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Eni, il titolo scende a Piazza Affari dopo la trimestrale. Ma i target price degli analisti restano alti
Claudio Descalzi, ceo Eni
Il titolo Eni è scambiato in flessione del 2,8% a Piazza Affari, dopo la pubblicazione dei conti del quarto trimestre e del preconsuntivo 2023, con risultati in calo che hanno interrotto la corsa di tre trimestri in crescita costante. L’utile netto rettificato di 1,64 miliardi di euro è stato leggermente al di sopra delle stime del consenso, mentre per l’utile operativo di 2,7 miliardi di euro l’attesa era di 2,9 miliardi di euro.
I giudizi degli analisti sui numeri diffusi venerdì 16 febbraio restano in maggioranza positivi, con target price decisamente elevati, fino a 20 euro, rispetto ai corsi attuali del titolo, che viaggia sui 14,2 euro.
Ecco nel dettaglio i rating delle principali banche d’affari.
La valutazione implicita di 10 miliardi di euro, derivata dalla vendita del 9% di Plenitude a Eip, è sopra le aspettative. Nel complesso, conclude Bernstein, Eni ha superato le previsioni annuali di ebit (13,8 miliardi di euro contro 13) e ha quasi raggiunto gli obiettivi di generazione di cassa operativa (16,5 miliardi di euro contro circa 17 miliardi di euro) nonostante i prezzi delle materie prime più deboli.
La banca d’affari ricorda che Eni, tra i petroliferi europei, nel 2023 è stato quello con le migliori performance. L’utile netto è considerato in linea con le attese, mentre il contributo del business del gas ha sorpreso positivamente gli analisti.
Riflettori anche sul buyback. Al completamento del programma mancano circa 400 milioni di euro, dovrebbe essere chiuso entro aprile 2024.
Orario di pubblicazione: 16/02/2024 15:15
Ultimo aggiornamento: 16/02/2024 15:37
Eni, il titolo scende a Piazza Affari dopo la trimestrale. Ma i target price degli analisti restano alti
di Angela ZoppoFra i pareri degli esperti prevalgono i rating buy nel giorno della pubblicazione dei conti del quarto trimestre e del preconsuntivo 2023. Sorprende positivamente il risultato del business gas, sopra le attese la valutazione di Plenitude
Il titolo Eni è scambiato in flessione del 2,8% a Piazza Affari, dopo la pubblicazione dei conti del quarto trimestre e del preconsuntivo 2023, con risultati in calo che hanno interrotto la corsa di tre trimestri in crescita costante. L’utile netto rettificato di 1,64 miliardi di euro è stato leggermente al di sopra delle stime del consenso, mentre per l’utile operativo di 2,7 miliardi di euro l’attesa era di 2,9 miliardi di euro.
I giudizi degli analisti sui numeri diffusi venerdì 16 febbraio restano in maggioranza positivi, con target price decisamente elevati, fino a 20 euro, rispetto ai corsi attuali del titolo, che viaggia sui 14,2 euro.
Ecco nel dettaglio i rating delle principali banche d’affari.
Bernstein: riflettori sul Capital Market Day di marzo
Secondo Bernstein (overweight, prezzo obiettivo 19 euro), i conti 2023 sono in linea con le attese e l’utile netto rettificato di 1,63 miliardi di euro è leggermente superiore (+ 1%) al consensus. «Nel complesso», si legge nel report di Bernstein, «nessuna vera sorpresa, ma una buona opportunità per guardare ai progressi del 2023, dal momento che la guidance per ques’anno è riservata al Capital Market Day del 14 marzo 2024. Positivo il giudizio sulla produzione annuale, cresciuta del 3% nella fascia alta dell'intervallo atteso a 1,655 milioni di barili al giorno, e sulle nuove scoperte per 900 milioni di barili equivalenti di risorse, rispetto agli obiettivi di 700 milioni. Menzione per Plenitude, la controllata delle energie rinnovabili e per Enilive (biocarburanti), che hanno entrambe generato un ebitda di un miliardo di euro ciascuna.La valutazione implicita di 10 miliardi di euro, derivata dalla vendita del 9% di Plenitude a Eip, è sopra le aspettative. Nel complesso, conclude Bernstein, Eni ha superato le previsioni annuali di ebit (13,8 miliardi di euro contro 13) e ha quasi raggiunto gli obiettivi di generazione di cassa operativa (16,5 miliardi di euro contro circa 17 miliardi di euro) nonostante i prezzi delle materie prime più deboli.
Barclays: Eni miglior titolo nel settore oil
Anche Barclays guarda al 14 marzo 2024, quando Eni presenterà le strategie aggiornate, e resta overweight con prezzo obiettivo di 19 euro, mentre giudica i conti comunque coerenti con la strategia e le linee guida per l’anno in corso.La banca d’affari ricorda che Eni, tra i petroliferi europei, nel 2023 è stato quello con le migliori performance. L’utile netto è considerato in linea con le attese, mentre il contributo del business del gas ha sorpreso positivamente gli analisti.
Goldman Sachs: buyback quasi completato
Confermando il buy con target price di 18 euro, Goldman Sachs sottolinea i risultati superiori alle attese nel segmento Gas & Power, con un utile operativo di 788 milioni di euro, il 21% in più rispetto al consensus di 650 milioni di euro, mentre quello del settore Exploration & Production, a 2,4 miliardi di euro è inferiore del 2%. Goldman Sachssottolinea anche che la perdita operativa nel segmento Refining & Marketing è stata doppia rispetto alle previsioni: 87 milioni di euro rispetto a un consensus di 40 milioni di euro.Riflettori anche sul buyback. Al completamento del programma mancano circa 400 milioni di euro, dovrebbe essere chiuso entro aprile 2024.
Equita: attenzione ai costi
Con raccomandazione buy e target price di 19,5 euro, Equita attribuisce il declino anno su anno dell’utile netto prevalentemente alla discesa dei prezzi degli idrocarburi e del margine di raffinazione. I principali indicatori di ebit rettificato, utile netto e flusso di cassa operativa sono leggermente migliori delle attese, mentre a livello divisionale il segmento Gas e Gnl ha battuto largamente le stime, superando l’outlook per l’intero anno 2023 (3,25 miliardi contro una guidance tra i 2,7 e i 3 miliardi). I costi sono invece stati peggiori delle attese.Akros: obiettivo flusso cassa raggiunto
Per Akros, Eni merita il rating buy con un prezzo obiettivo di 18,5 euro. L’obiettivo del flusso di cassa per il 2023 raggiunto, secondo la banca d’affari, a 16,5 miliardi di euro. Idem per l’utile operativo, a circa 14 miliardi. Giudizio positivo per l’aumento della produzione a 1,7 milioni di barili al giorno, media raggiunta nel quarto trimestre, e per le attività del gas, che hanno beneficiato anche di un esito arbitrale favorevole.Orario di pubblicazione: 16/02/2024 15:15
Ultimo aggiornamento: 16/02/2024 15:37