Eni - solo news - n.3

Comunicato stampa

Pagamento prima tranche del dividendo:


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Azioni europee, i titoli petroliferi con i maggiori rendimenti delle cedole

https://www.milanofinanza.it/news/a...ri-rendimenti-delle-cedole-202207312247203047

Lo stralcio:

6) Eni. Il dividend yield 2022 e 2023 è 7,5% in entrambi gli esercizi. Il rating è buy (comprare) con target price 17 euro, che implica un total return (performance + rendimento della cedola) del 52,6%. La performance a sei mesi è -13,7%.
 
Petrolio, ecco perché l'Eurozona non rischia molto con un'impennata dei prezzi
di Emma Bonotti

Per la Bce un rialzo permanente dei prezzi del petrolio ridurrà il pil della zona euro di appena lo 0,80% in 4 anni. Difficile che mercoledì 3 agosto l'Opec+ decida di alzare i target di produzione​

Quanto rischia l'Europa con il rialzo dei prezzi del greggio? Secondo la Banca centrale europea non molto. La teoria economica sviluppata dall'istituto centrale suggerisce che un'impennata permanente dei prezzi del petrolio ridurrà il pil potenziale della zona euro di appena lo 0,80% in quattro anni, con un impatto che potrebbe ulteriormente diminuire grazie alla transizione ecologica. I futures della materia prima hanno iniziato la prima settimana di agosto all'insegna del ribasso, con il Brent in perdita dell'1,2% a 102 dollari al barile e il Wti a 97 dollari al barile, in contrazione dell'1,6%. Gli investitori attendono la giornata di mercoledì 3 agosto quando, per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina, l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio nella sua forma allargata (Opec+) si incontrerà per decidere come fronteggiare la crescente domanda di greggio.

L'impennata del petrolio costa al massimo l'1% del pil

Non sarà come negli anni '70. Dall'ultimo shock del settore petrolifero, le economie europee hanno ridotto la loro dipendenza dai combustibili fossili. "In particolare, per quanto riguarda i trasporti e il consumo energetico delle famiglie, esistono valide alternative verdi che dipendono molto meno dal petrolio", hanno commentato dalla Banca centrale europea. Come ha riportato Reuters, i nuovi modelli sviluppati dalla Bce hanno rilevato che un aumento dell'1% del prezzo del greggio potrebbe ridurre la crescita della zona euro di circa lo 0,02% nel medio periodo.

Anche ipotizzando un rialzo prolungato del 40% nei prossimi quattro anni rispetto al periodo 2017-2020, la Bce ha stimato che il pil potenziale della zona euro si ridurrebbe appena dello 0,8%. "Si tratta di uno shock piuttosto limitato, che va visto nel contesto dell'aumento cumulativo del prodotto potenziale, stimato dalla Commissione europea intorno al 5,2% per i prossimi quattro anni", hanno scritto gli economisti Julien Le Roux, Bela Szörfi e Marco Weißler.

Dubbi sulle prossime mosse dell'Opec+

Sotto la lente degli operatori anche la riunione di mercoledì 3 agosto dell'Opec+. Questa volta, sul tavolo dell'Organizzazione non c'è un piano di policy da approvare. Almeno teoricamente, i Paesi dell'Opec+ hanno già recuperato i tagli alla produzione effettuati durante la pandemia, con gli obiettivi di agosto tornati ai livelli pre-Covid. Ora l'attenzione del gruppo dovrebbe spostarsi sul raggiungimento effettivo di tali target, ma gli ostacoli da superare non sono pochi. A maggio i Paesi membri dell'Opec+ hanno pompato circa 2,7 milioni di barili in meno al giorno rispetto ai valori previsti. Secondo quanto riportato da Bloomberg, almeno la metà di tale ritardo è attribuibile alla Russia, impegnata a tenere alti i prezzi del greggio per finanziare la guerra in Ucraina.

Anche qualora mercoledì l'Opec+ decidesse di rispondere all'appello del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di alzare i livelli di produzione, senza l'appoggio della Russia non è detto che sarebbe in grado di farlo. Al momento solo Arabia Saudita ed Emirati Arabi producono sotto i livelli massimi e avrebbero un margine sufficiente per aumentare la capacità. Tuttavia, l'esperto del settore petrolifero di Bloomberg First World, Julian Lee, resta dubbioso sulla reale possibilità per questi paesi di rispettare eventuali nuovi target. Inoltre, alzare l'obiettivo di produzione rischierebbe di ampliare ulteriormente il divario tra il target e la quantità di greggio effettivo, riducendo la credibilità del gruppo. Per compensare le carenze di alcuni membri, l'Opec+ potrebbe incitare i Paesi con una capacità di riserva a pompare di più, ridistribuendo le quote non utilizzate. Tuttavia, come ha sottolineato Lee, il gruppo non sembra incline a percorrere questa strada.

Ultimo aggiornamento: 01/08/2022 12:55
 
Eni: lancia Eniverse Ventures per valorizzare tecnologie proprietarie

ROMA (MF-DJ)--Eni annuncia la creazione di Eniverse Ventures (Eniverse), un corporate venture builder 100% Eni, dedicato all'individuazione, nascita e sviluppo di iniziative imprenditoriali innovative e ad alto potenziale tecnologico che esplorano nuovi mercati, promuovendo la Just Transition e creando valore con un orizzonte a breve e medio termine. Le tecnologie proprietarie e l'innovazione rappresentano per Eni un'importante leva competitiva di business e sono un pilastro fondamentale della sua trasformazione strategica, con l'obiettivo di raggiungere la neutralita' carbonica al 2050, secondo i principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima. Eniverse, informa una nota, rappresenta un ulteriore tassello dell'approccio distintivo di Eni basato sulla creazione di nuovi modelli di business, che si realizzano attraverso entita' dedicate focalizzate sui clienti e sulla capacita' di accedere in modo indipendente ai mercati dei capitali per accelerare la trasformazione dei business verso il net zero. La nuova nata sara' guidata, in qualita' di presidente, da Giacomo Silvestri, che ha commentato: "Con Eniverse, Eni e' tra le prime aziende del settore energetico a lanciare un veicolo di valorizzazione del proprio patrimonio di tecnologie e talenti, ovvero i pilastri dell'innovazione su cui l'azienda investe da sempre e su cui fa leva per affrontare con successo la sfida della transizione energetica". Eniverse coniuga ricerca e competenze interne, esperienza nel business development e imprenditorialita' esterna al fine di valorizzare nel breve e medio termine asset tecnologici, propri o di terzi, ad alto potenziale, focalizzandosi su tecnologie con un percorso di commercializzazione inferiore ai 3 anni. Nel dettaglio, Eniverse si occupera' di market incubation per quelle tecnologie che non hanno ancora raggiunto livelli di maturita' adeguata; market validation, attraverso interazioni con il mercato; business building, costituendo nuove venture e supportandole nella fase di scale up. La societa' si avvale delle competenze maturate da Eni in molti settori ingegneristici e scientifici e consentira' la valorizzazione di un portfolio di innovazioni e tecnologie proprietarie anche attraverso reti di collaborazioni con realta' esterne come startup e societa' tecnologiche, universita' e alleanze con partner strategici: gia' oggi e' stato effettuato uno screening su oltre 130 tecnologie proprietarie, tra le quali verranno identificate quelle a piu' alto potenziale di mercato, candidabili per la creazione di imprese. Questo approccio e' un aspetto essenziale della strategia Eni che valorizza l'ecosistema interno e promuove e integra l'innovazione in tutti i processi aziendali. In questo percorso, Eniverse si affianca a Joule, la Scuola di Eni per l'Impresa che supporta la crescita di startup innovative e sostenibili e a Eni Next, la societa' che investe in startup ad alto potenziale per la creazione di tecnologie game-changer per la transizione energetica. gug (fine) MF-DJ NEWS

01/08/2022 15:51
 
BP E ENI IN PARTNERSHIP IN ANGOLA: NASCE AZULE ENERGY

La major petrolifera britannica Bp ed Eni hanno dato vita a Azule Energy, una joint venture paritetica indipendente che unisce i business angolani delle due società. L'incorporazione della JV avviene dopo il soddisfacimento delle condizioni sospensive, tra cui l'ottenimento di un finanziamento di 2,5 miliardi da parte di terzi sotto forma di finanziamento pre-esportazione e dopo aver ricevuto le approvazioni normative.

La nuova realtà diventa il più grande produttore indipendente di petrolio e gas dell'Angola con 2 miliardi di barili equivalenti di risorse nette, e raggiungerà circa 250.000 barili di olio equivalenti al giorno (boe/g) di produzione equity di petrolio e gas nei prossimi 5 anni.

Azule detiene partecipazioni in 16 licenze (di cui 6 blocchi esplorativi) e in Angola LNG JV e rileverà la quota Eni in Solenova, società solare partecipata congiuntamente da Sonangol, e la collaborazione nella Raffineria di Luanda. Azule Energy vanta una serie di nuovi rilevanti progetti che entreranno in produzione nei prossimi anni come il progetto Agogo Full Field e PAJ rispettivamente nei blocchi 15/06 e 31, e il New Gas Consortium (NGC), il primo progetto di gas non associato nel paese, che sosterrà il fabbisogno energetico dell'economia angolana e rafforzerà il suo ruolo di esportatore globale di GNL. La JV detiene anche un significativo acreage esplorativo di oltre 30.000 kmq nei bacini più prolifici dell'Angola, che consentirà di fare leva sulla vicinanza con le infrastrutture esistenti.

Il team posto a capo di Azule Energy attinge all'esperienza e alla competenza di entrambi i partner, Eni e Bp, e riporterà a un board di sei persone composto da tre rappresentanti di Eni e tre di bp, in linea con le quote di proprietà della società. Tutto il personale di bp Angola e di Eni Angola è entrato a far parte di Azule Energy.

"La formazione di Azule Energy è un passo importante per bp, Eni e Angola. Combinando le nostre attività angolane e attingendo all'esperienza di bp ed Eni, la JV continuerà a sviluppare in modo sicuro ed efficiente le risorse resilienti di idrocarburi dell'Angola, e a perseguire nuove opportunità nel settore del petrolio, del gas e di altre energie. Azule Energy porterà avanti il nostro impegno in Angola e creerà valore reale sia per le aziende che per il Paese", ha affermato Bernard Looney, Amministratore delegato di bp.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha dichiarato che "si tratta di un traguardo importante per Eni che segna un ulteriore passo avanti nella strategia di Eni di valorizzare tutti i nostri migliori asset. Nasce una nuova realtà forte, che unisce la nostra esperienza, le nostre competenze e le nostre tecnologie con quelle del nostro partner bp, mettendoli al servizio dello sviluppo delle risorse energetiche angolane, con un impegno prioritario verso la tutela dell'ambiente e la crescita dell'economia locale".

"Mi sento onorato di essere il primo CEO dell'azienda. Insieme a un team di leadership altamente competente e motivato, ci impegniamo a sviluppare tutto il potenziale del portafoglio dell'azienda di opportunità di sviluppo ed esplorazione. Con disciplina finanziaria e focus su HSE, Azule Energy massimizzerà il valore degli asset a beneficio dell'Angola e degli azionisti", Adriano Mongini, CEO di Azule Energy.

(TELEBORSA) 02-08-2022 09:33
 
Eni: detiene 1,82% capitale da avvio buy back

ROMA (MF-DJ)--Nel periodo compreso tra il 25 e il 29 luglio, Eni ha acquistato 3.991.290 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,2229 euro per azione, per un controvalore complessivo di 44.793.849,77 euro nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'assemblea dell'11 maggio scorso, gia' oggetto di informativa ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999. Dall'inizio del programma, informa una nota, Eni ha acquistato 33.356.765 azioni proprie (pari al 0,93% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 399.811.734 euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 29 luglio 2022, considerando le azioni proprie gia' in portafoglio e l'annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall'Assemblea di Eni dell'11 maggio 2022, Eni detiene n. 65.088.067 azioni proprie pari allo 1,82% del capitale sociale. gug (fine) MF-DJ NEWS

03/08/2022 12:08
 
Eni: con Ita Airways per la sostenibilita' aeronautica

ROMA (MF-DJ)--Ita Airways ed Eni, attraverso la sua scuola per l'impresa Joule che supporta la crescita di startup innovative con forte impatto sulla decarbonizzazione, sostenibilita' ed economia circolare, avviano il progetto pilota di co-innovazione con percorsi di formazione tesi a sviluppare l'approccio innovativo, accrescendo le competenze dei dipendenti e avviando iniziative per la gestione di progetti sui temi di economia circolare e di decarbonizzazione. Il progetto, informa una nota, e' nato in seguito all'avvio della produzione Eni di carburanti sostenibili per l'aviazione, che rappresentano nel breve e medio termine uno strumento per contribuire significativamente alla decarbonizzazione del trasporto aereo; ITA Airways e' stata la prima compagnia aerea ad utilizzarli in Italia. Proprio in quest'ottica, nelle settimane precedenti, Ita Airways ha lanciato un progetto speciale, "Ita Airways calls 4 ideas", indirizzato a tutti i dipendenti per raccogliere le idee volte a rendere il piu' possibile concreti temi di elevata importanza come quello della sostenibilita' ambientale. I dipendenti selezionati avranno l'opportunita' di partecipare ad un percorso dedicato che si terra' presso la sede di Joule, la scuola di Eni per l'impresa. Inoltre, tutti i partecipanti potranno prendere parte a focus formativi sull' innovazione e la sostenibilita' attraverso la piattaforma "Human Knowledge Open", il programma innovativo promosso da Joule. Un percorso che si compone di sessioni di approfondimento online con esperti che accompagneranno il percorso di crescita di ciascuno. In aggiunta, il vincitore partecipera' in qualita' di "expert" al prestigioso programma di "idea validation Human Knowledge Lab" dove verranno affrontate ancora piu' in dettaglio le sfide legate alle tematiche di decarbonizzazione, cambiamento climatico ed economia circolare. Francesco Presicce, chief technology officer di Ita Airways, ha dichiarato che "l'innovazione e' il driver fondamentale delle sfide che le aziende devono affrontare. Questo progetto, unico nel suo genere, e' rivolto alle persone della nostra azienda. L'innovazione e' soprattutto un elemento culturale ed e' per questo che Ita Airways si concentra sulle risorse umane. Sostenibilita' e Innovazione sono punti fondamentali del nostro piano e con questa partnership continuiamo nel percorso di decarbonizzazione". "Siamo molto contenti di poter partecipare a questo progetto - spiega Mattia Voltaggio, head of Eni Joule - perche' e' in linea con l'approccio di Eni alla transizione energetica che fa leva sull'utilizzo delle tecnologie innovative per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Joule mettera' a disposizione di ITA i propri percorsi di formazione imprenditoriale presso l'area dell'ex gazometro di Roma Ostiense che stiamo trasformando in un distretto aperto di innovazione". Ita e' una parte correlata per Eni che, pertanto, ha applicato la propria procedura interna in materia. gug (fine) MF-DJ NEWS

03/08/2022 10:39
 
di ieri

Eni: acquisisce impianto liquefazione per GNL Congo

ROMA (MF-DJ)--Eni ha acquisito dal gruppo Exmar la societa' Export LNG Ltd, che detiene l'impianto di liquefazione galleggiante Tango FLNG. L'impianto sara' utilizzato da Eni in Congo, nell'ambito delle attivita' del progetto di sviluppo del gas naturale nel blocco Marine XII, in coerenza con la strategia Eni di valorizzazione delle risorse gas equity. Tango FLNG, costruita nel 2017, informa una nota, ha una capacita' di trattamento pari a ca. 3 milioni di metri cubi standard/giorno ed una capacita' di produzione LNG pari a circa 0,6 milioni di tonnellate/anno (circa 1 miliardo di metri cubi standard/anno). L'acquisizione di questo impianto consente lo sviluppo di un modello fast-track in grado di cogliere le opportunita' del mercato LNG. Inoltre, le caratteristiche di alta flessibilita' e mobilita' della Tango FLNG favoriranno lo sviluppo e la valorizzazione dell'equity gas di Eni accelerando i tempi di avvio della produzione. La Tango FLNG iniziera' la sua attivita' in Congo nella seconda meta' del 2023, a valle della realizzazione delle opere necessarie all'ormeggio e al collegamento con le infrastrutture di produzione di Marine XII. L'avvio della produzione di LNG da Marine XII e' previsto nel 2023, a regime fornira' volumi superiori ai 3 milioni di tonnellate/anno (oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno). gug (fine) MF-DJ NEWS
 
Eni: Moody's rivede outlook a negativo

MILANO (MF-DJ)--L'agenzia Moody's ha rivisto l'outlook di Eni a negativo allineandolo a quello del rating sovrano assegnato all'Italia. cce MF-DJ NEWS

09/08/2022 19:19
 
Di ieri

Eni: -3,26 bcm gas da Russia in 1* sem, quasi tutti compensati

ROMA (MF-DJ)--I volumi di gas naturale approvvigionati dalle societa' consolidate di Eni sono stati di 31,80 miliardi di metri cubi (bcm) con una riduzione di 2,60 miliardi di metri cubi, pari al 7,6%, rispetto al primo semestre 2021. E' quanto si legge nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2022 del Cane a sei zampe. I volumi di gas approvvigionati all'estero (30,18 miliardi di metri cubi dalle societa' consolidate), importati in Italia o venduti sui mercati esteri, pari a circa il 95% del totale, sono diminuiti di 2,26 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2021 (-7%); principalmente per effetto dei minori volumi approvvigionati in Russia (-3,26 miliardi di metri cubi), Libia (-0,41 miliardi di metri cubi), Norvegia (-0,39 miliardi di metri cubi) e Paesi Bassi (-0,26 miliardi di metri cubi). Questi sono stati parzialmente compensati dai maggiori acquisti effettuati principalmente sui mercati europei (Francia, Germania, Spagna) ed Egitto (complessivamente +3,03 miliardi di metri cubi). Gli approvvigionamenti in Italia (1,62 miliardi di metri cubi) registrano una riduzione del 17,3% rispetto al primo semestre 2021. gug (fine) MF-DJ NEWS

09/08/2022 17:19
 
10/08/2022

Eni - Le azioni proprie salgono al 2,15% del capitale sociale

Nel periodo compreso tra l' 1 e il 5 agosto 2022 Eni ha acquistato 11.693.750 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 11,5100 euro per azione, per un controvalore complessivo di 134.594.810,44 euro nell' ambito dell' autorizzazione all' acquisto di azioni proprie deliberata dall' Assemblea di Eni dell' 11 maggio 2022.
Dall' inizio del programma, Eni ha acquistato 45.050.515 azioni proprie (pari all' 1,26% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 534.406.544 euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 5 agosto 2022, considerando le azioni proprie gia' in portafoglio e l' annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall' Assemblea di Eni dell' 11 maggio 2022, Eni detiene 76.781.817 azioni proprie pari al 2,15% del capitale sociale.
 
La Germania introduce la tassa sul gas, ecco quanto peserà e possibili effetti su economia

di Titta Ferraro
16 Agosto 2022 8:55

(FINANZA.COM) Si prospetta un inverno ancora più difficile del previsto per la Germania e la sua popolazione con il materializzarsi una nuova tassa sull’uso del gas naturale. Una batosta da diverse centinaia di euro all’anno per una famiglia media tedesca. La tassa sul gas per famiglie e imprese ammonterà a 2,4 centesimi di euro per kilowattora in base alla legislazione approvata dal parlamento tedesco, che prevedeva un intervallo compreso tra 1 e 5 centesimi. I prezzi attuali del gas sono di circa 17 centesimi di euro. Va ricordato che in Germania i fornitori di energia possono adeguare i prezzi una volta all’anno e quindi il prossimo inverno non potranno trasferire sui consumatori prezzi dell’energia più elevati.

La tassa sul gas utilizzato per riscaldare le case in inverno e produrre elettricità entrerà in vigore nel mese di ottobre e durerà fino all’inizio di aprile. La mossa è stata resa necessaria dal bisogno di salvare gli importatori di gas colpiti dai tagli dei glussi in arrivo dalla Russia.

Il vicecancelliere Robert Habeck ha affermato che la tassa comporterà costi aggiuntivi di diverse centinaia di euro all’anno per una famiglia media. Quasi la metà delle famiglie tedesche viene riscaldata utilizzando il gas e il gas rimane un’importante fonte di energia per l’industria. Secondo le stime del governo, la tassa comporterà un costo aggiuntivo di circa 500 euro all’anno per una famiglia di quattro persone.

I produttori di acciaio hanno affermato che la tassa sul gas costerà loro 500 milioni di euro all’anno, mentre l’associazione VDMA delle imprese di ingegneria meccanica ha avvertito che la tassa è “un onere significativo” oltre all’impennata dei prezzi del gas naturale.

Il governo tedesco intende comunque attenuare l’effetto di questa nuova tassa attraverso l’assistenza finanziaria per le famiglie più povere e una proposta di sgravio sull’IVA. Il cancelliere Olaf Scholz ha twittato ieri che “non lasceremo indietro nessuno” tra i costi più elevati.

Recessione quasi certa

Una mossa che non mancherà di avere ripercussioni sulle prospettive dell’economia tedesca. “Questa pausa estiva non ha contribuito a migliorare le prospettive dell’economia tedesca. Al contrario, al lungo elenco di rischi e sfide si possono aggiungere due nuovi fattori di rischio: bassi livelli dell’acqua e una tassa sul gas. Ci vorrà un miracolo economico perché la Germania non cada in recessione nella seconda metà dell’anno”, asserisce Carsten Brzeski, Global Head of Macro di Ing.

Tra gli effetti di questa nuova tassa sul gas c’è anche quello di creare nuove spinte rialziste sui prezzi, ora Ing si aspetta che l’inflazione complessiva raggiunga livelli a due cifre nell’ultimo trimestre dell’anno. “Il fatto che l’intero modello di business economico tedesco sia attualmente in fase di rinnovamento peserà anche sulle prospettive di crescita dell’economia nei prossimi anni”, aggiunge Brzeski.
 
FINANZA.COM

Petrolio in calo, sentiment su mercato resta negativo

di Daniela La Cava
16 Agosto 2022 7:49

Quotazioni in calo per il petrolio che arretra prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa. Il Wti (riferimento Usa) lascia sul terreno lo 0,77% a quota 88,7 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) indietreggia di circa l’1% a 94 dollari al barile. “Sebbene la scorsa settimana il mercato petrolifero sia andato oltre i 100 dollari al barile, questo allungo è stato di breve durata”, ricordano da ING in un breve report diffuso ieri spiegando che anche un rimbalzo del dollaro Usa avrebbe fornito uno scarso supporto. “Il sentiment sul mercato petrolifero rimane piuttosto negativo – spiegano gli esperti -. Ciò si riflette nei dati sul posizionamento di mercato, che mostrano che gli speculatori continuano a ridurre le loro posizione nette lunghe (all’acquisto).
 
Gas: il prezzo vola (MF)

MILANO (MF-DJ)--Alla cartolina social di Ferragosto da Piombino, una fila di lettini su una spiaggia ripresa dall'alto con la scritta No rigassificatori a caratteri cubitali, fanno da contraltare i prezzi del gas arrivati a livelli da record storico e destinati a crescere ancora. Ieri l'asticella ha infranto un nuovo primato, con i future di settembre al Ttf di Amsterdam che hanno sfiorato i 250 euro a Mwh dai 220 euro di lunedi'. l'effetto combinato, scrive MF, dell'aumento della domanda a causa della minore produzione di energia eolica e idrolettrica, e della contestuale riduzione dell'offerta da parte di Gazprom (- 35% da gennaio a luglio scorsi), che soffia sul fuoco dei prezzi facendo balenare uno scenario europeo a 392 euro a Mwh dal prossimo autunno. Pesano, inoltre, l'aumento dei prezzi spot del gas in Asia e il fermo di diversi impianti di produzione e trasporto in Norvegia per riparazioni gia' programmate. Schizzano anche i prezzi dell'elettricita' in Germania e Francia, e l'Italia non fa eccezione, con il Pun (il prezzo unico nazionale) a ben 537,99 euro a Mwh, dopo aver toccato un massimo di 650. Secondo i dati appena pubblicati dal Gme, il Gestore del mercato elettrico, a luglio scorso i volumi di idroelettrico sono scesi di quasi il 27% anno su anno. Restano chiuse per lo scarso livello d'acqua, le centrali di Moncalieri, Ostiglia e Sermide. red/lab MF-DJ NEWS

17/08/2022 08:19
 
Elezioni: Terre rare, la Lega chiama Eni (MF)

MILANO (MF-DJ)--La Lega intende coinvolgere Eni nell'estrazione di terre rare, per rafforzare la politica nazionale sulle materie prime e l'indipendenza industriale del Paese. Nel programma leghista, scrive MF, che non parla piu' in modo esplicito di separazione tra banche commerciali e banche d'affari, relegando l'argomento a un auspicio in un ragionamento piu' ampio sulla globalizzazione, trova invece spazio la proposta di una impresa mineraria pubblica " per lo sviluppo delle attivita' di esplorazione, estrazione e produzione di minerali critici e terre rare". Si tratta di 17 metalli, usati nella fabbricazione di prodotti ad alta tecnologia, molti dei quali quasi monopolio della Cina o di pochi Paesi produttori. La proposta si inserisce una piu' generale volonta' del Carroccio di rilancio dell'industria estrattiva nazionale. Allo scopo la futura spa di Stato potra' muoversi "attraverso l'aggiudicazione di concessioni per lo sfruttamento e la commercializzazione delle risorse minerali, all'estero e in Italia". La Lega individua anche quale azienda dovrebbe gestire il tutto: si parla di "unita' aziendale esistente gia' operante nell'upstream degli idrocarburi". red/lab MF-DJ NEWS

17/08/2022 10:01
 
Senza parole...

Energia: Salvini, parte utili societa' siano reinvestiti nel sociale

ROMA (MF-DJ)--"Le aziende energetiche, petrolifere e le raffinerie stanno facendo un utile eccezionale. L'utile di un'azienda come Eni era un miliardo l'anno scorso, quest'anno e' di 6 mld". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal Tg4. "Posso dire che chi sta straguadagnando dall'aumento della luce e del gas sono le varie Eni, Total, Enel, Iren, A2A... e una parte dei guadagni dovrebbe reinverstirli a favore dei cittadini? Alcuni miliardi dovrebbero essere reinvestiti socialmente". gug (fine) MF-DJ NEWS

18/08/2022 19:31

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Energia: Salvini, si imponga tetto utili ad aziende

ROMA (MF-DJ)--"Un Governo che vuole intervenire" sul caro energia "puo' intervenire quanto meno con le aziende che hanno una partecipazione pubblica - Eni, Enel Iren, A2A -. Siccome stanno facendo grandi profitti rispetto a qualche anno fa, il Governo puo' imporre un tetto per legge di guadagno massimo, altri Paesi lo hanno gia' fatto, nessuno vuole espropriare". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal Tg4. "Se stai guadagnando 5 volte tanto rispetto al passato e il pizzaiolo sta pagando 3 volte tanto, direi che una giusta via di mezzo puo' essere imposta per legge", ha aggiunto. Secondo Salvini, inoltre, "il Governo potrebbe chiedere a questi signori di moderare gli aumenti" delle bollette. gug (fine) MF-DJ NEWS

18/08/2022 19:30
 
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