simoni presentano al Monaco Yacht Show un innovativo progetto di ricerca,

X2 - EXplore X EXperience - che ha l'obiettivo di superare le categorie classiche del settore. Un modello che pone

al centro dell'esperienza la persona, un luogo unico dove trovano spazio momenti di esplorazione e di convivialità garantendo, al tempo stesso, performance di altissimo livello. Pensato per andare oltre i limiti, il nuovo yacht firmato Pininfarina e De Simoni Yacht Design, è la sintesi delle abilità complementari delle due case di design, che si uniscono per presentare un modello inedito.

WWW.PININFARINA.COM

SETTEMBRE 2022/COMUNICATO STAMPA

Pininfarina esporrà inoltre sul proprio stand il modello in scala di Oceanco Kairos, il risultato della prima collaborazione tra Pininfarina, Oceanco e Lateral Naval Architects. Kairos nasce con l'obiettivo di sviluppare un nuovo modo di concepire la vita a bordo, valorizzando ogni momento dell'esperienza di navigazione e definendo un nuovo standard in termini di sostenibilità e di concezione degli spazi.

MONACO YACHT SHOW

28 Settembre - 1 Ottobre - Stand QJ18
 
http://motori.quotidiano.net/autoem...a-elettrica-foxconn-disegnata-pininfarina.htm


Foxtron Model B, anteprima della elettrica di Foxconn disegnata da Pininfarina | VIDEO
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Di Francesco Forni
7 ottobre 2022
157 0

Foxtron Model B, anteprima video della nuova elettrica di Hon Hai Technology Group, proprietà di Foxconn, il colosso di Taiwan famoso come cliente privilegiato Apple.

Foxtron Model B, anteprima della elettrica di Foxconn disegnata da Pininfarina

Il design della compatta a cinque porte è curato da Pininfarina.

Dati ufficiali non ancora comunicati

Sarà rivelata tra qualche settimana allo Hon Hai Tech Day 2022. Nessuna specifica tecnica è stata ufficializzata. Le forme sono quelle di un crossover compatto. Con uno stile abbastanza sobrio in particolare nel profilo.
 
I conti non mi tornano ...

fatturiamo meno di 70 milioni....

ma abbiamo continui annunci di lavori

SEmbra abbiamo un grosso contratto con la foxconn...
ma non sapopiamo le cifre
 
La foxconn model B (come la e) ha il logo della pininfarina

la model C ancora non si capisce chi l'ha fatta ...recentemente l'attribuivano alla Pininfarina...sicuramenmte abbiamo collaborato


saremmo già come minimo a 2 modelli auto ....

potremmo avere con loro un grosso contratto


Ma qualcuno vuole che rimaniamo a 84 cent
 
RICAPITOLANDO...

nei gg. scorsi sono inziate le consegne della Battista OTTIMO

Sono uscite le prime immagini della MODEL B (foxtron) DOPO LA MODEL E.... con la foxconn sembra abbiamo un bel contrattino

La model B verrà a brevissimo presentata in Vietnam (18 ottobre credo)....

Nei prossimi gg. apre il salone dell'auto di Parigi dove abbiamo almeno 4 auto (2 vinfast, 1 Apricale Viritech, 1 NAM o qualcosa di simile)


Siamo in attesa di sapere quali altri città disegneremo (forse credo in Arabia)

Siamo in attesa di Britishvolt e Italvolt e forse Statevolt (ma ci pagano?)

Siamo in attesa di sapere sull'acquisizione promessa da silvietto (i famosi dossier sui tavoli di silvietto si saranno ossidati)

Siamo in attesa di sapere San giorgio e Bairo se sono stati venduti e a chi .... o se a Bairo arriva la Songuo....

Siamo in attesa dei 100 milioni di fatturato promessi da Silvietto


Siamo in attesa dei 2/3 euro

siamo in attesa che Angori venga sostituito
 
Ricordo a tutti che il valore del marchio stimato dalle banche nel 2007/2008 era di 80 milioni ....

capitalizziamo 67 M.

paradossalmente è come se il lavoro che fa l'azienda fosse negativo e si mangiasse il valore del marchio ....
 
coloro che la tiravano sempre giù per ora si son fermati ....

chi vuole le mie 300.000 deve venirle a prendere sopra i due euro molto abbondanti
 
Io cominco ad immaginarmi oltre i due euro...

Angori ...datti una mossa



“Il grande insegnamento di Pininfarina a dieci anni dalla morte: cominciare a immaginarci oltre l’auto”

Alle 17 al Centro congressi dell'Unione Industriali di Torino, tavola rotonda con Paolo Pininfarina, Giorgio Marsiaj, Luca Cordero di Montezemolo, Giuseppe Facchetti e Gianni Letta

paolo griseri
11 Ottobre 2022
Aggiornato alle 12:57

3 minuti di lettura
Paolo Pininfarina con Silvio Angori

La storia di un segno e del suo rapporto dialettico con la mente e la materia. Raccontare la parabola di Sergio Pininfarina a dieci anni dalla scomparsa è, in fondo, riassumere la storia di quel segno, nato come firma sulla lamiera del carrozziere Battista (Pin) Farina, diventato brand e cognome del figlio Sergio, oggi liberato dalla materialità e addirittura dal rapporto con le quattro ruote per trasformarsi in simbolo a sé stante di design, di pervasiva creatività. Il presidente Paolo Pininfarina e il ceo Silvio Angori sono gli eredi di quella storia, incaricati di tradurla oggi e portarla alle sue conseguenze industriali nell’era della smaterializzazione e del digitale.

Angori, chi è stato per lei Sergio Pinifarina?

«Non ho avuto il privilegio di lavorare direttamente con lui. Quando sono arrivato in azienda non aveva più incarichi operativi. Era presidente d’onore. La presidenza operativa era del figlio Andrea».

Che cosa ricorda di quei primi incontri?

«La gentilezza e l’eleganza. Sarei entrato alla guida operativa della società nel gennaio del 2007. Pochi giorni prima del Natale del 2006 Andrea mi disse che suo padre voleva conoscermi. Andammo nel suo ufficio, a Grugliasco. Mi accolse con benevolenza: ‘Benvenuto nella nostra famiglia. Le auguro ogni buon successo”. Poi rimase qualche secondo in silenzio. E aggiunse sorridendo: “Anche perché la cosa mi coinvolge”».

Quale eredità ha lasciato? Lei è arrivato poco tempo dopo la scelta di lasciare il timone.

«Aveva trasmesso a tutti il senso della responsabilità di impresa e il suo ruolo sociale. Non erano stati anni facili. Gli scontri con le controparti erano stati anche molto aspri. Ma sapeva che bisognava cercare di non interrompere mai il filo del confronto. E credo che i sindacalisti che ebbero a che fare con lui lo possano testimoniare anche oggi. Questo atteggiamento di rispetto nei confronti del ruolo sociale dell’impresa lo mantenne anche quando ricoprì importanti incarichi di rappresentanza degli imprenditori e quando fu nominato senatore a vita».

Dal punto di vista industriale qual è stato il suo insegnamento?

«Aveva avuto presto l’intuizione che il mestiere del carrozziere tradizionale sarebbe cambiato in modo radicale. Per questo creò un nucleo di persone, coordinate dal figlio Paolo, che si misero a studiare le applicazioni non automobilistiche del nostro design. Il lavoro di quel gruppo è il germe da cui è nata una parte importante della Pininfarina di oggi».

Quanto pesano le attività non auto nella vostra azienda?

«Rappresentano il 25%. E tendenzialmente dovranno arrivare a rappresentare la metà del nostro business».

Il futuro è fuori dalle quattro ruote?

«Il futuro è nel valore del segno, nella sua riconoscibilità, nella sua capacità di parlare al mondo. Che quel segno contribuisca a disegnare la fiancata di un’automobile o la torre di controllo di un aeroporto, quel che conta davvero è l’impronta che lascia».

Si riferisce alla torre del nuovo aeroporto di Istanbul?

«L’hanno disegnata i nostri creativi e oggi è diventata il simbolo di Istanbul e della Turchia. Parla di noi a una realtà lontana da noi».

Un tempo il design delle auto era matite, lamiere piegate con sapienza, materia. Oggi? Algoritmi, sequenze, stringhe di computer?

«È tutte queste cose insieme. Ma è soprattutto la passione che ci mettono i nostri 300 creativi. Ragazzi che arrivano da tutto il mondo, da culture ed esperienze diversissime».

Che cosa resta, allora, in questo melting pot, della tradizione creativa di Battista e Sergio?

«La capacità di imprimere un dna a chi viene a lavorare da noi. Succede come nella Firenze del Rinascimento: sono le botteghe dei maestri che danno l’imprintig a chi lavora per loro rendendo riconoscibile il lavoro dell’una da quello dell’altra».

Chi lo ha creato quell’imprinting?

«Penso che ciascuno di coloro che hanno lavorato con noi abbia fatto la sua parte. Ma mi capita ancora oggi di pensare che forse il lascito più importante di Sergio Pininfarina sia stato proprio quello di cominciare a immaginare oltre l’automobile».

Eppure sotto la sua presidenza Pininfarina produsse modelli stupendi…

«Certamente. Ma andare oltre l’auto non significa dimenticare l’auto. Significa imparare ad andare oltre i muri, oltre il prevedibile. Sapere che l’auto è un oggetto che evolve e che il design è per sua natura impossibile da ingabbiare in un oggetto. Pur tra crisi e difficoltà, le stesse che hanno dovuto affrontare molte aziende dell’automotive, anche noi abbiamo saputo rigenerarci».

Il convengo di oggi, tributo alla sua «visione, passione e impegno» nella ricorrenza dei dieci anni dalla scomparsa, è in programma alle 17 al Centro congressi dell'Unione Industriali, con una tavola rotonda moderata dal giornalista de La Stampa, Marcello Sorgi. Parteciperanno Paolo Pininfarina, Giorgio Marsiaj, Luca Cordero di Montezemolo, Giuseppe Facchetti e Gianni Letta.
 
si avvicina il salone di parigi ...ed escono un sacco di articoli sulla partecipazione di pininfarina protagonista

con Vinfast e Nam x

Si dimenticano credo anche la viritec apricale ...che forse produrremo pure.....
 
sulla spricale viritech ricordo questo

"Sarà costruita in Italia da Pininfarina. La Pininfarina ha contribuito alla definizione del design della Apricale secondo le indicazioni del marchio: l'aspetto è aggressivo e richiama quello delle hypercar tradizionali a motore centrale, ma non mancano spunti originali nel taglio delle prese d'aria. La Pininfarina si occuperà della produzione di serie della Apricale nella fabbrica di Cambiano".

così dicevano sui giornali


e dovrebbero (dovremo?) farne 25

il costo è sui 2 milioni credo
 
"Viritech Apricale: prodotta da Pininfarina

Ad occuparsi della produzione della Viritech Apricale sarà la stessa Pininfarina, che si è già occupata della definizione del design del modello. I 25 esemplari previsti verranno quindi realizzati all’interno dello stabilimento di Cambiano".
 
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