“Sebbene all'inizio fossi stato pieno di un forte impulso alla vita politica, mentre guardavo il corso degli affari e li vedevo trascinati in tutte le direzioni da correnti contrastanti, finalmente la mia testa cominciò a nuotare; e, sebbene non smettessi di guardare per vedere se c'era qualche probabilità di miglioramento di questi sintomi e nel corso generale della vita pubblica, rimandai l'azione finché non si fosse presentata un'opportunità adeguata.
Alla fine, mi è apparso chiaro, riguardo a tutte le comunità esistenti, che erano una e tutte malgovernate. Perché le loro leggi sono entrate in uno stato che è quasi incurabile, se non con qualche riforma straordinaria con la fortuna di sostenerla. E dovevo dire, quando lodavo la vera filosofia, che è per questo che gli uomini sono messi in grado di vedere che cosa sia realmente la giustizia nella vita pubblica e privata. Perciò, ho detto, non ci sarà cessazione dei mali per i figli degli uomini, finché o coloro che perseguono una filosofia retta e vera non riceveranno il potere sovrano negli Stati, o coloro che sono al potere negli Stati per qualche dispensa della provvidenza non diventino veri filosofi”.
Platone