Eni - solo news - n.3

Eni: spegne l'allarme Algeria (MF)

ROMA (MF-DJ)--L'Algeria sta onorando i contratti di fornitura: "a Eni non risulta alcuna difficolta' da parte algerina nella disponibilita' presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati". Cosi', scrive MF, il Cane a sei zampe spegne l'allarme partito dal sito investigativo Alge'rie Part, che ha sganciato la bomba su un mercato gia' messo a dura prova dalle pressioni della Russia. Sonatrach, afferma il sito, non sara' in grado di garantire le forniture extra previste. "Ci chiediamo", incalza Eni in riferimento a quanto riportato dal portale, "quali siano fonti e interessi non favorevoli all'Italia che alimentano questi allarmismi infondati". In effetti per l'Italia, che oggi ha nell'Algeria il primo fornitore e che ha concordato un ulteriore supplemento di 4 miliardi di mc, sarebbe un colpo durissimo da assorbire: manderebbe a monte i piani di sganciarsi dalla Russia tra 2024 e 2025 e farebbe prospettare un inverno ancora piu' difficile del previsto. Eni pero' non ha dubbi sul fatto che l'Algeria sia un partner affidabile: nell'ultima settimana, attraverso il gasdotto Transmed, sono arrivati in Italia in media 70 milioni di metri cubi al giorno di gas algerino, cifra che rappresenta circa il 36% delle forniture totali, e soprattutto e' piu' di 3 volte il flusso dalla Russia nello stesso periodo. Mai a settembre era arrivato cosi' tanto gas dall'Algeria come sta avvenendo ora. Su questi flussi si regge gran parte del piano Eni per sostituire 20 miliardi di mc di gas provenienti dalla Russia, riposizionamento per gradi che infatti avverra' per lo piu' con gas di produzione algerina. Si prevede che le forniture destinate all'Eni su base annua raddoppino da circa 9 a circa 18 miliardi di metri cubi annui entro il 2024. "Di questi 9 miliardi addizionali, gia' 6 inizieranno ad arrivare a partire da quest' inverno e con aumenti progressivi nel corso del 2023", e' il riepilogo fatto da Guido Brusco, chief operating officer natural resources di Eni. red fine MF-DJ NEWS

20/09/2022 08:20
 
GAS RUSSO, UE ACCELERA SU "PIANO INDIPENDENZA": A CHE PUNTO SIAMO

La Russia è scesa a circa il 10% delle nostre forniture di gas, mentre storicamente era tra il 40 e il 45%. Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea, Tim McPhie, nel briefing quotidiano con la stampa sottolineando che "la Norvegia è ormai il nostro più grande fornitore di gas".

McPhie ha fatto il punto della situazione: "Gli Stati Uniti hanno colmato parte di questa lacuna andando già al di sopra del livello che ci siamo fissati di raggiungere nell'accordo bilaterale Ue-Usa sulla fornitura di Gnl" ha spiegato sottolineando che "Stiamo vedendo grazie ai nostri colloqui e agli sforzi a livello di Stati membri un aumento delle forniture da una varietà di produttori diversi".

"Abbiamo lavorato con numerosi partner tra cui l'Azerbaigian, l'Algeria, abbiamo un accordo trilaterale con Israele e con l'Egitto e ovviamente ci sono anche altri fornitori di Gnl - ha aggiunto.

"Stiamo anche assistendo a iniziative per accelerare le energie rinnovabili e la riduzione della domanda. Abbiamo già raggiunto un accordo sulla riduzione della domanda di gas per questo inverno. La Commissione ha ora proposto un regolamento aggiuntivo sulla riduzione della domanda di energia elettrica, che ha una conseguenza per l'utilizzo del gas. Quindi questi sono i pilastri che stiamo perseguendo", ha concluso McPhie.

Intanto, più in generale, lo scenario resta in evoluzione e, ovviamente, delicato. Non è ancora tempo per cantare vittoria ma non è azzardato supporre che il peggio potrebbe essere alle spalle. Persino in caso di interruzione totale dei flussi di gas dalla Russia, l'inverno non dovrebbe rappresentare un problema per l'Ue che sembrerebbe essere corsa ai ripari per tempo lavorando su un doppio fronte: riempimento degli stock da un lato e misure anti rincari dall'altro, che dovrebbero riuscire a far scendere il prezzo del gas, fino quasi a dimezzarsi, dopo l'impennata dei mesi scorsi. È questa la previsione rilasciata nei giorni scorsi dalla banca d'affari americana Goldman Sachs.

Rispetto ai valori di oggi, cioè 215 €/MWh, il prezzo del gas dovrebbe infatti scendere sotto i 100 €/MWh entro il primo trimestre del 2023 in caso di condizioni climatiche nella media durante l'inverno, prima che ricominci la risalita in estate quando si ripeterà la corsa degli operatori a riempire gli impianti di stoccaggio.

(TELEBORSA) 19-09-2022 20:30
 
UCRAINA: Putin, mobilitazione parziale Russia a partire da oggi

MILANO (MF-DJ)--"Ho firmato il decreto sulla mobilitazione parziale. Le attivita' inizieranno oggi". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putrin nel suo discorso alla nazione, reso disponibile su Twitter, sottolineando che riguardera' "solo i cittadini che sono attualmente in riserva e, soprattutto, quelli che hanno prestato servizio nelle Forze armate, hanno determinate qualita' militari ed esperienza". Putin ha spiegato che questa mossa si e' resa necessaria per "difendere la Russia" che "l'Occidente vuole distruggere" aggiungendo che verranno usati "tutti i mezzi militari a nostra disposizione per difendere il Paese e il popolo. Non e' un bluff. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi". red/glm (fine) MF-DJ NEWS

21/09/2022 08:46
 
GAS: DRAGHI, DIMEZZATA DIPENDENZA DA RUSSIA, CONTIAMO DI FARNE A MENO DAL 2024

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 set - "Mosca ha da subito tentato di dividere i nostri Paesi, a usare il gas come arma di ricatto. L'Italia ha reagito con tempestivita' per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, per accelerare lo sviluppo dell'energia rinnovabile. A oggi, abbiamo dimezzato la nostra dipendenza dal gas russo e contiamo di diventarne completamente indipendenti dal 2024".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un passaggio del discorso pronunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. "In questo percorso - ha spiegato - beneficiamo degli accordi con numerosi Paesi africani dall'Algeria all'Angola, alla Repubblica del Congo.
Vogliamo sviluppare insieme tecnologie verdi, mettere l'Africa al centro della transizione ecologica".
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(RADIOCOR) 21-09-22 08:02:32
 
Gas, la Germania nazionalizza Uniper. Salvataggio da 8 miliardi di euro
di Francesca Gerosa

In base all'intesa, rivista rispetto a quella di luglio, Berlino acquisirà la quota del 56% detenuta da Fortum per 500 mln di euro e sottoscriverà interamente un aumento di capitale da 8 mld a 1,70 euro per azione. Titolo ko a Francoforte

https://www.milanofinanza.it/news/g...ggio-da-8-miliardi-di-euro-202209211001583337
 
Azioni, ecco i titoli petroliferi che rendono di più secondo Société Générale

https://www.milanofinanza.it/news/a...u-secondo-societe-generale-202209201951136104

Lo stralcio:

1) Eni. Il dividend yield 2022 e 2023 è 7,8% in entrambi gli esercizi. Il rating del gruppo guidato da Claudio Descalzi è buy (comprare) con target price 17,5 euro, che implica un total return (performance + rendimento della cedola) del 63,8%. La performance a sei mesi è -11,8%.
 
Comunicato stampa

Eni: informativa sull’acquisto di azioni proprie del 12 settembre 2022
21 SETTEMBRE 2022 - 10:00 AM

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Caro gas, come valutare la resilienza delle imprese europee di fronte a una carenza energetica a medio termine
di Francesca Gerosa

Nigel Bolton, Co-Chief Investment Officer di BlackRock Fundamental Equities, illustra come investire in azioni europee in un contesto di prezzi elevati del gas e dove si possono trovare opportunità di investimento a lungo termine

https://www.milanofinanza.it/news/c...carenza-energetica-a-medio-202209211350375511
 
Gas e petrolio in corsa, i mercati temono la chiusura di tutti i gasdotti. Il warning di Aramco
di Elena Dal Maso

I mercati europei salgono e ignorano le minace delle presidente Putin, ma le materie prime energetiche stanno volando a pochi giorni di distanza dall'inizio dell'inverno termico. Intanto l'Opec+ estrae meno petrolio delle attese​

Il presidente russo Vladimir Putin torna a minacciare l'Occidente nel suo discorso di martedì 21 settembre in cui ha annunciato la mobilitazione parziale della Russia a partire da oggi dopo l'annuncio del referendum nel Donbass e nella regione di Kherson. Un'escalation della guerra in Ucraina, con la paura di sottofondo dell'uso delle armi nucleari se le zone in questione, considerate russe, venissero attaccate dalle forze di Kiev.

A questo si aggiunga l'indiscrezione di un progetto di maggiori dazi sui gruppi russi legati all'energia per 23 miliardi di euro, notizie che stanno facendo correre gas e petrolio. Il primo, al TTF di Amsterdam, sale del 7,5% tornando sopra i 200 euro a 209 euro il megawatt ora, mentre il Wti americano guadagna il 2,14% a 86,26 dollari il barile. Le borse europee non si fanno spaventare per ora dalle minacce della Russia, il Ftse Mib sale dello 0,86%, l'euro viene però messo sotto pressione, cee lo 0,5% a 0,9929, anche su attese di un terzo rialzo consistente dei tassi negli Usa mercoledì. I mercati si aspettano infatti che la Fed aumenti i tassi per lo 0,75%, una parte degli investitori temono addirittura un +1% per raffreddare un'inflazione vicina al 10%.

In Europa a trainare le materie prime energetiche è anche la paura di sottofondo che arrivino ulteriori interruzioni delle forniture (in seguuito alla chiusura di Nord Stream 1 a inizio settembre, è il gasdotto che collega la Siberia alla Germania) dopo che il presidente Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione militare parziale in Russia.

Petrolio, Aramco avverte: gli investimenti sono insufficienti

Gli ultimi dati del settore indicano che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di circa 1 milione di barili la scorsa settimana, mentre quelle di benzina e distillati sono cresciute rispettivamente di circa 3,2 milioni di barili e 1,5 milioni di barili. Nel frattempo, tuttavia, i giganti dell'energia Saudi Aramco e Crescent Petroleum hanno avvertito, in dichiarazioni separate, che gli investimenti nell'ambito petrolifero sono insufficienti e che rappresentano un deciso ostacolo per un aumento della produzione.

L'estrazione di greggio del cartello Opec+ (rientra anche la Russia) sta scendendo al record di 3,58 milioni di barili al giorno, al di sotto degli obiettivi prefissati, secondo quanto ha scritto Reuters.

Gas, scorte europee all'86%, mentre la Germania salva Uniper iniettando 8 miliardi

A nove giorni dall'inizio ufficiale dell'inverno termico, il primo ottobre, i futures sul gas europeo corrono oltre i 200 megawatt all'ora. Sono ancora lontani dai quasi 350 euro il megawatt all'ora toccati ad agosto, ma circa dieci volte il valore della materia prima un anno fa. Nel frattempo, i governi in Europa sono intervenuti per frenare l'impennata dei prezzi dell'energia ed evitare carenze. Il piano di intervento della Commissione europea include la raccolta di 140 miliardi di euro dai profitti delle società energetiche e un taglio obbligatorio al consumo di energia.

Inoltre, il governo tedesco ha annunciato mercoledì che acquisirà il 98,5% di Uniper (per 8 miliardi di euro), il più grande importatore di gas del Paese. Nel frattempo, le scorte europee sono ormai all'86%, leggermente al di sopra della media quinquennale nonostante a inizio mese Gazprom abbia interrotto a tempo indeterminato i flussi di gas attraverso Nord Stream 1. Ora gli investitori sono preoccupati per l'altro gasdotto, quello che transita attraverso l'Ucraina.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2022 12:35
 
Gas, l'Algeria conferma le forniture all'Italia
di Angela Zoppo

Come Eni, anche Sonatrach smentisce le indiscrezioni sulle difficoltà a far fronte agli impegni contrattuali. I flussi sono già aumentati del 17%​

Le forniture extra di gas all'Italia sono garantite. Dopo Eni, anche il gruppo statale, Sonatrach, prende posizione sulle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi a proposito di difficoltà nell'onorare gli impegni contrattuali. "Sonatrach rassicura i suoi clienti italiani sulla sua capacità di fornire i volumi contrattuali nell'intero periodo di durata dei contratti", ha dichiarato il ceo, Toukif Hakkar.

L'Algeria è il primo fornitore dell'Italia

Quest'anno dall'Algeria arriveranno all'Italia 25,2 miliardi di metri cubi di gas, di cui 21,6 miliardi stabiliti dagli impegni contrattuali e 3,6 miliardi sul mercato spot. Al momento, le consegne all'Italia si attestano già a 17,8 miliardi di metri cubi, il 17% in più del previsto. Dal gasdotto Transmed fluiscono in media 70 milioni di metri cubi al giorno, il 36% delle forniture complessive per i consumi italiani e più di 3 volte quelle che arrivano dalla Russia.

Eni aveva già smentito il rischio di diminuzione dei volumi di gas

Eni aveva già smentito il rischio di diminuzione dei volumi di gas, smorzando l'allarme seguito alle indiscrezioni riportate da un sito. Il gruppo guidato dall'ad, Claudio Descalzi, si era anche chiesto quali fossero "le fonti e gli interessi, evidentemente non favorevoli all'Italia, che alimentano questi allarmismi infondati".

Prezzo del gas sopra 200 euro a MWh

L'Italia ha oggi nell'Algeria il primo fornitore di gas e ha concordato un ulteriore supplemento di 4 miliardi di mc, funzionale al piano di sganciarsi completamente dalla Russia tra 2024 e 2025. Alla Borsa di Amsterdam il prezzo del gas non smette di salire, segna un +5% a 204 euro a MWh.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2022 14:20
 
Eni: presenta candidatura per licenza stoccaggio CO2 in UK

ROMA (MF-DJ)--Eni UK ha sottoposto alla North Sea Transition Authority (NSTA) la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento a gas depletato di Hewett, che interessa un'aera situata nel Mare del Nord meridionale britannico e in cui l'azienda prevede di sviluppare un progetto CCS che contribuira' alla decarbonizzazione dell'area di Bacton e Thames Estuary in UK. Il giacimento depletato di Hewett, informa una nota, e' un sito ideale per immagazzinare in modo permanente la CO2 con una capacita' di stoccaggio di circa 330 milioni di tonnellate. Il progetto di CCS eviterebbe il rilascio in atmosfera di un considerevole quantita' di CO2, equivalente alle emissioni di anidride carbonica di oltre 3 milioni di case oppure di 6 milioni di automobili all'anno. Eni UK puo' fare leva sulla propria vasta esperienza e sull'approfondita conoscenza del sottosuolo del campo di Hewett in quanto l'azienda e' stata attiva in sicurezza come operatore di gas nell'area da oltre 40 anni. La societa', inoltre, annuncia la costituzione dell'iniziativa Bacton Thames Net Zero, nata allo scopo di decarbonizzare e di lanciare nuove opportunita' di crescita green per i settori automobilistico, ceramico, alimentare, dei materiali, dell'energia e dello smaltimento dei rifiuti nella area sud-orientale della Gran Bretagna, supportando concretamente la strategia di riduzione delle emissioni nel Paese. Eni UK ricoprirebbe un ruolo fondamentale in questa iniziativa industriale occupandosi del trasporto e dello stoccaggio della CO2 nel proprio giacimento a gas depletato di Hewett con l'obiettivo di avviare il progetto gia' nel 2027; potrebbe inoltre fornire ulteriore valore aggiunto all'iniziativa Bacton Thames Net Zero grazie all'esperienza tecnica e commerciale maturata e consolidata nel progetto di CCS presso il sito di Liverpool Bay e dalla sua partecipazione al progetto HyNet NW Cluster, nell'ambito del quale l'azienda si e' gia' aggiudicata una licenza di stoccaggio della CO2. La collaborazione dei partner industriali all'interno di Bacton Thames Net Zero potrebbe dare un contributo significativo allo sviluppo di un'economia dell'idrogeno nel Regno Unito e consentire all'iniziativa di diventare un progetto game-changer in grado di affrontare le esigenze di decarbonizzazione del sud-est del Paese, contribuendo al raggiungimento al target "Net Zero" in UK. gug (fine) MF-DJ NEWS

21/09/2022 12:05
 
Gas: Algeria; onoreremo impegni, oltre 25 bcm entro fine anno

ROMA (MF-DJ)--L'Algeria assicura la fornitura di gas all'Italia e intende aumentare le sue consegne a oltre 25 miliardi di m3 entro fine anno. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale Aps che cita un comunicato del ministero dell'Energia e delle Miniere algerino. Con 17,8 miliardi di metri cubi di gas consegnati fino ad oggi, l'Algeria, che "onora gli impegni con l'Italia", consolida la sua posizione di primo fornitore di gas italiano, che nei prossimi mesi "ricevera' ancora 10 miliardi di metri cubi di gas in piu'", precisa la stessa nota. Gli ultimi incontri tra il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, e quello italiano Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno suggellato la partnership energetica tra i due Paesi. Con l'aumento della produzione di gas e le ultime scoperte di Sonatrach, l'Algeria "rafforzera' ulteriormente la sua posizione di primo fornitore di gas italiano, come deciso dai due presidenti", si legge nel comunicato. gug (fine) MF-DJ NEWS

21/09/2022 17:30
 
Eni: nuova partnership per Plenitude su Italia e Spagna per 1,5 GW

ROMA (MF-DJ)--Plenitude, societa' Benefit controllata al 100% da Eni, ha avviato una nuova partnership con Infrastrutture S.p.A. per lo sviluppo di progetti solari ed eolici in Italia e Spagna, attraverso l'acquisizione del 65% di Hergo Renewables, societa' che detiene un portafoglio di progetti nei due paesi con una capacita' complessiva di circa 1,5 GW. Infrastrutture manterra' il restante 35%. I lavori del primo progetto, l'impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (VT) con una capacita' di 37 MW, informa una nota, inizieranno gia' nelle prossime settimane e l'entrata in esercizio e' prevista per la seconda meta' del 2023. Stefano Goberti, ad di Plenitude ha dichiarato che "con questa partnership aggiungiamo una importante piattaforma di sviluppo al nostro portafoglio, con l'obiettivo di accelerare la realizzazione di nuova capacita' di generazione di energia rinnovabile da destinare ai nostri clienti in Italia e Spagna. Lo sviluppo dei settori eolico e fotovoltaico rappresenta una componente essenziale della nostra strategia di crescita, che punta a raggiungere oltre 2 GW di capacita' installata da fonti rinnovabili a fine 2022, oltre 6 GW entro il 2025 e oltre 15 GW entro il 2030". Pier Francesco Rimbotti, ad di Infrastrutture S.p.A., che assumera' la stessa carica in Hergo Renewables dove operera' con il proprio team di esperti, ha affermato come "le sinergie con Plenitude valorizzeranno il know-how, che abbiamo costruito nella nostra trentennale esperienza nel settore, ed il portafoglio di progetti in Italia e Spagna che contiamo di ampliare ulteriormente. Siamo felici di consolidare il nostro contributo alla diffusione di progetti rinnovabili di qualita', una misura efficace alla lotta ai cambiamenti climatici ed una diversificazione degli approvvigionamenti in chiave sostenibile". Questa operazione contribuira' alla progressiva decarbonizzazione del settore elettrico dell'Italia e della Spagna, al processo di transizione energetica intrapreso da Eni, e agli ambiziosi obiettivi di Plenitude di raggiungere la neutralita' carbonica entro il 2040 e di fornire il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti. gug (fine) MF-DJ NEWS

22/09/2022 12:46
 
Banca Akros: da Intesa a Unicredit, Mps, Leonardo, Telecom Italia, Enel ed Eni, i dossier caldi sul tavolo di Meloni
di Elena Dal Maso

All'indomani della vittoria della coalizione di centro-destra, Banca Akros fa il punto della situazione sui dossier caldi a Piazza Affari che il nuovo esecutivo dovrà prendere in mano a breve. Dalle banche, al settore energetico, alle tlc, ecco che cosa si aspettano gli analisti

https://www.milanofinanza.it/news/b...i-dossier-caldi-sul-tavolo-202209261329529502

Lo stralcio:

Energia, non saranno statalizzazioni, ma attenzione ai manager
Quanto all'ambito dell'energia, l'Italia ha introdotto misure per tassare le società energetiche per aiutare le imprese e le famiglie alle prese con le bollette triplicate nel corso di un anno. Il manifesto della coalizione di centro destra sostiene la proposta di un tetto massimo del prezzo dell'energia a livello europeo, un'idea avanzata dal governo attuale che, tuttavia, manca ancora di ampio sostegno in Europa.

Il centro-destra "vuole negoziare le modifiche al piano di risanamento con Bruxelles per aumentare la spesa per affrontare la crisi energetica e rilanciare gli investimenti nel nucleare. Meloni ha escluso di voler assumere il pieno controllo dei gruppi energetici nazionali quali Eni ed Enel, come ha fatto il governo francese con Edf, pur riaffermando che è dovere del governo di proteggere gli asset di importanza nazionale ed evitare acquisizioni estere. Deciderà il nuovo governo se rinnovare i contratti degli attuali amministratori delegati di Enel ed Eni il prossimo anno", nota Banca Akros.

Quanto a Snam, la società ha acquistato a giugno una nave per la rigassificazione per sostenere gli sforzi per trovare forniture alternative di gas. Il gruppo dell'energia prevede di ottenere l'approvazione da parte del governo e degli enti locali per l'avvio dei lavori di ormeggio a Piombino entro fine ottobre. Lo scopo è poter collegare il sito toscano alla rete del gas entro la prossima primavera per aumentare le importazioni di Gnl.
 
Eni: Ricci; spinta su biocarburanti, convertiremo altra raffineria (CorSera)

ROMA (MF-DJ)--"Eni arrivera' a produrre 2 milioni di tonnellate di biocarburanti nel 2025 e puntiamo a 6 milioni di tonnellate nel 2035. Oggi abbiamo gia' in progetto l'aumento della capacita' della bioraffineria di Venezia. Sia a Gela che a Venezia produrremo inoltre anche biocarburanti per aviogetti. L'intenzione e' di convertire un'altra raffineria in Italia. Presto pero' per indicare dove". Lo dice Giuseppe Ricci, direttore generale Energy evolution di Eni, al "Corriere della Sera", spiegando che potranno fare il pieno con i carburanti bio in purezza "i mezzi pesanti, che sono tutti omologati e per i quali non ci sono alternative mature per decarbonizzarli, e poi anche la maggior parte dei veicoli Euro 5 e 6". "Oggi le "cariche" che garantiscono il maggiore abbattimento di Co2 arrivano da scarti e rifiuti, per esempio scarti di grassi animali o di olii vegetali - osserva Ricci -. Gli olii esausti oggi in Italia sono riciclati al 20-30%. Recuperiamo 60-70 mila tonnellate ma il potenziale e' di 300 mila. Detto questo, stiamo battendo anche un'altra strada: l'utilizzo di produzioni che arrivano da Paesi africani come Kenya, Angola, Congo, Benin, Costa d'Avorio, Ruanda e altri, sfruttando terreni non edibili e dando lavoro a decine di migliaia di persone". "La produzione di materie prime per i biocarburanti non e' un problema e ci sono centinaia di milioni di tonnellate di scarti e rifiuti da recuperare e di oli vegetali non edibili da produrre - evidenzia il manager Eni -. Non credo comunque a un'unica strada per decarbonizzare i trasporti. Bisogna trovare in modo pragmatico l'equilibrio piu' efficiente". E gli e-fuels, i carburanti sintetici? "Stiamo lavorando. Ma si tratta di una tecnologia che ha bisogno di una ventina d'anni di lavoro e ricerca per diventare matura", replica Ricci. gug (fine) MF-DJ NEWS

27/09/2022 09:5
 
GAS: PREZZO VOLA DEL 10%, DANNI A NORD STREAM 'SENZA PRECEDENTI'

Cremlino "molto preoccupato" non esclude sabotaggio (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

- Milano, - Vola il prezzo del gas ad Amsterdam mentre i danni ai gasdotti Nord Stream vengono definiti 'senza precedenti' dallo stesso operatore dei gasdotti. Il gas Ttf ad Amsterdam sale del 9,8% a 191 euro al MWh, dopo i danni a tre linee offshore che si sono verificati ieri. La Russia 'non esclude' si possa trattare di un sabotaggio. L'agenzia di stampa russa Ria Novosti riporta il commento dell'operatore del gasdotto Nord Stream Ag che definisce la situazione 'senza precedenti'. I danni 'avvenuti nello stesso giorno contemporaneamente su tre linee di sistema dei gasdotti offshore del sistema Nord Stream non hanno precedenti'. Il Cremlino ha dichiarato di non escludere il sabotaggio come motivo del danno alla rete di gasdotti Nord Stream. "Nessuna opzione puo' essere esclusa in questo momento", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una teleconferenza con i giornalisti quando gli e' stato chiesto se il sabotaggio fosse la ragione del danno. Ha anche affermato che il Cremlino e' "molto preoccupato" per la situazione, che richiede "un'indagine urgente" in quanto si tratta di un problema per la sicurezza energetica per "l'intero continente". Ieri, Nord Stream aveva annunciato che si era verificata un'emergenza nelle acque danesi presso il Nord Stream 2, con una diminuzione della pressione su una delle linee offshore.
Successivamente, Nord Stream ha riferito che e' stata registrata una diminuzione della pressione anche su altre due linee di Nord Stream. L'autorita' marittima danese ha rilasciato un comunicato su una fuga di gas vicino all'isola di Bornholm, che "potrebbe essere pericolosa per la navigazione". Il gasdotto Nord Stream 2 collega la Russia alla Germania e anche se i lavori sono terminati non e' mai stato inaugurato a causa delle tensioni con Mosca per il conflitto in Ucraina.
Chi
(RADIOCOR) 27-09-22 11:50:37
 
Gas, l'ucraina Naftogaz e il colosso russo Gazprom vanno allo scontro. L'Italia e altri 12 paesi Ue insistono: si metta un tetto al prezzo
di Francesca Gerosa

Naftogaz conferma l'arbitrato contro Gazprom: non è un atto ostile, come sostenuto dal colosso russo che minaccia sanzioni. Più rigassificatori, idrogeno e biometano e investimenti nelle rinnovabili, tutte le proposte dei big energetici italiani all'Italian Energy Summit​

https://www.milanofinanza.it/news/g...ltri-12-paesi-ue-insistono-202209281015238523

Lo stralcio:

Per il Ceo di Eni, Descalzi, in Italia servono rigassificatori

Per il Ceo di Eni, Claudio Descalzi, in Italia servono rigassificatori. "Abbiamo ora in Italia 18 miliardi di rigassificazione e i rigassificatori che abbiamo sono saturi. Sul 2022 dovremmo avere un addizionale di circa 9,7-10 miliardi di metri cubi, al 2023-2024 dovremmo avere 17 miliardi addizionali e nel 2024-2025 arriveremo a 21-22 miliardi di metri cubi", ha sottolinearo il top manager, ricordando che il Governo Draghi ha fatto investimenti importanti in Paesi dove ha trovato molto molto gas. Infatti, l'Algeria ha più che raddoppiato il suo contribuito, dovrebbe dare 3 miliardi di metri cubi di gas questo inverno per arrivare a un totale di 20 miliardi di metri cubi di gas. Prima della crisi i maggiori contributori erano la Russia, l'Algeria, poi c'era la Norvegia. "Ora la Russia dù un contributo molto molto basso. Dopodichè si aprono capitoli che erano a zero, come il Qatar e l'Egitto, l'Indonesia, il Congo e il Mozambico", ha elencato Descalzi dall'Italian Energy Summit, osservando che "tutti questi capitoli nuovi devono dare un contributo che ci porti nell'inverno 2024/25 a essere indipendenti. Servono rigassificatori", ha ribadito.

Più diversificazione geografica, ma anche un nuovo sistema amministrativo e burocratico. "Tutto deve essere pianificato per avere quantità in eccesso di gas che permettono di tenere basso il prezzo", ha aggiunto, spiegando che "serve una riduzione dell'utilizzo con grande sacrificio però del sistema industriale. Questa è la parte negativa ma la parte positiva è la sostituzione del gas con altri vettori. Da marzo abbiamo lavorato sui nostri sistemi energivori. Dovranno essere accelerati altri vettori come l'idrogeno che sono alternativi agli idrocarburi".
 
Eni: Be Charge selezionata per realizzare grande rete ricarica Ue

ROMA (MF-DJ)--L'Agenzia esecutiva europea per il clima, l'infrastruttura e l'ambiente (Cinea), che gestisce i programmi della Commissione europea che contribuiscono alla decarbonizzazione e alla crescita sostenibile, ha selezionato il progetto di Be Charge, societa' controllata da Plenitude (Eni), per la realizzazione di una delle piu' grandi reti di ricarica ad alta velocita' in Europa. Tra gli obiettivi della societa' rientra infatti quello di costruire entro il 2025 una delle piu' grandi infrastrutture ad alta potenza lungo i principali corridoi di trasporto Europei (TEN-T), nelle aree di parcheggio e nei principali nodi urbani in 8 Paesi: Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Slovenia e Grecia. Il progetto, informa una nota, e' stato selezionato nell'ambito del Connecting Europe Facility, programma di finanziamento dell'Unione Europea, e precisamente nell'Alternative fuels infrastructure facility a sostegno delle infrastrutture di trasporto europee che riguarda, tra l'altro, la ricarica dei veicoli elettrici e l'idrogeno. Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha agito come partner esecutivo della Commissione Europea (implementing partner) per l'Italia, confermando il proprio ruolo di facilitatore nell'accesso ai programmi e alle risorse europee per le imprese italiane e di finanziatore a sostegno dello sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e della mobilita' sostenibile. La Commissione Europea ha assegnato a 24 progetti europei un finanziamento a fondo perduto che contribuira' alla realizzazione di una rete di trasporti sostenibile dal punto di vista ambientale. L'ad di Plenitude, Stefano Goberti, ha dichiarato: "l'importante contributo concesso dalla Ue, in sinergia con Cassa Depositi e Prestiti, e' un riconoscimento di grande prestigio per la nostra azienda a beneficio dell'Italia e dell'Europa e si inserisce a pieno nel piano strategico di Be Charge che punta a sviluppare una rete di ricarica europea ad alta potenza per veicoli elettrici che colleghi le principali vie di comunicazione del continente e i centri urbani". gug (fine) MF-DJ NEWS

28/09/2022 11:05
 
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