blog di bow : discussione per confrontarsi sui temi trattati

Ramo I sai cosa sono?

Appunto, non sono prodotti di investimento anche se vengono utilizzati con finalità previdenziali, proprio come i fondi di categoria che ho citato. Sono assicurazioni, quindi che c'azzeccano?
Una polizza vita deve fare quello per cui è stata creata, per una pensione integrativa ci sono i fondi chiusi che sono certamente meglio.
 
C azzeccano perche la gente li usa per investire i risparmi

Io ho un fondo di categoria con contributo del datore di lavoro, vuoi veramente fare il confronto?

Comunque siamo OT.

Vai in banca felice a farti i tuoi fondi bilanciati con il 2% in 10 anni e le polizze vita. Io investo in altro modo e spero che anche gli altri facciano i confronti o meglio che trovino consulenti veramente indipendenti.
 
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Io ho un fondo di categoria con contributo del datore di lavoro, vuoi veramente fare il confronto?

Guarda che so meglio di te che i prodotti venduti in banca sono costosi.
Ma come ha detto qualcuno, evidentemente c è un mercato.
È inutile fare ogni volta i saccenti, gli ironici, virgolettare la parola consulente ecc.
Quando tutti opereranno online, le banche cambieranno, se saran capaci, per ora credimi, c è gente consapevole dei costi e soddisfatta del servizio, così come c e gente che va dallo stesso barbiere anche se costa il doppio di quello cinese.
Potete fare tutte le ironie che volete.
Inoltre, non ha risposto sul merito di una ramo i, ad esempio, che è un prodotto che se fosse più diffuso, molti di questi tempi si leccherebbero le dita
 
Guarda che so meglio di te che i prodotti venduti in banca sono costosi.
Ma come ha detto qualcuno, evidentemente c è un mercato.
È inutile fare ogni volta i saccenti, gli ironici, virgolettare la parola consulente ecc.
Quando tutti opereranno online, le banche cambieranno, se saran capaci, per ora credimi, c è gente consapevole dei costi e soddisfatta del servizio, così come c e gente che va dallo stesso barbiere anche se costa il doppio di quello cinese.
Potete fare tutte le ironie che volete.
Inoltre, non ha risposto sul merito di una ramo i, ad esempio, che è un prodotto che se fosse più diffuso, molti di questi tempi si leccherebbero le dita

Diciamo le cose come stanno però. l' 1% è veramente consapevole dei costi. Di quell' 1% il suo 10% avrà rendimenti superiori al benchmark e potrà veramente essere contento dei risultati, il rimanente 90% di quell' 1% non sa che sta facendo rendimenti peggiori del benchmark oppure è masochista e gode nell'avere rendimenti peggiori.

Il mercato c'è solo perchè la cultura finanziaria degli italiani è misera.

Questo lo dicono i dati. Se ancora ce ne fosse bisogno:

Il flop dei fondi azionari attivi europei: nel 90% dei casi non battono l'indice - Repubblica.it

Chiudo qui. Adieu.
 
Diciamo le cose come stanno però. l' 1% è veramente consapevole dei costi. Di quell' 1% il suo 10% avrà rendimenti superiori al benchmark e potrà veramente essere contento dei risultati, il rimanente 90% di quell' 1% non sa che sta facendo rendimenti peggiori del benchmark oppure è masochista e gode nell'avere rendimenti peggiori.

Il mercato c'è solo perchè la cultura finanziaria degli italiani è misera.

Questo lo dicono i dati. Se ancora ce ne fosse bisogno:

Il flop dei fondi azionari attivi europei: nel 90% dei casi non battono l'indice - Repubblica.it

Chiudo qui. Adieu.

Se il mercato è quello non ci possiamo far niente.
Gli asini vanno dall omeopata, ci sarà poca cultura anche da quel lato lì.
Probabilmente anche dove lavori te, il prodotto viene venduto al doppio dei costi, cosa vuoi che ti dica, è il mercato.
Fondi attivi inoltre non esistono solo in Italia
 
Comunque a me dei temi trattati interesserebbe sapere cosa ne pensa BOW degli HY a cui ha fatto un articolo.

L'articolo era pre crisi.

Ipotizzando di essere liquidi oggi allocheresti ancora parte della liquidità su Bond HY euro/global visto che in reltà la parte "fallimenti" di questa crisi ancora non si è vista e che probabilmente farà capolino (o forse no visto che FED e forse BCE compreranno bond spazzatura).
 
Comunque a me dei temi trattati interesserebbe sapere cosa ne pensa BOW degli HY a cui ha fatto un articolo.

L'articolo era pre crisi.

Ipotizzando di essere liquidi oggi allocheresti ancora parte della liquidità su Bond HY euro/global visto che in reltà la parte "fallimenti" di questa crisi ancora non si è vista e che probabilmente farà capolino (o forse no visto che FED e forse BCE compreranno bond spazzatura).

Allora, lo strumento dell'ETF abbatte notevolmente il rischio credito dell'High Yield e lo trasforma in un asset non eccessivamente speculativo nel lungo termine, un buon ibrido azionario-obbligazionario.

E' molto più preoccupante il rischio del mercato monetario.

Mi spiego: i nostri begli scienziati hanno sostituito con i bond high yield (spazzatura si dice a Roma) il classico governativo per motivazioni giustissime nel lungo termine, ovvero che diversificato il rischio credito nel lungo termine rimangono tante opportunità, il vero motivo è che il margine commissionale è più sostenibile, però sono d'accordo con loro di evitare portafogli lazy "da qui all'eternità..." carichi di bond governativi euro in pancia presi a 140 o 170 solo perché "negli ultimi anni il grafico è sempre positivo... è un buon titolo!".

Cosa è che non dicono i nostri scienziati? Che la spazzatura diventa cibo gourmet quando c'è penuria di altri rendimenti "nutrienti", ma quando il genuino nutre la spazzatura torna spazzatura. Quindi se i tassi salgono prendi una batosta anche se da manuale a pagina 51 la duration è bassa. E poi tutti ne hanno paura nei momenti come questi.

In altre parole il rischio sostituzione del credito buono con quello pessimo se il T-Bond o il governativo risalissero al 2% o al 4% a 10 anni non lo elimini, il rischio paura che lo fa fluttuare anche spaventosamente (chi c'era nel 2011?) neppure, il rischio default lo riesci a limare parecchio comprando l'intero indice.

Detto ciò nel lungo un High Yield rimane un ottimo strumento, tanto più 'relativamente solido' (se si prende tutto l'indice) nei mercati dove l'economia è sana e forte (es. US High Yield) che nei mercati oscuri e fragili (es. Emerging Markets High Yield). Naturalmente in questi ultimi puoi raddoppiare il capitale in un lampo...

Insomma se oggi entri nel US High Yield dentro l'indice stai comprando obbligazioni Ford a 68 (diversificate con centinaia/migliaia di altri loro fratelli in condizioni simili), se oggi entri nel Euro Government Bond 30+yr stai comprando i Bund Tedeschi a 30 anni a 104 e tasso zero...

...devi superare la nottata, la paura in uno scenario (non improbabile!) alla 2011 che vedi scendere un altro 20% il valore... ma se l'orizzonte temporale è a 10 anni l'high yield sconta un rischio tassi, mentre il governativo sconta svalutazione sia per rischio tassi sia per semplice mancanza di redditività di quello che c'è dentro.
Ricordiamo che i dividendi di un ETF obbligazionario non sono correlati agli utili come nell'azionario (la società può diminuire i dividendi, non le rate del mutuo) il che fa rimanere l'high yield ottimo a distribuzione se scende (e ci 'consola' con una bella rendita disincentivando da fare cavolate come buttarlo via in perdita mentre ci distribuisce il 5% comunque) e più che ottimo ad accumulo (dove sui ribassi acquista pure l'intero indice con dentro bond a super-occasione nei minimi e quando il mercato si stabilizza questo fa da volano).

Non a caso un titolo speculativissimo e spazzaturosissimo come il VanEck Emerging Markets High Yield Bonds ad accumulo da metà 2018 a prima del crollo covid a febbraio (1 anno e 8 mesi) è cresciuto appena appena del +25% e oggi sta ancora +8% rispetto ad un anno e 8 mesi fa mentre gli obbligazionari emergenti non High Yield spesso stanno si e no al livello di 20 mesi fa incluse le cedole.
Inutile dire che se sul mercato tornano i Tresury Bond decennali al 4,5% con la tripla A l'appeal di questo asset sarà molto più opaco... ma temo che siamo ancor a lontani nel tempo da tale scenario.

Io sul portafoglio a breve termine di deboli di cuore, in questa situazione, il High Yield non posso mettercelo.
Per il portafoglio a lungo termine di persone consapevoli, trova decisamente spazio. E se sono molto consapevoli in caso di 'credit crunch' mediano il prezzo carico a ribasso.

Parlando sempre di ETF e di strumenti efficienti.

Parlando di robaccia (fondi con commissioni superiori alla potenziale redditività, che distribuiscono e che magari in caso di flessione mangiano su capitale ribassato e poi se recuperano si ciucciano pure la commissione di performance per aver parzialmente recuperato i danni fatti all'investitore pagante) oppure di singoli titoli high yield (molto molto interessanti, ma estremamente speculativi e su cui andrebbero fatte delle strategie del tipo: investo poco, mi assumo il rischio default, ma se uno del basket si salva mi paga il default di tutti gli altri e mi deve dare anche un margine calcolato) ovviamente il discorso è diverso.
 
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Allora, lo strumento dell'ETF abbatte notevolmente il rischio credito dell'High Yield e lo trasforma in un asset non eccessivamente speculativo nel lungo termine, un buon ibrido azionario-obbligazionario.

Grazie mille. Molto gentile. Forse come compromesso tra gli HY e gli investment grade ci sono gli aggregate corporate in dollars come VUCP che hai recensito con ottimi voti sul blog.
Forse quelli hanno meno rischio sul lungo anche in rialzo dei tassi perchè rimangono investment grade rispetto agli HY.
Peccato che grazie alla politica della FED i prezzi di questi etf rimangano parecchio alti. VUCP quota oggi come il 5 marzo: una resilienza incredibile considerato il rendimento. Personalmente vedrò come si comporta ma col dollaro altino e la FED faccio fatica a vedere entrate accessibili, a 44 erano un ottimo affare IMHO.
 
Grazie mille. Molto gentile. Forse come compromesso tra gli HY e gli investment grade ci sono gli aggregate corporate in dollars come VUCP che hai recensito con ottimi voti sul blog.

Ecco, quelli non mi piacevano per niente perché erano troppo alti, ora con questi ribassi DECORRELATI DAI TASSI (ovvero tassi scesi anche di più e bond societari fluttuati verso il basso) sono diventati molto interessanti...
...il mio eroe personale è quell'uomo che ha comprato il bond Apple Tf 3,85% Agosto 46 a 90 il 23 marzo (il 11 marzo stava a 126, oggi sta a 120)... giusto per dire che di opportunità grosse su quell'asset ce ne sono state!!

Usiamo il cervello: se compri l'indice corporate investment grade, che stai facendo? Stai comprando una lista di titoli che automaticamente esclude quelli declassati (a rischio default). In pratica il rischio default è veramente marginalissimo (che qualcuno ha truccato i conti in pratica), e OLTRETUTTO è pure super-diversificato (compri l'indice!). Il rischio è quello dei tassi. Nessuno vuole trovarsi il cerino in mano per aver comprato il bond apple 2046 a 120 se sta uscendo il tresury bond stesso tasso (3,85%) a 10 anni a 100: lì distruggi il capitale perché in una situazione di bolla dei tassi come questa è capace che non ci torniamo più, quindi son dolori... devi aspettare la maturity (10 anni?) perché il gestore sostituisca con roba più redditizia e che gli interessi colmino i danni (se non sei a distribuzione).
Ma se i tassi scendono e sta roba scende... stai investendo per la paura di QUALE rischio? Che falliscano società con rating creditizi alti? Ecco... allora secondo me si può comprare lì.

Ragioniamo così:
- governativi/sovranazionali, super sicuri : attenti a comprare l'indice, può essere pieno di roba a 140... a questo punto compra il CCT o il bonos e lo porti a scadenza senza guardare la quotazione
- corporate: rischiosissimi per i tassi, ma se mi scendono a tassi alti interessanti (personalmente ho comprato questo asset nel mio portafoglino preventivato approfittando delle fluttuazioni di marzo, adesso è già risalito)
- high yield: ottimi nell'indice per le strategie a lungo termine con un pò di nervi saldi, singoli titoli rischiosissimi/redditivissimi da valutarsi per strategie opportunity e speculative (molto più rischiose dell'azionario-indice nel lungo termine, per capirci)
 
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Purtroppo un dipendente bancario ha molti vincoli:
- Non può svolgere attività in concorrenza (quindi lavorare per altra banca, fare il consulente ad avvocati etc...)
- Deve dare comunicazione di qualsiasi attività non in concorrenza in cui percepisce reddito e chiedere autorizzazione (sei socio del ristorante di famiglia? Fai il dottorato come accadde a me e ricevi una borsa? La sera fai l'allenatore di calcio ai ragazzi e vieni pagato?) che va autorizzata

Non parliamo dei molti controlli sulla movimentazione dei conti per qualsiasi cosa...

Altrimenti ti licenzi, appunto. Purtroppo ho sempre vissuto solo del mio lavoro e lo stipendio mi serve, poi ho il difetto di investire i miei pochi risparmi in maniera compatibile alle esigenze di un padre di famiglia (quindi bilanciato 50/50 o 60/40) e non a leva 3, quindi il colpaccio che mi fa smettere di lavorare è da escludere. Però il giorno che lo facessi il mio primo pensiero sarà dare una consulenza indipendente low cost. Ho conosciuto nella vita consulenti (inclusi che fanno il mio lavoro) che lavorano praticamente per hobby e mi son sempre chiesto perché non fanno qualcosa in autonomia. Alla peggio aspetti la pensione... almeno io se ci arrivo vivo lo farò con un sacco di strategie di portafogli simulati per 20 anni che mi fanno da 'catalogo'. ;) ;)

Ovviamente il motivo è che mi da soddisfazione riuscire a dare un buon servizio, sono molto motivato verso i risparmiatori e voglio dimostrare che il risparmio è importante e prezioso non solo come cultura, ma anche come risorsa per la società (risorsa da non far depredare a furbetti avidi) che genera un benessere diffuso spesso democraticamente sul territorio (mi spiego: il milione di euro sul libretto del novantenne, che ha paura di tutto e che glielo freghino, probabilmente non produce nulla finché questo non muore e piove miracolosamente dal cielo a qualcuno che non ha mai imparato a gestire risorse - è studiato che molte vincite milionarie vengono disperse in breve tempo -, ma lo stesso in disponibilità investite di una famiglia, in maniera sufficientemente efficiente da trasmettere tranquillità, non paura, rivalutazione e non svalutazione, rendita e non erosione da commissioni, fornisce di solito alle persone la sicurezza per avviare imprese autonome, per iniziare attività a 'rischio', per studiare e fare ricerca anziché andare a caccia di un salario, per produrre anziché cercare il posto sicuro al ministero - ho semplificato molto).
Guardiamo a paesi dove ci sono molte risorse economiche capitalizzate da tempo e che ne fanno una buona gestione e conservazione, non vi vivono bene solo i super-ricchi, ma anche i loro concittadini con meno capitali hanno più opportunità nella vita. Invece l'approccio predatorio e l'incertezza del diritto è devastante.

Ora, il mestiere di consulente finanziario nelle sue molte forme (cfaofs, gestore di filiale, venditore di polizze quale agente assicurativo, impiegato postale, private banker, etc...) in Italia è svolto ogni giorno da decine di migliaia di persone (54000 iscritti all'albo dei consulenti, più in ognuna delle 25000 filiali bancarie italiane, più i 12000 uffici postali, i centri private etc, le SIM etc... secondo me una cifra che potenzialmente si avvicina a centomila persone). Tra tutti questi non saprei consigliarne (salvo forse gli indipendenti, che però non ho conosciuto personalmente o visto lavorare) una formula davvero non in conflitto d'interessi con il risparmiatore. Non in conflitto come potrebbe essere un architetto onesto: mi paghi una parcella abbastanza contenuta da non pregiudicare il risultato finale, e io ti progetto una bella casa su misura per le tue esigenze.

Tutto il wealth management ingegnerizza tunnel di uscita, commissioni invisibili, strategie flessibili e total return, fondi di fondi di fondi a scatola cinese, meccanismi provvgionali, commissionali, incentivi, multi-level... studi di finanza comportamentale, di marketing, di psicologia, di potenziamento della 'relazione umana' di fidelizzazione del cliente, di public speaking... in alcuni casi ci si butta direttamente su bella presenza e dress code impeccabile.

Ma le simulazioni e le analisi di cui io mi diletto? Lo studio delle STRATEGIE? In quanti le fanno, su 100k consulenti? A quanti vengono chieste, valutate, o gliene frega qualcosa anche solo di saperlo fare?

(non dico che so' chissà quanto bravo, molte strategie le prendo dalle teorie di base, che però salvo marketing nessuno legge, ci metto dentro anche strumenti inefficienti o grossolani per misurare l'impatto anche di qualcosa di poco armonico nel tutto, ho simulato portafogli che non condivido e non consiglierei mai per analizzare che sviluppo hanno [flessibili, opportunistici, multi-strategy etc..], e sicuramente non ho mai voluto né vorrò mai essere considerato il 'guru del guadagno facile'... però voglio SAPERE come costruire un qualcosa a rischio 5, se per quella persona ci vuole rischio 5, voglio SAPERE che sto facendo al patrimonio di qualcuno, e spiegarglielo... capire cosa aspettarsi e cosa può causare fare certe scelte anziché altre... non vendere "Sicav MultiBrand Strategy Flexible Plus" perché è a budget e poi dopo toccherà spiegare [o far finta di spiegare perché nessuno lo sa e come il webinar che ho visto stamattina i gestori divagano e ti perculano sulle spiegazioni e non stanno certo a dire a te che casino hanno combinato] il perché è 'andato male' o se per caso va bene ottimo che lo disinvestiamo e ci facciamo altre commissioni)

Beh intanto complimenti. Ho scoperto prima il tuo blog per caso e poi ho visto che scrivevi qui sul FOL :D processo inverso insomma.

Ma quindi una persona che ti volesse come consulente non ha modo ?
Penso sia un peccato. Perché spesso la gente o si affida ai primi venuti oppure anche a cercarli non si trovano "indipendenti" e bravi e se si trovano non si riesce a toccare con mano le capacità prima di affidarcisi.
Mentre qui sul FOL/blog si riesce almeno ad avere un riscontro, non c'è solo la teoria ma poi si vede anche il consulente all'opera, se ne apprezza le professionalità, se ne desume la capacità, ci si fa un'idea di come opera, quali strumenti predilige ed ha approfondito.
 
Beh intanto complimenti. Ho scoperto prima il tuo blog per caso e poi ho visto che scrivevi qui sul FOL :D processo inverso insomma.

Ma quindi una persona che ti volesse come consulente non ha modo ?
Penso sia un peccato. Perché spesso la gente o si affida ai primi venuti oppure anche a cercarli non si trovano "indipendenti" e bravi e se si trovano non si riesce a toccare con mano le capacità prima di affidarcisi.
Mentre qui sul FOL/blog si riesce almeno ad avere un riscontro, non c'è solo la teoria ma poi si vede anche il consulente all'opera, se ne apprezza le professionalità, se ne desume la capacità, ci si fa un'idea di come opera, quali strumenti predilige ed ha approfondito.

E soprattutto da consigli senza farsi pagare. Mi permetto un ultima segnalazione : sono andato a riprendere un vecchio confronto che avevo fatto giorni fa :l azionario strategia flex, se consideriamo il periodo dal dicembre 11 ad oggi, ha reso circa il 40 %. Il ptf 5 di moneyfarm il 57. Se togliamo le spese di consulenza, fa circa un 47 o un 52.
È certamente di più, ma secondo me l eurizon non è un fondo ciofeca (altri fondi eurizon lo sono).
Questo per dire che basta allungare ed accorciare a fisarmonica il periodo temporale, per dimostrare quel che si vuole dimostrare (che i prodotti attivi fanno sempre schifo).
Fanno peggio di una strategia di etf, ma da lì a dire che sono tutte fregature, come adombrava Sand, ce ne corre
 
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E soprattutto da consigli senza farsi pagare

Ma anche se si dovesse far pagare siccome ho letto sue opinioni su quanto dovrebbe costare la consulenza indipendente credo che siano, se dovesse eventualmente applicarli in futuro, commissioni quasi "cinesi".
In realtà credo perchè siamo abituati alla doppia inkiappettata con tunnel multiplo della gestione classica che deve pagare i bmw ai consulenti e la lexus ai dirigenti che i prezzi onesti ci sembrano bassi.

Caspita ci sarà una formula, eventualmente cambiando il tuo lavoro attuale pur rimanendo sempre in banca, per poter fare consulenze nel proprio tempo libero.
Capisco le simulazioni ma credo che vorrebbe vedere concretizzare le elucubrazioni al di fuori del paniere forzato della banca...

Ci vorrebbero almeno 10 mila bow per gestire onestamente e con passione (lo vedi dai PTF, sembra che ogni etf o prodotto se lo coccoli prima di metterlo in un ptf, pure il debito spazzatura :D ) tutto quel risparmio degli italiani ignoranti (senza offesa, intendo finanziariamente). E' tutta ricchezza prodotta.
 
Ma quindi una persona che ti volesse come consulente non ha modo ?
Penso sia un peccato. Perché spesso la gente o si affida ai primi venuti oppure anche a cercarli non si trovano "indipendenti" e bravi e se si trovano non si riesce a toccare con mano le capacità prima di affidarcisi.

Ti ringrazio tantissimo per la fiducia e simpatia.
Ti dico che dopo... parecchie decine di persone disincentivate dal farlo c'è stato un caso con cui ho avuto il piacere di fare amicizia (piacevole con chi ha medesimi interessi!) ed è venuto in filiale a cercarmi (unico modo a norma di legge in cui io possa fare ad una persona il Mifid e non violare alcuna normativa), però innanzitutto lì non posso operare al meglio (per dire... tanto bel parlare di strategie e mercati e orizzonti temporali e poi ho fatto una figura meschina stampando tomi di carta e tutti i cavilli della banca tradizionale), ovviamente non ho alcun interesse/obiettivo a fare questo tipo di 'sviluppo' (ma non mi riservano nemmeno apprezzamento, sarebbe apprezzato se poi collocassi prodotti della maison, ma una persona magari se viene a cena da me vuole che cucino io, non che gli imbusto il doppio cheesburger industriale, immagino...). Quindi finché posso svolgere la mia umile attività lavorativa solo in questo modo (e no... a fare il provvigionaro non ci andrò, salvo rimanere disoccupato) ringrazio già chi trova interessante leggere Blog, simulazioni, analisi e altre menate con cui ammorbo questo angoletto di web...
...poi ripeto se la situazione è molto seria (criticità particolari etc...) sono disponibile ad aiutare (valutazioni/opinioni [no consulenze/proposte d'investimento] quelli sempre, chi me ne chiede tutti i giorni sa che rispondo), ma a gestire un cliente dalla filialetta ora come ora ho le mani un pò legate io e temo di dare un supporto scarso a chi lo richiede.
Poi quando ne avessi i mezzi (magari il mondo del wealth management cambierà nei prossimi anni? ...sono più di 10 anni che lo spero) dare consiglio a persone evolute/consapevoli per me sarebbe il massimo sia a livello di gratificazione personale (al buio tutti i gatti sono neri, ripeto spesso...) e di risultati che probabilmente si possono perseguire.
 
Ma anche se si dovesse far pagare siccome ho letto sue opinioni su quanto dovrebbe costare la consulenza indipendente credo che siano, se dovesse eventualmente applicarli in futuro, commissioni quasi "cinesi".
In realtà credo perchè siamo abituati alla doppia inkiappettata con tunnel multiplo della gestione classica che deve pagare i bmw ai consulenti e la lexus ai dirigenti che i prezzi onesti ci sembrano bassi.

Caspita ci sarà una formula, eventualmente cambiando il tuo lavoro attuale pur rimanendo sempre in banca, per poter fare consulenze nel proprio tempo libero.
Capisco le simulazioni ma credo che vorrebbe vedere concretizzare le elucubrazioni al di fuori del paniere forzato della banca...

Ci vorrebbero almeno 10 mila bow per gestire onestamente e con passione (lo vedi dai PTF, sembra che ogni etf o prodotto se lo coccoli prima di metterlo in un ptf, pure il debito spazzatura :D ) tutto quel risparmio degli italiani ignoranti (senza offesa, intendo finanziariamente). E' tutta ricchezza prodotta.

Sarebbe profondamente scorretto, ed è facile da capire.
In banca proponi i prodotti della banca tendenzialmente, poi puoi fare anche altro. Ma dato che un azienda bancaria ti mette a disposizione una serie di strumenti (vedi ad esempio il fondo che ho citato sopra, che sono discretamente validi), se non Ritieni di adoperarli, puoi farlo presente ed essere adibito ad altro incarico.
Inoltre, bow è bravissimo coi portafogli, ma se pensate che avere a che fare coi clienti medi delle filiali sia avere a che fare con gente stile fol, siete fuori strada
 
Ma dato che un azienda bancaria ti mette a disposizione una serie di strumenti se non Ritieni di adoperarli, puoi farlo presente ed essere adibito ad altro incarico.

Tipo svuotare i bancomat se va bene o pulire i vetri degli sportelli se va medio bene... se va male non lo dico neanche...
 
Tipo svuotare i bancomat se va bene o pulire i vetri degli sportelli se va medio bene... se va male non lo dico neanche...

Esatto. È normale che sia così, finché il mercato funziona in questo modo. I prodotti bancari passano, prima di essere emessi, attraverso analisi di compliance e approvazioni consob. Ora, queste procedure possono essere ridicole fin che si vuole, ma non è compito nostro andare a sindacare queste cose.
Io da gestore non è che posso dirti "c è questo fondo, ma fai l etf che vai meglio".
Se voglio far così, faccio il Consulente indipendente, lavoro che bow sarebbe benissimo in grado di fare.
Per il resto, come ti ho segnalato, ci sono nella gamma prodotti con rendimenti accettabili
 
stai investendo per la paura di QUALE rischio? Che falliscano società con rating creditizi alti? Ecco... allora secondo me si può comprare lì.

Perfetto, riassumendo se i tassi rimangono bassi e diamo per scontato che lo rimangano e l'età dovesse scendere ai minimi intorno ai 45 li compreresti a man bassa (compatibilmente coln il portafogli e la loro allocazione) perchè alla fine con i tassi in discesa, la fed che compra, il credito corporate scendono solo per questioni di panico più che per perdita di valore reale. Stesso ragionamento che mi sembra tu abbia fatto per il debito emergente.
 
Ecco, quelli non mi piacevano per niente perché erano troppo alti, ora con questi ribassi DECORRELATI DAI TASSI (ovvero tassi scesi anche di più e bond societari fluttuati verso il basso) sono diventati molto interessanti...
...il mio eroe personale è quell'uomo che ha comprato il bond Apple Tf 3,85% Agosto 46 a 90 il 23 marzo (il 11 marzo stava a 126, oggi sta a 120)... giusto per dire che di opportunità grosse su quell'asset ce ne sono state!!

Usiamo il cervello: se compri l'indice corporate investment grade, che stai facendo? Stai comprando una lista di titoli che automaticamente esclude quelli declassati (a rischio default). In pratica il rischio default è veramente marginalissimo (che qualcuno ha truccato i conti in pratica), e OLTRETUTTO è pure super-diversificato (compri l'indice!). Il rischio è quello dei tassi. Nessuno vuole trovarsi il cerino in mano per aver comprato il bond apple 2046 a 120 se sta uscendo il tresury bond stesso tasso (3,85%) a 10 anni a 100: lì distruggi il capitale perché in una situazione di bolla dei tassi come questa è capace che non ci torniamo più, quindi son dolori... devi aspettare la maturity (10 anni?) perché il gestore sostituisca con roba più redditizia e che gli interessi colmino i danni (se non sei a distribuzione).
Ma se i tassi scendono e sta roba scende... stai investendo per la paura di QUALE rischio? Che falliscano società con rating creditizi alti? Ecco... allora secondo me si può comprare lì.

Ragioniamo così:
- governativi/sovranazionali, super sicuri : attenti a comprare l'indice, può essere pieno di roba a 140... a questo punto compra il CCT o il bonos e lo porti a scadenza senza guardare la quotazione
- corporate: rischiosissimi per i tassi, ma se mi scendono a tassi alti interessanti (personalmente ho comprato questo asset nel mio portafoglino preventivato approfittando delle fluttuazioni di marzo, adesso è già risalito)
- high yield: ottimi nell'indice per le strategie a lungo termine con un pò di nervi saldi, singoli titoli rischiosissimi/redditivissimi da valutarsi per strategie opportunity e speculative (molto più rischiose dell'azionario-indice nel lungo termine, per capirci)

Mi associo ai complimenti di tutti (complimenti che a mio avviso dovrebbero essere estesi alle tue ottime capacità espressive/letterarie).

Se ne hai voglia e se posso abusare della tua competenza e passione, mi farebbe piacere sapere cosa pensi di un etf come SHEME per il lungo periodo (minimo 10 anni).

Lo chiedo perché ne ho accumulato un po' a partire da fine 2018, con l'idea di farne il 7-8% del mio lazy.

Mi ha colpito il fatto che sia rimasto inchiodato in una fascia tra 11,70 e 12 per oltre un anno (e questo ci poteva anche stare, vista la duration breve, la bolla sull'obbligazionario, il costo della copertura ecc.), per poi crollare fino a un minimo di poco più di 10 (e anche questo ci poteva stare, con il panico di metà marzo, allargamento spread, ecc., anche se francamente mi ha sorpreso la misura percentuale del ribasso), e infine risalire, ma parzialmente e con grande fatica: ora sta sui 10,90. Praticamente sta tuttora sotto di quasi il 10% dai massimi e ha una duration di poco più di 3... Come se i rendimenti di ciò che ha in pancia fossero schizzati di quasi il 3% annuo... Possibile? Cosa mi sfugge?
 
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(video non molto esaustivo in realtà)
 
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